Austria

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Österreichischer Fußball-Bund

   
Österreichischer Fußball-Bund
Fondazione: 18 Marzo 1904
Confederazione:
FIFA (dal 1905)
UEFA (dal 1954)
Sede: Austria, Vienna
Stadio: Estadio Ernst Happel, Vienna, (53.008 posti)
Inaugurazione: 11 Luglio 1931
Sito ufficiale: www.oefb.at

La Federazione calcistica dell'Austria' (in tedesco Österreichischer Fußball-Bund o ÖFB) è l'organo di organizzazione e controllo del calcio in Austria. Ha sede a Vienna. Ogni anno organizza i vari campionati di calcio professionistico, come la Bundesliga, e la Coppa Nazionale. Controlla ed organizza l'attività della squadra nazionale. Divenne membro FIFA nel 1905 ed entrò nella UEFA nel 1954.

La federazione venne fondata all'epoca in cui l'Austria faceva parte dell'Impero austro-ungarico, nel 1904, a Vienna, dove ha tuttora sede presso l'Ernst Happel Stadion. L'ÖFB è dal 1907 membro della FIFA e dal 1954 membro esecutivo dell'UEFA.

L'ÖFB organizza diverse competizioni: tra queste le più importanti sono la Bundesliga e la coppa nazionale. La stagione del Campionato di calcio austriaco, la cui prima edizione si svolse nel 1912 con la vittoria del Rapid Vienna, è molto lunga ed articolata: si svolge infatti da luglio di un anno al giugno dell'anno successivo.

Dal 7 aprile 2002 la federazione è presieduta da Friedrich Stickler. Segretario generale è Alfred "Gigi" Ludwig e vice presidente Kurt Ehrenberger. Durante l'anno 2004 la federazione contava circa 285.000 iscritti, inclusi gli associati alla federazione femminile, suddivisi in 2.309 società. Cosicché la federazione calcistica risulta essere la maggiore organizzazione sportiva del Paese.

Nell'anno 1894 nacque la prima società calcistica austriaca, il Vienna Cricket and Football-Club. La federazione nazionale venne creata nel 1904. Pur essendo politicamente soggetta ad uno stato sovranazionale, l'Austria (e così anche Ungheria e Cecoslovacchia) scelse di fondare una propria federazione calcistica sul modello delle federazioni britanniche che, pur unite sotto un'unica corona, diedero vita a quattro distinti soggetti calcistici. Tre anni dopo, nel 1907, l'ÖFB faceva il suo ingresso nella federazione internazionale, di cui ospitò nel 1908 il quinto congresso.

Il punto più alto della storia del calcio in Austria coincise con i primi anni trenta, gli anni in cui la squadra nazionale, all'epoca allenata da Hugo Meisl, si guadagnò il soprannome di Wunderteam (squadra delle meraviglie), arrivando a vincere una Coppa Internazionale e a disputare una finale olimpica nel 1936, a tutt'oggi l'unica finale disputata dall'Austria in una competizione internazionale di rilievo.

La tradizione del Wunderteam venne momentaneamente rinverdita nel mondiale svizzero del 1954, nel quale l'Austria si classificò al terzo posto, sconfitta unicamente dai futuri campioni del mondo della Germania Ovest in semifinale. Questo risultato costituisce per gli austriaci il migliore piazzamento di sempre nella competizione iridata.

Le altre partecipazioni ai mondiali sono datate 1978, 1982 (quando arrivò al secondo turno, in entrambi i casi disputato a gironi), 1990 e 1998, venendo eliminata al primo turno.

Alla federazione austriaca, in associazione con quella svizzera, è stata assegnata l'organizzazione del Campionato europeo di calcio del 2008.

La fase a gironi si è disputata dal 7 al 18 giugno 2008. I quarti si sono disputati tra il 19 e il 22 giugno e le semifinali il 25 e il 26 giugno. La finale è stata disputata allo stadio di Vienna, il 29 giugno 2008, con la vittoria della Spagna sulla Germania.
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Fußball-Bundesliga

               
Bundesliga
Altri nomi: tipico Bundesliga
Nome Completo: Fußball-Bundesliga
Tipo: Squadre di club
Federazione: ÖFB
Fondazione: 1911
Organizzatore: Österreichische Fußball-Bundesliga
Titolo: Campione d'Austria
Cadenza annuale
Apertura: Luglio
Chiusura: Maggio
Partecipanti: 12 squadre
Formula girone doppio
Retrocessione in: Erste Liga

La Fußball-Bundesliga, ufficialmente e per motivi di sponsor nota come tipico Bundesliga, è la massima serie del campionato austriaco di calcio ed è organizzata dalla Österreichische Fußball-Bundesliga. La prima edizione del campionato si tenne nella stagione 1911-1912 ma la Bundesliga è nata, a seguito di una vasta riforma del calcio austriaco, solamente nella stagione 1974-1975 ed è attualmente composta da 10 squadre, che si affrontano in un girone all'italiana con gare d'andata e ritorno doppie dove ciascuna squadra affronta tutte le altre 4 volte, per un totale di 36 partite.

Secondo il ranking annuale dell'UEFA, la Bundesliga è il 14º campionato più competitivo d'Europa, sui 55 complessivamente controllati dalla confederazione continentale, con 30 925 punti di coefficiente. Questo dà alla federazione austriaca un totale di 5 posti per le competizioni europee: 2 in Champions League e 3 in Europa League.

Dalla stagione 18/19 è entrata in vigore una nuova modalità. Finora, le 10 squadre partecipanti hanno giocato in 36 partite per il campionato (due girone di andata e due di ritorno). Ora ci sono 12 squadre che si sfidano l'una contro l'altra in 22 partite.

Dopo 22 giornate i punti di ciascuna squadra saranno dimezzati e il campionato proseguirà in due gruppi separati. Le prime sei squadre giocano per il titolo di campionato e per i posti qualificazione alla competiioni europee. mentre le squadre classificate nelle posizioni inferiori giocano per evitare l'ultimo posto, e di conseguenza la retrocessione.

Per ogni partita vengono assegnati 3 punti alla squadra vincitrice, nessuno alla perdente e 1 punto ciascuna in caso di pareggio. Prima della stagione 1995-1996, i punti assegnati per la vittoria erano 2.

In caso di parità di punteggio per l'assegnazione del posto in classifica valgono, nell'ordine, le seguenti discriminanti:

La differenza reti generale;
Il maggior numero di gol segnati durante la stagione;
Il maggior numero di punti ottenuti negli scontri diretti;
La differenza reti negli scontri diretti;
Il maggior numero di gol segnati negli scontri diretti in trasferta;
Il maggior numero di gol segnati fuori casa in generale.

Alla sua nascita, nel 1974, la Bundesliga si presentava con un formato identico a quello che si è avuto fino al campionato 2017-2018. Per la presenza di 10 squadre era chiamata anche Zehnerliga ("Lega dei dieci"). Le squadre erano state selezionate con un curioso sistema: nel campionato 1973-1974, il torneo con il maggior numero di squadre al via nella storia del calcio austriaco (17), poi vinto dal VÖEST Linz, una squadra per ogni Stato federato (eccezion fatta per Vienna, che aveva due posti disponibili) si qualificò per la Zehnerliga, in base al piazzamento finale in classifica. Le squadre così selezionate furono:

Austria Vienna - Vienna
Rapid Vienna - Vienna
VÖEST Linz - Alta Austria
LASK Linz - Alta Austria (dopo torneo di spareggio)
Wacker Innsbruck - Tirolo
Sturm Graz - Stiria
Admira/Wacker - Bassa Austria
Austria Salisburgo - Salisburghese
Eisenstadt - Burgenland
Austria Klagenfurt - Carinzia

Il Vorarlberg non ottenne nessuna squadra perché l'unica rappresentante, il Vorarlberg, arrivò all'ultimo posto e pertanto non fu ammessa. Per decidere l'ultimo posto valido per la Bundesliga 1974-1975 fu disputato un torneo tra le vincitrici dei 3 gironi di Regionalliga ed il LASK Linz, la migliore classificata tra le società non ammesse. Furono proprio i bianconeri di Linz a ottenere la permanenza in massima divisione. Le squadre retrocesse andarono a formare la nuova seconda divisione a girone unico, la Nationalliga a 16 squadre. La Regionalliga fu declassata a terzo livello nazionale.

Nel 1975-1976 la Bundesliga fu ridenominata 1. Division e la Nationalliga cambiò nome in 2. Division. Nel 1981 fu attuato il blocco delle retrocessioni per portare la 1. Division a 16 squadre nel 1981-1982, con due promozioni/retrocessioni, divenute tre l'anno successivo. Nel 1984 una nuova riforma ridusse a 12 il numero di squadre in entrambi i campionati, con la contestuale introduzione dei play-off a tre diversi livelli: Meisterplayoff per il titolo (36 partite complessive), Mittleresplayoff per le promozioni/retrocessioni tra 1. e 2. Division (14 partite) e Abstiegsplayoff per le retrocessioni in Regionalliga (36 partite). In questo modo i due campionati avevano un interscambio effettivo di squadre durante la stagione.

Nel 1991 fu ricreata la Österreichische Fußball-Bundesliga, non più attiva dal 1976, come organizzazione indipendente (sebbene ancora legata alla ÖFB) delle società professionistiche. Così, nel 1992, la 1. Division ridivenne Bundesliga acquisendo la definitiva conformazione a 10 squadre. La 2. Division conservò la vecchia formula fino al 1998, quando fu trasformata nell'odierna Erste Liga.

Nel 1997 per la prima volta il campionato assunse il nome di uno sponsor, divenendo max.Bundesliga, nome cambiato nel 2003 in T-Mobile Bundesliga e nel 2008 in tipp3-Bundesliga powered by T-Mobile. Dalla stagione 2014-2015 la denominazione ufficiale è tipico Bundesliga.

Sebbene non regolamentata a livello ufficiale, esiste la consuetudine di apporre sullo stemma societario una stella d'oro per indicare 10 vittorie nel campionato, come accade in Italia. Solo tre squadre si fregiano di questo distintivo:

Rapid Vienna (32)
Austria Vienna (24)
Wacker Innsbruck (10)

Il Rapid ottenne il suo 10º titolo nel 1930, il 20° nel 1956 e il 30° nel 1996; l'Austria Vienna appose la prima stella nel 1970 e la seconda nel 1992; il Wacker Innsbruck, invece, raggruppando la tradizione delle distinte società calcistiche della capitale tirolese, si fregiò della stella d'oro nel 2002. Il Salisburgo invece, pur avendo vinto 12 titoli nazionali, non sfoggia nessuna stella.

Albo d'oro
           Niederösterreich (NÖFV)
1911-1912: Rapid Vienna (1)
1912-1913: Rapid Vienna (2)
1913-1914: Wiener AF (1)
1914-1915: Wiener AC (1)
1915-1916: Rapid Vienna (3)
1916-1917: Rapid Vienna (4)
1917-1918: Floridsdorfer (1)
1918-1919: Rapid Vienna (5)
           ÖFV (NFV): Erste Klasse
1919-1920: Rapid Vienna (6)
1920-1921: Rapid Vienna (7)
1921-1922: Wiener Sport-Club (1)
1922-1923: Rapid Vienna (8)
           ÖFB (WFV): Erste Klasse
1923-1924: Austria Vienna (1)
1924-1925: Hakoah Vienna (1)
           ÖFB (WFV): I. Liga
1925-1926: Austria Vienna (2)
1926-1927: Admira Vienna (1)
1927-1928: Admira Vienna (2)
1928-1929: Rapid Vienna (9)
1929-1930: Rapid Vienna (10)
1930-1931: First Vienna (1)
1931-1932: Admira Vienna (3)
1932-1933: First Vienna (2)
1933-1934: Admira Vienna (4)
1934-1935: Rapid Vienna (11)
1935-1936: Admira Vienna (5)
1936-1937: Admira Vienna (6)
           ÖFB (WFV): Nationalliga
1937-1938: Rapid Vienna (12)
           Gauliga: Bereichsklasse 17 (Sport-Gau 17)
1938-1939: Admira Vienna (7)
1939-1940: Rapid Vienna (13)
1940-1941: Rapid Vienna (14)
1941-1942: First Vienna (3)
1942-1943: First Vienna (4)
1943-1944: First Vienna (5)
1944-1945: Non terminato
           ÖFB (WFV): Liga
1945-1946: Rapid Vienna (15)
1946-1947: Wacker Wacker (1)
1947-1948: Rapid Vienna (16)
1948-1949: Austria Vienna (3)
           ÖFB: Staatsliga
1949-1950: Austria Vienna (4)
1950-1951: Rapid Vienna (17)
1951-1952: Rapid Vienna (18)
1952-1953: Austria Vienna (5)
1953-1954: Rapid Vienna (19)
1954-1955: First Vienna (6)
1955-1956: Rapid Vienna (20)
1956-1957: Rapid Vienna (21)
1957-1958: Wiener Sport-Club (2)
1958-1959: Wiener Sport-Club (3)
1959-1960: Rapid Vienna (21)
1960-1961: Austria Vienna (6)
1961-1962: Austria Vienna (7)
1962-1963: Austria Vienna (8)
1963-1964: Rapid Vienna (22)
1964-1965: LASK Linz (1)
           ÖFB: Nationalliga
1965-1966: Admira Vienna (8)
1966-1967: Rapid Vienna (23)
1967-1968: Rapid Vienna (24)
1968-1969: Austria Vienna (9)
1969-1970: Austria Vienna (10)
1970-1971: Wacker Innsbruck (1)
1971-1972: Wacker Innsbruck (2)
1972-1973: Wacker Innsbruck (3)
1973-1974: VÖEST Linz (1)
           ÖFB: Bundesliga
1974-1975: Wacker Innsbruck (4)
           ÖFB: 1. Division
1975-1976: Austria Vienna (11)
1976-1977: Wacker Innsbruck (5)
1977-1978: Austria Vienna (12)
1978-1979: Austria Vienna (13)
1979-1980: Austria Vienna (14)
1980-1981: Austria Vienna (15)
1981-1982: Rapid Vienna (25)
           ÖFB: 1. Division (16er Liga)
1982-1983: Rapid Vienna (26)
1983-1984: Austria Vienna (16)
1984-1985: Austria Vienna (17)
           ÖFB: 1. Division (Play-off)
1985-1986: Austria Vienna (18)
1986-1987: Rapid Vienna (27)
1987-1988: Rapid Vienna (28)
1988-1989: Swarovski Tirol (1)
1989-1990: Swarovski Tirol (2)
1990-1991: Austria Vienna (19)
1991-1992: Austria Vienna (20)
1992-1993: Austria Vienna (21)
           ÖFB: 1. Division
1993-1994: Salisburgo (1)
           ÖFB: Bundesliga
1994-1995: Salisburgo (2)
1995-1996: Rapid Vienna (29)
1996-1997: Salisburgo (3)
           ÖFB: max-Bundesliga
1997-1998: Sturm Graz (1)
1998-1999: Sturm Graz (2)
1999-2000: Tirol Innsbruck (1)
2000-2001: Tirol Innsbruck (2)
2001-2002: Tirol Innsbruck (3)
2002-2003: Austria Vienna (22)
           ÖFB: T-Mobile-Bundesliga
2003-2004: Grazer AK (1)
2004-2005: Rapid Vienna (30)
2005-2006: Austria Vienna (23)
2006-2007: Salisburgo (4)
2007-2008: Rapid Vienna (31)
          ÖFB: tipp 3-Bundesliga powered by T-Mobile
2008-2009: Salisburgo (5)
2009-2010: Salisburgo (6)
2010-2011: Sturm Graz (3)
2011-2012: Salisburgo (7)
2012-2013: Austria Vienna (24)
2013-2014: Salisburgo (8)
           ÖFB: tipico-Bundesliga
2014-2015: Salisburgo (9)
2015-2016: Salisburgo (10)
2016-2017: Salisburgo (11)
2017-2018: Salisburgo (12)
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Sportklub Rapid Wien

               
SK Rapid
Nome Completo: Sportklub Rapid Wien
Nickname: Hütteldorfer, Kanoniere, Grün-Weiße, Rapidler
Colori sociali: Verde e Bianco
Simboli: Scudo bianco-verde con allori
Inno: Rapid-Hymne, HHCityGirl
Dati societari
Città: Vienna
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Campionato: Bundesliga
Fondazione: 22 Luglio 1897, (come Erster Wiener Arbeiter-Fußball-Club)
8 Gennaio 1899, (come Sportclub „Rapid“)
Stadio: Allianz Stadion, (24 288 posti)
Sito web: www.skrapid.at

Lo Sportklub Rapid w.b. G.m.b.H., detto comunemente SK Rapid o Rapid Wien (in italiano Rapid Vienna) è una società calcistica austriaca con sede a Vienna. Gioca le partite casalinghe nell'Allianz Stadion, nel distretto di Hutteldorf a Vienna, ufficialmente inaugurato il 16 luglio 2016 e sorge dal completo rinnovamento del precedente Gerhard Hanappi Stadion. Milita nella Bundesliga come l'altra grande compagine cittadina, l'Austria Vienna. Proprio queste due squadre sono le uniche ad aver sempre militato nella massima categoria del campionato nazionale.

Fondata nel 1899, oltre ad essere la squadra più popolare d'Austria, detiene il record di titoli nazionali conquistati (32). È invece seconda per totale di trofei conquistati (53) dietro ai rivali dell'Austria Vienna, vincitori di 59 titoli. A livello nazionale il club ha conquistato inoltre 14 coppe e 3 supercoppe, in ambito internazionale invece ha vinto due volte la Coppa Mitropa ed è stato due volte finalista in Coppa delle Coppe (nel 1984-1985 e nel 1995-1996, attualmente l'ultima finale disputata da un club austriaco in una competizione europea).

Quando, in seguito all'annessione dell'Austria da parte della Germania di Hitler, le squadre austriache furono inserite nel sistema calcistico tedesco, il Rapid Vienna fu l'unica di esse a riuscire nell'impresa di conquistare il titolo, nel 1940-1941, in piena seconda guerra mondiale. In ambito tedesco era arrivata anche la vittoria della Tschammerpokal nel 1938. E', pertanto, l'unico club austriaco ad aver vinto sia il Campionato tedesco che la Coppa di Germania durante il periodo 1938-1945 (il risultato in Coppa è condiviso con il First Vienna).

I colori sociali sono il verde e il bianco. Il club utilizza ancora i colori dell'1. Wiener Arbeiter Fußballklub, rosso e blu, nella terza divisa. Giocatori e tifosi sono così soprannominati grün-weißen (bianco-verdi) ma anche Hütteldorfer (dal nome della zona del quattordicesimo distretto dove aveva sede il vecchio stadio Hanappi), Rapidler e Kanoniere.

La storia del Rapid Vienna risale alla fondazione, avvenuta nel 1898, dell'1. Wiener Arbeiter Fußballklub, dai colori sociali rosso-blu, colori che solitamente vengono ancora oggi utilizzati per le gare in trasferta. In seguito ad un riassestamento della società, l'8 gennaio 1899 nacque un nuovo club, distinto dal precedente del quale pure si considera successore, che prese, seguendo l'esempio dei tedeschi del Berliner Tor- und Fußball Club Rapide, la denominazione di Sportclub Rapid. Nel 1904, i colori sociali vennero mutati in verde e bianco.

Il simbolo per eccellenza è lo scudo a strisce diagonali bianche e verdi, che ricorre nello stemma del club fin dalle origini. Molto usato è anche lo stemma cittadino di Vienna, uno scudo rosso con croce bianca.

Le prime partite il club le giocò nel campo dello Schmelz (Schmelzer Exerzierfeld), uno spiazzo destinato a piazza d'armi situato nel XV distretto della capitale. Nel 1903 lo spazio venne recintato e furono costruite le tribune, nacque così lo Sportplatz Rudolfsheim. Il Rapid vi rimase fino al 1910, quando la municipalità di Vienna non rinnovò la concessione all'uso del terreno. Curiosamente, fra le due estremità del campo esisteva un dislivello di circa due metri.

Il 28 aprile 1912 fu perfezionato il passaggio al primo, vero stadio nella storia della squadra, con l'inaugurazione della Pfarrwiese, anche noto come Rapid-Platz.

La rivalità principale è quella con i violette dell'Austria Vienna, con cui il Rapid gioca il derby della capitale austriaca. Si tratta della sfida "storica" del calcio austriaco, è stata giocata più di 400 volte dal 1911 ad oggi e molto spesso è stata decisiva per l'assegnazione del campionato o della coppa d'Austria. È la partita che si è giocata più volte nella storia del calcio dietro al derby di Glasgow (Old Firm).

Palmarès
Competizioni Nazionali
Campionato Austriaco:
1911-1912, 1912-1913, 1915-1916, 1916-1917, 1918-1919, 1919-1920, 1920-1921, 1922-1923, 1928-1929, 1929-1930, 1934-1935, 1937-1938, 1939-1940, 1940-1941, 1945-1946, 1947-1948, 1950-1951, 1951-1952, 1953-1954, 1955-1956, 1956-1957, 1959-1960, 1963-1964, 1966-1967, 1967-1968, 1981-1982, 1982-1983, 1986-1987, 1987-1988, 1995-1996, 2004-2005, 2007-2008
Campionato Tedesco: 1940-1941
Coppa d'Austria: 
1918-1919, 1919-1920, 1926-1927, 1945-1946, 1960-1961, 1967-1968, 1968-1969, 1971-1972, 1975-1976, 1982-1983, 1983-1984, 1984-1985, 1986-1987, 1994-199
Coppa di Germania: 1937-1938
Supercoppa d'Austria: 1986, 1987, 1988

Competizioni Internazionali
Mitropa Cup: 1930, 1951, 1952, 1953, 1954, 1957
Coppa Piano Karl Rappan: 1992, 1993
Wiener Stadthalle: 1972, 1988, 1990, 1995, 1997, 1998, 2004
Coppa UEFA Intertoto: 1992, 1993, 1998, 2007

Tornei Amichevoli 
Pfingstturnier: 1920, 1925, 1931, 1936, 1939, 1947
Torneo di Pasqua: 1935, 1948, 1950, 1954, 1960, 1969 
Rapid Cup: 1931 (Natale), 1934
Torneo Hütteldorfer: 1920
Torneo Rundspiel: 1944
Ginevra Torneo Giochi: 1946
50 ° anniversario Cup FC Schalke 04 : 1954
Trofeo Ciudad de la Línea : 1971
Torneo internazionale Graz City: 1979
Trofeo Manuel Briceño Pardo: 1983
Torneo Luzerna: 1988
Febbraio Ciao Cup: 1999

Altri Piazzamenti
Campionato Austriaco:
Secondo posto: 1913-1914, 1917-1918, 1927-1928, 1932-1933, 1933-1934, 1946-1947, 1948-1949, 1949-1950, 1957-1958, 1958-1959, 1964-1965, 1965-1966, 1972-1973, 1976-1977, 1977-1978, 1983-1984, 1984-1985, 1985-1986, 1986-1987, 1996-1997, 1997-1998, 1998-1999, 2000-2001, 2008-2009, 2011-2012, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016
Coppa d'Austria:
Finalista: 1928-1929, 1933-1934, 1958-1959, 1959-1960, 1965-1966, 1970-1971, 1972-1973, 1985-1986, 1989-1990, 1990-1991, 1992-1993, 2004-2005, 2016-2017
Supercoppa d'Austria: Finalista: 1995, 1996
Coppa di Germania: Semifinalista: 1939, 1940
Coppa delle Coppe: Finalista: 1984-1985, 1995-1996
Coppa dei Campioni: Semifinalista: 1960-1961
Coppa Mitropa: Finalista: 1927, 1928, 1956
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Wiener Associationfootball-Club 

Wiener AF
Nome Completo: Wiener Associationfootball-Club
Colori sociali: Blu-Giallo
Dati societari
Città: Vienna
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 1910
Scioglimento: 2004
Stadio: WAF-Platz, (7.000 posti)

Il Wiener Associationfootball-Club, comunemente abbreviato in Wiener AF, o con la sigla WAF, era una società calcistica di Vienna, in Austria, esistita dal 1910 al 2004.

Ha vinto il campionato nazionale nell'edizione 1913-1914 e la coppa nazionale nel 1921-1922.

Dopo una lunga militanza nelle serie minori, nel 2004 la società, ormai relegata in Oberliga (5º livello del campionato nazionale) si è sciolta.

La società nacque a seguito di una scissione del Wiener Athletiksport Club, nel 1910. I giocatori scelsero il nome Wiener Associationfootball-Club per poter continuare ad utilizzare la sigla WAC, ma giornali e pubblico modificarono la pronuncia in Wiener Association-Footballclub, con sigla WAF, che divenne definitiva.

Dopo soli quattro anni dalla fondazione riuscì a conquistare il titolo nazionale, precedendo i rivali del Wiener AC e chiudendo a pari punti con il Rapid Vienna, preceduto tuttavia per differenza reti. L'unico altro successo fu quello della Niederösterreichischen-Cup del 1921-1922, arrivato superando 2-1 in finale il Wiener Amateur. Negli anni successivi la squadra non riuscirà più a confermarsi a grandi livelli. Nella stagione 1923-1924 disputa il suo 13º e ultimo campionato di massima divisione.

Nel 1927 si fonde con lo Sportclub International Wien assumendo la denominazione di IAF Wien. Un anno dopo forma lo spielgemeinshaft con il Libertas Vienna, divenendo IAF-Libertas Wien. Dopo un solo campionato, però, recupera il nome originale.

Negli anni settanta e ottanta cambia nome varie volte, divenendo WAF KL Leopoldstadt nel 1973, WAFKL/Neuchrist Wien dal 1977 al 1981 (a seguito di spielgemenshaft con il Verein Neuchrist), quindi WAF Leopoldstadt fino al 1984, anno in cui viene ridenominata WAFKL Wimmer ma non riesce a risalire più in alto della Wiener Stadtliga (dapprima il terzo poi, con la nascita della Erste Liga, il quarto livello del campionato nazionale). Nel 1985 arriva a chiudere la carriera l'ex-Nazionale (55 presenze) Robert Sara. L'unico successo arriva nella stagione 1988-1989, quando riesce a vincere la coppa regionale di Vienna, organizzata dalla Wiener Fußball-Verband. Cinque anni dopo cambia denominazione in WAF Leopoldstadt, prima di recuperare la denominazione originale nel 2002.

Dopo la stagione 2003-2004 la squadra, che militava in Oberliga, venne sciolta definitivamente.

Alla sua fondazione, il Wiener AF scelse come terreno di gioco lo Hohe Warte, capace di circa 30.000 spettatori. Nel 1912 tuttavia si trasferì allo Sportplatz Rettichgasse, meglio noto come WAF-Platz, situato nell'Hütteldorf.

Qui ha giocato fino allo scioglimento. Lo stadio ha anche ospitato due finali (1914-1915 e 1918-1919) di Niederösterreichischen-Cup.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 1913-1914
Coppa d'Austria: 1921-1922

Competizioni regionali
Wiener-Cup: 1988-1989

Altri piazzamenti
Campionato austriaco:
Secondo posto: 1912-1913, 1914-1915
Terzo posto: 1911-1912, 1915-1916, 1917-1918
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Wiener Athletiksport Club

   
Wiener AC
Nome Completo: Wiener Athletiksport Club
Colori sociali: Rosso-Nero
Dati societari
Città: Vienna
Confederazione UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 14 Ottobre 1897
Stadio: WAC-Sportanlage, (5.000 posti)
Sito web: www.wac.at

Il Wiener Athletiksport Club, comunemente abbreviato in Wiener AC o WAC, è una società polisportiva di Vienna, in Austria, fondata nel 1897. Le sezioni più importanti sono - o sono state - quelle di calcio, tennis, pallacanestro e hockey su prato.

La sezione calcio fu fondata il 14 ottobre 1897. Partecipò al campionato austriaco di prima divisione sin dalla prima edizione, conquistando il titolo nel 1914-1915, precedendo di 1 punto i rivali del Wiener AF. Quell'anno la squadra totalizzò 8 vittorie su 9 partite disputate, con una sola sconfitta, fu inoltre miglior attacco (46 reti) e miglior difesa (9 gol al passivo). Leopold Deutsch fu capocannoniere della 1. Klasse con 12 reti. L'anno successivo, però, non riuscì a difendere il titolo e finì al quarto posto.

Nel 1921 arrivò la prima retrocessione della storia della società, ultima nella 1. Klasse con gli stessi punti - ma differenza reti sfavorevole - rispetto all'Admira. Nei successivi anni fece la spola tra prima e seconda divisione, trovando nuovamente stabilità solo con l'avvento del professionismo. Nel torneo 1928-1929 fu seconda, a tre punti dal Rapid Vienna campione. Gli anni trenta furono un periodo di media classifica in campionato, ma di grandi risultati sia internazionali (finale della Coppa Mitropa nel 1931) che nazionali: il club conquistò la Wiener-Cup dapprima nel 1930-1931 (nell'anomalo torneo all'italiana, 16 punti contro i 15 dell'Austria Vienna) e nuovamente nel 1937-1938 (1-0 al Wiener Sport-Club, rete di Zauner), ultima edizione della coppa nazionale prima dell'Anschluss. Occorre però sottolineare come, nel 1937, la sezione calcio si sia staccata dal club, impossibilitato a sostenerne il peso economico dopo una nuova retrocessione, partecipando ai tornei come WAC Schwarz-Rot, riassorbito dal club "originale" nel 1939.

Nel periodo nazista la squadra non viene ammessa alla Gauliga Ostmark fino al 1943, quando sarà vicecampione dietro al First Vienna. Dopo la guerra il club rientra nei ranghi del massimo campionato, per restarvi fino alla stagione 1947-1948. L'ultima affermazione dei rossoneri fu la terza coppa nazionale, vinta nel torneo 1958-1959 in finale sul Rapid Vienna (2-0, autorete di Zaglitsch e gol di Kaltenbrunner).

Recuperato stabilmente il posto nella Staatsliga A, il club torna competitivo e nel 1959-1960 è vicecampione dietro al Rapid Vienna. Ma nel 1965 arriva la retrocessione e la squadra rimane in Regionalliga Ost fino al 1973. Quell'anno forma lo spielgemeinshaft con l'Austria Vienna divenendo SpG FK Austria/WAC, denominazione con la quale vince il campionato 1975-1976 e la coppa nel 1973-1974 e 1976-1977.

Lo spielgemeinshaft viene dissolto ufficialmente nel luglio 1977, e il WAC risorge - come squadra amatoriale - solo nel 1983. Ma, dopo il 2002, non ha più partecipato ai tornei federali chiudendo di fatto la sezione calcistica del club.

Competizioni nazionali
Wiener Tagblatt-Pokal: 1900-1901, 1901-1902, 1902-1903
Campionato austriaco: 1914-1915
Coppa d'Austria: 1930-1931, 1937-1938, 1958-1959
Campionato di Staatsliga B: 1955-1956

Competizioni internazionali
Challenge-Cup: 1901, 1903, 1904

Altri piazzamenti
Campionato austriaco:
Secondo posto: 1942-1943
Terzo posto: 1913-1914, 1918-1919, 1928-1929, 1943-1944, 1959-1960, 1960-1961
Coppa d'Austria:
Finalista: 1927-1928, 1931-1932, 1934-1935
Semifinalista: 1928-1929
Mitropa Cup: Finalista: 1931
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Floridsdorfer Athletiksport-Club

        
Floridsdorfer AC
Nome Conpleto: Floridsdorfer Athletiksport-Club
Nickname: FAC
Colori sociali: Bianco-Blu
Dati societari
Città: Vienna
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 1904
Stadio: Leopold Stroh, (3 000 posti)
Sito web: www.fac.at

Il Floridsdorfer Athletiksport-Club, detto comunemente Floridsdorfer AC o FAC, e dal 2007 noto ufficialmente come FAC Team für Wien dopo la fusione con il Polizei, è una società calcistica austriaca di Vienna, con sede nel 21° distretto della città. Gioca le partite casalinghe nel Leopold Stroh Stadion. I colori sociali sono il bianco e il blu.

Ha vinto il campionato austriaco nell'edizione 1917-1918 ed ha giocato complessivamente 38 stagioni nel massimo campionato nazionale, esordendo nel 1911-1912 e facendovi l'ultima apparizione nel 1953-1954. Dopo un'assenza che datava al 1992-1993, ha conquistato la promozione in Erste Liga al termine della stagione 2013-2014.

Fondato il 20 agosto 1904, il Floridsdorfer AC fu la ventesima squadra viennese affiliata alla federazione. Al suo esordio nel massimo campionato, nella stagione 1911-1912, il Floridsorfer si posizionò al 7º posto ed anche negli anni seguenti la squadra si confermò nelle zone medio-basse della classifica.

L'ascesa del club avviene negli anni della prima guerra mondiale. Nel 1914-1915 la squadra si aggiudica la prima edizione (non ufficiale) della coppa nazionale, sconfiggendo in finale l'Admira Vienna per 3-1. Nei due campionati successivi (1915-1916 e 1916-1917) il Floridsdorfer chiude al secondo posto, in entrambi i casi dietro al Rapid Vienna; finalmente nel 1917-1918 arriva la vittoria del titolo nazionale, grazie alla migliore differenza reti nei confronti dei bianco-verdi. Nella stessa stagione il club si aggiudica anche la coppa nazionale, un'edizione poi invalidata dalla Niederösterreichischer Fussballverband per aver le due finaliste (l'altra era l'Amateur) spostato la data della finale senza chiedere preventivo avviso agli organi federali competenti. Lo spostamento della gara si era reso necessario per via della pioggia torrenziale che aveva impedito lo svolgimento della finale, poi vinta 4-3 dal FAC.

Dopo la guerra il club non è riuscito a ripetere tali successi. Dopo alcune stagioni anonime, nel 1922-1923 la squadra retrocede in 2. Klasse. Fu, questa retrocessione, un vero "caso" poiché il Wiener AF, 10º classificato, aveva schierato numerosi giocatori squalificati nel corso del torneo, suscitando le proteste del Floridsdorfer, il cui 11º posto finale aveva significato retrocessione. Con una decisione di compromesso, la federazione decise di non retrocedere il Wiener AF, ma concesse al Floridsdorfer - pur giocando nella categoria inferiore - il titolo di "squadra di 1. Klasse" (Erstklassig).

Il campionato 1923-1924 di 2. Klasse Nord vede il FAC piazzarsi al secondo posto, dietro il Wiener AC. Nella stagione successiva, quando il passaggio dal dilettantesimo al professionismo è stato completato, sotto la nuova direzione della Wiener Fußball-Verband, il club vince il campionato cadetto e ritorna in I. Liga. Negli anni successivi la squadra, pur conservando il posto nel massimo torneo, non riesce ad andare oltre il quinto posto in classifica. Riesce a qualificarsi per la Coppa Mitropa nell'edizione 1934, ma viene subito eliminata dal Ferencváros. Al termine della stagione 1937-1938, chiusa all'8º posto, il club retrocede nuovamente nella categoria inferiore, nella stagione che segna per la prima volta la partecipazione al massimo campionato nazionale di formazioni provenienti da fuori Vienna.

Sotto la gestione del Nationalsozialistischer Reichsbund für Leibesübungen, durante la seconda guerra mondiale, la squadra recupera la propria competitività. Nel 1940 avviene la fusione con l'Amateure FIAT, altra squadra del 21º distretto. Tre anni dopo, nella stagione 1943-1944, il FAC chiude al secondo posto dietro al First Vienna. In questi anni fa il suo esordio in maglia blu il futuro nazionale Ernst Ocwirk.

Nel dopoguerra, il Floridsdorfer rientra nei ranghi, giocando ancora per quasi un decennio nella massima serie. Giocatori come Robert Dienst (307 gol in carriera per il Rapid) ed Otto Walzhofer, che nel 1950 fu l'ultimo tesserato del club a vestire la maglia della Nazionale maggiore austriaca, vengono lanciati per poi essere ceduti altrove. La squadra conclude il torneo di Staatsliga A 1953-1954, l'ultimo giocato in massima divisione, all'ultimo posto, retrocedendo in Staatsliga B.

Nel 1958-1959 il Floridsdorfer, retrocesso nel frattempo in Wiener Stadtliga, vince il campionato ottenendo la promozione nella nuova Regionalliga. L'avventura dura però solo un anno, concludendosi con la retrocessione immediata, così come nel 1966-1967.

Trascorsi gli anni settanta nel campionato di Regionalliga, ormai divenuto il terzo livello nazionale, per tre volte sfiorò la promozione in 2. Division. Nel 1975-1976, 1976-1977 e 1979-1980, in quest'ultimo caso perdendola per differenza reti a vantaggio del Neusiedl/See.

Nel 1990 la squadra cambia nome in FAC Viktoria Wien dopo la fusione con lo Sportverein Groß Viktoria. Nel 1996-1997 vince il campionato viennese, conquistando la promozione in Regionalliga e, nell'estate del 1997, recupera il nome originale di Floridsorfer Athletiksport-Club ponendo fine alla fusione col Groß Viktoria. Per tre stagioni consecutive, dal 2000-2001 al 2002-2003, la squadra si è piazzata al 2º posto in Regionalliga Ost, sempre sfiorando l'ammissione agli spareggi per salire in Erste Liga. Nel 2002-2003 Ivan Galić è divenuto il più giovane giocatore di sempre ad esordire nella prima squadra di un club austriaco, in una vittoria 5-0 in casa contro il Klingenbach, il 9 agosto 2002, all'età di 13 anni e 300 giorni. Il 20 settembre 2002, Galić ha segnato il suo primo gol in Regionalliga, all'età di 13 anni e 342 giorni, stabilendo anche in questo caso il record nazionale. La partita si giocava a Sankt Pölten contro la squadra locale e Galić segnò il gol del momentaneo 1-1 (finì poi 3-1 per il Flordisdorfer).

Nel 2003-2004, un po' a sorpresa, il club è retrocesso in Wiener Stadtliga. Si è quindi fuso con il Fussballklub Old Formation-RAG Feibra assumendo la denominazione di FAC OFR.

Il 18 giugno 2007 venne ufficializzata una nuova fusione, con il PSV Team für Wien, che ha permesso alla squadra di recuperare il posto in Regionalliga, con la nuova denominazione di FAC Team für Wien. Nel 2007-2008 termina il campionato al 2º posto; nel 2008-2009 è nono. Chiude all'11º posto la stagione 2009-2010 mentre nel 2010-2011, stagione nella quale si disputa il "derby del 21º distretto" contro il Columbia, è ancora 9º posto finale, risultato replicato nel 2011-2012.

Nel 2013-2014 il FAC Team für Wien ha vinto il campionato di Regionalliga Ost, qualificandosi così allo spareggio per la promozione in Erste Liga contro l'Austria Salisburgo. Dopo aver pareggiato per 2-2 la gara d'andata in casa, i viennesi si sono imposti a Salisburgo per 3-0 nel ritorno, conquistando la promozione in Erste Liga dopo più di venti anni di assenza dal calcio professionistico.

I colori sociali del club sono il blu ed il bianco.

Inizialmente la squadra giocava le partite casalinghe in Birnenplatz, finché il 14 ottobre 1906 venne inaugurato il nuovo campo di gioco, presso il Nordbahnbrücke, con una partita contro lo Slovan giocata di fronte a 1 000 spettatori.

Fino agli anni sessanta il club giocava le partite casalinghe in Galvanigasse, sul terreno oggi occupato dalla Pfarrkirche Gartenstadt. Dal 1966 si è trasferito al FAC-Platz, oggi Leopold Stroh Stadion, in Hopfengasse. Lo stadio, costruito nel 1933, era stato sino a quel momento utilizzato dall'Admira Vienna, prima che quest'ultima si trasferisse al Bundesstadion Südstadt.

Oggi la sua capienza è stata ridotta di molto, aggirandosi intorno a circa 3 000 spettatori.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 1917-1918
Campione di II. Liga: 1924-1925
Coppa d'Austria: Non ufficiale:1914-1915, 1917-1918
Campionato di Regionalliga: 2013-2014

Competizioni regionali
Campionati di Vienna: 1958-1959, 1996-1997

Altri piazzamenti
Campionato austriaco:
Secondo posto: 1915-1916, 1916-1917, 1943-1944
Terzo posto: 1942-1943
Coppa d'Austria: Semifinalista: 1918-1919, 1920-1921, 1945-1946
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Wiener Sportklub

      
Wiener SK
Nome Completo: Wiener Sportklub
Nicname: Schwarz-Weißer
Colori sociali: Bianco e Nero
Simboli: Bandiera a strisce bianche e nere
Dati societari
Città:  Vienna
Nazione Austria Austria
Confederazione UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 1907
Rifondazione: 2001
Stadio: WSC-Platz, (8 700 posti)

Il Wiener Sportklub, ufficialmente e per motivi di sponsor Wiener Sportklub Wienstrom, è una società calcistica austriaca con sede a Vienna. È la squadra più antica del Paese.

Nacque nel 1907 come sezione calcistica interna al Wiener Sport-Club, nel 2001 si staccò dal club originale divenendo una società a sé stante.

La storia della sezione calcistica del Wiener Sport-Club risale al 1907, quando la società assorbì un club preesistente, il Wiener Sportvereinigung, che nel 1905 aveva vinto la Challenge-Cup. I bianco-neri conquistarono nel 1921-1922 il primo titolo nazionale e l'anno seguente la coppa.

Il periodo di maggior gloria per il club accadde alla fine degli anni cinquanta, quando si posizionò tra le migliori squadre del continente sotto la guida tecnica di Hans Pesser, uno dei massimi interpreti della scuola danubiana. Durante quegli anni la squadra esprime un calcio innovativo per gli standard di allora, imponendo agli avversari la forza fisica dei giocatori, con cui si aggiudicò due titoli nazionali consecutivi, nel 1958 e 1959, costituendo anche l'ossatura della squadra nazionale. Giunse inoltre ai quarti di finale nella Coppa dei Campioni 1958-1959, fase in cui venne eliminata dai futuri campioni del Real Madrid (pur avendo dominato nella gara d'andata), e dopo aver peraltro sconfitto in goleada la Juventus per 7-0 al Praterstadion, nel ritorno del primo turno (ribaltando l'1-3 subito all'andata). Con questo risultato inflisse alla squadra torinese quella che, ad oggi, è la peggiore sconfitta europea della sua storia. Eguagliò tale risultato in ambito internazionale nella stagione successiva in cui gli austriaci vengono eliminati dall'Eintracht Francoforte (1-2; 1-1), futura finalista del torneo.

Per tutti gli anni Sessanta e Settanta il club si mantenne vicino ai vertici nazionali. Nel 1968-1969 e 1969-1970 fu vicecampione dietro all'Austria Vienna. Nel 1969 e 1972 fu finalista di ÖFB-Cup, mentre nella stagione 1976-1977 fu per l'ultima volta vicecampione d'Austria.

Nel corso degli anni Novanta il club andò incontro a due fallimenti. Nel 2001 la squadra di calcio si staccò ufficialmente dal vecchio club, formando una nuova entità sportiva come Wiener Sportklub. Nel 2001-2002 fu promossa in Erste Liga, ma retrocesse nuovamente dopo una sola stagione e da allora milita in Regionalliga. Nel corso degli ultimi anni i problemi economici non hanno smesso di affliggere il club, malgrado ciò rimane una delle squadre con la più alta media di presenze allo stadio dell'intera Regionalliga, tra i 1 500 e i 2 000.

Il club gioca le partite casalinghe nel Wiener Sportclub-Platz. Inaugurato nel 1904, è il più antico terreno di gioco ancora usato per il calcio in Austria.

La superficie è di 105 x 64 metri. La capienza è di 8 700 spettatori.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 1921-1922, 1957-1958, 1958-1959
Coppa d'Austria: 1922-1923
Campionato di Staatsliga B: 1952-1953
Campionato di 2. Division: 1976-1977
Campionato di Regionalliga: 2001-2002

Competizioni internazionali
Coppa Piano Karl Rappan: 1981
Challenge-Cup: 1905, 1911

Competizioni regionali
Wiener Stadthallenturnier: 1962, 1964, 1965, 1966, 1967, 1969, 1973, 1976

Competizioni giovanili
Blue Stars/FIFA Youth Cup: 1950

Altri piazzamenti
Campionato austriaco:
Secondo posto: 1911-1912, 1937-1938, 1954-1955, 1959-1960, 1968-1969, 1969-1970
Coppa d'Austria:
Finalista: 1918-1919, 1920-1921, 1936-1937, 1937-1938, 1968-1969, 1971-1972, 1976-1977
Coppa di Germania: Semifinalista: 1938
Mitropa Cup:Quarto posto: 1966
Challenge-Cup: Finalista: 1909
Alpenpokal: Terzo posto: 1941
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Fußballklub Austria Wien

                  
FK Austria Wien
Nome Completo: Fußballklub Austria Wien
Nome Precedente: Wiener Amateur-Sportverein 
Nickname: Die Veilchen, («I Violetti»)
Colori sociali: Viola e Bianco
Dati societari
Città: Vienna
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Campionato: Bundesliga
Fondazione: 12 Marzo 1911
Stadio: Franz Horr, (11 800 posti)

Il Fußballklub Austria Wien o FK Austria, noto internazionalmente come Austria Wien e in italiano come Austria Vienna, è una società calcistica austriaca con sede a Vienna; milita in Bundesliga, la massima divisione del calcio austriaco e disputa gli incontri interni al Franz Horr Stadion, che ha una capienza totale di 13 000 spettatori. Fondato nel 1911, i colori sociali sono il viola e il bianco; in passato il club è stato conosciuto anche come FK Austria Magna e FK Austria Memphis Wien per esigenze di sponsorizzazione.

È l'unica squadra austriaca, insieme ai concittadini del Rapid, ad aver preso parte a tutte le edizioni del massimo campionato austriaco, riuscendo a conquistarlo 24 volte. È la squadra più titolata d'Austria considerando complessivamente tutti i principali trofei del suo palmarès, nonostante il record di campionati vinti spetti ai rivali del Rapid; ha vinto infatti anche 27 ÖFB-Cup e 6 ÖFB-Supercup.

A livello internazionale ha giocato la finale della Coppa delle Coppe 1977-1978, persa contro l'Anderlecht, mentre in Coppa dei Campioni il punto più alto è la semifinale nell'edizione 1978-1979, dove viene eliminato dal Malmö. Negli anni trenta ha vinto due edizioni della Coppa Mitropa.

Con i concittadini del Rapid dà vita al derby di Vienna, la sfida più sentita del calcio austriaco, essendo queste le due squadre più titolate.

Il club viene fondato a Vienna il 12 marzo 1911 con il nome di Wiener Amateur-Sportverein (WAS) da alcuni ex giocatori ed ex dirigenti del Vienna Cricket and Football-Club. La squadra adotta il viola e il bianco come colori sociali; per questo il soprannome della squadra è "Die Veilchen", "I Violetti". Il club vince il suo primo trofeo nel 1921 conquistando la ÖFB-Cup, mentre il primo campionato viene vinto nel 1923-1924, stagione in cui la squadra realizza il double. Questa stessa combinazione viene realizzata anche nel 1926, anno in cui la squadra diventa professionistica; il nome viene perciò cambiato, e da Amateure diventa Austria. In questo periodo Gustav Wieser è capocannoniere in tre campionati consecutivi, mentre un altro giocatore importante è Walter Nausch.

Negli anni trenta l'Austria Vienna inizia ad affermarsi anche a livello internazionale: nel 1933 arriva infatti il primo successo nella Coppa Mitropa, trofeo per certi versi predecessore dell'attuale Champions League: gli austriaci, dopo aver superato il primo turno sconfiggono la Juventus in semifinale, e hanno poi la meglio sull'Ambrosiana-Inter nella doppia finale. Un nuovo successo nella manifestazione avviene nell'edizione del 1936, il trofeo viene conquistato sconfiggendo lo Sparta Praga in finale. Uno dei giocatori simbolo di questo periodo è Matthias Sindelar, che è anche il capitano della nazionale austriaca conosciuta come Wunderteam, la "squadra delle meraviglie".

Nel 1938 l'Austria viene annessa alla Germania, e le squadre austriache militano nella Gauliga Ostmark; qui "i Violetti" realizzano la vittoria più larga in assoluto nel campionato austriaco, un 21-0 contro il LASK Linz. A parte questo, però, l'Austria Vienna non ottiene grandi risultati in questo periodo, che è anche molto triste: molti dei dirigenti e dei giocatori con origini ebree devono fuggire o vengono uccisi dal regime di Hitler. Lo stesso Sindelar muore in circostanze non chiare il 23 gennaio 1939 all'interno dell'appartamento che condivide con la sua compagna italiana, ufficialmente a causa di un avvelenamento da monossido di carbonio. Oltre al fatto che Sindelar fosse di origini ebraiche e che convivesse con un'ebrea, l'episodio avvenuto durante la gara di scioglimento della Nazionale austriaca dopo l'Anschluss, un balletto successivo alla marcatura al posto del saluto nazista alla tribuna insieme al suo compagno ed amico Karl Sesta costituiva una forma di opposizione pubblica e visibile, di cui tutti, ancor oggi, parlano a Vienna. Tuttavia il club ottiene in questo periodo una vittoria molto più importante: riesce a mantenere il nome "Austria" nonostante i tentativi delle autorità sportive naziste di rinominare la società. Solo per un breve periodo nel 1938 la squadra assume la denominazione di Sportclub Ostmark.

Dopo la seconda guerra mondiale comincia per l'Austria Vienna una nuova era ricca di successi: la squadra, con in campo Ernst Stojaspal e Ernst Ocwirk, e in panchina Heinrich Müller vince il campionato nel 1948-49, e si ripete anche nel 1949-50 e nel 1952-53. Gli anni sessanta iniziano poi con la vittoria di tre titoli consecutivi, e in campo ci sono anche Karl Stotz e Horst Nemec. L'Austria Vienna partecipa per la prima volta alla Coppa dei Campioni nell'edizione 1961-1962, dove viene però eliminato negli ottavi di finale dalla squadra che vincerà il trofeo, il Benfica. "I Violetti" tornano al successo in campionato conquistando il titolo nella stagione 1968-1969 e in quella successiva, entrambi sotto la guida di Ernst Ocwirk. La squadra vince poi la quattordicesima coppa nazionale nel 1971, ma nella successiva partecipazione alla Coppa delle Coppe viene eliminata negli ottavi dal Torino.

La seconda metà degli anni settanta segna l'inizio di un nuovo periodo d'oro per l'Austria Vienna: la squadra vince tre titoli e una coppa nazionale. A livello internazionale invece, gli austriaci sono autori di due partecipazioni memorabili alle competizioni europee, in entrambi i casi sotto la guida di Hermann Stessl: gli austriaci raggiungono la finale della Coppa delle Coppe 1977-1978, ma il 3 maggio 1978 al Parc des Princes di Parigi sono nettamente sconfitti dai belgi dell'Anderlecht per 4-0. Nella stagione successiva, invece, i "Violetti" raggiungono le semifinali della Coppa dei Campioni, dove sono eliminati dal Malmö. Importanti giocatori di questo periodo sono il celeberrimo Herbert Prohaska, detto Schneckerl, Felix Gasselich, Erich Obermayer, Walter Schachner, e infine Robert Sara, il giocatore con più presenze in assoluto nel campionato austriaco. Sempre in questo periodo, dal 1976 al 1978, il club assume il nome di SpG FK Austria/WAC a seguito dello spielgemeinshaft con il Wiener AC.

Gli anni ottanta si aprono con il double del 1980, e con il quindicesimo titolo conquistato l'anno successivo. Nel 1982 arriva poi la diciottesima coppa nazionale, a cui segue un'altra buona prova in campo internazionale nella conseguente partecipazione alla Coppa delle Coppe 1982-1983: qui gli austriaci eliminano i campioni in carica del Barcellona, e in seguito arrivano in semifinale dove vengono eliminati dal Real Madrid. La squadra partecipa poi alla Coppa UEFA 1983-1984 dove elimina l'Inter negli ottavi, ma viene eliminato dai futuri campioni del Tottenham nel turno successivo; tuttavia Tibor Nyilasi è il capocannoniere della manifestazione. A fine stagione i "Violetti" conquistano il sedicesimo titolo, a cui segue una nuova partecipazione alla Coppa dei Campioni: qui gli austriaci sono eliminati sempre ai quarti dalla squadra che sarà vicecampione, il Liverpool. Giocatori importanti di questo periodo sono Friedrich Koncilia e Anton Polster, oltre allo stesso Nyilasi.

L'Austria Vienna vince anche i titoli del 1984-1985 e il successivo; nelle due partecipazioni alla Coppa dei Campioni viene in entrambi i casi eliminato agli ottavi dal Bayern Monaco; in questo periodo Polster conquista la Scarpa d'oro 1987. Nella prima parte degli anni novanta la squadra vince tre titoli, tre coppe e quattro supercoppe nazionali.

Nel 1999, dopo un periodo senza alcun campionato vinto, la proprietà dell'Austria Vienna viene rilevata da Frank Stronach, che investe molto denaro comprando molti giocatori di prima fascia. La squadra viene rinominata FK Austria Memphis Magna, e i Veilchen riconquistarono il titolo nel campionato 2002-2003, pur mancando l'approdo alla fase a gironi della successiva Champions League dopo l'incontro con l'Olympique Marsiglia. Nella Coppa UEFA 2004-2005 gli austriaci passano invece la fase a gruppi, venendo poi eliminati nei quarti di finale dal Parma solo grazie alla regola dei gol fuori casa. Il 21 novembre 2005, però, Stronach si dimette dall'incarico di presidente, e in seguito molti giocatori come Vladimír Janočko, Joey Didulica, Libor Sionko, Filip Šebo e Sigurd Rushfeldt vengono ceduti; nonostante questo la stagione termina con la conquista del ventitreesimo titolo, sempre però mancando nella stagione successiva la qualificazione alla fase a gruppi della Champions League; questo dopo aver incontrato il Benfica nel terzo turno preliminare.

In questo periodo il club si rende protagonista di un vero e proprio dominio nella coppa nazionale, con le vittorie del 2002-2003, 2004-2005, 2005-2006, 2006-2007 e 2008-2009, prima squadra nella storia del calcio austriaco a vincere il trofeo per quattro edizioni consecutive. Il 22 maggio 2013 poi, l'Austria Vienna si aggiudica il ventiquattresimo titolo battendo per 4-0 il Mattersburg; tuttavia la settimana successiva la squadra perde un po' a sorpresa la finale della coppa nazionale contro il Pasching, squadra militante nella terza divisione del calcio austriaco, la Regionalliga.

La stagione 2013-2014 inizia il 17 giugno 2013 con la nomina di Nenad Bjelica a nuovo allenatore in sostituzione di Peter Stöger che, dopo la vittoria del titolo ha accettato l'offerta del Colonia. L'Austria Vienna ha poi la meglio sulla Dinamo Zagabria, e riesce così a centrare in questa occasione la qualificazione alla fase a gironi della Champions League: i "Violetti" sconfiggono per 2-0 i croati sul proprio terreno, ma la partita di ritorno in Austria sembra compromessa: la Dinamo è infatti in vantaggio per 3-1 fino a pochi minuti dalla fine; gli austriaci vengono salvati da un gol di Roman Kienast che fissa il risultato finale sul 3-2 per gli ospiti, ma che è comunque sufficiente per avanzare. Si tratta della prima partecipazione in assoluto dei viennesi alla fase a gironi della massima competizione continentale, e la prima per una squadra austriaca dopo otto anni. Inseriti in un girone comprendente anche l'Atlético Madrid, lo Zenit e il Porto gli austriaci conquistano due punti nelle prime cinque gare. Ottengono l'unica vittoria all'ultima giornata, nell'incontro casalingo contro i russi; gli austriaci mancano la qualificazione all'Europa League pur chiudendo all'ultimo posto a pari punti con i portoghesi, che sono però in vantaggio negli scontri diretti; lo Zenit procede invece nella manifestazione con un solo punto in più. Nel campionato austriaco chiude in quarta posizione mancando l'accesso alla Europa League.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 24
1923-1924, 1925-1926, 1948-1949, 1949-1950, 1952-1953, 1960-1961, 1961-1962, 1962-1963, 1968-1969, 1969-1970, 1975-1976, 1977-1978, 1978-1979, 1979-1980, 1980-1981, 1983-1984, 1984-1985, 1985-1986, 1990-1991, 1991-1992, 1992-1993, 2002-2003, 2005-2006, 2012-2013

Coppa d'Austria: 27
1920-1921, 1923-1924, 1924-1925, 1925-1926, 1932-1933, 1934-1935, 1935-1936, 1947-1948, 1948-1949, 1959-1960, 1961-1962, 1962-1963, 1966-1967, 1970-1971, 1973-1974, 1976-1977, 1979-1980, 1981-1982, 1985-1986, 1989-1990, 1991-1992, 1993-1994, 2002-2003, 2004-2005, 2005-2006, 2006-2007, 2008-2009

Supercoppa d'Austria: 6
1990, 1991, 1992, 1993, 2003, 2004

Competizioni internazionali
Mitropa Cup: 2 (record austriaco condiviso con Rapid Vienna e Wacker Innsbruck)
1933, 1936
Coppa Piano Karl Rappan: 1
1994

Competizioni giovanili
Blue Stars/FIFA Youth Cup: 2
1947, 1948

Altri piazzamenti
Campionato austriaco:
Secondo posto: 1919-1920, 1920-1921, 1922-1923, 1924-1925, 1936-1937, 1945-1946, 1951-1952, 1953-1954, 1963-1964, 1971-1972, 1981-1982, 1982-1983, 1986-1987, 1987-1988, 1989-1990, 1993-1994, 2003-2004, 2009-2010, 2016-2017
Coppa d'Austria:
Finalista: 1919-1920, 1921-1922, 1926-1927, 1929-1930, 1946-1947, 1963-1964, 1983-1984, 1984-1985, 2003-2004, 2012-2013
Supercoppa d'Austria: Finalista: 1986, 1994
Alpenpokal: Secondo posto: 1941
Befreiungs-Pokal Terzo posto: 1945
Torneo Internazionale dei Club Campioni: Semifinalista: 1951, 1952
Torneo Internazionale dell'Expo Universale di Parigi 1937: Quarto posto: 1937
Mitropa Cup: Semifinalista: 1935, 1937, 1966-1967
Coppa delle Coppe: Finalista: 1977-1978
Semifinalista: 1982-1983
Coppa dei Campioni: Semifinalista: 1978-1979
Coppa Intertoto UEFA: Semifinalista: 1999, 2000
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Sport Club Hakoah Wien

   
Hakoah Vienna
Nome completo: Sport Club Hakoah Wien
Nickname: Sionistas, Judíos
Colori sociali: Blu e Bianco
Dati societari
Città: Vienna
Confederazione
Federazione: ÖFB
Fondazione: 1909
Scioglimento: 1938
Rifondazione: 1945
Scioglimento: 1949
Rifondazione: 2000
Stadio: Krieau, (25.000 posti), Prater Park, (4.000 posti)
Sito web: www.hakoah.at

Lo Sport Club Hakoah Wien è stata una società polisportiva austriaca di Vienna, fondata nel 1909.

L'Hakoah Vienna fu una delle prime squadre di calcio ad effettuare dei tour in tutto il mondo, attraendo migliaia di tifosi ebrei in città come Londra e New York per le partite contro le squadre locali, ed ebbe tra i suoi sostenitori lo scrittore Franz Kafka.

Fondato da sionisti austriaci, il librettista di cabaret Fritz Löhner-Beda e il dentista Ignaz Herman Körner. Entrambi influenzati dalla dottrina di Max Nordau chiamata Giudaismo Muscolare (Tedesco: Muskeljudentum), scelsero il nome "Hakoah" (הכח, secondo l'alfabeto ebraico), termine che significa "forza". Nel primo anno, gli atleti dell'Hakoah competerono in scherma, hockey su prato, atletica leggera, lotta, nuoto e calcio.

L'Hakoah terminò secondo nel campionato austriaco di calcio del 1922 e l'anno seguente, a Londra, sconfisse il West Ham per 5-1, diventando il primo club dell'Europa continentale a sconfiggere una squadra inglese in casa (sebbene gli avversari schierassero delle riserve).

Nel 1925 vinse il primo campionato austriaco e nel 1926 partì per una tournée negli Stati Uniti, esibendosi davanti a un pubblico di quarantaseimila spettatori al Polo Grounds di New York, un record per una partita di calcio in America superato solo mezzo secolo dopo, nel 1977. Molti dei giocatori dell'Hakoah decisero di rimanere negli Stati Uniti, dove formarono una squadra chiamata Hakoah All-Stars.

Il successo sportivo non si limitò solo al calcio ed il club arrivò ad avere un picco di cinquemila iscritti prima dell'inizio della Seconda guerra mondiale.

Nel 1938, quando Hitler invase l'Austria, il club venne chiuso. Uno dei migliori giocatori della squadra fu József Eisenhoffer, che dopo aver terminato la carriera morì nel novembre 1945 a causa delle ferite mal curate in seguito ad un attacco aereo su Budapest nel 1944.

L'Hakoah venne ricostituito nel 1945, ma la squadra di calcio, che dopo la Guerra giocò nella seconda divisione, si estinse nel 1949.

Nel 2000 alcuni membri della comunità ebraica di Vienna acquistarono il vecchio campo del club situato all'interno del Prater, con l'intento di costruire un centro per la comunità. Al 2006, il club contava quattrocento iscritti e la squadra di calcio giocava nelle serie minori con il nome di SC Maccabi Wien.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 1924-1925
Campionato austriaco 2 divisione: 1919/20, 1928/29

Altri piazzamenti
Campionato austriaco: Secondo posto: 1921-1922
Coppa d'Austria: Semifinalista: 1919-1920, 1922-1923
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Eisenbahnersportverein Admira Wien

     
ESV Admira Wien
Nome Completo: Eisenbahnersportverein Admira Wien
Nickname: Admiraner
Colori sociali: Nero e Bianco
Dati societari
Città: Vienna
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 1905
Scioglimento: 1971
Stadio: Bundesstadion Südstadt, (12 000 posti)

Eisenbahnersportverein Admira Wien (in italiano Gruppo sportivo ferroviario Admira di Vienna), colloquialmente Admira, fu un club calcistico austriaco del distretto viennese di Jedlesee. Nato nel 1905. vinse 8 titoli di campione austriaco e 5 coppe d'Austria prima di fondersi, nel 1971, con il Wacker per formare l'Admira/Wacker.

Tra il 1933 e il 1966 la squadra adottò, per i propri incontri interni, Stadion an der Hopfengasse, tuttora esistente e utilizzato dal Floridsdorfer; successivamente, fino alla fusione, ebbe come terreno interno il Bundesstadion Südstadt, che è ancora l'impianto della squadra erede dell'Admira e del Wacker. I colori sociali del club erano il bianco e il nero.

Il calcio moderno in Austria "nasce" il 15 novembre 1894, quando First Vienna e Cricketer disputano la prima partita con le regole della FA inglese. Solo tre anni dopo, il calcio è già una realtà importante nella capitale asburgica, e anche nel distretto di Floridsdorf - in particolare, nel quartiere di Jedlesee, nel nord-est della città - nasce un club di calcio: è lo Sportklub Sturm, fondato da Josef Schmidt. Pochi mesi dopo altri atleti locali danno vita ad un'altra squadra, battezzata Admira in onore di un transatlantico che aveva riportato in patria dall'America alcuni di questi giocatori. La prima formazione era composta da Franz Scheppe, Heinrich Feld, Franz Hansal, Karl Brückl, Georg Lang, Tram Gromann, Heinrich Rottogiero, Johann Reschberger, Karl Walsek, Johann Pohl e Karl Frank. La fondazione di questa nuova squadra portò i giocatori dello Sturm a decidere di sciogliere il club e aderire al nuovo sodalizio, che giocava le partite al campo del Geyerwiese, un terreno vicino al Danubio ed a rischio esondazione. S'impose così il trasferimento al nuovo terreno denominato Kirchenlacke.

Contemporaneamente, altre due squadre della zona, il Burschenschaft Einigkeit e lo Sportklub Vindobona decisero di fondersi, il 1º ottobre 1905, dando vita ad un nuovo club, dai colori sociali bianco-neri, che richiamava nel nome 1. Groß-Floridsdorfer Sportklub Admira l'eredità del preesistente Admira, recentemente dissolto. Primo presidente fu eletto Friedrich Geyer; la squadra era formata da Richard Grill, Johann Gehr, Josef Geyer, Georg Wiche, Ferdinand Frank, Johann Rehor, Hans Kammerer, Johann Summer, Johann Wiesner e Josef Buchmann. La squadra utilizzava il Kirchenlacke come terreno di giuoco, e la locanda Gasthaus Blauensteiner come prima sede.

La prima vittoria significativa del nuovo club arrivò in un torneo a sei organizzato al velodromo di Korneuburg nel 1906, di fronte a diversi importanti club viennesi. Un'altra pietra miliare nella storia del club fu la costruzione, avvenuta nel 1909, del primo vero stadio in muratura, il Deublergasse Stadion, antistante la fabbrica Pollack & Söhne, in Jedlesee.

Sino al 1911 il club rimase in 2. Klasse, ma quell'anno accadde un incidente che rischiò di bloccare sul nascere l'attività dell'Admira: era stata invitata a Vienna la squadra del Preßburger Torna-Elf, di Bratislava, per una partita giocata al di fuori dei tornei federali, allo scopo di organizzare delle scommesse. Questo fatto causò l'esclusione della squadra dalla ÖFV, come da regolamento. Il tentativo dell'Admira di creare una nuova federazione, in opposizione alla ÖFV, fallì ed il club rientrò nei ranghi federali, partendo dalla categoria più bassa, la 4. Klasse, nel campionato 1911-1912. Questo fatto rallentò notevolmente l'ascesa del club ai massimi livelli, sebbene nelle due stagioni successive arrivassero altrettante promozioni. Nella 4. Klasse 1911-1912 l'Admira segnò complessivamente 122 reti subendone solo 8, nella 3. Klasse 1912-1913 88 marcature all'attivo e 12 al passivo, risalendo fino alla 2. Klasse alla vigilia della guerra. Qui, però, ben 9 giocatori furono chiamati alle armi, e l'attività calcistica proseguì in tono minore. Nel 1914 il nome fu semplificato in Sportklub Admira e, l'anno seguente, con la squadra che occupava la prima posizione al termine del girone d'andata, il torneo fu sospeso per cause belliche e così i bianco-neri dovettero attendere il 1919 per festeggiare la promozione e l'esordio in 1. Klasse, con il secondo posto finale alle spalle del First Vienna, nel campionato di seconda divisione. Questa promozione, nonostante tutto, avvenne in circostanze piuttosto spiacevoli: infatti la promozione per la squadra giunta seconda venne decisa al termine della stagione, e provocò le rimostranze dello Hakoah, che avrebbe avuto buone possibilità di finire seconda, ma aveva giocato le ultime partite della stagione senza la giusta convinzione, dato che il First Vienna era ormai fuori portata.

Nelle prime stagioni in massima divisione, l'Admira rimase sempre nelle zone basse della classifica. Nella stagione 1919-1920, la prima in 1. Klasse, la squadra terminò ultima, e non venne retrocessa solo per una riforma che portò da 12 a 13 le squadre di 1. Klasse. L'anno seguente, solo il quoziente reti salvò gli Admiraner a spese del Wiener AC. Dopo un 9º posto nella stagione 1921-1922, l'Admira iniziò la scalata ai vertici del calcio austriaco: nel 1922-1923 arrivò al 3º posto, dietro Rapid e Amateure. In questi anni nacque la rivalità con il Floridsdorfer AC, dovuta alla vicinanza delle due squadre, entrambe nel 21º distretto, ed alla comune militanza in 1. Klasse. Dopo aver ottenuto un 4º posto nel 1926, l'Admira riuscì sorprendentemente a vincere il titolo del 1927, precedendo di 3 punto il Brigittenauer AC, sorprendente neopromossa che grazie al proprio portiere Franz Köhler aveva subito solo 19 reti in 23 partite. Le due squadre s'incontrarono all'ultimo turno di campionato, divise da un solo punto (Admira 34, Brigittenauer 33) e davanti a 20.000 spettatori, in un BAC-Platz esaurito. La superiorità dell'attacco bianco-nero formato da Ignaz Sigl, Johann Klima, Karl Stoiber, Anton Schall e Franz Runge ebbe la meglio sulla migliore difesa del campionato, in una partita terminata 5-0 che consegnò il primo titolo nazionale all'Admira. Schall ottenne anche il titolo di capocannoniere. Sempre nella stessa stagione l'Admira avanzò fino alle semifinali di Coppa d'Austria. I precedenti contro le "grandi" erano terminati con eliminazioni nette: 0-6 col Wiener AC nel 1922, 1-4 col First nel 1926. Questa volta, contro il Rapid Vienna, la partita terminò in parità (2-2), e gli Admiraner cedettero solo nella ripetizone, per 3-4. In qualità di campione d'Austria, l'Admira prese parte alla prima edizione della Coppa Mitropa, nel 1927. Accoppiata allo Sparta Praga nel primo turno, fu sconfitta nettamente a Praga per 5-1, ma riuscì comunque a vincere la partita di ritorno a Vienna per 5-3, il 21 agosto 1927, dopo essere stata in vantaggio per 5-1 al 60º minuto, con la possibilità di arrivare alla ripetizione. I cechi si laurearono poi campioni in finale contro l'altra squadra austriaca, il Rapid Vienna.

Nella stagione 1927-1928 l'Admira concede il bis in campionato, precedendo di 3 punti il Rapid Vienna. Schall fu ancora una volta capocannoniere, segnando 36 reti in 26 partite, nuovo record assoluto. Il 20 maggio 1927, nella finale di Coppa d'Austria allo Hohe Warte, l'Admira conquistò il double, grazie al 2-1 sul Wiener AC, con reti di Sigl e Runge. Durante questa partita, i bianconeri furono seguiti da numerosi tifosi del Rapid Vienna, squadra che in caso di double da parte dell'Admira, avrebbe preso parte alla Coppa Mitropa come seconda classificata in campionato, cosa che appunto avvenne. In Europa, l'Admira raggiunse le semifinali di Coppa Mitropa, superando con un complessivo 6-4 lo Slavia Praga, al termine di due tiratissime partite nel primo turno. Contro il Ferencváros in semifinale, i bianconeri persero entrambe le partite (1-2 e 0-1); per il secondo anno consecutivo l'Admira veniva eliminato dalla squadra poi vincitrice della coppa.

Per i tre anni seguenti la squadra concluse il campionato al secondo posto, dietro a Rapid Vienna e First. Nella stagione 1931-1932 arrivò il terzo titolo, con due punti di vantaggio sul First Vienna. La partita decisiva, il 12 giugno 1932, contro i rivali del Floridsdorfer AC, fu vinta per 4-1, solo due settimane prima del trionfo in finale di Coppa d'Austria, ancora contro il Wiener AC (6-1). In Coppa Mitropa ancora un'eliminazione precoce, contro lo Slavia Praga nel primo turno.

Ma il punto più alto della storia del club è stato raggiunto nel 1934, con la conquista di campionato e coppa d'Austria, e la finale di Coppa Mitropa. In Coppa d'Austria la finale contro il Rapid Vienna fu un trionfo: 8-0, la più larga vittoria di sempre in una finale di coppa, nonché la più pesante sconfitta nella storia del Rapid. La linea d'attacco L. Vogl–Hahnemann–Stoiber–Schall–A. Vogl, ed il cosiddetto "triangolo" di Vogl con Hanreiter e Urbanek suscitò sul giovane Ernst Ocwirk una "profonda impressione", come egli stesso confessò nella sua autobiografia.

Con il nazionale Platzer in porta, reduce dal 4º posto ai Mondiali, il cammino europeo cominciò con l'eliminazione del Napoli (2-2 e 5-0), e quindi dello Sparta Praga (4-0 e 2-3), prima delle semifinali contro i campioni d'Italia della Juventus, nelle cui fila militavano, tra gli altri, Orsi, Combi, Bertolini, Ferrari e Monti, freschi campioni del Mondo. L'andata, a Vienna, terminò 3-1 per i bianconeri d'Austria, mentre al ritorno i torinesi riuscirono a vincere per 2-1: l'Admira era in finale contro il Bologna. La finale d'andata si giocò il 5 settembre 1934 a Vienna, e vide la vittoria dell'Admira per 3-2. Quattro giorni dopo, a Bologna, i felsinei ribaltarono il risultato vincendo 4-1 e conquistando la coppa. In entrambe le partite, gli Admiraner schierarono Platzer, Pavlicek, Janda; Urbanek, Humenberger, Mirschitzka; Sigl, Hahnemann, Stoiber, Schall e Vogel.

Dopo i grandi successi del 1934, l'Admira non poté difendere il titolo, arrivando dietro l'imponente Rapid, che rimase imbattuto in campionato. In Coppa Mitropa uscì negli ottavi di finale contro l'Hungária/MTK. Ma già nel 1935-1936 gli Admiraner tornarono al titolo, il quinto della storia, grazie soprattutto alle reti di Willy Hahnemann, capocannoniere della I. Liga. Eliminato dai cecoslovacchi del Prostějov nella Mitropa, il club bianconero difese con successo il titolo nella stagione 1936-1937, subendo solo una sconfitta in tutta la stagione, ad opera del neopromosso FavAC. Terminato il torneo a parità di punti con l'Austria Vienna, un migliore quoziente reti decide a favore dell'Admira. Nell'edizione 1937 della Coppa Mitropa i bianconeri superano il primo turno contro lo Sparta Praga allo spareggio (2-0), dopo due pareggi per 1-1 e 2-2. L'andata dei quarti di finale, contro il Genova 1893, il 4 luglio a Vienna, finisce 2-2, ed è caratterizzato dalla veemente reazione del pubblico viennese al saluto fascista dei giocatori italiani. Il ritorno avrebbe dovuto giocarsi a Genova una settimana più tardi, ma gli Admiraner non partirono mai per l'Italia. L'Austria era stata annessa alla Germania nazionalsocialista, e il gesto di protesta dei tifosi non poteva essere tollerato.

Dopo l'Anschluss, l'Admira ha sofferto particolarmente gli effetti di tale annessione. Un episodio clamoroso avvenne nel 1939, in occasione della finale per il titolo tedesco contro lo Schalke 04. La rivalità tra le due squadre iniziò a manifestarsi prima dell'inizio della partita, che si giocava a Berlino. Il club della Ruhr era particolarmente impopolare in Austria perché molto colluso col regime, infatti tre dei suoi giocatori - tra cui Fritz Szepan ed Ernst Kuzorra - erano iscritti al Partito Nazista. Come se non bastasse, durante la partita furono espulsi tre giocatori dell'Admira, e i bianconeri furono duramente sconfitti 9-0. Szepan, dopo aver provocato il giovane Fritz Klacl, fu da questi colpito con un pugno, cosa che gli costò la squalifica a vita. Per stemperare gli animi, le due società decisero di organizzare una partita amichevole di "riconciliazione", il 4 novembre 1940 a Vienna. Curiosamente, fu chiamato a dirigere la partita lo stesso arbitro della finale di pochi mesi prima, Schulz. Questi, ancora una volta, espelle due giocatori bianconeri, attirandosi l'odio dei 50.000 spettatori, che aggrediscono arbitro e giocatori ospiti, attaccando l'autobus dello Schalke e l'auto del Gauleiter Baldur von Schirach, cui furono forati gli pneumatici. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, molti dei giocatori del club vennero mandati al fronte. Nel 1943 il club fu retrocesso per la prima volta nella sua storia, e solo nel 1944 recuperò il posto in Gauliga.

Nella prima stagione del dopoguerra, l'Admira ha dovuto lottare di nuovo per la propria sopravvivenza sportiva, salvandosi solo per quoziente reti ai danni dell'Helfort. Decisiva una grande vittoria all'ultima giornata contro il Rapid Oberlaa (8-0), mentre l'Helfort perdeva 2-1 dall'Austria Vienna. Anche nelle successive stagioni, il club è rimasto a metà classifica, ben lontano dal periodo di splendore degli anni trenta. Nella stagione 1947-1948 l'Admira raggiunse la finale nella fase viennese della Coppa d'Austria, contro l'Austria Vienna, dopo aver eliminato il Wiener Sport-Club nei quarti di finale, sfida decisa dopo ben due spareggi (2-2, 2-2 e 2-1), e il First Vienna in semifinale. In finale, davanti a 30.000 spettatori al Prater, l'Austria Vienna s'impose per 2-1. Questo risultato, unito al 3º posto della stagione successiva, costituì il punto più alto del dopoguerra, fino agli anni sessanta.

Nel frattempo, precisamente nel 1951, era avvenuta la fusione con l'Eisenbahnersportverein Wien, con conseguente cambio di denominazione in Eisenbahnersportverein Admira Wien. Le ristrettezze economiche del club non consentono l'allestimento di squadre competitive, e la squadra veleggia a metà classifica. Nel campionato 1958-1959 chiude al 12º posto, con 3 punti di vantaggio sul retrocesso Kapfenberger SV. L'anno seguente, arriva l'ultimo posto e la retrocessione in Regionalliga.

Tuttavia, grazie alla sponsorizzazione della NEWAG/NIOGAS, l'Admira - ora denominata ESV Admira-NÖ Energie Wien - recupera immediatamente il posto in Staatsliga A, e costruisce squadre sempre più competitive grazie ai fondi messi a disposizione dalla società del gas della Bassa Austria.

L'Admira raggiunge presto i risultati auspicati dal nuovo sponsor. Nella stagione del ritorno in Staatsliga A (1961-1962) chiude al 3º posto, dietro a LASK Linz ed Austria Vienna, nel 1963-1964 arriva dopo 30 anni in finale di Coppa d'Austria, dove il gol di Walter Stamm decide la sfida contro i violette. Nuovi investimenti erano stati fatti per portare l'Admira-Energie a vincere il titolo. Nella stagione 1964-1965 esso era sfuggito per un solo punto, a vantaggio del LASK Linz. Un vero colpo di fortuna si rivelò il trasferimento del portiere jugoslavo Vukicević, che nel torneo 1965-1966, subì solo 14 gol in 25 partite, e in Coppa d'Austria un gol in quattro presenze. Ma proprio a fine stagione Vuki s'infortunò, e dovette essere sostituito dalla sua riserva Draxelmayer, che comunque assolse più che positivamente al suo compito. Nella finale di coppa, contro il Rapid Vienna, decise un gol di Anton "Burli" Herzog, padre del futuro Rapidler Andreas; nell'ultima gara di campionato, contro l'Austria Vienna e davanti a 15.000 spettatori, arrivò la vittoria e il quarto double nella storia dell'Admira.

Dopo il 1966, il ritiro dello sponsor NEWAG/NIOGAS segnò l'inizio di una nuova crisi per l'Admira. Il trasferimento della squadra dal nord di Vienna a Maria Enzersdorf, nella Bassa Austria, il cambio di ben tre stadi in un anno (dall'Hopfengasse allo Stadion der Stadt Mödling, quindi al Bundesstadion Südstadt) e una nuova crisi finanziaria segnarono le ultime stagioni di vita del club. In questo clima, cominciano le ricerche di una squadra disponibile ad una fusione, in particolare l'Austria Vienna. Dopo due tentativi falliti per la fusione coi violette, nel 1971 si concretizzò l'unione con un altro sodalizio della capitale, il Wacker, appena retrocesso in Regionalliga. Nacque così l'Admira/Wacker, squadra che può fregiarsi del palmarès di entrambe le formazioni.

L'Admira ha giocato inizialmente al Kirchenlacke, dal 1905 al 1909, anno in cui si trasferì nell'impianto di Deublergasse, dove rimase fino al 1933. Dal 1933 al 1966 giocò allo stadio Hopfengasse, quindi allo Stadion der Stadt Mödling, a Mödling (1966), e nel Bundesstadion Südstadt di Maria Enzersdorf, dal 1967. Questo impianto, capace di 12.000 spettatori, continua ad essere usato dall'Admira/Wacker.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 8
1926-1927, 1927-1928, 1931-1932, 1933-1934, 1935-1936, 1936-1937, 1938-1939, 1965-1966
Coppa d'Austria: 5
1927-1928, 1931-1932, 1933-1934, 1963-1964, 1965-1966
Campione di Regionalliga Ost: 1960-1961

Altri piazzamenti
Campionato austriaco:
Secondo posto: 1928-1929, 1929-1930, 1930-1931, 1934-1935, 1962-1963
Coppa d'Austria: Finalista: 1914-1915, Semifinalista: 1921-1922
Campionato tedesco: Secondo posto: 1938-1939
Mitropa Cup: Finalista: 1934, Semifinalista: 1928
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Sportclub Wacker

    
SC Wacker
Nome Completo: Sportclub Wacker
Nickname: Meidlinger Buam, Schönbrunner, Schwarz-Weiße
Colori sociali: Bianco e Nero
Dati societari
Città: Vienna
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 1906
Scioglimento: 1971
Stadio: Stadion an der Rosasgasse, (20.000 posti)

Lo Sportclub Wacker fu una società calcistica austriaca del distretto viennese di Meidling. Nacque fra il 1906 e il 1908 per iniziativa dello studente Max Freund, e si fuse nel 1971 con l'Admira per formare l'Admira/Wacker. I colori sociali erano il bianco e il nero. Il campo di gioco lo Stadion an der Rosasgasse nelle immediate vicinanze del castello di Schönbrunn (da cui il soprannome Schönbrunner dato ai giocatori).

In 53 stagioni nella massima categoria del campionato austriaco i Meidlinger Buam hanno vinto complessivamente 478 partite. Il punto più alto della storia del club fu senza dubbio nel 1947, quando ottenne il double vincendo campionato e coppa. Quattro anni dopo arrivò il più prestigioso risultato internazionale, con la finale della Coppa Mitropa. In questo periodo i bianconeri si fecero conoscere anche come gli "eterni secondi" del campionato. Infatti il Wacker arrivò per ben 8 volte alla piazza d'onore, a fronte di un solo titolo.

Il Wacker fu fondato per iniziativa di Max Freund, uno studente del quartiere di Meidling, già giocatore per il Wiener AC, stanco dei lunghi e costosi viaggi da Meidling al Prater per gli allenamenti. Così, insieme all'amico Oskar Wittek, raccolse numerose adesioni di altri studenti, che formarono una squadra che si allenava vicino al macello di Meidling. Nel 1906 quindi Freund propose la creazione di una squadra a tutti gli effetti, lo Sportclub Wacker appunto. La sede fu prontamente costituita in Aichholzgasse 33, in una lavanderia dove i giocatori potevano lasciare i propri effetti personali, e persino le barre della porta. Fu anche convinta la madre di uno degli studenti a cucire divise bianco-nere per tutta la squadra. I colori divennero così definitivi.

Nel 1907 fu individuato in Rudolf Krones l'uomo giusto per fare del Wacker un club a tutti gli effetti, con la creazione del primo consiglio dirigente. Il primo campo da gioco fu il Gastwirten Nitsch, qui avvenne nel 1909 l'esordio ufficiale contro l'ASV Hertha. La partita terminò con il punteggio di 3-1 per gli ospiti. Nello stesso anno il club perfeziona l'adesione alla Österreichischen Fußballverband, partendo dalla 3. Klasse viennese (la categoria più bassa dell'epoca), sbaragliando la concorrenza delle altre squadre fino ad ottenere la promozione in 2. Klasse. Qui la concorrenza si fa più nutrita, con squadre allora in voga come Blue Star, Red Star, Wiener Bewegungsspieler, Donaustadt, Nußdorfer AC, SC Ober St. Veit e Hernalser Sportfreunden. All'esordio, nel primo campionato nazionale i Meidlinger Buam ottengono il titolo di 2. Klasse, e il diritto di disputare gli spareggi per la promozione in 1. Klasse. Nonostante la secca sconfitta patita dal Rudolfshügel (0-6) e la permanenza in seconda divisione, il club è ormai una realtà di primo piano: lo dimostra anche la prima, storica convocazione in nazionale di Franz Twaroch, stella del club e primo giocatore non della massima serie a vestire la casacca della nazionale austriaca.

La promozione era però solo rimandata. Nella stagione successiva i bianconeri stabilirono il record di 15 vittorie su 19 partite di 2. Klasse (con 4 pareggi), e 34 punti (nove più dell'immediata inseguitrice, il Wiener Bewegungsspieler). Nello spareggio promozione/retrocessione con l'Hertha arrivò la sconfitta per 2-0 all'andata, così il pareggio del ritorno per 2-2 servì solo a salvare l'imbattibilità interna stagionale. Nel 1913-1914 per la terza volta in altrettante partecipazioni il Wacker vinse il campionato; questa volta però, grazie all'abolizione degli spareggi, il primo posto in 2. Klasse valeva la promozione diretta nel massimo campionato. In questa occasione si propose per la prima volta la rivalità con l'Admira, in una sfida che in futuro avrebbe avuto luogo ai massimi livelli nazionali. Fu anche stabilito un record di gol segnati (addirittura 102 in 24 partite, con 15 subiti). Nel 1914-1915 il Wacker esordì in 1. Klasse. Il campionato fu sospeso dopo 9 partite per lo scoppio della prima guerra mondiale, con i bianconeri al penultimo posto. La guerra richiese anche un pesante tributo al club: quasi tutti i giocatori furono chiamati alle armi, circa la metà non tornò. Durante i campionati di guerra il Wacker giocò un ruolo secondario, senza possibilità di lottare per il titolo. Anche dopo l'armistizio le cose non andarono meglio, infatti nella prima stagione post-bellica (1918-1919) la squadra arrivò ultima, e non fu retrocessa solo per una riforma dell'organico del campionato. La crescente popolarità del club rese necessario pensare alla costruzione di un nuovo, e più capiente, stadio. Fu così che, l'8 ottobre 1921, fu inaugurato lo Stadion an der Rosasgasse, capace di 20.000 spettatori.

Ma il primo grande risultato arrivò poco tempo dopo: con una sensazionale (e inattesa) vittoria per 4-2 sul Rapid Vienna i meidlinger arrivarono alla finale della Niederösterreichischen-Cup 1922-1923. La partita decisiva, contro il Wiener SC, pur molto combattuta, terminò 3-1 per gli avversari, davanti a 20.000 spettatori alla Hohe Warte. La formazione scesa in campo era: Feigl; Kolndorfer, Huber; Klicka, Resch, Pellet; Liebhardt, Kowanda (autore del gol), Wana, Röscher, Stach. In questi anni il Wacker conobbe un lungo periodo di campionati conclusi a metà classifica, senza lotte per il titolo o la retrocessione, cogliendo qualche isolato successo contro grandi club. Con l'arrivo del professionismo, nel 1924, il club si affiliò alla Wiener Fußball-Verband, nella I. Liga. Nella prima stagione concluse il campionato al 7º posto, e anche negli anni seguenti si classificò sempre a metà classifica. Anche i primi allenatori professionisti (Rigo Kuthan e Konrád) non portarono frutti tangibili. Nel 1927-1928 la squadra colse il miglior risultato della sua storia sino a quel momento, con il 4º posto finale. L'11 giugno 1929 a Praga, contro lo Slavia, allora squadra di vertice europea, il Wacker ottenne una brillante vittoria per 3-0, con in panchina l'ex-portiere della finale di coppa di sei anni prima, Ferdinand Feigl. Dopo questo brevissimo intermezzo, la squadra recuperò la propria mediocrità. Nonostante ciò, non mancavano tra i giocatori bianconeri (molti dei quali erano originari dello stesso quartiere di Meidling) dei veri campioni: su tutti Karl Zischek, pilastro del Wunderteam semifinalista a Italia 1934, e vincitore della Coppa Internazionale 1931-1932, e Hans Walzhofer.

L'arrivo ai vertici del calcio nazionale arrivò effettivamente alla fine degli anni trenta. Nel 1934-1935 il Wacker eguagliò il miglior risultato della sua storia (quarto posto, come nel 1927-1928), ripetendosi nel 1936-1937 e nel 1937-1938. Dopo l'Anschluss operato da Hitler, il Wacker fu inquadrato nel campionato tedesco. La Nationalliga con il suo professionismo, ritenuto «indegno di un uomo tedesco», fu cancellata e sostituita dalla Gauliga, dove tutti i giocatori dovevano essere dilettanti. Proprio nella prima stagione i bianconeri, allenati da Otto Haftl, sfiorarono il titolo: all'ultima giornata, il 19 marzo 1939, sfidarono l'Admira al Prater-Stadion, davanti a 38.000 spettatori. La sconfitta (2-4) condannò il Wacker al secondo posto, comunque il miglior risultato nella sua storia. L'Admira sarebbe poi stata vicecampione di Germania.

Il secondo posto fu ripetuto nel 1939-1940 e nel 1940-1941, in entrambi i casi alle spalle del Rapid di Franz Binder, una delle squadre più forti del Reich. Nella Coppa di Germania 1939, giunto alle semifinali contro il Waldhof Mannheim, la squadra pareggia per 1-1 dopo i tempi supplementari nella prima sfida, a Mannheim. Il ritorno, a Vienna, finisce pure ai supplementari (2-2), una terza sfida in campo neutro (Monaco) anch'essa prolungatasi per 120', si conclude a reti inviolate. Il sorteggio premierà la formazione del Baden-Württemberg. Proprio come venticinque anni prima, il club soffre le vicende belliche: il nazionale Alexander Martinek (portiere) cade in combattimento, mentre Josef Pekarek resta mutilato. Anche lo stadio subisce bombardamenti. Nel 1943-1944 si salva dalla retrocessione allo spareggio con il Reichsbahn (2-1), l'anno seguente deve ritirarsi prima dell'inizio del torneo, poi comunque sospeso. Una settimana prima della capitolazione della Germania, il 1º maggio 1945, alla Rosasgasse si giocava di nuovo a calcio. Si svolse infatti, nel quadro dei festeggiamenti organizzati dalle truppe sovietiche di occupazione per la festa del lavoro, un'amichevole in cui il Wacker surclassò una selezione di residenti cechi di Vienna (8-0). Grazie ai nuovi arrivati Otto Marischka e Wilhelm Hahnemann, entrambi provenienti dall'Admira, i bianconeri arrivarono terzi nel primo campionato del dopoguerra. L'arrivo dei due punti di forza dall'Admira è legato ad un fatto curioso: infatti lo stadio dei rossoneri si trovava nel settore della città amministrato dai sovietici, mentre i due giocatori abitavano nella zona britannica, la stessa dove si trovava l'impianto del Wacker. Nel 1947 il club vinse il titolo nazionale con la vittoria dell'8 giugno contro il Wiener SC per 4-0, con doppietta di Theodor Wagner. Tre settimane dopo, i meidlinger sconfissero 4-3 l'Austria Vienna in finale conquistando la ÖFB-Cup. L'andamento della finale fu quello tipico delle partite epiche: avanti dopo mezz'ora grazie al gol di Ernst Reitermaier (capocannoniere del campionato nel 1941-1942), Josef Stroh pareggiò al 45' per i violette. Wilhelm Hahnemann portò nuovamente avanti il Wacker al 65', ma Adolf Huber, con due reti in due minuti (74' e 75') portò in vantaggio l'Austria. Reitermaier pareggiò quindi all'83', e tre minuti dopo ancora Hahnemann segnò il gol del definitivo 4-3. Il Wacker aveva vinto la sua prima coppa, consegnata dal cancelliere Leopold Figl davanti ai 35.000 spettatori del Prater. La formazione schierata: Pelikan; Virius, Marischka; Macho, Hanappi, Brinek; Licker, Kalcik, Strobl, Reitermaier, Hahnemann.

Dopo la vittoria del double il Wacker entrò nel decennio degli "eterni secondi", con ben quattro secondi posti in campionato. Il nuovo allenatore, Edi Frühwirth, fautore del sistema, portò il club a lottare sino alla fine in un duello contro il Rapid. Dopo aver superato 1-0 lo Sport-Club nell'ultima partita, il Wacker doveva attendere il risultato della partita Austria-Rapid, che si sarebbe giocata il giorno dopo, e nella quale ai biancoverdi sarebbe bastato un pareggio per consacrarsi campioni d'Austria. Tra i 45.000 spettatori stipati nel Prater, il 6 giugno 1948, vi era l'intera squadra del Wacker, oltre a numerosissimi tifosi del Rapid. Dopo un'ora di gioco i violette conducevano per 2-0, ma la rete di Knor e il rigore a tempo quasi scaduto di Robert Körner, condannarono il Wacker alla piazza d'onore dietro al Rapid. Questo episodio, insieme a quello del ratto della stella Hanappi (trasferito al Rapid nel 1950), e ad altre sfide in campionato contribuirono alla nascita di una "eterna inimicizia" tra le due tifoserie. Dopo un quarto e un terzo posto, il Wacker tornò a respirare aria di alta classifica. Con un attacco composto da Ernst Bokon, Richard Brousek, Walter Haummer e Theodor Wagner furono raggiunti i 100 gol in campionato. Ma non bastarono per fare meglio del Rapid e dei 133 gol dell'attacco biancoverde. Nel 1951 il club disputò la Zentropa Cup insieme a Rapid, Dinamo Zagabria e Lazio. Superati gli jugoslavi in semifinale per 4-1, i bianconeri approdarono alla finale del 5 giugno contro il Rapid, in cui giocava Hanappi: nonostante andassero per due volte in vantaggio, i meidlinger furono infine sconfitti per 3-2.

In campionato si rivede il "vecchio" Wacker: nel 1952-1953 è nuovamente vicecampione, preceduto di un solo punto dall'Austria Vienna, a dispetto di un attacco atomico: 101 reti segnate in appena 26 partite, una media di 3,88 per partita! Il torneo si decide alla 24ª giornata, il 7 giugno 1953, nello scontro diretto al Prater: di fronte a 45.000 spettatori, Wacker e Austria pareggiano 1-1, risultato che permette ai violette di conservare il punto di vantaggio che sarà fondamentale per il titolo. Inutile la vittoria sullo Sturm Graz per 7-2, contemporaneamente l'Austria Vienna surclassa il Grazer SC per 12-3 e si assicura la vittoria. Nello stesso anno Theodor Brinek, fu convocato nella selezione mondiale della FIFA, prima di lasciare il club (dove giocava dal 1939) e trasferirsi al Monaco in Division 1. L'anno seguente, per la Coppa del Mondo in Svizzera la nazionale convoca quattro giocatori bianconeri: il portiere Franz Pelikan, il difensore Walter Kollmann, e gli attaccanti Walter Haummer e Theodor Turl Wagner, quest'ultimo autore di 3 reti nella semifinale contro la Svizzera (7-5). L'Austria terminerà la rassegna iridata al 3º posto, miglior risultato di sempre. Dopo il quarto posto del 1954-1955, nella stagione 1955-1956 il Wacker fu protagonista della lotta per il titolo per l'ultima volta nella sua storia. Dopo 28 turni passati in testa alla classifica, la solita sfida dell'ultimo turno al Prater contro l'Austria Vienna si concluse con una sconfitta per 3-1 che portò il Rapid al titolo. Intanto, il presidente Alfred Frey scriveva la storia del calcio: il 18 marzo 1956, davanti alla dirigenza UEFA, avanzava la proposta di una competizione internazionale riservata ai vincitori delle varie coppe nazionali: era la Coppa delle Coppe, la cui prima edizione si sarebbe tenuta nel 1960-1961.

Dopo il 1956 la situazione finanziaria del Wacker si fece sempre più seria: nelle due stagioni seguanti arrivarono due quarti posti, e nella Coppa del Mondo in Svezia i colori bianconeri erano rappresentati da Walter Kollmann e dai fratelli Ernst e Paul Kozlicek. Ma i successi sportivi non avrebbero più coperto a lungo i disavanzi di bilancio: nel 1958-1959, prima di una partita a Graz contro il Grazer AK, sei giocatori (Pelikan, Hager, Schrottenbaum, Wagner I, Wagner II e Kozlicek II) si rifiutarono di scendere in campo, in quanto il club non poteva più permettersi di pagare un premio partita di 100 scellini ai giocatori. L'epurazione, pur necessaria, che seguì (i giocatori scioperanti furono messi fuori rosa) incise profondamente sulle fortune sportive del club. Nell'emergenza, l'ex giocatore Hahnemann dovette addirittura scendere in campo in un match contro il First Vienna, dove a dispetto dei suoi 45 anni, segnò un gol. La "stagione dello sciopero" (streiksaison) si concluse con un ottavo posto, ma già nel 1961 il club si trovò in una posizione di classifica pericolosa: dopo l'ultima giornata (0-2 contro il First davanti a soli 8.000 spettatori) la prima retrocessione nella storia del Wacker divenne realtà, con solo un punto di ritardo da Schwechat e Semmering. Iniziò così un periodo da squadra-ascensore, con continue promozioni e ricadute in Regionalliga Ost (all'epoca la seconda divisione). Ancora una volta nel 1962-1963 la retrocessione arrivò per un solo punto (fatale un 2-4 contro il Wiener SC), e l'anno seguente arrivò l'immediata promozione. La retrocessione del 1965 fu più netta: ultimo posto con 5 punti di ritardo dal Kapfenberger. Il copione non cambia: promosso nel 1966 e retrocesso ancora l'anno seguente, il Wacker è preda di una cronica instabilità sportiva che si riflette negativamente sull'immagine del club. Nel 1968-1969 i bianconeri riuscirono a salvarsi, mettendo fine a otto stagioni di saliscendi. Un evento pressoché unico nella storia del calcio austriaco, che mise a dura prova la fedeltà dei tifosi: una media di 12.500 spettatori a gara, in questo periodo, potevano vantarla solo squadre di vertice come Rapid Vienna e LASK Linz.

Ma dopo due anni, nel 1970-1971, fu di nuovo retrocessione, e questa volta i problemi finanziari si presentavano insormontabili: ai dirigenti l'unica soluzione possibile parve la fusione con l'Admira, club di Maria Enzersdorf, a formare il nuovo Admira/Wacker, che lascerà Vienna per la Bassa Austria, conferendo una identità completamente nuova al club. Non era la prima volta che una tale soluzione veniva presa in considerazione: già dopo la retrocessione del 1966 erano stati avviati contatti con la dirigenza dello Schwechat, poi terminati con un nulla di fatto. L'ultima partita ufficiale del club ebbe luogo il 19 giugno 1971 contro il Wacker Innsbruck, e fu una sconfitta per 4-2. Ernst Dokupil fu l'autore dell'ultima rete segnata dagli Schönbrunner nella loro storia. Fu un addio in silenzio, però, in quanto le telecamere presenti erano tutte per i tirolesi che, con questa vittoria, conquistavano il loro primo titolo nazionale.

Dopo la fusione, la licenza di Regionalliga del Wacker fu utilizzata per dare vita alla seconda squadra del nuovo sodalizio, il FC Wacker/Admira (notare l'inversione dei nomi rispetto alla prima squadra). Ancora, il 5 luglio 1972 il Wacker/Admira a sua volta si unì in spielgemeinschaft con il SCG Brunn di Brunn am Gebirge, formando il Wacker Brunn. Lo SPG venne ufficialmente sciolto il 19 settembre 1973. Questo significò la fine del nome "Wacker". Nella sua unica stagione, il Wacker Brunn aveva ottenuto il 7º posto su 14 squadre nella Regionalliga, con 25 punti.

Gli esordi videro il Wacker giocare su campi che ben poco avevano a che fare con i moderni stadi. Nel 1909 fu inaugurato il primo campo di gioco ufficiale, lasciando il precedente campo sulla Edelsinnsstraße, in seguito all'ingresso nella ÖFV. La crescente popolarità del club portò la dirigenza, subito dopo la guerra, a progettare la costruzione di un impianto più grande. Così iniziarono i lavori per la costruzione di un impianto da 20.000 spettatori, nel distretto di Meidling e vicino al Castello di Schönbrunn. Firmati dall'ing. Gold, i progetti dello stadio furono realizzati dalla ditta Josef Takacs. Lo Stadion an der Rosasgasse aveva 17.000 posti in piedi e 3.000 a sedere. L'inaugurazione avrebbe dovuto aver luogo l'8 ottobre 1921: la partita con l'Hertha, rivale storica dell'epoca, fu però abbandonata sull'1-1 per forti piogge. L'inaugurazione effettiva avvenne dunque il giorno successivo contro i cechi del Moravská Slavia di Brno. Il nazionale Johann Kowanda, che già aveva segnato nella partita contro l'Hertha, segnò una tripletta.

Il Wacker giocò alla Rosasgasse fino al 1971. Oggi l'impianto esiste ancora, viene utilizzato dalle scuole, ed è stato rinominato Bundesspielplatz Schönbrunn.

Il Wacker è stato per decenni uno dei segni distintivi di Meidling: nel quartiere la squadra era un'istituzione, e oggi la storia dei bianconeri è raccontata nel Bezirksmuseum (museo distrettuale). Ma dal 1971, dopo la fusione, sono stati molti i tentativi di ridar vita ad un club che potesse seguire le orme del Wacker.

Il primo tentativo fu quello del Wacker 72, che non si concretizzò e diede vita all'ASK Liesing. Un secondo, negli anni ottanta, andò invece a buon fine: la squadra fondata come Wacker Wien si guadagnò l'attenzione della stampa e, attraverso una successiva fusione con il Groß Viktoria nacque il Wacker/Groß Viktoria, che nel 1988-1989 fu promosso in Regionalliga. In seguito, i soliti problemi finanziari convinsero il presidente Anton Cupak a retrocedere la squadra nella Wiener Stadtliga, nonostante un buon piazzamento a metà classifica, e ripartire con la denominazione di Viktoria.

Il Wacker ricomparì nella Stadtliga, e nel 1994-1995 ottenne un grande successo con la conquista della Coppa della WFV, con un 4-2 in finale al Gersthofer. Curiosamente, poco dopo questo exploit il club ha dovuto interrompere l'attività e pensare seriamente a lasciare nuovamente Vienna. Così, il 26 novembre 1999, dalla fusione con l'ASK Lichtenwörth, una piccola squadra della Bassa Austria, nacque lo Sportclub Wacker Wien-Lichtenwörth. L'ultimo tentativo in ordine di tempo di ridare vita alla gloriosa storia del Wacker risale al 2005. Questa nuova società, sotto il nome storico di Sportclub Wacker Wien, gioca le partite casalinghe nello stadio del Wiener-Viktoria, e al 2008-2009 milita nella più bassa categoria nazionale.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 1946-1947
Campione di seconda divisione: 7
2. Klasse: 1911-1912, 1912-1913, 1913-1914
Regionalliga Ost: 1961-1962, 1963-1964, 1965-1966, 1967-1968
Coppa d'Austria: 1946-1947

Altri piazzamenti
Campionato austriaco:
Secondo posto: 1938-1939, 1939-1940, 1940-1941, 1944-1945[17], 1947-1948, 1950-1951, 1952-1953, 1955-1956
Coppa d'Austria:
Finalista: 1922-1923
Coppa di Germania: Semifinalista: 1939
Mitropa Cup: Finalista: 1951
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Fussballclub Admira Wacker Mödling

         
FC Admira Wacker Mödling
Nome Completo: Fussballclub Admira Wacker Mödling
Nickname: Admiraner, Südstädter
Colori sociali: Bianco-Rosso-Nero
Simboli un leone
Dati societari
Città: Mödling
Confederazione: UEFA
Federazione:  ÖFB
Fondazione: 1971
Rifondazione: 2008
Stadio: Bundesstadion Südstadt, (12 000 posti)

Il Fussballclub Admira Wacker Mödling, detto anche - più brevemente sebbene impropriamente - Admira Wacker, è una società calcistica austriaca con sede a Mödling, in Bassa Austria. Fu fondata nel 1971 dalla fusione di Admira Vienna e Wacker Vienna e nel 1997 inglobò anche il Mödling.

La squadra gioca in Bundesliga, la massima divisione del campionato austriaco di calcio. I colori sociali sono il bianco, il nero e il rosso. Un totale di sedici titoli vinti rende l'Admira Wacker Mödling la quarta società più vittoriosa nella storia del calcio austriaco, dopo Austria Vienna, Rapid Vienna e Wacker Innsbruck.

Admira Vienna, fondato nel 1905, tra il 1926 ed il 1939 vinse sette campionati e tre coppe. A quel tempo le squadre austriache erano tra le migliori nell'Europa continentale, e diversi giocatori dell'Admira facevano parte di quella Nazionale austriaca nota come Wunderteam ("squadra meravigliosa"). Il club raggiunse la finale del campionato tedesco nel 1939, perdendo però per 0-9 contro lo Schalke 04, che stava diventando una delle squadre che avrebbero dominato il calcio tedesco di quel periodo. Nel dopoguerra vinse un altro titolo nazionale, nel 1965-1966, e due ÖFB-Cup.

Wacker Vienna, fondato nel 1908, il Wacker ha giocato in prima divisione ininterrottamente dal 1913-1914 al 1960-1961, vincendo il titolo 1946-1947. Nella stessa stagione si aggiudica anche la prima ed unica coppa della sua storia. Entrato in crisi economica negli anni sessanta, dopo alcune stagioni di sali-scendi tra la prima e la seconda divisione, si fonde con l'Admira nel 1971, dando vita al nuovo club.

Il Fussballclub Admira/Wacker partecipò a tutte le edizioni della massima divisione austriaca dalla sua fondazione al 1996-1997, arrivando al 2º posto nel 1988-1989 e vincendo la ÖFB-Supercup nello stesso 1989, sconfiggendo ai tiri di rigore lo Swarovski Tirol.

Nel 1996 cambiò nome in Sportclub Niederösterreich Admira/Wacker e l'anno successivo si fuse con il Mödling, mantenendo il posto in Bundesliga e acquisendo la denominazione di Verein für Bewegungsspiele Admira/Wacker Mödling.

La squadra ottenne alcuni buoni risultati, vincendo nel 1999-2000 il campionato cadetto e militando quindi in Bundesliga dal 2001 al 2005. Dopo che l'iraniano Majid Pishyar aveva acquistato la società, nel dicembre 2004, il numero di iraniani nella rosa era notevolmente cresciuto. Inoltre l'allenatore, Heshmat Mohajerani, era entrato a far parte del comitato esecutivo del club.

Dopo la stagione 2005-2006 la squadra retrocesse in Erste Liga. Una nuova retrocessione, nella stagione successiva, aveva fatto piombare il club in Regionalliga, ma l'intervento del magnate Richard Trenkwalder ha risollevato le sorti della società.

Nel 2008 è così avvenuta la fusione con lo Schwadorf, già di proprietà di Trenkwalder, ereditando il posto di questa squadra in Erste Liga, con la denominazione attuale. Il posto che il club "originale" aveva in Regionalliga è stato preso dalla seconda squadra.

Il nuovo presidente fissò tra gli obiettivi del club la promozione in Bundesliga entro il 2010 e la vittoria del titolo nazionale per il 2020.

Nella stessa stagione la squadra raggiunge per la prima volta dopo 13 anni la finale di coppa d'Austria, dove è stata sconfitta solo dopo i tempi supplementari (1-3) dall'Austria Vienna. Malgrado i numerosi investimenti, in campionato arriva solo terza e, ancora nel 2009-2010, la promozione in Bundesliga sfuma, con il secondo posto finale alle spalle del Wacker Innsbruck. Nella stagione 2010-2011 il club ottiene la promozione in Bundesliga dopo cinque anni, grazie ad un pareggio per 0-0 all'ultima giornata sul campo del First Vienna. Quella del 2011-2012, la stagione del ritorno in massima serie, si conclude con il 4º posto finale, dopo che l'Admira aveva occupato per diverse giornate la prima posizione nel girone d'andata, segnando il ritorno in Europa del club con la qualificazione all'Europa League 2012-2013.

Nel 2012-2013, dopo aver concluso l'avventura europea nei play-off della manifestazione, il club perde la sponsorizzazione Trenkwalder (ma Richard Trenkwalder rimane presidente) e, dopo aver ceduto Philipp Hosiner all'Austria Vienna, scivola nelle zone basse della classifica. All'ultima giornata è in programma la trasferta a Mattersburg: solo una vittoria salverebbe i rosso-neri dalla retrocessione, permettendo loro di scavalcare la squadra di casa, indipendentemente dal punteggio delle altre due contendenti nella lotta salvezza (Wiener Neustadt e Wacker Innsbruck). La partita si sblocca nel finale, l'Admira vince 1-0 e fa retrocedere il Mattersburg nella serie inferiore. 

Alla nascita, nel 1971, l'Admira/Wacker adottò i colori bianco e nero, usati sia dall'Admira che dal Wacker. Al tradizionale bianco-nero furono aggiunti il blu e il giallo della Bassa Austria, colori che divennero predominanti nella stagione (1996-1997) dello Sportclub Niederösterreich.

Quando, nel 1997, avvenne la fusione col Mödling, i colori bianco-rosso di questo club furono inseriti nello stemma e nella divisa dell'Admira/Wacker Mödling, che da allora utilizza i colori sociali bianco-rosso-nero. Nelle ultime stagioni la prima divisa è stata interamente rossa, e quella da trasferta bianca.

Il simbolo tipico della squadra, un leone, è stato adottato dopo la fusione del 1997 con il Mödling.

Palmarès
Competizioni nazionali
Supercoppa d'Austria: 1989
Campionato di Erste Liga: 1999-2000, 2010-2011

Competizioni internazionali
Coppa Piano Karl Rappan: 1982
Pestabola Merdeka: 1991

Altri piazzamenti
Campionato austriaco:
Secondo posto: 1962-1963, 1988-1989
Coppa d'Austria:
Finalista: 1978-1979, 1988-1989, 1991-1992, 1995-1996, 2008-2009
Supercoppa d'Austria: Finalista: 1992
Erste Liga: Secondo posto: 2009-2010
Coppa di Germania: Semifinalista: 1941
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First Vienna Football Club 1894

          
First Vienna FC 1894
Nome Completo: First Vienna Football Club 1894
Nickname: Vienna, Döblinger, Österreich
Colori sociali: Blu e Giallo
Simboli un triscele
Dati societari
Città: Vienna
Confederazione UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 22 Agosto 1894
Stadio, Hohe Warte, (5.500 posti)
Sito web: firstviennafc.at

Il First Vienna Football Club 1894 è una società calcistica austriaca, con sede nella capitale, Vienna. Creato il 22 agosto 1894, è il più antico club d'Austria. Familiarmente viene chiamato col nome inglese della città, Vienna.

Nella stagione 2008-2009 ha vinto il campionato di Regionalliga Ost, precedendo il Horn e conquistando la promozione in Erste Liga.

Il club utilizza gli stessi colori sociali (giallo-blu) e lo stesso stemma dal 1894, anno della sua nascita. È uno dei due club austriaci, insieme al concittadino Rapid Vienna, ad aver vinto la Coppa di Germania nel 1943, durante il periodo di annessione dell'Austria alla Germania (1938-1945).

Nei primi anni novanta del XIX secolo i giardinieri, sia di nazionalità inglese che austriaca, al servizio del Barone Nathaniel Anselm von Rothschild iniziarono a giocare le prime partite di football nei campi del barone stesso. Per evitare danni ai suoi fiori il Barone cedette agli stessi un terreno ove poter praticare il loro sport, e fornì loro le prime divise giallo-blu, colori utilizzati dalla sua scuderia di fantini. Il giocatore britannico, proveniente dall'Isola di Man, William Beale disegnò il logo, un triskelion, anch'esso coi colori giallo-blu della famiglia Rothschild. La squadra giocò il suo primo incontro il 15 novembre 1894 contro il Vienna Cricket and Football-Club perdendo per 0-4; col club dei Cricketer si creò una lunga rivalità sportiva che cessò solo nel 1936, con la dissoluzione dell'altro club. Vienna divenne presto il centro del calcio austriaco, e sette team vennero creati già tra il 1894 e il 1896.

Nel 1897 il presidente dei Cricketer donò la Challenge-Cup, al fine di creare una prima competizione a carattere internazionale all'interno dell'Impero austro-ungarico: i team provenivano da Vienna, Budapest e Praga. Il Vienna Cricket & FC vinse la prima edizione nel 1898, ma il First si aggiudicò le due edizioni successive, nel 1899 e nel 1900. Il club perse poi la finale nella Wiener-Cup del 1907; tale manifestazione aveva sostituito la Challenge-Cup. Gli anni antecedenti la prima guerra mondiale furono negativi per il First che dopo la stagione del 1913 retrocesse in seconda divisione nel 1913-1914, per ritornare nella prima divisione nel 1919.

Il club gradualmente tornò fra i grandi del calcio austriaco. Vinse il titolo nel 1930-1931, dopo che si era aggiudicato due coppe nazionali, nel 1928-1929 e nel 1929-1930. Sempre nel 1931 il First si aggiudicò la prestigiosa Coppa Mitropa, vincendo tutte le 6 partite disputate, caso unico nella storia della coppa.

Il Vienna rivinse il titolo nel 1932-1933, e una terza coppa nel 1936-1937. Curiosamente, il team fu coinvolto nel primo esperimento di giocare un match in notturna in Austria nel 1924-1925, ma solo il 3 novembre 1956 il First disputò la prima vera partita sotto la luce artificiale nel Paese.

Dopo l'annessione austriaca alla Germania (Anschluss) nel 1938, il campionato austriaco venne abolito, e i team austriaci passarono nelle divisioni del campionato tedesco. I club di prima divisione formarono la Gauliga Ostmark, quale campionato regionale inserito nella struttura del campionato tedesco, riorganizzato in tal modo nel 1933. Ciò comportò che le formazioni austriache lottavano anche per il titolo germanico e partecipavano alla DFB-Tschammerpokal, manifestazione che oggi è la DFB-Pokal. Nel 1941-1942 il Vienna vinse il titolo di divisione, nel girone definito Gauliga Donau-Alpenland (Ostmark) e disputò la finale per il titolo di Germania contro lo Schalke 04, il 4 luglio 1942 a Berlino. Vennero però sconfitti per 2-0. Il Vienna ripeté la vittoria nel campionato locale anche l'anno seguente, ma in questo caso venne eliminato in semifinale per 2-1 dal FV Saarbrücken. Il Vienna vinse però la Tschammerpokal, nel 1943, battendo il Luftwaffen Amburgo per 3-2 dopo i tempi supplementari, diventando il secondo club austriaco capace dell'impresa, dopo la vittoria del Rapid Vienna nel 1938. Un terzo titolo locale, nel 1943-1944, portò il club nuovamente alle finali nazionali; questa volta l'avventura si interruppe nei quarti contro il Dresdner SC, con una sconfitta per 2-3.

La fine della guerra e l'arrivo delle truppe alleate fecero interrompere l'edizione 1944-1945 del campionato, con il Vienna nuovamente vicino al titolo della divisione locale.

Occupata dalla forze alleate, l'Austria divenne nuovamente indipendente; così anche il campionato ridivenne autonomo. Nel 1946 il First giunse quinto ma vinse la Coppa della Liberazione donata dai sovietici.

Negli anni seguenti le prestazioni del club non furono brillanti anche se nel 1954-1955 fu capace di vincere per la sesta volta il titolo nazionale, precedendo per differenza reti il Wiener Sport-Club.

Il Vienna rimase abbastanza competitivo anche negli anni sessanta, spesso finendo tra le prime tre, fino alla retrocessione nel 1967-1968, dopo oltre cinquant'anni dall'ultima retrocessione.

Con la creazione della Zehnerliga (campionato con sole dieci squadre), nel 1974-1975, il First si ritrovò nuovamente in seconda divisione, anche se venne promossa nuovamente nel 1975-1976. Tuttavia i risultati furono poco brillanti, tanto che retrocedette nel 1979-1980.

L'allargamento della prima divisione a 16 club nel 1981-1982 premise al First Vienna di ritornare fra le grandi del calcio austriaco. Un'ulteriore riorganizzazione che portò le squadre della prima divisione a 12 nel 1985 vide il club fare la sua prima apparizione in Bundesliga nella stagione seguente. Un ottimo campionato nel 1988-1989 (quarto posto) premise al club di partecipare alla Coppa UEFA nella stagione seguente. In questa manifestazione vennero eliminati al primo turno i maltesi del Valletta (doppia vittoria per 1-4 all'andata in trasferta e 3-0 in casa al ritorno), poi il First fu eliminato al secondo turno dall'Olympiakos (doppio pareggio 2-2 in casa all'andata e 1-1 al ritorno in Grecia). La retrocessione colpì il club nel 1991-1992, dopo alcune stagioni tribolate. Il First fu capace comunque nel 1997 di raggiungere la finale di coppa d'Austria, dove venne sconfitto per 1-2 dallo Sturm Graz.

Tuttavia il First non fu più capace di raggiungere la massima divisione nazionale, tanto che nel 2000 cadde nella terza divisione austriaca, la Regionalliga Ost, da cui si risollevò dopo ben nove anni, ottenendo nel 2009 la promozione in Erste Liga, dove ha concluso al 9º posto le stagioni 2009-2010 e 2010-2011.

Il First Vienna gioca le partite casalinghe nell'Hohe Warte Stadion, impianto da 5.500 posti. In passato ne poteva contenere fino a 30.000.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 1930-1931, 1932-1933, 1941-1942, 1942-1943, 1943-1944, 1954-1955
Coppa d'Austria: 1928-1929, 1929-1930, 1936-1937
Coppa di Germania: 1943
Campionato di Regionalliga: 1968-1969, 2008-2009
Campionato di Erste Liga: 1975-1976, 1985-1986
Campionato della Football Union of Austrian Nations: 1915-1916

Competizioni regionali
Befreiungs-Pokal: 1945
Wiener Stadthallenturnier: 2009

Competizioni internazionali
Challenge-Cup: 1899, 1900
Mitropa Cup: 1931
Alpenpokal: 1941
Coppa Piano Karl Rappan: 1988, 1990
Liberation Cup: 1946
Tournoi de l'Exposition Coloniale (Paris-Vincennes): 1931
Tournoi du Nouvel An du Red Star: 1924

Competizioni giovanili
Torneo Internazionale Carlin's Boys: 1949

Altri piazzamenti
Campionato austriaco: Secondo posto: 1923-1924, 1925-1926, 1931-1932, 1935-1936, 1956-1957, 1960-1961
Coppa d'Austria: Finalista: 1924-1925, 1925-1926, 1935-1936, 1945-1946, 1960-1961, 1996-1997
Campionato tedesco: Secondo posto: 1941-1942
Mitropa Cup: Semifinalista: 1929, 1932
Coppa dei Vincitori: Semifinalista: 1930, 1931
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Linzer Athletik-Sport-Klub

         
LASK Linz
Nome Completo: Linzer Athletik-Sport-Klub
Nickname: Schwarz-Weißen (I bianco-neri)
Colori sociali: Nero e Bianco
Dati societari
Città: Linz
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 7 Agosto 1908 (come Athletiksportklub Siegfried)
Stadio: Linzer Stadion, (21 380 posti)
Sito web: www.lask.at

Il Linzer Athletik-Sport-Klub, meglio noto come LASK Linz, è una società calcistica austriaca con sede nella città di Linz.

Fondato nell'inverno del 1908 come Linzer Sportclub, assunse la denominazione attuale il 14 settembre 1919, dopo la creazione della sezione calcio in seno all'Athletiksportklub Siegfried, che si fuse con il Linzer SC.

Debuttò in un campionato ufficiale nella stagione 1919-20, nel campionato regionale dell'Alta Austria. A quell'epoca solo le squadre di Vienna e della Bassa Austria potevano partecipare ai campionati nazionali austriaci. Nel 1924, con l'introduzione del professionismo in Austria, la partecipazione ai campionati nazionali professionistici fu limitata alle sole squadre di Vienna. E fu così che, per meri motivi geografici, il Linz, pur vincendo diverse volte il massimo torneo regionale (cinque volte negli anni venti e tre negli anni trenta), non ebbe mai l'opportunità per disputare i campionati nazionali professionistici, ristretti alle sole squadre di Vienna. Nel 1929 fu introdotto il campionato nazionale amatoriale, a cui partecipavano i campioni regionali tranne quello di Vienna (essendo il campionato di Vienna il campionato nazionale), sostituito da una squadra di Vienna dei tornei minori. Il Linz, in quanto più volte campione regionale, disputò più volte il campionato nazionale amatoriale, vincendolo nel 1931 e perdendo la finale nel 1932.

Nel 1938, in seguito all'annessione dell'Austria alla Germania, il campionato austriaco divenne un campionato regionale del Terzo Reich, al quale furono ammesse, per la prima volta, anche le squadre al di fuori di Vienna e della Bassa Austria. Nella stagione 1938-39 il Linz, vincendo il campionato regionale, ottenne il diritto di disputare la massima serie austriaca, alla quale decise di rinunciare per la stagione 1939-40, pur conservando il diritto di potervi partecipare la stagione successiva. Nel 1940-41 debuttò nella massima serie, chiudendo ultima e retrocedendo.

Con la nuova indipendenza dell'Austria dalla Germania, il campionato nazionale tornò ristretto alle sole squadre di Vienna, fino al 1949, quando la federcalcio austriaca decise di permettere anche alle squadre al di fuori della capitale di parteciparvi. Nella stagione 1949-50 il Linz vinse il campionato regionale venendo ammessa agli spareggi per la promozione in massima serie: vinse anche gli spareggi e ottenne una storica promozione nella massima serie del campionato austriaco.

Il maggior risultato nella storia del club fu la vittoria del campionato nazionale 1964-1965, primo club non viennese a vincere il titolo. Allo stesso anno risale anche la vittoria dell'unica ÖFB-Cup, competizione in cui il club ha raggiunto altre quattro finali (1963, 1967, 1970, 1999), tutte conclusesi con una sconfitta.

Nel 1997, dietro le pressioni dell'opinione pubblica, e anche a causa di un dissesto finanziario occorso due anni prima, si fuse con l'altra squadra cittadina, il Linz.

Il 29 maggio 2012, l'appello presentato alla Österreichische Fußball-Bundesliga circa la concessione della licenza per la stagione 2012-2013 viene respinto, il club escluso dalla Erste Liga e costretto a ripartire dalla Regionalliga. Nel 2012-2013 conquista il titolo di campione della Regionalliga Mitte, qualificandosi per lo spareggio-promozione contro il Liefering. La promozione è sfumata dopo una doppia sconfitta (2-0 in trasferta e 0-3 in casa), pertanto il LASK Linz è rimasto in Regionalliga anche nella stagione 2013-2014.

Al termine di quella stagione, i bianco-neri hanno conquistato il titolo di Regionalliga Mitte e hanno superato negli spareggi il Parndorf (1-0 in trasferta e 1-1 in casa), conquistando la promozione in Erste Liga e tornando così nel calcio professionistico.

A marzo 2017, il "Linz" è stato rimosso dal logo del LASK,

Il Linzer Stadion, che ospita le partite interne, ha una capacità di 21 380 spettatori.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 1964-1965
Coppa d'Austria: 1964-1965
Campionato di Erste Liga: 1978-1979, 1993-1994, 2006-2007, 2016-2017
Campionato di Regionalliga: 2010-2011[4], 2012-2013, 2013-2014
Campionato amatoriale: 1931
Campionato di Staatsliga B: 1957-1958

Competizioni regionali
Campionato dell'Alta Austria: 15
1923-1924, 1924-1925, 1925-1926, 1926-1927, 1928-1929, 1929-1930, 1930-1931, 1931-1932, 1935-1936, 1938-1939, 1946-1947, 1947-1948, 1949-1950, 2000-2001, 2002-2003
Coppa dell'Alta Austria: 6
1928-1929, 1930-1931, 1931-1932, 1934-1935, 1936-1937, 1945-1946

Altri piazzamenti
Campionato amatoriale: Finalista: 1932
Campionato austriaco: Secondo posto: 1961-1962
Coppa d'Austria: Finalista: 1962-1963, 1966-1967, 1969-1970, 1998-1999
Supercoppa d'Austria: Finalista: 1999
Erste Liga: Secondo posto: 2015-2016
Coppa Intertoto UEFA: Semifinalista: 1996
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Fußballclub Wacker Innsbruck (1915)

                
FC Wacker Innsbruck
Nome Completo: Fußballclub Wacker Innsbruck (1915)
Nickname: Die Alpenkönige, Valientes
Colori sociali: Nero e Verde
Dati societari
Città: Innsbruck
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 4 Febbraio 1915
Scioglimento: 20 Maggio 1999
Stadio: Tivoli, (16.000 posti)

Il Fußballclub Wacker Innsbruck era una società calcistica austriaca di Innsbruck, capoluogo del Tirolo.

Non bisogna confonderlo con il nuovo club fondato nel 2002 e che attualmente porta lo stesso nome.

Il Wacker Innsbruck fu costituito nel 1915 da Jakob Hanspeter, Benedikt Hosp, Josef Leitner, Josef Albrecht e altri appassionati di calcio, adottando i colori verde e nero. Dopo alcuni anni nei quali giocò solo amichevoli contro altre squadre di Innsbruck, il club fu abbandonato fino al 1918 a causa della prima guerra mondiale.

Nel 1964 partecipò per la prima volta al campionato di Nationalliga, l'odierna Bundesliga, vincendo il suo primo titolo nella stagione 1970-1971, primo di tre campionati nazionali consecutivi.

Il 20 luglio di quell'anno il Wacker Innsbruck e il Swarovski Wattens, altra formazione di massima serie, si fusero per formare lo SpG Swarovski Wattens-Innsbruck (SSW Innsbruck) allo scopo di concentrare le forze calcistiche del Tirolo. L'unione contemplò soltanto il calcio professionistico: le compagini giovanili di ambedue le società continuarono ad esistere come subordinate ai rispettivi club. Il SSW Innsbruck vinse quattro campionati austriaci e raggiunse i quarti di finale della Coppa dei Campioni 1977-1978.

Nel 1981 lo SSW Innsbruck retrocesse per la prima volta nella sua storia e, nel 1986, una volta che lo Swarovski Tirol acquisì il titolo sportivo del club, il Wacker Innsbruck fu costretto a ripartire dall'ottava divisione (2. Klasse Mitte), ma riuscì subito a portarsi in quarta divisione nel 1993. L'anno successivo riacquistò la licenza professionistica dopo la chiusura dello Swarovski Tirol, militando per l'ultima volta in Bundesliga nella stagione 1992-1993, vincendo sorprendentemente la ÖFB-Cup prima di cedere nuovamente la licenza, stavolta all'Innsbruck/Tirol, ripartendo dalle categorie minori in seno alla Tiroler Fussballverband.

Il 20 maggio 1999 il club, che militava di nuovo in settima serie, fu chiuso definitivamente.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 1970-1971, 1971-1972, 1972-1973, 1974-1975, 1976-1977
Campionato di 2. Division: 1980-1981
Campione della Regionalliga West: 1963-1964
Coppa d'Austria: 1969-1970, 1972-1973, 1974-1975, 1977-1978, 1978-1979, 1992-1993

Competizioni regionali
Campionato del Tirolo: 1940-1941, 1959-1960, 1960-1961, 1961-1962, 1963-1964
1. Klasse Innsbruck: 1952-1953
B-Klasse Innsbruck-Stadt: 1948-1949
B-Klasse Oberinntal: 1946-1947
Coppa del Tirolo: 1929-1930

Competizioni internazionali
Mitropa Cup: 1975, 1976
Coppa Piano Karl Rappan: 1975, 1989, 1990, 1991

Altri piazzamenti
Campionato austriaco: Secondo posto: 1966-1967, 1967-1968, 1973-1974, 1975-1976
Coppa d'Austria: Finalista: 1975-1976, 1981-1982, 1982-1983
Supercoppa d'Austria: Finalista: 1993

Werkssportgemeinschaft Wattens

 
WSG Wattens
Nome Completo: Werkssportgemeinschaft Wattens
Nickname:, Kristallkicker
Colori sociali: Bianco e Verde
Dati societari
Città: Wattens
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 1930
Stadio: Alpenstadion, (5.500 posti)
Sito web: www.wsg-wattens-fussball.at/

Il Werkssportgemeinschaft Wattens, detto comunemente WSG Wattens o anche WSG Swarovski Wattens per motivi di sponsor, è una società calcistica austriaca di Wattens, in Tirolo.

Nel 1930 fu fondato lo Sportclub Wattens, che si iscrisse alla Tiroler Fussballverband e rimase nei campionati regionali per molti anni. Dopo aver vinto il titolo regionale, nel 1953 la squadra, ribattezzata Sportverein Wattens, fu promossa in Arlbergliga, all'epoca il secondo livello nazionale, e nel 1968, vincendo il campionato di Regionalliga West, ottenne la prima promozione della sua storia in Nationalliga, dove rimase fino al 1971.

Quell'anno si fuse, con la formula dello spielgemeinshaft, con il Wacker Innsbruck, l'unione nota come SSW Innsbruck durò fino al 1986, con cinque titoli nazionali nelle stagioni 1971-1972, 1972-1973, 1974-1975 e 1976-1977, e i quarti di finale di Coppa dei Campioni nel 1977-1978. Con la fondazione dello Swarovski Tirol, che nell'estate del 1986 rilevò la licenza professionistica del Wacker, lo SPG si dissolse e il Wattens ricominciò dal campionato regionale.

Già nella stagione 1988-1989 vinse il campionato di Regionalliga West, rimanendo sino al 1993-1994 in Erste Liga. Dopo la retrocessione, il club bianco-verde ha militato ininterrottamente in Regionalliga, vincendo ancora il campionato nel 1998-1999 e nel 2002-2003 (in SPG con il Wacker Tirol retrocesso per motivi finanziari dalla Bundesliga), ma senza ottenere la promozione in Erste Liga. Nella stagione 2010-2011 ha concluso al secondo posto, ottenendo il diritto di sfidare nello spareggio per la promozione il Blau-Weiß Linz, ma dopo una vittoria esterna per 1-0 i tirolesi hanno perso con lo stesso punteggio la partita di ritorno, venendo poi sconfitti ai tiri di rigore.

Il club gioca le partite casalinghe nell'Alpenstadion, situato in città. Capace di 5.500 spettatori[1], nella stagione 2010-2011 la media di presenze allo stadio è stata di 289 spettatori[2].

Nel 2010 ha ospitato una partita amichevole tra Arabia Saudita e Nigeria.

Palmarès
Competizioni nazionali
Austrian Second Division (West): 1968
Austrian Third Division (West): 1989, 1995, 1999, 2003, 2016
Campionato di Regionalliga: 1967-1968, 1988-1989, 1994-1995, 1998-1999, 2002-2003, 2015-2016

Competizioni regionali
Campionato del Tirolo: 1952-1953, 1975-1976, 1976-1977

Altri piazzamenti
Coppa d'Austria: Semifinalista: 1968-1969, 1976-1977
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Fußballclub Swarovski Tirol

 
FC Swarovski Tirol
Nome Completo: Fußballclub Swarovski Tirol
Nickname: Blu
Colori sociali: Bianco-lu
Dati societari
Città: Innsbruck
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 1986
Scioglimento:1992
Stadio: Tivoli, (17.000 posti)

Il Fußballclub Swarovski Tirol era una società calcistica austriaca di Innsbruck, città del Tirolo.

Lo Swarovski Tirol fu costituito nel 1986, quando l'imprenditore Gernot Langes-Swarovski acquistò la licenza professionistica del Wacker Innsbruck, il più antico club della città, ereditandone il posto in 1. Division. Da notare che i colori sociali scelti all'epoca (blu e bianco) non avevano nulla a che fare con la storia calcistica della città, né con lo stemma cittadino. Nella sua prima stagione (1986-1987) il club allenato da Felix Latzke arrivò solo terzo nel Meister-Playoff, ma in Coppa UEFA arrivò sino alla semifinale, eliminando club di tradizione come CSKA Sofia, Standard Liegi, Spartak Mosca, il Torino nei quarti di finale, prima di arrendersi ai futuri vincitori del Göteborg.

Nell'estate 1987 fu ingaggiato come allenatore Ernst Happel, autentico decano del calcio austriaco, e le ambizioni del club apparvero chiare. La prima stagione la squadra arrivò solo sesta, ma già nel 1988-1989 il club festeggiò il titolo, con un buon margine sull'Admira/Wacker, e la ÖFB-Cup cogliendo il Double. L'anno seguente fu bis, vincendo il Meister-Playoff con 8 punti di vantaggio sull'Austria Vienna. Nella stagione 1990-1991 la sequenza vincente s'interruppe solo per un punto di svantaggio e il titolo fu appannaggio dell'Austria.

L'anno seguente, Happel divenne allenatore della Nazionale austriaca, ma morì il 14 novembre 1992 ad Innsbruck. Il suo posto allo Swarovski fu preso dall'ex-vice Horst Hrubesch. Il campionato fu perso solo per differenza reti ancora a vantaggio dell'Austria Vienna.

Nonostante i numerosi successi, il presidente annunciò il proprio disimpegno finanziario. E così, nell'estate 1992 la società restituì la licenza per la Bundesliga al Wacker, da cui l'aveva ottenuta sei anni prima.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 1988-1989, 1989-1990
Coppa d'Austria: 1988-1989

Altri piazzamenti
Campionato austriaco: Secondo posto: 1990-1991
Coppa d'Austria: Finalista: 1986-1987, 1987-1988
Supercoppa d'Austria: Finalista: 1987, 1989, 1990
Coppa UEFA: Semifinalista: 1986-1987
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Fußballclub Tirol Innsbruck

 
FC Tirol Innsbruck
Nome Completo: Fußballclub Tirol Innsbruck
Colori sociali: Verde-Nero-Rosso
Dati societari
Città: Innsbruck
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 1993
Scioglimento: 2002
Stadio: Tivoli, (17.000 posti)

Il Fußballclub Tirol Innsbruck, noto semplicemente come FC Tirol, è stata una società calcistica austriaca con sede a Innsbruck, attiva dal 1993 al 2002, quando ne fu dichiarato il fallimento.

Nell'estate del 1993, la squadra professionistica dell'FC Wacker Innsbruck è stata scorporata, dando vita a un'altro club "FC Tirol Innsbruck", come club separato e originariamente denominata FC Innsbruck Tirol, con il coinvolgimento dello sponsor dell'FC Innsbruck Capillaris Tirol. La città di Innsbruck ha insistito sul fatto che il nome della città sia stato nominato per primo. Nel frattempo, l'FC Wacker Innsbruck ha continuato a giocare nel campionato nazionale di quarta divisione, e l'FC Tirol Innsbruck ha iniziato la sua prima stagione in Bundesliga grazie all'acquisizione del club. Nel 1994 in seguito all'arresto de presidente Klaus Mair per appropriazione indebita.Dopo l'arresto di Mair, il club stava affrontando la dissoluzione e fu salvato, tra l'altro dall'influenza di noti politici tirolesi e nuovo sponsor.

Dopo l'entrata del nuovo sponsor Tirol Milch 1995, il nome del club era di nuovo cambiato in FC Tirol Milch Innsbruck.La presidenza ha assunto Kurt Jara come nuovo allenatore. Con lui il club ha vinto campionati nel 2000 e nel 2001. Nell'autunno 2001, Jara lasciò il Tirolo e andò all'Hamburger SV. Il nuovo allenatore Joachim Löw ha continuato il suo lavoro e ha festeggiato il suo ultimo titolo nel 2002 con l'FC Tirol Innsbruck, Dopo che la montagna del debito del FC Tirol si era accumulata negli ultimi anni sempre di più e non poteva essere ripagata dalle vendite di emergenza dei giocatori, l'FC Tirol 2002 ha presentato istanza di fallimento e sciolto in seguito al ritiro della licenza della Bundesliga.

Dopo la bancarotta dell'FC Tirol di Innsbruck, è stata fondata una nuova squadra di calcio con il nome di FC Wacker Tirol.

L'iniziale denominazione era Fußballclub Innsbruck/Tirol, in seguito modificata nell'attuale. La società vanta la conquista di 3 titoli nazionali, oltre al raggiungimento delle semifinali di Coppa UEFA nell'edizione 1986-87.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 1999-2000, 2000-2001, 2001-2002

Altri piazzamenti
Campionato austriaco: Secondo posto: 1995-1996
Coppa d'Austria: Finalista: 2000-2001
Supercoppa d'Austria: Finalista: 2000, 2001
Coppa Intertoto UEFA: Semifinalista: 1995
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Fußball Club Linz

           
FC Linz
Nome Completo: Fußball Club Linz
Colori sociali: Blu e Bianco
Dati societari
Città: Linz
Confederazione UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 30 Giugno 1946
Scioglimento: 1997
Stadio: Linzer Stadion, (25.138 posti)

Il Fußball Club Linz, meglio noto come FC Linz, fu una società calcistica austriaca della città di Linz, nella Alta Austria, esistita dal 1946 al 1997.

Quell'anno si fuse con i rivali cittadini del LASK Linz. Oggi la sua eredità è portata avanti dal Blau-Weiß Linz.

L' FC Steel Linz è una squadra di calcio della capitale austriaca di Linz, in Austria .

Il club fu fondato nel 1946 come club sportivo di fabbrica del gruppo d'acciaio statale VÖEST come SK VÖEST Linz, con i colori del club in bianco e nero. Il 10 novembre 1949 fu ribattezzato Werkssportverein in SK VÖEST Linz. Giocò dal 1969 nella massima lega del  calcio austriaco. Il più grande successo della squadra è stato il titolo del 1974. Dopo il ritiro di VÖEST dal club nel 1991, il club si è rinominato prima in FC steel Linz e in FC Linz nel 1993. Sotto questo nome, la squadra giocò fino al 1997, prima di fondersi con la Linzer ASK ufficialmente LASK Linz, ma in realtà fu estinta. Come club successore è stato fondato dai tifosi il Blau-Weiß Linz.

Dal 2013, c'è una nuova squadra emersa dal calcio operativo di SK VÖEST. Dalla stagione 2014/15, la squadra gioca come club indipendente sotto il nome di FC Steel Linz all'interno dell'associazione di calcio austriaca e si è inserita nella middle class dell'Alta Austria superiore 2. Klasse Mitte - die 8. Spielklasse - ein.



1946: Fondazione con il nome di SV Eisen und Stahl 1946 Linz
1949: Cambia nome in SK VÖEST Linz
1978: Cambia nome in SK VOEST Linz
1990: La sezione calcio si stacca dal club sotto il nome di FC VOEST Linz
1991: Cambia nome in FC Stahl Linz
1993: Cambia nome in FC Linz
1997: Fusione con il LASK. I tifosi creano una nuova squadra, il Blau-Weiß Linz, non riconosciuta però come successore della precedente.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 1973-1974
Campionato di Erste Liga: 1990-1991, 1995-1996
Campionato di Regionalliga: 1968-1969

Competizioni regionali
Campionato dell'Alta Austria: 1957-1958, 1960-1961

Competizioni internazionali
Coppa Piano Karl Rappan: 1972, 1975

Altri piazzamenti
Campionato austriaco: Secondo posto: 1974-1975, 1979-1980
Coppa d'Austria: Finalista: 1977-1978, 1993-1994
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Fußballclub Red Bull Salzburg

                     
RB Salzburg
Nome Completo: Fußballclub Red Bull Salzburg
Nickname: 'Die Mozartstädter, rot-weiß (già violett-weiß), Die Bullen (Los Toros Rojos)
Colori sociali: Bianco-Rosso
Simboli Tori
Dati societari
Città: Salisburgo
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Campionato: Bundesliga
Fondazione: 13 Settembre 1933 (come SV Austria Salzburg)
Rifondazione:2005
Stadio: Red Bull Arena, (30.188 posti)

Il Fußballclub Red Bull Salzburg, meglio noto come Red Bull Salisburgo o semplicemente Salisburgo, è una società calcistica austriaca con sede nella città di Salisburgo. Milita nella Bundesliga austriaca e gioca le partite casalinghe nello Stadion Wals-Siezenheim o Red Bull Arena.

Storicamente conosciuta come Austria Salisburgo, ha cambiato nome, colori sociali e simbolo nel 2005 col passaggio di proprietà alla società austriaca di bevande Red Bull (controllante di fatto, anche se formalmente è solo socio di minoranza), situazione che ha creato forte malcontento nella tifoseria e che l'ha divisa fra coloro che comunque sostengono la squadra rivoluzionata e coloro che non l'accettano. Questi ultimi hanno fondato una squadra con la denominazione originale di Sportverein Austria Salzburg, che gioca in Regionalliga.

Il club ha vinto il suo primo titolo di Bundesliga nel 1994, che è stato il primo dei tre nello spazio di quattro stagioni, ed ha anche raggiunto la finale della Coppa UEFA del 1993-1994, persa contro l'Inter. Il club ha vinto dodici titoli di lega e cinque Coppe austriache, tutte e cinque come double, e tre supercoppe austriache.

L'attuale club fu fondato il 13 settembre 1933 come Sportverein Austria Salzburg. Fino alla sua attuale denominazione la società ha cambiato diverse volte nome ed i colori sociali per motivi legati allo sponsor.

Nomi Precedenti
Dal 1933 al 1946 SV Austria Salzburg
Dal 1946 al 1950 TSV Austria Salzburg - Fusione con ATSV Salzburg
Dal 1950 al 1973 SV Austria Salzburg
Dal 1973 al 1976 SV Gerngroß A. Salzburg
Dal 1976 al 1978 SV Sparkasse Austria Salzburg
Dal 1978 al 1997 SV Casino Salzburg
Dal 1997 al 2005 SV Wüstenrot Salzburg
Dal 2005 FC Red Bull Salzburg

La squadra ha vinto dodici campionati austriaci, oltre a cinque coppe e tre supercoppe nazionali. In Europa ha ottenuto il suo risultato più prestigioso nel 1994, raggiungendo la finale di Coppa UEFA, persa però contro l'Inter. Nel 2017-2018 ha raggiunto la semifinale di Europa League, poi persa contro l'Olympique Marsiglia.

Dal maggio 2006 all'aprile 2008 l'allenatore è stato l'italiano Giovanni Trapattoni, che ha avuto come assistente, nella stagione 2006-2007, il tedesco Lothar Matthäus, suo ex giocatore ai tempi dell'Inter e del Bayern Monaco.

Nella stagione 2008-2009 il club ha trascorso quasi tutto il campionato in prima posizione, conquistando il titolo austriaco con due giornate d'anticipo, grazie alla sconfitta del Rapid Vienna a Ried im Innkreis. Con questo trionfo, il quinto della storia, la squadra ha ottenuto la qualificazione al secondo turno preliminare della Champions League 2009-2010; l'impresa di accedere al tabellone principale della Champions però non riesce e così la squadra partecipa alla prima edizione dell'Europa League, dove viene eliminata ai sedicesimi dallo Standard Liegi. Nella stagione 2009-2010 vince nuovamente il campionato con un punto di vantaggio sull'Austria Vienna.


I giocatori del Red Bull festeggiano una vittoria contro lo Sturm Graz
Il 17 luglio 2012, i Red Bull perdono la prima partita per le qualificazioni per la Champions League per 1-0 a Dudelange contro i lussemburghesi del F91 Dudelange, grazie ad un gol di Aurélien Joachim. Non basta la vittoria del ritorno per 4-3.

Il Salisburgo è l'unica squadra ad aver superato per due volte il proprio raggruppamento di Europa League a punteggio pieno da quando è in vigore la fase con sei partite per ogni gruppo, riuscendovi nelle stagioni 2009-2010 e 2013-2014. In particolare, nell'Europa League 2013-2014 il Salisburgo, superata a punteggio pieno il girone, affronta l'Ajax, con il quale vince 3-0 ad Amsterdam e 3-1 in casa. Agli ottavi incontra il Basilea e nel doppio incontro gli austriaci pareggiano all'andata in Svizzera (0-0) e perdono 2-1 in casa, uscendo così dal torneo.

Nella stagione 2013-2014 il club ha conquistato sia il campionato nazionale (ottavo titolo) che la coppa d'Austria, per la seconda volta nella storia.

La stagione 2014-2015 inizia con l'eliminazione ai playoff di qualificazione dell'UEFA Champions League 2014-2015 per opera degli svedesi del Malmö. Retrocessa in UEFA Europa League 2014-2015 riesce a vincere il proprio gruppo D davanti a Celtic, Dinamo Zagabria e Astra Giurgiu. Nei sedicesimi di finale trova il Villareal,[4] dove viene eliminata perdendo sia in casa che in trasferta.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 12
1993-1994, 1994-1995, 1996-1997, 2006-2007, 2008-2009, 2009-2010, 2011-2012, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018
Coppa d'Austria: 2011-2012, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017
Supercoppa d'Austria: 1994, 1995, 1997
Erste Liga: 1977-1978, 1988-1989
Tauernliga: 1952-1953, 1957-1958, 1958-1959

Competizioni internazionali
Coppa Piano Karl Rappan: 1970, 1971, 1991

Competizioni regionali
Coppa del Salisburghese: 1936-1937, 1958-1959, 2004-2005[5]

Competizioni giovanili
UEFA Youth League.svg UEFA Youth League: 2016-2017

Altri piazzamenti
Campionato austriaco: Secondo posto: 1970-1971, 2005-2006, 2007-2008, 2010-2011, 2012-2013
Coppa d'Austria: Finalista: 1973-1974, 1979-1980, 1980-1981, 1999-2000, 2017-2018
Coppa UEFA/Europa League: Finalista: 1993-1994
Coppa Intertoto UEFA: Finalista: 1998
Mitropa Cup: Finalista: 1970-1971
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Sportklub Sturm Graz

               
SK Sturm Graz
Nome Completo: Sportklub Sturm Graz
Nickname: die Schwoazn, Blackies (i Neri)
Colori sociali: Bianco-Nero
Dati societari
Città: Graz
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Campionato: Bundesliga
Fondazione: 1 Maggio 1909 (come Grazer Fußballclub „Sturm“)
Stadio: Graz-Liebenau, (16 800 posti)
Sito web: www.sksturm.at

Lo Sportklub Sturm Graz, ufficialmente Sportklub Puntigamer Sturm Graz per motivi di sponsor, comunemente abbreviato in SK Sturm Graz o solo Sturm Graz, è una società calcistica austriaca con sede a Graz, in Stiria. Milita nella Bundesliga, la massima categoria del campionato austriaco di calcio. La squadra Amateure gioca invece in Regionalliga Mitte. Dal 1997 disputa le partite casalinghe nello Stadion Graz-Liebenau, impianto sito nel distretto di Liebenau, mentre la squadra Amateure gioca nel Kumberger Well Welt Stadion. I colori sociali sono il bianco e il nero. La locale birreria Puntigamer è lo sponsor principale del club dal 1996.

A livello nazionale il club può vantare 3 titoli, 5 coppe nazionali e 3 supercoppe. In ambito europeo, invece, la partecipazione a ben tre edizioni consecutive (1998-1999, 1999-2000 e 2000-2001) della Champions League, con raggiungimento della fase a gruppi in tutte queste occasioni. Milita nel massimo campionato austriaco ininterrottamente dal 1966-1967, in questo seconda solo alle due grandi squadre della capitale (Austria e Rapid), che vi giocano dalla fondazione, nel 1911.

È consociuta per il proprio vivaio, uno dei più floridi del Paese, capace di produrre negli ultimi anni elementi di valore come Markus Schopp, Mario Haas, Ronald Gërçaliu, Ferdinand Feldhofer, Christoph Leitgeb, Jürgen Säumel e Sebastian Prödl. Forse però il giocatore più famoso ad aver vestito la maglia blackie è stato Ivica Vastić.

Il club fu fondato nel 1909 e con esso nacque anche la rivalità con i "cugini" del Grazer AK, società fondata nel 1902.

Il primo grande successo del club fu conquistato sotto la guida di Otto Barić nella stagione 1982-1983, quando la squadra ottenne il secondo posto in campionato. Questo piazzamento permise allo Sturm di partecipare alla Coppa UEFA della stagione seguente, dove si fermò soltanto ai quarti di finale, eliminato dagli inglesi del Nottingham Forest.

Nel dicembre 1992 Hannes Kartnig salì alla presidenza chiamando in panchina il suo amico Heinz Schilcher. All'epoca lo Sturm soffriva di forti problemi economici, pesantemente indebitato, ciononostante riuscì a qualificarsi per partecipare alla neonata Bundesliga, e il duo Kartnig-Schilcher decise che la cosa migliore da farsi non fosse la contrattazione di calciatori già affermati bensì l'utilizzo dei giovani provenienti dal vivaio. Nel 1993 Schilcher fu sostituito da Milan Đuričić riuscendo ad ottenere la salvezza con una squadra di giovanissimi.

Il 1994 è un punto cruciale nella storia dello Sturm Graz che fino ad allora aveva ottenuto scarsi successi. In quell'anno fu chiamato a guidare la squadra il bosniaco Ivica Osim, il quale trasse il massimo profitto dai giovani a sua disposizione con l'inserimento di qualche calciatore di esperienza. Il metodo Osim diede subito i suoi primi frutti in quella stessa stagione (1994-1995) quando la squadra si classificò al secondo posto in campionato. L'anno seguente conquistò il suo primo trofeo, battendo l'Admira/Wacker nella finale della coppa d'Austria. Il campionato però rimaneva tabù, con la squadra che dovette accontentarsi di un nuovo secondo posto.

Il 1997-1998 segna una svolta, con il primo titolo di campione d'Austria per lo Sturm Graz, in un campionato totalmente dominato dal club bianconero che, per giunta, fece registrare due record nel corso di quella stagione: l'imbattibilità nelle prime 12 giornate del torneo, record in seguito polverizzato quello stesso anno con 19 partite consecutive senza mai perdere, e la conquista del titolo con 81 punti totali, concludendo il campionato con 19 punti di vantaggio sul Rapid Vienna, seconda classificata. Era l'epoca del triangolo magico Haas-Reinmayr-Vastić.

Nella stagione successiva lo Sturm Graz non lasciò nulla ai rivali, bissando il campionato e conquistando la coppa e la supercoppa nazionali, e per la prima volta fece la sua apparizione in Champions League. Nella prima partecipazione alla massima competizione europea la squadra ottenne un unico successo, contro lo Spartak Mosca. Nel 1999-2000 la squadra ebbe una seconda occasione per giocare in Champions League, concludendo il gruppo al terzo posto. La squadra arrivò seconda in campionato, dietro al Tirol Innsbruck, tornando in Champions League per la terza stagione consecutiva.

La Champions League 2000-2001 fece registrare un sorprendente primo posto nella prima fase a gruppi, che aveva visto protagonisti avversari ben più quotati come Galatasaray, Rangers e Monaco) ottenendo così, per la prima volta nella storia, il pass per la seconda fase che però vide lo Sturm Graz eliminato dal torneo, visto che si piazzò al terzo posto dietro al Valencia e al Manchester United. Dopo i successi ottenuti in Champions League, ben 12 calciatori emigrarono richiesti da diverse squadre europee, e molti di essi non furono adeguatamente rimpiazzati. Inoltre, la frettolosa rifondazione della squadra che ne conseguì, fece svanire in poco tempo tutti i ricavi ottenuti dai tre anni consecutivi di partecipazione alla massima competizione continentale. La squadra rifondata conquistò un nuovo secondo posto in campionato ma stavolta non ottenne l'accesso alla fase finale della Champions League e Osim fu destituito del suo incarico dopo 8 anni di successi.

Si susseguirono due allenatori sulla panchina bianconera, Franco Foda e Gilbert Gress (7 sconfitte in 9 partite), che durarono però ben poco. Nell'autunno 2003 ottenne la guida della squadra Mihailo Petrović, ex-attaccante del club, il quale mantenne la squadra su discreti livelli nel 2003-2004 e nel 2004-2005, anche se le stagioni dell'era Osim erano ormai un ricordo. Nella stagione 2005-2006 la squadra partecipò alla Coppa Intertoto, venendo però eliminata al secondo turno dai tedeschi del Wolfsburg.

Dopo un periodo convulso e caratterizzato da una crisi finanziaria e di risultati, l'annata calcistica 2007-2008 vede lo Sturm concludere il campionato al 4º posto, qualificandosi così per l'ultima edizione dell'Intertoto, poi vinta, con conseguente qualificazione alla Coppa UEFA. Nella stagione del centenario il club conferma il quarto posto finale, risultato che vale la qualificazione all'Europa League. Sempre nella stagione 2009-2010 arriva la vittoria della quarta coppa d'Austria, dopo il successo in finale sul Wiener Neustadt.

Nella stagione 2010-2011 lo Sturm conquista il suo terzo titolo nazionale, il primo da undici anni a quella parte. Decisiva la vittoria per 2-1 sul Wacker Innsbruck all'ultima giornata. Nella stagione successiva, tuttavia, non riesce a difendere lo schale; Foda viene sostituito dal tedesco Peter Hyballa.

Il 22 aprile 2013 il club esonera Hyballa, sostituendolo con Markus Schopp. La causa principale dell'avvicendamento risiede nel campionato al di sotto delle aspettative.

Per molti anni la squadra ha disputato le sue partite casalinghe nel Gruabn, uno stadio con 12 000 posti (quasi nessuno a sedere). Il 1997 vide il trasferimento dello Sturm Graz (ma anche del Grazer AK) nel nuovo Arnold-Schwarzenegger-Stadion, noto come UPC-Arena dal febbraio 2006 dopo che uno scandalo politico aveva coinvolto il governatore californiano. In questione era la pena di morte inflitta ad un condannato americano.

Dal 1997 al 2005 il Gruabn fu utilizzato solo come campo di allenamento o per partite di squadre giovanili e amatoriali. Nel 2005 il terreno fu venduto al comune di Graz per far fronte alle difficoltà finanziarie.

Lo Sturm Graz, secondo uno studio della tedesca Sport + Markt, è seconda in Austria per numero di tifosi con 360 000, alla pari con il Salisburgo e dietro solo al Rapid Vienna (circa 700 000)
I principali gruppi di tifo organizzato oggi attivi sono Jewels Sturm, Brigata Graz (fondati nel 1994) e Grazer Sturmflut, creato nel 1996.

La rivalità più sentita è quella stracittadina con il Grazer AK: dai tempi del primo campionato stiriano (1920) la rivalità è cresciuta continuamente. Curiosamente, i due club hanno avuto periodi di splendore quasi in contemporanea (all'inizio degli anni ottanta e tra la fine degli anni novanta e l'inizio dei duemila).

Con l'approdo a posizioni di rilievo nel panorama calcistico nazionale, sono nate rivalità molto forti anche con le due "grandi" di Vienna, specialmente con la tifoseria del Rapid si sono venuti a creare pessimi rapporti.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 1997-1998, 1998-1999, 2010-2011
Coppa d'Austria: 1995-1996, 1996-1997, 1998-1999, 2009-2010, 2017-2018
Supercoppa d'Austria: 1996, 1998, 1999
Campionato austriaco di calcio amatoriale: 1934
Campionato di Staatsliga B: 1954-1955

Competizioni regionali
Campionato della Stiria: 11
1920-1921, 1922-1923, 1924-1925, 1933-1934, 1935-1936, 1936-1937, 1940-1941, 1945-1946, 1946-1947, 1947-1948, 1948-1949
Coppa della Stiria: 9
1931-1932, 1932-1933, 1935-1936, 1936-1937, 1937-1938, 1945-1946, 1946-1947, 1947-1948, 1948-1949

Altri piazzamenti
Campionato austriaco: Secondo posto: 1980-1981, 1994-1995, 1995-1996, 1999-2000, 2001-2002, 2017-2018
Coppa d'Austria: Finalista: 1947-1948, 1974-1975, 1997-1998, 2001-2002
Supercoppa d'Austria: Finalista: 1997, 2002
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Grazer Athletiksport-Klub

                      
Grazer AK
Nome Completo: Grazer Athletiksport-Klub
Nickname: Roten (Rossi), Rotjacken (Giacche Rosse), Roten Teufel (Diavoli Rossi), Athletiker
Colori sociali: Rosso-Bianco
Simboli Un diavoletto
Dati societari
Città: Graz
Confederazione: UEFA
Federazione: OFB
Fondazione: 18 Agosto 1902
Scioglimento: 2012
Rifondazione: 20 dicembre 2012 (come GAK)
Integrazione: 14 Marzo 2014 (Stammverein)

Stadio: Graz-Liebenau, (15 400 posti)

Nel 1893, lo studente di medicina Georg-August Wagner portò il gioco del calcio da Praga a Graz.

Il Grazer Athletiksport-Klub, noto anche con la sigla GAK, fu una società polisportiva austriaca con sede a Graz. Il club venne fondato il 18 agosto 1902 con il nome di Grazer Athletik-Sport Klub e storicamente ha compreso squadre di pallacanestro, tuffi e tennis, ma la squadra più nota è stata sicuramente quella calcistica, militante fino alla stagione 2006-2007 nella Bundesliga austriaca.

Molto sentita è stata la rivalità con i concittadini dello Sturm Graz.

Nel marzo 2007 la squadra di fu penalizzata di 28 punti a causa di illeciti amministrativi che ne decretarono la retrocessione dalla Bundesliga. La società fallì e non ripartì neppure dalla Erste Liga, bensì dal campionato di Regionalliga.

Il 19 ottobre 2012 la società, presieduta da Benedikt Bittmann, ha dichiarato fallimento per la quarta volta nella sua storia. Il 30 ottobre dello stesso anno viene reso noto che la società non potrà far fronte ai debiti contratti, ammontanti a 150.000 euro. Il Grazer AK scompare così proprio nel corso del 110º anniversario di fondazione. L'ultima partita della sua storia è andata in scena il 27 ottobre 2012 contro il LASK Linz, una sconfitta casalinga per 2-6.

Il 2 maggio 2013 la dirigenza del Gratkorn ha annunciato il cambiamento di denominazione in GAK², dopo una "fusione" patrocinata, tra gli altri, dall'ex-presidente del Grazer AK, Bittmann. Tuttavia buona parte dei tifosi dei Roten Teufel hanno preso posizione contraria a questo nuovo GAK Quadrat, preferendo la squadra del Grazer Athletiksport-Club (GAC) che ha deciso di ripartire nel 2013-2014 dalla 1. Klasse, proponendosi come unico, legittimo successore del club originale.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato austriaco: 2003-2004
Coppa d'Austria: 1980-1981, 1999-2000, 2001-2002, 2003-2004
Supercoppa d'Austria: 2000, 2002
Campionato amatoriale: 1929, 1932, 1933
Campionato di 2. Division: 1974-1975, 1992-1993, 1994-1995


Competizioni regionali
Campionato della Stiria: 1922, 1924, 1926, 1927, 1928, 1929, 1930, 1931, 1932, 1933

Competizioni internazionali
Coppa Piano Karl Rappan: 1978

Altri piazzamenti
Campionato amatoriale: Finalista: 1931
Campionato austriaco: Secondo posto: 2002-2003, 2004-2005
Coppa d'Austria: Finalista: 1961-1962, 1967-1968
Supercoppa d'Austria: Finalista: 2004
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Sportvereinigung Ried von 1912

           
SV Ried von 1912
Nome Completo: Sportvereinigung Ried von 1912
Nickname: Die Innviertler, Die Wikinger
Colori sociali: Nero-Verde
Dati societari
Città: Ried im Innkreis
Confederazione: UEFA
Federazione: ÖFB
Fondazione: 5 Maggio 1912
Stadio: Keine Sorgen Arena, (7.600 posti)
Sito web: www.svried.at

Lo Sportvereinigung Ried von 1912, comunemente abbreviato in SV Ried, è una società calcistica austriaca con sede a Ried im Innkreis, nell'Alta Austria e militante nella Erste Liga seconda divisione austriaca. Per ragioni di sponsor, il nome completo della squadra attualmente è SV Josko Fenster Ried.

Il club nacque il 5 maggio 1912 e partecipò ai campionati regionali dell'Alta Austria fino al 1991, quando per la prima volta fu promosso ai campionati nazionali. La prima promozione del Ried nella massima categoria austriaca avvenne nel 1994-1995.

Con il passare degli anni aumentò anche il prestigio della squadra, specialmente in seguito alla vittoria della ÖFB-Cup nel 1997-1998, grazie alla vittoria in finale contro lo Sturm Graz per 3-1. La squadra retrocesse in Erste Liga nel torneo 2002-2003, ma due stagioni dopo riuscì a riconquistare la massima serie vincendo il torneo cadetto. Nel 2005-2006 la squadra ottenne il suo miglior piazzamento in campionato fino a quel momento, concludendo al quarto posto. Qualificandosi alla Coppa Intertoto, nel 2006, diventò sorprendentemente la prima squadra austriaca a vincere tale competizione, guadagnadosi l'accesso alla Coppa UEFA 2006-2007. Nella stessa stagione migliorò il suo primato, con un clamoroso secondo posto finale in Bundesliga, alle spalle del solo Salisburgo.

Nella stagione 2010-2011 si è classificato al quarto posto in campionato, e ha conquistato la seconda coppa della sua storia, dopo aver battuto in finale l'Austria Lustenau per 2-0. Nel 2011-2012 conclude il campionato al 6º posto ma, grazie al raggiungimento della finale di ÖFB-Cup, si qualifica ugualmente per l'Europa League 2012-2013, poiché il Salisburgo si laureò contemporaneamente campione d'Austria.

Il Ried gioca le partite casalinghe alla Keine Sorgen Arena, costruita nel 2003, con una capienza di 7.600 posti. In precedenza, il club giocava al Rieder Stadion, che aveva una capacità di soli 1.100 posti a sedere.

Palmarès
Competizioni nazionali
Coppa d'Austria: 1997-1998, 2010-2011
Campionato di Erste Liga: 2004-2005

Competizioni regionali
Coppa dell'Alta Austria: 1926-1927, 1985-1986
Campionato dell'Alta Austria: 1987-1988, 1989-1990, 1990-1991

Altri piazzamenti
Campionato austriaco: Secondo posto: 2006-2007
Coppa d'Austria: Finalista: 2011-2012
Supercoppa d'Austria: Finalista: 1998
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