Brasile

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Confederação Brasileira de Futebol

                                                  
Confederação Brasileira de Futebol
Fondazione: 20 Agosto 1914
Nazione: Brasile
Città: Rio de Janeiro
Confederazione: FIFA (dal 1923), CONMEBOL (dal 1916)
Sito ufficiale: www.cbf.com.br

La Confederação Brasileira de Futebol (Confederazione Brasiliana di Calcio, abbreviato in CBF) è la federazione brasiliana di calcio. È nata nel 1979 dalle ceneri della Confederação Brasileira de Desportos (Confederazione Brasiliana degli Sport, CBD) e ha come colori nazionali il verde e l'oro.

La CBF è affiliata alla FIFA (inizialmente come CBD) dal 1923 e alla CONMEBOL, confederazione alle cui competizioni partecipano le squadre di club e la nazionale brasiliana, dal 1916. La CBF è una delle due federazioni, insieme a quella francese, ad aver vinto tutte le competizioni calcistiche maschili di livello mondiale, con l'eccezione del Torneo olimpico giovanile di calcio (al quale non ha mai partecipato). Le cinque manifestazioni prese in esame sono: la Coppa del mondo, la Coppa del mondo Under-20, la Coppa del mondo Under-17, la Confederations Cup e il Torneo olimpico di calcio.

Competizioni calcistiche

Calcio - Uomo
Série A
Série B
Série C
Série D
Copa do Brasil
Copa do Nordeste
Copa Verde

Uomini - Giovanili
Brasileiro Under-20
Brasileiro de Aspirantes
Copa do Brasil Under-20
Copa do Brasil Under-17
Supercopa Under-20
Copa do Nordeste Under-20
Copa de Seleções Estaduais Under-20

Calcio femminile
Série A1
Série A2

Donne - Giovanili
Brasileiro Under-18

e-Sports
E-Brasileirão
A partire dalla stagione 2020, la Supercopa do Brasil si svolgerà tra il campione della Série A e il vincitore della Copa do Brasil.

Palmares
Maschile
Mondiali: 1958, 1962, 1970, 1994, 2002
Confederations Cup: 1997, 2005, 2009, 2013
Coppa del Mondo U-20: 1983, 1985, 1993, 2003, 2011
Coppa del Mondo U-17: 1997, 1999, 2003

Giochi olimpici
Medaglia d'oro: 2016
Medaglia d'argento: 1984, 1988 e 2012
Medaglia di bronzo: 1996 e 2008

Pan American Games
Pan American Games: 1963, 1975, 1979 e 1987
Pan American Games: Secondo Posto, 1959, 2003
Pan American Games: Terzo Posto, 1983, 2015


Sud America
Copa América: 1919, 1922, 1949, 1989, 1997, 1999, 2004, 2007, 2019
Superclássico das Américas: 1914, 1922, 1945, 1957, 1960, 1963, 1971, 1976, 2011, 2012, 2014
Campionato sudamericano Under 20: 1974, 1983, 1985, 1988, 1991, 1992, 1995, 2001, 2007, 2009, 2011
Campionato sudamericano Under 17: 1988, 1991, 1995, 1997, 1999, 2001, 2005, 2007, 2009, 2011, 20147
Campionato sudamericano Under 15: 2005, 2007, 2011, 2015

Femminile
Coppa del mondo femminile
2 ° posto - 2007

Giochi olimpici
Medaglia d'argento: 2004 e 2008

Pan American Games
Pan-americanos jogos: medaglia d'oro: 2003, 2007, 2015
Pan-americanos jogos: Secondo Posto: 2011


Sud America
Campeonato Sul-Americano Feminino: 1991, 1995, 1998, 2003, 2010, 2014, 2018
Campeonato Sul-Americano de Feminino Sub-20: 2004, 2006, 2008, 2010, 2012, 2014, 2015
Campeonato Sul-Americano de Feminino Sub-17: 2010, 2012
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Campeonato Brasileiro de Futebol

        
Campeonato Brasileiro de Futebol
Série A
Tipo: Club
Federazione: CBF
Paese: Brasile
Fondazione: 23 Agosto 1959 (Taça Brasil), 1967 (Torneo Roberto Gomes Pedrosa), 1971 (Brasileirão)
Organizzatore: Federazione calcistica del Brasile
Titolo: Campione del Brasile
Cadenza: Annuale
Apertura: Maggio
Chiusura: Dicembre
Partecipanti: 20 squadre
Formula Girone all'italiana
Retrocessione in: Série B
Sito Internet: cbf.com.br

Il Campeonato Brasileiro Série A, conosciuto popolarmente come Brasileirão, è il massimo livello del campionato brasiliano di calcio.

Viene organizzato dal 1959 dalla Confederação Brasileira de Futebol e vi partecipano 20 squadre. Si gioca nell'anno solare, da maggio a dicembre.

Il Campeonato Brasileiro Série A nacque nel 1971, anche se in precedenza vennero organizzati il Torneo Roberto Gomes Pedrosa e la Taça Brasil, antenati del campionato brasiliano di calcio, per scegliere le squadre che avrebbero rappresentato il Brasile nelle competizioni organizzate dalla CONMEBOL.

Inizialmente non vi erano retrocessioni, dato che le squadre partecipanti venivano designate tramite invito dalla CBD. Dal 1973 al 1979 fu l'unico campionato a livello nazionale.

Corinthians, San Paolo e Portuguesa non presero parte all'edizione 1979, protestando contro il sistema di qualificazione che permetteva al Palmeiras e al Guarani di cominciare a disputare la competizione partendo dalla fase finale essendo stati finalisti l'anno precedente.

Nel 1980 il campionato fu riorganizzato e le squadre furono portate da 96 a 40 e successivamente diminuite ulteriormente. Nel 1995 venne introdotto un unico girone all'italiana da 24 squadre (26 nel 1997 e 22 nel 1999) e una fase finale ad eliminazione diretta per l'assegnazione del titolo.

Nel 1999 fu adottato un sistema di retrocessione simile a quello della Primera División argentina: furono retrocesse le quattro squadre con la peggior media punti nella prima fase delle edizioni 1998 e 1999. Tuttavia questo sistema restò in vigore solo per quell'anno, anche perché il Gama contestò la retrocessione e la CBF, dopo che la giustizia diede ragione alla squadra di Brasilia, riconobbe come ufficiale la Copa João Havelange organizzata dal Clube dos 13 e a cui parteciparono ben 116 squadre.

Successivamente il campionato tornò ad essere organizzato dalla CBF inizialmente a 28 squadre, che poi scesero nelle varie edizioni successive fino alle attuali 20 nel 2006. A partire dall'edizione del 2003 è stata rimossa la fase finale ad eliminazione diretta e il titolo viene quindi assegnato alla squadra prima classificata al termine della stagione.

Nel dicembre del 2010 la CBF ha deciso di unificare il campionato brasiliano di prima divisione, riunendo così gli albi d'oro dei titoli di campione brasiliano di Taça Brasil e Torneo Roberto Gomes Pedrosa, equiparando queste due competizioni alla Série A, seppur distinguendoli col loro nome originale nelle statistiche.

Una delle caratteristiche del campionato brasiliano di calcio era la mancanza di un sistema di organizzazione, che cambiava ogni anno, così come le regole e il numero delle squadre partecipanti.

Dopo che il Parlamento brasiliano approvò il "Código do Torcedor" (Codice del Tifoso), la CBF fece ordine nel confuso calendario del calcio brasiliano, riducendo il tempo disponibile per la disputa delle competizioni nei vari stati e adottando il sistema del girone all'italiana con partite di andata e ritorno per il campionato nazionale. Fu anche ridotto progressivamente il numero delle squadre partecipanti fino alle attuali 20. Inoltre nel 2006 fu anche introdotto il limite di 3 stranieri schierabili contemporaneamente in campo.

Le 20 squadre partecipanti si affrontano a turno nel girone di andata e di ritorno da maggio a dicembre. Per ogni partita sono assegnati tre punti alla squadra vincitrice dell'incontro e zero a quella sconfitta. In caso di pareggio è assegnato un punto ad entrambe.

Alla fine della stagione la squadra prima classificata vince il titolo di Campione del Brasile e anche il relativo trofeo. Tale squadra si qualifica inoltre per la Coppa Libertadores, insieme alle squadre classificate dal secondo al sesto posto del campionato, come anche la vincitrice della Coppa del Brasile, mentre la settima e l'ottava classificata si qualificano per i prelimimnari della massima competizione sudamericana per club. Le squadre dalla nona alla quattordicesima classificata accedono invece alla Coppa Sudamericana. Se tra di esse vi è la vincitrice della Coppa nazionale allora alla Coppa Sudamericana accede la quindicesima in classifica. Le ultime quattro classificate, infine, retrocedono in Série B.

Albo D'Oro

Campioni di Taça do Brasil

1959 - Esporte Clube Bahia (Salvador)
1960 - Sociedade Esportiva Palmeiras (San Paolo)
1961 - Santos Futebol Clube (Santos)
1962 - Santos Futebol Clube (Santos)
1963 - Santos Futebol Clube (Santos)
1964 - Santos Futebol Clube (Santos)
1965 - Santos Futebol Clube (Santos)
1966 - Cruzeiro Esporte Clube (Belo Horizonte)
1967 - Sociedade Esportiva Palmeiras (San Paolo)
1968 - Botafogo de Futebol e Regatas (Rio de Janeiro)

Campioni di Taça Roberto Gomes de Pedrosa

1967 - Sociedade Esportiva Palmeiras (San Paolo)
1968 - Santos Futebol Clube (Santos)
1969 - Sociedade Esportiva Palmeiras (San Paolo)
1970 - Fluminense Futebol Clube (Rio de Janeiro)

Campioni ufficiali brasiliani (organizzati da CBF e CBD)

1971 - Clube Atlético Mineiro (Belo Horizonte)
1972 - Sociedade Esportiva Palmeiras (San Paolo)
1973 - Sociedade Esportiva Palmeiras (San Paolo)
1974 - Clube de Regatas Vasco da Gama (Rio de Janeiro)
1975 - Sport Club Internacional (Porto Alegre)
1976 - Sport Club Internacional (Porto Alegre)
1977 - São Paulo Futebol Clube (San Paolo)
1978 - Guarani Futebol Clube (Campinas)
1979 - Sport Club Internacional (Porto Alegre)
1980 - Clube de Regatas Flamengo (Rio de Janeiro)
1981 - Grêmio Foot-ball Portoalegrense (Porto Alegre)
1982 - Clube de Regatas Flamengo (Rio de Janeiro)
1983 - Clube de Regatas Flamengo (Rio de Janeiro)
1984 - Fluminense Futebol Clube (Rio de Janeiro)
1985 - Coritiba Futebol Clube (Curitiba)
1986 - São Paulo Futebol Clube (San Paolo)
1987 - Sport Club Recife (Recife)   
1988 - Esporte Clube Bahia (Salvador)
1989 - Clube de Regatas Vasco da Gama (Rio de Janeiro)
1990 - Sport Club Corinthians (San Paolo)
1991 - São Paulo Futebol Clube (San Paolo)
1992 - Clube de Regatas Flamengo (Rio de Janeiro)
1993 - Sociedade Esportiva Palmeiras (San Paolo)
1994 - Sociedade Esportiva Palmeiras (San Paolo)
1995 - Botafogo de Futebol e Regatas (Rio de Janeiro)
1996 - Grêmio Foot-ball Portoalegrense (Porto Alegre)
1997 - Clube de Regatas Vasco da Gama (Rio de Janeiro)
1998 - Sport Club Corinthians (San Paolo)
1999 - Sport Club Corinthians (San Paolo)
2000 - nessuna competizione ufficiale
2001 - Clube Atlético Paranaense (Curitiba)
2002 - Santos Futebol Clube (Santos)
2003 - Cruzeiro Esporte Clube (Belo Horizonte)
2004 - Santos Futebol Clube (Santos)
2005 - Sport Club Corinthians (San Paolo)
2006 - São Paulo Futebol Clube (San Paolo)
2007 - São Paulo Futebol Clube (San Paolo)
2008 - São Paulo Futebol Clube (San Paolo)
2009 - Clube de Regatas Flamengo (Rio de Janeiro)
2010 - Fluminense Futebol Clube (Rio de Janeiro)
2011 - Sport Club Corinthians (San Paolo)
2012 - Fluminense Futebol Clube (Rio de Janeiro)
2013 - Cruzeiro Esporte Clube (Belo Horizonte)
2014 - Cruzeiro Esporte Clube (Belo Horizonte)
2015 - Sport Club Corinthians (San Paolo)
2016 - Sociedade Esportiva Palmeiras (San Paolo)
2017 - Sport Club Corinthians (San Paolo)
2018 - Sociedade Esportiva Palmeiras (San Paolo)
2019 -

Campioni dei tornei Clube dos Treze (organizzazione delle migliori squadre brasiliane)
1987 - Clube de Regatas Flamengo (Rio de Janeiro)   (1)
          2 °: Sport Club Internacional (Porto Alegre)
2000 - Clube de Regatas Vasco da Gama (Rio de Janeiro)   (2)
          2 °: Associação Desportiva São Caetano (São Caetano do Sul)

(1) Flamengo e Internacional-RS hanno rifiutato di partecipare a un playoff
    (ordinato dalla federazione, CBF) tra i primi due club in
    la Copa União o Green Module (Flamengo e Internacional-RS) 
    e i co-campioni del modulo giallo (Sport Recife e Guarani).
    Il primo di questi è stato un torneo organizzato dal Clube dos Treze
    (i 13 "grandi" club), che avevano invitato altri 3 club, mentre il secondo
    è stato organizzato dal CBF tra i 16 club esclusi (tra cui
    erano i secondi classificati nel 1986, Guarani). Funzionava efficacemente come a
    campionato di secondo livello da cui i club sono stati promossi alla prima nazionale
    divisione nel 1988 (che comprendeva tutti i club del Green Module). Dopo
    il già citato rifiuto di Flamengo e Internacional-RS, CBF
    ha dichiarato Sport Recife e Guarani campioni e secondi classificati,
    rispettivamente, e li ha iscritti per la Copa Libertadores. Per più
    dettagli, vedere il file di sintesi sulle questioni di promozione e retrocessione e il
    file del campionato 1987.

(2) CBF non è stato in grado di organizzare un torneo ufficiale da quando SE Gama ha vinto in a 
    corte di giustizia comune il diritto di partecipare al 1 ° livello e alla FIFA del 2000
    bandito lo stesso club per quell'atteggiamento. Clube dos Treze ha quindi deciso di farlo
    organizzare il loro torneo (Copa João Havelange), che ha premiato i primi due, 
    ormeggi nella Copa Libertadores del 2001.  
    Per maggiori dettagli, consultare il file del campionato 2000.
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Esporte Clube Bahia

E.C. Bahia
Nome Completo: Esporte Clube Bahia 
Nickname: Tricolor, Sardinha, Baêa, Tricolor de aço (tricolor of steel), Esquadrão de aço (Steel squadron), Trricolor Baiano, Tricolor da Boa Terra
Colori sociali: Rosso, Blu e Bianco
Città: Salvador
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 1 Gennaio 1931
Stadio: Arena Fonte Nova, (48.749 posti)

L'Esporte Clube Bahia, chiamato comunemente Bahia, è una società calcistica con sede a Salvador, in Brasile. Gioca in Série A, la massima serie del campionato di calcio brasiliano.

L' Esporte Clube Bahia fu fondato nel 1931, quando i giocatori di due club preesistenti decisero di formare una nuova squadra, dopo che le due società di provenienza, l'Associação Atlética da Bahia e il Clube Bahiano de Tênis, avevano deciso di chiudere le proprie sezioni calcio.

I giocatori fondatori si riunirono in un casa in Princesa Isabel Avenue, dove discussero su finanza, struttura del nuovo club e allenamenti. Nel suo primo anno di attività, il Bahia vinse il Torneio Inicio e il campionato statale di Bahia. Il primo presidente fu Waldemar Costa, un noto medico di Salvador. Lo stemma del Bahia si ispira a quello del Corinthians, con una differenza: lo stemma del Bahia utilizza la bandiera dello Stato di Bahia, creata da Raimundo Magalhães, al posto di quella dello Stato di São Paulo.

La squadra venne fondata con il motto "Nasceu para Vencer" ("Nati per vincere"). Il Bahia ha vinto nel corso della sua storia 43 campionati statali, ben 17 in più dei rivali del Vitória ed è stato il primo club brasiliano a partecipare alla Coppa Libertadores nel 1960.

Tra il 1959 e il 1963, e nel 1968, il Bahia rappresentò lo Stato di Bahia nella Taça Brasil (precursore del campionato brasiliano), vincendo il titolo nel 1959 e chiudendo al secondo posto nel 1961 e nel 1963.

Ricordiamo anche che dal principio la squadra rivale per eccellenza del Bahia è sicuramente il criciuma.

Gli anni ottanta furono i migliori per il Bahia: la squadra vinse il suo secondo titolo nazionale nel 1988, si classificò quinto nel 1986, e quarto nel 1990. I giocatori più rappresentativi del Bahia in quel periodo erano Bobo, Charles, Ronaldo, e altri.

Nel 1989, il Bahia vinse il suo primo Campeonato Brasileiro Série A contro l'Internacional di Porto Alegre. Il Bahia vinse all'andata a Salvador per 2–1. Al ritorno, finì 0-0 a Porto Alegre, allo Beira Rio Stadium. Grazie a questi risultati, il Bahia vinse il Brasileirão, il loro secondo titolo nazionale. La vittoria del titolo consentì al Bahia di disputare la Coppa Libertadores per la terza volta.

Nel 1996, il Bahia necessitava di una vittoria all'ultima giornata per conquistare la salvezza, ma la partita contro l'Juventude al Fonte Nova stadium 0–0, decretando la retrocessione del club per la prima volta nella sua storia in Série B. Nel 1999, il Bahia sfiorò il ritorno in Série A, ma la promozione sfumò all'ultima giornata a causa della mancata vittoria nella partita decisiva contro il Brasiliense: il Bahia chiuse terzo, restando ancora in B.

Nel 2000, a causa di scandali di corruzione coinvolgenti squadre del calibro di São Paulo e Internacional, la squadra ritornò nel Campeonato Brasileiro Série A, invitata dal Clube dos Treze, insieme al Fluminense, che fu resa un capro espiatorio per la controversia (cfr. Copa João Havelange).

Nel 2002, la banca che sponsorizzava il club andò in bancarotta, conseguentemente il Bahia declinò. Dopo aver vinto la Coppa del Nordest nel 2001 e 2002, nel 2003 il Bahia fu retrocesso di nuovo in Série B, per la seconda volta nella sua storia. Nel 2004, il club sfiorò di nuovo la promozione in Série A, chiudendo quarto. Nel 2005, invece, il club disputò un campionato di Série B disastroso, chiuso al 18º posto, che significò un ignominiosa retrocessione in Série C, campionato che il club non aveva mai disputato.

Il Bahia terminò il campionato di terzo livello 2007 tra le prime quattro, ritornando quindi in cadetteria, ma stentando: il Bahia era partito subito forte, ma all'ultima giornata del III turno della Série C contro i già eliminati Fast Club il Bahia, a cui necessitava una vittoria per accedere alla fase successiva, segnò il gol della vittoria (siglato da Charles) solo all'ultimo minuto dell'incontro. Nella fase finale, il club si classificò secondo, perdendo il titolo di campione solo nella partita conclusiva. Il Bahia ritornò poi anche in massima serie nel 2011, riuscendo persino a qualificarsi alla Copa Sudamericana 2012.

La risalita del Bahia dalle serie minori fu definita la "Fênix Tricolor" dai tifosi del Bahia. La fenice rappresenta il Bahia risorgente dalle sue ceneri. Il Bahia, anche in terza serie, era seguita da un enorme seguito di tifosi, e la media spettatori era superiore a quella di molte squadre di massima serie.

Palmarès
Competizioni nazionali
Taça Brasil/Campionato brasiliano: 1959, 1988

Competizioni statali
Campionato Baiano:
1931, 1933, 1934, 1936, 1938, 1940, 1944, 1945, 1947, 1948, 1949, 1950, 1952, 1954, 1956, 1958, 1959, 1960, 1961, 1962, 1964, 1967, 1970, 1971, 1973, 1974, 1975, 1976, 1977, 1978, 1979, 1981, 1982, 1983, 1984, 1986, 1987, 1988, 1991, 1993, 1994, 1998, 2001, 2012, 2014, 2015, 2018, 2019
Taça Estado da Bahia: 2000, 2002, 2007
Torneio Início: 1931, 1932, 1934, 1937, 1938, 1951, 1964, 1967, 1979

Regionale
Copa do Nordeste: 2001, 2002, 2017
Taça Norte-Nordeste: 1959, 1961, 1963
Torneio dos Campeões do Nordeste: 1948

Competizioni giovanili
Campionato U-20: 1985, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990, 1991, 1992, 1993, 2001, 2003, 2004, 2005, 2007, 2010, 2014
International Football Tournament in Marseille (France): 2001, 2002
Trofeo "Angelo Dossena" – Torneo Internazionale di Calcio (Italy): 2011

Tornei Amichevoli
Copa International Renner: 1997
Taça Maria Quitéria: 1998
Taça Bernardo Martins Catharino: 1953, 1954, 1955
Taça Bahia-Pernambuco: 1993, 1994

Tornei Internazionali Misti
Torneo de la Amistad: 1959.
Bandera de Brasil Copa Internacional Renner: 1997

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1961, 1963
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Sociedade Esportiva Palmeiras

                                       
SE Palmeiras
Nome Completo: Sociedade Esportiva Palmeiras
Nickname: "Verdão" (Verdone), "Academia de Futebol" (Accademia del Calcio), "Campeão do Século" (Campione del Secolo), Alviverde, Palestra, Palestra Italia, Campeoníssimo, Periquito (Parrocchetto, usato nelle prime fasi del club), O Maior Campeão Nacional (Il più grande campione nazionale)
Colori sociali: Verde
Simboli: Pappagallo e Maiale
Città: San Paolo
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 26 Agosto 1914
Stadio: Allianz Parque, (43.603 posti)

La Sociedade Esportiva Palmeiras, nota semplicemente come Palmeiras, è una società polisportiva di San Paolo del Brasile.

Fu fondata il 26 agosto 1914 da immigrati italiani dopo la tournée brasiliana delle squadre del Torino e della Pro Vercelli. Negli anni successivi diventò una polisportiva e aprì alla pallacanestro, all'hockey su pista, alla pallavolo e al calcio a 5. La squadra di calcio gioca nello Stadio Palestra Itália. Il nome originale Palestra Itália (da cui il nome allo stadio) venne mutato con quello attuale il 13 settembre 1942, dopo l'entrata in guerra del Brasile contro le nazioni dell'Asse. Un destino simile fu quello del Cruzeiro, squadra di Belo Horizonte.

Ebbe tra le sue file calciatori famosi come Djalma Santos e Vavá, campioni del mondo nel 1958 e nel 1962, Roberto Carlos e Marcos, campioni del mondo nel 2002, e Rivaldo, Pallone d'oro nel 1999 e campione del mondo nel 2002. Allenatori famosi del Palmeiras furono Luiz Felipe Scolari e Wanderlei Luxemburgo, che poi allenarono anche la "Seleção".

I colori sociali sono il verde e il bianco. Il soprannome tradizionale della squadra è "Verdão" (Verdone) mentre la sua mascotte è un pappagallo verde ("Periquito").

Il Palmeiras può vantarsi di aver conquistato almeno una volta tutte le competizioni nazionali che ha disputato e per questo ha ricevuto il titolo di Campione del Secolo del calcio brasiliano prima dalla Federação Paulista de Futebol nel 1999, poi dal giornale O Estado de São Paulo, dalla Rivista Placar e dal giornale Folha de São Paulo.

Tra i numerosi successi del Palmeiras si ricordano la Coppa Libertadores nel 1999 e, nel 1951, il Torneo Internazionale dei Club Campioni, competizione non ufficiale organizzata dalla Confederação Brasileira de Desportos che la FIFA considera antesignana de facto della Coppa Intercontinentale e della Coppa del mondo per club.

Fondato il 26 agosto 1914 dalla colonia italiana nella città di San Paolo, sotto il nome di "Sociedade Esportiva Palestra Itália" o in italiano Società Sportiva Palestra Italia. La sua fondazione è data dalla presenza di due squadre italiane in Brasile, la Pro Vercelli e il Torino, spingendo così quattro giovani italiani a creare una squadra per la colonia italiana, i nomi erano: Luigi Cervo, Luigi Marzo, Vincenzo Ragognetti ed Ezequiel Simone. Dopo che il Palestra fu fondato, nel 1914, Matturo Fabi, fratello di Luis Fabi, andò a giocare nel club. Dettaglio: nessuno dei fratelli fece parte della lista dei 46 fondatori. Matturo Fabi giocò per molti anni nel Palestra. Il fratello Luis giocò nel Corinthians e segnò il primo gol di quella squadra nel 1910. Continuò fino a metà del 1913, quando lasciò il club e fu a giocare in altre squadre della periferia. Arrivò al Palestra anni dopo, ma giocò appena una partita. Importante sottolineare che il verbale di fondazione fu scritto in italiano. Il primo presidente fu Ezequiel Simone, che rimase solo diciannove giorni in carica. Fra agosto del 1914 e gennaio del 1915 il Palestra ha organizzato la sua prima presentazione alla città e principalmente alla colonia italiana residente a San Paolo. Il grande ballo di inaugurazione si tenne nelle sale del club "Germânia" - situato nella via "Dom José de Barros" e affittato all'epoca per 300 000 réis - con una festa il giorno 9 gennaio, un sabato.

Nei primi mesi, il calcio era praticato soltanto come attività recreativa fra i membri, in un campo affittato nel quartiere Vila Mariana. Questo campo era dove oggi si localizza Vila Clementino, molto vicino all'attuale area del Parco di Ibirapuera. Il 24 gennaio 1915 il Palestra disputa la sua prima amichevole, contro il Savóia di Sorocaba (attuale Votorantim Futebol Clube, poiché la squadra aveva la sede nell'attuale municipio di Votorantim, all'epoca frazione di Sorocaba), vincendo per 2 a 0, con goal di Bianco e Allegretti. Lo scudo adottato è la Croce di Savóia. Fino all'anno seguente, il Palestra fece solo amichevoli e, con l'appoggio del A.A. Palmeiras, riuscì a iscriversi presso l'"Associação Paulista de Esportes Atléticos", che all'epoca era chi comandava i grandi club paulisti. Il debutto in un campionato si tenne il 13 maggio, nel campo del A.A. Palmeiras che all'epoca era conosciuto come "Chacara Floresta". La partita fu contro il l'A.A. Mackenzie College, pareggiando 1 a 1. La formazione fu la seguente: Fabrini, Grimaldi e Rico, Fabio II, Bianco e De Biase, Gobbato, Valle II, Vescovini, Bernardini e Cestri. Nello stesso anno 1916 la squadra si affiliò all'Associação Paulista de Esportes Atléticos (Apea) per disputare il "Campeonato Paulista de Futebol". Nel 1917 la maglietta fu cambiata, togliendo la striscia bianca esistente. Fu cambiato anche lo scudo, passando ad essere un circolo con le cifre P e I. Nel "campeonato paulista" del 1917, il Palestra conquista il primo vicecampionato. Lo stesso anno il Palestra affronta per la prima volta quello che diventerà il suo maggiore rivale, il Corinthians, in due gare, due vittorie (3-0 e 3-1). Il 1919 il Palestra fu un'altra volta vicecampione.

Il 19 dicembre 1920, il Palestra conquista il suo primo titolo, con una vittoria (2-1) contro il Paulistano. Un anno dopo, la "Società Palestra Itália" comprò per circa 500 "contos de réis", una parte del terreno pertencente alla Companhia Antarctica Paulista, dove costruirebbe il suo stadio con il nome di Palestra Itália. Fra il 1921, 1922 e 1923 il Palestra diventa vicecampione tre volte consecutive del campionato paulista.

Nel 1926 il Palestra ottiene un'altra volta il titolo, vincendo nove volte su nove partite, segnando 33 volte, e essendo Heitor il capocannoniere con 18 gol. Nel 1927 ottiene il primo bicampionato. Nel 1929 in una partita con il Ferencváros, il Palestra entra in campo con una divisa azzurra. All'inizio degli anni 30, più precisamente nel 1931, tre giocatori sono ceduti a squadre estere: Rizzetti e Serafini vanno alla Lazio e Ministrinho alla Juventus. Nel 1932 il Palestra conquista il titolo "Paulista" con la miglior campagna nella storia della competizione: 11 partite, 11 vittorie, 48 gols fatti e appena 8 subiti. Il campionato del 32 fu caratterizzato dalla Rivoluzione Costituzionalista, che provocò la sospensione del campionato per 4 mesi.

Questo dovuto al fatto che la sede dei club servirono come alloggiamento e infermerie per gli ufficiali coinvolti nella Rivoluzione. L'anno seguente il Palestra ha una doppia vittoria, il campionato paulista e il torneo Rio-San Paolo. Nel 1934 il Palestra è tricampione paulista per la prima volta. Nel 1935 il Palestra inizia a farsi conoscere fuori del paese, disputando amichevoli contro il Boca Juniors (pareggio per 1 a 1), l'Espanyol, di Barcellona (sconfitta per 2 a 0). Nel 1940 il Palestra ebbe l'onore di inaugurare lo stadio Pacaembu, incontrando il Coritiba e vincendolo con una goleada (6 a 2). Nel 1941 debutta nella squadra quello che sarà l'idolo negli anni 40, il portiere Oberdan Cattani. Sarà il portiere palestrino per 15 anni.

Il 13 settembre del 1942, durante la Seconda guerra mondiale, per motivi di ordine politico, cambiò il nome in Sociedade Esportiva Palmeiras, subito dopo cambio lo stemma, adesso, solo con la lettera P stampata. Il nome fu scelto dopo che furono scartate durante una riunione le opzioni Piratininga, Brasil, Palestra São Paulo, tra le altre. Il nome è stato anche scelto in omaggio dell'Associação Atlética das Palmeiras, ex-club dei calciatori che componevano la squadra del Palmeiras-Palestra Itália. I colori verde e bianco rimangono. Nello stesso anno conquista il primo títolo paulista con il nuovo nome, contro il São Paulo. Il Palestra ha dovuto cambiare nome a causa della situazione delicata in cui si è trovato con la decisione dell'allora presidente e dittatore Getúlio Vargas che decise di partecipare alla Seconda guerra mondiale appoggiando gli Alleati.

Nel 1951 arrivò la vittoria nella prima edizione della Copa Rio, competizione non ufficiale riconosciuta dalla FIFA come il primo torneo per club di livello mondiale.

Negli anni 1960 la qualità del gioco del Palmeiras fece sì che il club iniziasse ad essere appellato come Academia de Futebol (in italiano Accademia del calcio). Guidato da Filpo Nunez, nel 1965 il club vinse il Torneo Rio-San Paolo, sfoderando grandi prestazioni.

Alla fine degli anni 1970, il Palmeiras vinse la Coppa del Brasile e il Torneo Roberto Gomes Pedrosa. I giocatori più rappresentativi di questo periodo furono senza dubbio Luís Pereira, Leivinha, Emerson Leão, Dudu, César e Ademir da Guia.

Durante la gestione Oswaldo Brandão il club conquistò numerosi trofei, tra i quali tre campionati dello Stato di San Paolo e due campionati brasiliani.

Archiviate le vittorie degli anni 1960 e 1970, il club entrò in una fase di declino. Tuttavia nel 1986, il Palmeiras riuscì a raggiungere la finale del campionato statale a dieci anni di distanza dall'ultimo successo nella competizione ma perse in finale contro l'Inter de Limeira.

Nel 1989 il Palmeiras ebbe un'altra occasione per celebrare la vittoria di un titolo ma fu eliminato dal Bragantino nella semifinale del campionato dello Stato di San Paolo.

Negli anni 1990, il Palmeiras tornò competitivo ai massimi livelli soprattutto grazie all'accordo di sponsorizzazione siglato con l'azienda italiana della Parmalat. Nel 1993 Il club vinse il campionato paulista, battendo in finale il Corinthians, il Torneo Rio-San Paolo e il campionato brasiliano. L'anno successivo il Palmeiras vinse nuovamente sia il campionato statale che quello brasiliano.

Nel 1996 arrivò la vittoria del campionato paulista mentre nel 1998 il Palmeiras vinse la Coppa Mercosur e la Coppa del Brasile.

L'anno successivo il club raggiunse uno dei punti più alti della propria storia: potendo contare su giocatori del calibro di Evair, Zinho, Roque Junior, Alex, Marcos e César Sampaio, il Palmeiras vinse la Coppa Libertadores. Il successo arrivò al termine della doppia finale contro il Deportivo Cali: dopo aver perso per 1-0 la gara di andata in Colombia, il Palmeiras si impose in casa per 2-1 vincendo il trofeo ai calci di rigore.

Nello stesso anno il Palmeiras disputò la finale di Coppa Intercontinentale contro il Manchester United: nonostante una buona prestazione, gli inglesi si imposero per 1-0 spezzando così il sogno dei brasiliani di diventare campioni del mondo.

In ragione dei numerosi successi a livello nazionale e internazionale, il Palmeiras fu nominato Miglior club brasiliano del XX secolo dalla Federazione calcistica dello Stato di San Paolo (FPF), dai quotidiani Folha ed Estado de São Paulo, dalla rivista Placar e dala Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio (IFFHS).

Nel 2000 il club disputò addirittura quattro finali: se nel Torneo Rio-San Paolo e nella Coppa dei Campioni del Brasile arrivarono due vittorie, rispettivamente contro il Vasco da Gama e lo Sport Recife, in Coppa Libertadores e nella Coppa Mercosur Il Palmeiras uscì sconfitto, rispettivamente contro il Boca Juniors e il Vasco da Gama.

Dopo la fine del contratto di sponsorizzazione con la Parmalat, il club si ritrovò alle prese con diversi problemi. Dopo un'annata interlocutoria nel 2001, quando nonostante tutto raggiunse la semifinale di Coppa Libertadores contro il Boca Juniors, nel 2002 il club dovette subire l'onta della retrocessione nel campionato brasiliano di seconda divisione. Il ritorno in massima serie avvenne nel 2004. Nel 2004 e nel 2005 il club si classificò al quarto posto, guadagnandosi la qualificazione in Coppa Libertadores (venendo eliminato in entrambi i casi agli ottavi dal San Paolo).

Nel 2008, grazie ad un accordo con la Traffic, il club tornò ad investire sul mercato. Guidato da Wanderlei Luxemburgo, il Palmeiras vinse il suo ventiduesimo campionato paulista. Sempre nel 2008 vennero avviati i lavori per la costruzione del nuovo stadio.

Nel 2009 il club raggiunse i quarti di finale della Coppa Libertadores, perdendo con gli uruguaiani del Nacional in virtù della regola del gol fuori casa. Sempre nello stesso anno il Palmeiras sembrò poter conquistare il campionato brasiliano ma alla fine si classificò solo quinto.

Dal 2010 al 2014, il Palmeiras giocò allo Stadio Pacaembu vista l'indisponibilità del vecchio Palestra Itália Stadium che fu demolito.

Nel 2012 il Palmeiras, guidato di nuovo da Luiz Felipe Scolari, vinse la Coppa del Brasile battendo in finale Coritiba. Tuttavia tre mesi dopo l'allenatore lasciò la guida del club aprendo una crisi di risultati che a fine stagione causarono una nuova retrocessione in seconda divisione.

Nel 2013, Paulo Nobre è eletto alla presidenza del club. La sua amministrazione recupera il stato finanziario del Palmeiras, quindi permettendo al club di essere promosso nella massima serie del campionato brasiliano, assicurandosi la partecipazione alla Serie A nella stagione del centenario del club.

La stagione successiva fu la prima giocata nel nuovo stadio, l'Allianz Parque, che fu inaugurato nel novembre del 2014. Il Palmeiras raggiunse la finale del campionato paulista ma perse in finale con il Santos. In Serie A, il club non va bene e finisce sedicesimo.

Nel 2015 arrivò il terzo titolo nella Coppa del Brasile e primo in Allianz Parque, contro il Santos.

Nel 2016 riesce a tornare alla vittoria del campionato brasiliano rompendo un digiuno durato 22 anni. Il Palmeiras guidato dall'allenatore Cuca e grazie ai gol di Gabriel Jesus è stato in testa classifica per 29 giornate. La conquista matematica del titolo è avvenuta domenica 27 novembre grazie alla vittoria per 1-0 contro la Chapecoense, l'ultima partita della squadra catarinense prima del disastro aereo. Dopo il secondo posto del 2017, il Verdão conquista il decimo titolo nazionale nel 2018, diventando la prima squadra brasiliana ad andare in doppia cifra per titoli nazionali vinti.

Palmarès
Competizioni nazionali
Taça Brasil/Campionato brasiliano: Serie A: 1960, 1967,​ 1967, 1969, 1972, 1973, 1993, 1994, 2016, 2018
Taça Brasil: 1960, 1967
Torneo Roberto Gomes Pedrosa: 1967, 1969
Campeonato Nacional: 1972, 1973
Série A: 1993, 1994, 2016, 2018
Coppa del Brasile: 1998, 2012, 2015
Campeonato Brasileiro Série B: 2003, 2013
Copa dos Campeões: 2000

Competizioni statali
Campionato Paulista
1920, 1926, (1926 extra) 1927, 1932, 1933, 1934, 1936, 1938(extra), 1940, 1942, 1944, 1947, 1950, 1959, 1963, 1966, 1972, 1974, 1976, 1993, 1994, 1996, 2008
Campeonato Paulista Extra: 1926, 1938
Taça Ciudad de São Paulo: 1945, 1946, 1950, 1951
Taça Competência: 1920, 1926, 1927, 1932
Torneo Inicio Paulista: 1927, 1930, 1935, 1937, 1939, 1942, 1946, 1969
Taça Governador do Estado: 1972

Tornei Regionali
Torneo Rio-San Paolo: 1933, 1951, 1965, 1993, 2000
Taça Cidade de São Paulo: 1945, 1946, 1950, 1951
Torneo del Campeones Río São- Paulo: 1926, 1934, 1942, 1947

Competizioni internazionali
Torneo Internazionale dei Club Campioni: 1951
Coppa Libertadores: 1999
Coppa Mercosur: 1998

Tornei Internazionali Misti
Copa Rio 1951: 1951
Trofeo Ramón de Carranza (España): 1969, 1974, 1975
Copa Peñarol-Brasil (Uruguai): 1951
Copa México: 1952, 1959
Torneo Ciudad de Manizales (Colombia): 1962
Torneo Ciudad de Lima (Perú): 1962
Copa de Firenze (Italia): 1963
Torneo de Guadalajara (México): 1963.
Copa IV Centenário do Rio de Janeiro: 1965
Torneio Quadrangular João Havelange: 1966
Copa Brasil-Japão: 1967
Trofeo Ciudad de Barcelona (España): 1969
Copa da Grécia (Grécia): 1970
Trofeo Ciudad de Zaragoza (España): 1972
Copa del Atlántico (Argentina): 1972
Copa Imigração Italiana (Itália): 1975
Copa Kirin (Japón): 1978
Trofeo Ciudad de Oviedo (España): 1989
Copa de Euro-América: 1991, 1996
Copa de Nagoya: 1994
Copa Brasil-Italia: 1994
Torneo Lev-Yashin (Rusia): 1994
Trofeo Naranja (España): 1997
Copa da Amizade (EUA): 1997
Trofeo DirecTV (BRA): 2014
Trofeo Julinho Botelho (BRA): 2014

Tornei Nazionali
Rio-São Paulo Champions Cup: 1926, 1934, 1942, 1947
Porto Alegre Cup: 1936
Paraná Tournament: 1938
Fortaleza Tournament: 1938
Pacaembu Stadium Cup: 1940
Belo Horizonte Tournament: 1945
Rio Grande do Sul Tournament: 1964
Four Clubs Cup São PauloxRio: 1952
Recife Cup: 1955
Maringá Tournament: 1969
Paraná Four Clubs Cup: 1984
Goiás Tournament: 1997
Torneio Maria Quitéria: 1997
Taça dos Invictos: 1934, 1972, 1973, 1989

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1970, 1978, 1997, 2017
Coppa del Brasile: Finalista: 1996
Copa dos Campeões: Semifinalista: 2002
Campionato Paulista: Semifinalista: 2009, 2011, 2014
Torneo Rio-San Paolo: Terzo posto: 1954, 1962, 1964
Coppa Libertadores: Finalista: 1961, 1968, 2000
Coppa Sudamericana: Semifinalista: 2010
Coppa Mercosur: Finalista: 1999, 2000
Coppa Intercontinentale: Finalista: 1999
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Santos Futebol Clube

 
Santos FC
Nome Completo: Santos Futebol Clube
Nickname: Peixe, Alvinegro, Alvinegro praiano, Alvinegro da Vila, Santástico!, Meninos da Vila, SeleSantos, Leão do Mar, Santos de Pelé, 
Colori sociali: Bianco e Nero
Simboli: Orca
Città: Santos, São Paulo
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 14 Aprile 1912
Stadio: Vila Belmiro, (21.256 posti)

Il Santos Futebol Clube, noto anche come Santos, è una società calcistica brasiliana con sede a Santos, nello stato di San Paolo.

Fondata nel 1912, il club ha vinto il suo primo titolo nel 1935. Il periodo di maggior successo è databile intorno agli anni sessanta quando il Santos conquistò, tra le altre, due Coppe Libertadores (nel 1962 e nel 1963) e altrettante Coppe Intercontinentali (sempre nel 1962 e nel 1963) oltre a una Supercoppa dei Campioni Intercontinentali (nel 1968). Protagonista assoluto di questi successi fu la stella del calcio brasiliano Pelé, che esordì nel calcio professionistico proprio tra le file del Santos nel 1956 rimanendovi fino al 1974. Nel 2011 il club, guidato dal talento emergente di Neymar, è tornato a conquistare la Coppa Libertadores battendo in finale il Peñarol.

La divisa per le gare casalinghe è, da statuto del club, completamente bianca, mentre l'uniforme per le trasferte è costituita da una maglia a strisce bianconere e da pantaloncini neri.

Il club è soprannominato da decenni Peixe (letteralmente "pesce"), anche se la mascotte è una balena; l'appellativo deriva dal fatto che la squadra ha sede a Santos, una città portuale, al contrario delle altre squadre di San Paolo, che sorgono nell'entroterra. I tifosi sono detti Santistas.

Il Santos Foot-Ball Club fu fondato il 14 aprile 1912 da tre ragazzi di Santos amanti dello sport e disputò la prima partita ufficiale il 15 settembre 1912 contro il Santos Athletic Club (vittoria per 3-2). Tra il 1917 e il 1926, il Santos fu riconosciuto come un club solido e ricco di talento ma incapace di competere per la vittoria finale. Il primo successo nel campionato paulista arrivò nel 1935 a seguito di una dura preparazione (il Santos disputò 14 amichevoli, vincendone sette, perdendone quattro e pareggiandone tre). Nell'ultima partita del torneo, il Santos sconfisse il Corinthians per 2-0 grazie alle reti di Raul e dell'esperto Araken Patusca. Questo successo fece entrare definitivamente il Santos tra le grandi del calcio paulista. Il Santos non riuscì a confermarsi l'anno successivo.

Dopo la vittoria del 1935, molti uomini fondamentali della squadra si trasferirono altrove o si ritirarono poco tempo dopo. L'addio di Patusca segnò la fine di un ciclo. L'avvento alla presidenza nel 1946 dell'ex portiere Athié Jorge Cury fu il primo passo verso il ritorno al successo del club. Il nuovo presidente risanò la situazione finanziaria del club. L'arrivo di giovani talenti come Formiga, Manga, Tite, Zito e Vasconcelos aiutò la squadra a superare i ritiri di Odair (nel 1952) e Antoninho (nel 1953), che erano stati i giocatori più rappresentativi del club negli anni precedenti. Nel 1955 il Santos vinse il suo secondo campionato paulista grazie soprattutto alle reti di Emanuele Del Vecchio, che con 38 gol fu il miglior marcatore stagionale del club. Nel frattempo Cury continuò a curare la crescita del settore giovanile del club.

La squadra raggiunse il periodo di maggior successo negli anni sessanta, quando tra le sue file militavano giocatori come Pelé, Coutinho, Pepe e Zito. A livello nazionale la popolarità del club era grandissima. In quegli anni il Santos vinse 9 campionati statali, due Coppe Libertadores, due Coppe Intercontinentali e 5 Taças Brasil.[1] Comunque, la nascita del campionato nazionale brasiliano (1971) coincise con la fine di quel periodo di grandi successi: ci sarebbero voluti trent'anni prima che il Santos rivincesse un trofeo nazionale o internazionale.

La fine degli anni d'oro coincise sostanzialmente con il ritiro di Pelé dal calcio professionistico, nel 1974.

Gli anni a seguire furono contrassegnati da una situazione finanziaria instabile. In questo periodo il giocatore più rappresentativo del club fu l'attaccante Serginho che durante gli anni ottanta si affermò come una delle punte più temibili del campionato brasiliano. Il Santos ottenne alcuni buoni piazzamenti, vincendo il campionato Paulista nel 1978 e nel 1984.

La rinascita del Santos ebbe inizio quando lo storico presidente Marcelo Teixeira, dopo aver già speso diversi milioni di reais nell'acquisto di costosi giocatori, decise di provare una nuova formula di gestione della squadra. Questa nuova strategia consisteva nel puntare sui giovani; in quest'ottica fu assunto il poco accreditato allenatore Émerson Leão, il cui compito era sviluppare e fare emergere i giovani talenti di casa. La società iniziò allora un lungo processo di rinascita, iniziando dalla ristrutturazione dello stadio di proprietà (aumentandone la capacità), per arrivare alla costruzione di nuove infrastrutture come campi d'allenamento, strutture mediche e per la fisioterapia. Questi impianti sono i punti di riferimento per la città: non di rado accade, infatti, che giocatori di proprietà di altre squadre utilizzino gli impianti del Santos per le proprie cure fisioterapiche ed allenamenti specifici. Insieme a queste iniziative legate alla valorizzazione del patrimonio della società, sotto la presidenza Teixeira si puntò molto, come detto, sulla formazione di nuovi giocatori.

Nel 2002 la squadra del Santos vinse il titolo nazionale per la prima volta dopo il 1968, con un finale di stagione spettacolare, dopo un inizio in chiaro-scuro. Quella squadra fece conoscere al pubblico europeo molti giocatori, che divennero noti come "Os Meninos da Vila", riferimento al fatto che molti giocatori venivano dal vivaio della società. Date le difficili condizioni economiche in Brasile, alcuni dei campioni furono venduti all'estero, ma ciò non ha impedito al Santos di arrivare secondo nel campionato brasiliano e di raggiungere la finale della Copa Libertadores (persa contro il Boca Juniors) nel 2003. Lo smantellamento della squadra continuò, ma grazie a qualche acquisto azzeccato e alla guida dell'allenatore Luxemburgo, il Santos rivinse il titolo nazionale nel 2004, dopo una campagna piena di difficoltà, arbitraggi sfavorevoli, squalifiche ed addirittura il sequestro della madre della star Robinho. Il 2005 fu l'anno peggiore della gestione Teixeira, con risultati disastrosi sia a livello regionale (campionato Paulista), sia a livello nazionale (campionato brasiliano), sia a livello internazionale (Copa Libertadores). Il Santos sembrò uscire dalla crisi già l'anno dopo grazie alla conquista del campionato Paulista nel 2006, bissato nel 2007.

Nel 2009 iniziarono ad emergere talenti del calibro di Neymar e Ganso. Nel 2010, al comando di Dorival Júnior, con il ritorno di Robinho, la presenza di Arouca, Wesley, e un attacco devastante guidato da Ganso, Neymar, Robinho e André, la squadra ha vinto la Coppa del Brasile. Dopo 48 anni, il Santos tornò a essere campione della Libertadores, questa volta nel 2011 dopo aver superato gli uruguaiani del Peñarol in finale. Con la conquista dell'America, il Santos è stato accreditato per competere nel Mondiale per Club in Giappone, ma la squadra non poteva contenere il Barcellona in finale. Nel 2012 arrivò la ventesima vittoria del campionato per il club e la prima Recopa Sudamericana.

Nel 2015 e nel 2016 il Santos ha conquistato il campionato Paulista battendo in finale rispettivamente il Palmeiras e l'Audax.

Lo stadio del Santos è l'Urbano Caldeira, noto anche come Vila Belmiro. Venne inaugurato il 12 ottobre 1916 e può ospitare 20.120 spettatori. Tuttavia, il record di presenze sugli spalti è di 33.000 persone, riunitesi nel 1964 in occasione di una gara contro il Corinthians, finita 0-0.

Palmarès
Competizioni statali
Campionato Paulista: 1935, 1955, 1956, 1958, 1960, 1961, 1962, 1964, 1965, 1967, 1968, 1969, 1973, 1978, 1984, 2006, 2007, 2010, 2011, 2012, 2015, 2016
Torneo di Rio-San Paolo: 1959, 1963, 1964, 1966, 1997
Coppa FPF: 2004
Torneio Início Paulista: 1928, 1952, 1984
Torneio LPF: 1937
Taça Cidade de São Paulo: 1949
Taça Estado de São Paulo: 1970
Torneio Laudo Natel: 1975

Competizioni nazionali
Taça Brasil/Campionato brasiliano: 1961, 1962, 1963, 1964, 1965, 1968, 2002, 2004
Coppa del Brasile: 2010

Tornei Municipali Ufficiali
Campeonato Santista: 1913, 1915, 1944
Torneo Início Santista: 1940, 1958
Torneo Relámpago de Santos: 1945

Competizioni internazionali
Coppa Libertadores: 3 (record brasiliano a pari merito con il San Paolo ed il Grêmio), 1962, 1963, 2011
Coppa Intercontinentale: 2 (record brasiliano a pari merito con il San Paolo), 1962, 1963
Recopa Sudamericana: 2012
Coppa CONMEBOL: 1998
Supercoppa dei Campioni Intercontinentali: 1 (record condiviso con il Peñarol), 1968

Vari trofei 
Trofeo Teresa Herrera: 1959
Torneo del Messico: 1959
Torneo di Parigi: 1960, 1961
Torneo di Caracas: 1965
Torneo di New York: 1966
Torneo quadrangolare di Roma / Firenze: 1968
Torneo ottagonale del Cile: 1968
Torneo Amazon: 1968
Torneo di Kingston (Giamaica): 1971
Torneo Laudo Natel (San Paolo): 1975
Torneo Champions of America (Uruguay): 1983
Torneo di Barcellona: 1983
Kirin Cup: 1985
Trofeo Marsiglia: 1987

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1959, 1966, 1983, 1995, 2003, 2016
Coppa del Brasile: Finalista: 2015
Campionato Paulista: Finalista: 2009, 2014
Torneo Rio-San Paolo: Secondo posto: 1999
Coppa Libertadores: Finalista: 2003
Supercoppa Sudamericana: Semifinalista: 1996
Coppa del mondo per club FIFA: Finalista: 2011
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Cruzeiro Esporte Clube

Cruzeiro
Nome Completo: Cruzeiro Esporte Clube
Nickname: A Raposa (la volpe), Zeiro (Diminutivo di Cruzeiro), La Bestia Negra (La Bestia Nera), Celeste, Palestra Mineiro, Maior de Minas, Time do Povo, "Cabuloso" (Freaky)
Colori sociali: Blu Cobalto
Simboli Volpe
Inno: Hino ao Campeão (Jadir Ambrósio)
Città: Belo Horizonte
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 2 Gennaio 1921
Stadio: Mineirão, (62.547 posti), Inaugurazione 1965, Riapertura 21 dicembre 2012

Il Cruzeiro Esporte Clube, noto come Cruzeiro, è una società calcistica brasiliana con sede a Belo Horizonte nel quartiere Cruzeiro, nel Minas Gerais, dove fu fondata il 2 gennaio 1921 da immigrati italiani come risultato della grave crisi amministrativa del Yale Atlético Clube: decisero di fondare un nuovo club chiamato Società Sportiva Palestra Italia (da non confondere con l'omonimo club di San Paolo). Quando il Brasile entrò in guerra e si schierò contro le potenze dell'Asse il club fu rifondato con l'attuale nome.

È l'unica squadra brasiliana ad aver vinto la tripla corona, una sorta di treble verde-oro, avendo conquistato nello stesso anno, il 2003, il Campionato brasiliano, la Coppa del Brasile e il Campionato statale.

Il Cruzeiro è una delle squadre più antiche e di maggiore tradizione in Brasile. Dal 1971, anno della fondazione del massimo campionato, non è mai retrocesso (unica squadra insieme al Flamengo). È la seconda squadra brasiliana nel ranking della CONMEBOL ed ha la quinta più alta media spettatori nel calcio brasiliano. Ha vinto un totale di sette titoli internazionali ed è la squadra campione mineira in carica.

Nonostante l'attività principale del club sia il calcio, il Cruzeiro ha anche squadra professionistica come pallavolo e squadre semi-professionistiche, in sport come l'atletica leggera, le bocce e il bowling (boliche).

Il Cruzeiro nacque da una crisi politico-amministrativa del Yale A.C., una delle prime società sportive di Belo Horizonte, città nella quale vivevano molti immigrati italiani. Gli italiani di Belo Horizonte volevano seguire l'esempio degli italiani di San Paolo, che avevano fondato una loro squadra sportiva, il Palestra Itália, ora Palmeiras. Anche gli altri abitanti di Belo Horizonte volevano che la colonia italiana del Minas Gerais avesse la propria società.

Lo Yale, formato nel 1910, partecipò al Campeonato de Belo Horizonte fino al 1925, anno in cui la sezione calcio venne sospesa. La maggioranza dei calciatori dello Yale erano di origini italiane e, quando venne fondato il Palestra Itália, si legarono indissolubilmente al nuovo team. Con gran disappunto a Yale, in una piovosa notte del dicembre 1920, lo Yale si scisse e nacque il Palestra Itália (di Belo Horizonte), noto anche come Palestra Mineiro.

L'iniziativa venne presa da Null Savini, Spagnuolo Sundays, Sílvio Pirani, Júlio Lazarotti, Hamleto Magnavacca, Henriqueto Pirani e João Ranieri. Altri italiani avevano promesso il loro aiuto in caso di necessità, soprattutto dal punto di vista finanziario. Alcuni anni dopo, l'attività dello Yale sarebbe terminata, sopravvivendo però allo stesso tempo nel Cruzeiro. Il 20 dicembre 1920, il console italiano di Belo Horizonte indisse una riunione, in presenza di 195 persone, 92 delle quali avevano firmato un documento. Solo alcune proposte che erano state avanzate vennero approvate, rendendo necessaria una nuova riunione il 2 gennaio 1921, alla stessa ora e nello stesso luogo.

Il 2 gennaio circa 250 italiani apparvero per il grande evento, la fondazione della Sociedade Esportiva Palestra Itália (Società Sportiva Palestra Italia). I colori sociali adottati, non poteva essere diversamente, furono gli stessi del Tricolore italiano: il verde, il rosso e il bianco (nel 2005 questi colori riapparvero nelle uniformi da allenamento). La prima divisa della squadra consisteva di una maglia bianca, di pantaloncini bianchi e di calzettoni rossi. Sullo stemma, a forma di rombo, c'erano le iniziali SSPI. La società inizialmente permise la partecipazione soltanto di ragazzi della colonia italiana, fino al 1925, quando aprì le porte anche a sportivi di altre nazionalità.

Il debutto sul campo del Palestra avvenne nello Stadio del Prado Mineiro. Era una gara amichevole, il 3 aprile 1921, contro una selezione di giocatori del Nova Lima, con l'aggiunta di alcuni calciatori del Villa Nova, la squadra degli inglesi di Belo Horizonte, e del Palmeiras, un'altra squadra della città. Il Palestra vinse 2 a 0. L'autore dei gol fu Nani (Lazarotti João), al 16' del primo tempo e al 7' del secondo tempo. La squadra del Palestra era formata da: Nullo; Polenta e Ciccio; Checchino, Américo e Bassi; Lino, Spartaco, Nani, Henriqueto e Armandinho. Il Nova Lima schierava invece: Ferreira; Marcondes e Ruanico; Christovão, Bahiano e Oscar; Raymundo, Gentil, Badu, Damaso e Juá.

La prima presentazione ufficiale del Palestra al pubblico di Belo Horizonte fu in una gara contro l'Clube Atlético Mineiro, che il Palestra vinse 2 a 0. La squadra del Palestra era composta da: Nullo; Henriqueto e Polenta; Grande, Gallo e Checchino; Pederzoli, Parizi, Nani, Attílio e Armandinho.

Nel gennaio del 1942, il Brasile entrò nella Seconda guerra mondiale a fianco degli Alleati. Un decreto del Governo Federale proibì l'uso di termini legati alle nazioni nemiche nei nomi di enti, istituzioni, società, ecc. Con questo, il nome italiano venne rimosso e i direttori impiegarono 10 mesi per creare un nuovo nome e un simbolo per la società, interamente brasiliana. Il nome venne cambiato in Ypiranga: questa denominazione, però, non trovo molto consenso nel Consiglio, e così venne rimossa. Nell'ottobre un accordo tra i direttori scelse il nome Cruzeiro Esporte Clube. Cruzeiro è la costellazione della Croce del Sud, che può essere vista solo dall'emisfero australe, quindi non in Italia. Anche la tenuta di gioco venne cambiata: la maglia divenne blu e i calzoncini e i calzettoni bianchi (viceversa per la trasferta).

Comunque, soltanto nel novembre del 1942 il Cruzeiro fece la sua prima apparizione al mondo con la maglia blu-stellata, soppiantando il glorioso Palestra Itália. La prima presentazione come Cruzeiro Esporte Clube avvenne l'11 novembre 1942, sul campo dell'América Mineiro, in una partita arbitrata da João Narciso. Il Cruzeiro vinse 1 a 0, con un gol di Ismael al 38' minuto del primo tempo. La formazione del Cruzeiro quel giorno era: Geraldo II; Gerson e Azevedo; Rizão, Juca e Caieirinha; Nogueirinha, Orlando Fantoni, Niginho, Ismael e Zezé Papatela. Come allenatore Bengala. L'America, guidato da Jacyr de Assis, invece schierò: Aldo; Lulu e Pescoço; Cabral, Célio Bizzoto e Du; Coquinho, Alfredinho, Gabardinho, Gerson e Cara Larga. .

Con l'inaugurazione del Mineirão, il Gigánte da Pampulha, nel 1965, il Cruzeiro si trasformò in via definitiva. Divenne una potenza del calcio nazionale, guadagnando notorietà. La "squadra celestiale" introdusse al Brasile e al mondo stelle come Tostão, Wilson Piazza, Natal, Dirceu Lopes e molti altri. Il Cruzeiro divenne la più grande forza calcistica in Brasile, escluse le squadre di Rio e San Paolo.

Il Cruzeiro cominciò ad avere predominanza a livello nazionale negli anni sessanta, quando una squadra formata da giocatori come Tostão, Wilson Piazza e Fontana portò il club a vincere cinque campionati mineiri di fila e a conquistare la Taça Brasil sul Santos di Pelé (con le vittorie per 6-2 al Mineirão e per 3-2 a San Paolo).

Nel 1976, il Cruzeiro conquistò la sua prima Coppa Libertadores, battendo gli argentini del River Plate. Nel 1977 fu vicecampione nella medesima competizione, sconfitto in finale dal Boca Juniors, squadra argentina. Per quanto riguarda il Campionato brasiliano, nel 1974 il Cruzeiro fu per la prima volta vicecampione, dopo aver perso una decisiva e alquanto confusa gara contro il Vasco da Gama. Nel 1975 fu di nuovo vicecampione, questa volta battuto dall'Internacional di Porto Alegre. Negli anni settanta il Cruzeiro ebbe comunque successo anche in altre competizioni. Nel 1976, uno dei momenti migliori, partecipò per la prima volta alla Coppa Intercontinentale, ora Mondiale per club, incontrando il Bayern Monaco di Beckenbauer. I tedeschi vinsero per 2-0 a Monaco, mentre la gara al Mineirão si chiuse 0-0.

Gli anni ottanta non furono molto positivi per la società, dal momento che la squadra non ebbe molti successi e non vinse molti titoli, benché la "carestia" non durò molti anni.

Rispetto alle altre squadre brasiliane di vertice, il Cruzeiro ha un'impressionante lista di titoli che può essere paragonata solo a pochi altri team in Brasile. È indubbiamente la squadra più vittoriosa dei nostri giorni nel Minas Gerais. Nel 1990 terminò la crisi dei Celestes, che iniziarono una serie di 15 anni vincendo almeno un titolo all'anno. Questo include due Supercoppe Sudamericane (1991, 1992), una Recopa (1998), quattro Coppe del Brasile (1993, 1996, 2000, 2003), una Copa Oro (1995), una Supercopa Masters (1995), due Cope Sul-Minas (2001, 2002), nove Campionati mineiri (1990, 1992, 1994, 1996, 1997, 1998, 2003, 2004), una Copa Centro-Oeste (1999), il Supercampeonato Mineiro (2002), una seconda Coppa Libertadores (1997) e il primo Campionato brasiliano (2003), più altri titoli non elencati.

In questo periodo tra le file dei Cruzeirensi militarono molti giocatori famosi come Charles, Boiadeiro, Douglas, Ademir, Renato Gaúcho, Ronaldo, Nonato, Dida, Ricardinho, Luisão, Cris, Marcelo Ramos, Alex Alves, Serginho, Juan Pablo Sorín, Fred e Alex.

Il maggior exploit dell'ultimo decennio avvenne nel 2003, quando il Cruzeiro, sotto la guida dell'affermato allenatore Vanderlei Luxemburgo e capitanato da Alex, conquistò la "Tripla Corona". Per anni il Cruzeiro aveva cercato di vincere il campionato brasiliano, senza successo. Dopo alcuni secondi posti, nel 2003 riuscirono finalmente a vincere l'unico titolo che mancava nella bacheca, con 100 punti realizzati nella stagione e con 102 gol segnati. Nel 2003, oltre alla vittoria del Campionato brasiliano, A Raposa vinse anche la Coppa del Brasile e il Campionato statale, diventando il primo team brasiliano a vincere la tripla corona.

Nel 2004 il Cruzeiro continuò a far bene, vincendo la Taça Belo Horizonte Juniores, e, con stelle come Sorín, Fred e Cris, conquistando il Campeonato Mineiro. Dopo la grande gloria, nel 2005 il Cruzeiro non vinse nessun titolo importante, una cosa che non accadeva dal 1990. Non solo non vinsero alcun titolo, ma chiusero anche all'8º posto in campionato, prestazione alquanto negativa per una squadra di vertice. Negli anni successivi la squadra ha vinto altre quattro edizioni del Campionato Mineiro, alternandosi con i rivali dell'Atlético Mineiro.

Nel 2013 e nel 2014 il Cruzeiro ha ottenuto la vittoria del campionato brasiliano sotto la guida del tecnico Marcelo de Oliveira Santos soprattutto grazie all'apporto di calciatori del calibro di Éverton Ribeiro e Ricardo Goulart.

Fernando Pieruccetti, popolarmente noto come Mangabeira, ha creato la mascotte della società. La mascotte è una volpe, raposa in portoghese. Il team è ampiamente conosciuto in Brasile per la sua mascotte, che appare anche in TV e sui siti web che hanno a che fare con il Cruzeiro.

Mangabeira disse di essersi ispirato all'ex presidente del club, Mario Grosso, noto per essere molto sveglio e astuto, e di aver pensato che la volpe fosse perfetta. "Era un uomo che non avrebbe permesso a nessuno di raggirarlo. Era davvero furbo, abile, intelligente e ingegnoso, proprio come una volpe", osservò il vignettista.

L'evoluzione dello stemma del Cruzeiro ha seguito quella delle divise da gioco. Il club nacque come Società Sportiva Palestra Itália: lo stemma era un rombo con le iniziali PI, dopo in 1927 SSPI. Nel 1942 comunque, in una gara contro il São Cristóvão, il club cominciò a utilizzare un nuovo stemma: un cerchio blu con cinque stelle bianche all'interno, a simboleggiare la disposizione degli astri nella Croce del Sud. Il Cruzeiro appose sulle divise blu cinque stelle, disponendole su tutto il busto. Nel 2004 è stato cucito sul petto, come tutte le altre squadre, lo stemma con le stellette. Nello stesso anno lo scudetto è stato mutato: al semplice cerchio con cinque stelle è stato aggiunto un cerchio con la scritta CRUZEIRO ESPORTE CLUBE intorno. Negli anni il Cruzeiro ha aggiunto e rimosso diversi particolari allo stemma, come nel 2003, quando erano presenti due trofei sui lati, a simboleggiare le due Coppe Libertadores vinte. Nel 2005 venne aggiunta una corona con i due trofei, a rappresentare la "Tripla Corona" del 2003. Nel 2006 sono stati rimossi i due trofei ed è rimasta solo la corona.

L'inno ufficiale, Hino ao Campeão, venne scritto da Jadir Ambrósio nel 1966, in omaggio alla squadra che tifava. Non aveva pensato di farne l'inno ufficiale, ma una volta che i tifosi cominciarono a sentirlo piacque loro così tanto da adottarlo come nuovo inno. Il Cruzeiro ha avuto anche un altro inno, originariamente scritto da Arrigo Buzzacchi e da Tolentino Miraglia quando il club era ancora italiano (fino al 1925), quando cioè si chiamava Palestra Itália. L'inno, pubblicato sui quotidiani in Brasile il 5 maggio 1922, venne denominato Hino ao Palestra.

In molti stati o regioni ci sono due squadre principali che diventano grandi rivali e si contendono il titolo. L'Atlético Mineiro e il Cruzeiro non fanno eccezione. È il più grande derby nel Minas Gerais, e, insieme a quelli di Rio, a quelli di San Paolo e a quello di Porto Alegre, è uno dei più grandi del Brasile.

C'è una grande rivalità anche tra le tifoserie, sempre per decidere quale delle due squadre sia più forte. Nella storia, l'Atlético è riuscito a vincere 169 derby, il Cruzeiro 138 e ci sono stati 113 pareggi, su un totale di 420 derby. Il Cruzeiro ha vinto 106 titoli (ufficiali e non ufficiali), di lunga il più vittorioso dei due team mineiri. Il Cruzeiro ha anche la più grande tifoseria in Brasile, escluse le squadre di Rio e di San Paolo, e, quindi, anche la più grande del Minas Gerais. A livello nazionale il Cruzeiro è risultato essere la squadra più vittoriosa del Minas Gerais: l'Atlético non è stato in grado di dimostrare il contrario, venendo retrocesso in Série B nel 2005, uno dei momenti più tristi della storia dei bianco-neri.

Ma quando le due squadre giocano l'una contro l'altra, sembra che la storia o le statistiche significhino ben poco per i giocatori, dato che ogni volta i due club mettono in scena un combattuto show. Il Cruzeiro ha vinto l'ultimo derby per 3 a 2.

Insieme queste due squadre hanno vinto ben il 75% dei campionati del Minas Gerais. Se si aggiunge anche l'América, terza squadra più titolata, la percentuale sale al 91%.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: 1966, 2003, 2013, 2014
Coppa del Brasile: 1993, 1996, 2000, 2003, 2017, 2018

Competizioni statali
Copa Sul-Minas: 2001, 2002
Copa Centro-Oeste: 1999
Taça Minas Gerais: 1973, 1982, 1983, 1984, 1985
Campionato Mineiro
1926, 1928, 1929, 1930, 1940, 1943, 1944, 1945, 1956, 1959, 1960, 1961, 1965, 1966, 1967, 1968, 1969, 1972, 1973, 1974, 1975, 1977, 1984, 1987, 1990, 1992, 1994, 1996, 1997, 1998, 2003, 2004, 2006, 2008, 2009, 2011, 2014, 2018, 2019
Supercampeonato Mineiro: 2002
Copa dos Campeões Mineiros: 1991, 1999
Tournament Start: 1926, 1927, 1929, 1938, 1940, 1941, 1943, 1944, 1948, 1966

Competizioni internazionali
Coppa Libertadores: 1976, 1997
Supercoppa Sudamericana: 1991, 1992
Recopa Sudamericana: 1998
Copa de Oro: 1995
Copa Master: 1994

Competizioni giovanili
Coppa San Paolo Juniores: 2007
Taça Belo Horizonte Juniores: 1985, 1993, 1995, 2001, 2004
Copa Santiago di calcio giovanile: 2002, 2004
Brasileirão Juniores: 2007, 2010, 2012
Torneo Internazionale Città di Gradisca - Trofeo Nereo Rocco: 1999, 2002

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1969, 1974, 1975, 1998, 2010
Coppa del Brasile: Finalista: 1998, 2014
Primeira Liga: Semifinalista: 2017
Copa dos Campeões: Finalista: 2002
Copa Sul-Minas: Finalista: 2000
Coppa Libertadores: Finalista: 1977, 2009
Recopa Sudamericana: Finalista: 1992, 1993
Supercoppa Sudamericana: Finalista: 1988, 1996
Copa de Oro: Semifinalista: 1993
Coppa Mercosur: Finalista: 1998
Coppa Intercontinentale: Finalista: 1976, 1997
Copa Master de Supercopa: Finalista: 1992
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Botafogo de Futebol e Regatas

Botafogo
Nome Completo: Botafogo de Futebol e Regatas
Nomi Precedenti: Botafogo Football Club et Club de Regatas Botafogo
Nickname: Fogão (The Big Fire), Estrela Solitária (The Lone Star), O Glorioso (The Glorious One), Fogo, Bota, Alvinegro, O Mais Tradicional (The Most Traditional), Time de General Severiano
Colori sociali: Nero e Bianco
Città: Rio de Janeiro
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 12 Agosto 1904
Stadio: Stadio Nilton Santos, (46.931 posti)

Il Botafogo de Futebol e Regatas, chiamato semplicemente Botafogo, è una società polisportiva brasiliana con sede a Rio de Janeiro. È noto soprattutto per la sua squadra di calcio, classificatasi dodicesima nella classifica dei migliori club del XX secolo stilata dalla FIFA. Il Botafogo ha vinto 21 volte il campionato Carioca.

Gli altri sport in cui è attiva la polisportiva sono calcio a 5, canottaggio, nuoto, pallacanestro, pallanuoto e pallavolo.

Il simbolo della società è una stella a cinque punte, rappresentata sullo stemma. Il termine Botafogo significa "metti fuoco", ed è anche il nome del quartiere omonimo da cui il club ha origine.

Il Botafogo è una delle quattro grandi squadre di Rio de Janeiro insieme a Flamengo, Fluminense e Vasco da Gama. Altre squadre di Rio sono il Bangu e l'America.

Il 1º luglio 1894 venne fondato il Club de Regatas Botafogo, una società di canottaggio. Il nome evocava il quartiere in cui si trovava la sede. I colori della squadra erano il bianco e il nero e il suo simbolo era la stella solitaria, la cosiddetta Estrela d'Alva, ossia la prima stella ad apparire nel cielo (in realtà non è una stella, ma il pianeta Venere). Presto, vincendo diverse competizioni, divenne una delle più forti squadre di canottaggio di Rio de Janeiro, insieme a rivali come Flamengo, Vasco da Gama, Guanabara, Icaraí e São Cristóvão.

Circa dieci anni più tardi, il 12 agosto 1904, venne fondato un altro club nel quartiere, l'Electro Club, primo nome dato al Botafogo Football Club. L'idea venne durante una lezione di algebra nel collegio "Alfredo Gomes", quando Flávio Ramos scrisse all'amico Emmanuel Sodré: «Itamar ha una squadra di calcio in Via Martins Ferreira. Fondiamone anche noi una, in Largo dos Leões, che ne pensi? Possiamo chiedere ai Wernecks, ad Arthur César, a Vicente e a Jacques». E così nacque l'Electro Club, anche se tale nome non sarebbe durato a lungo.

Grazie ad un suggerimento di Dona Chiquitota, la nonna di Flávio, la società venne rinominata Botafogo Football Club il 18 settembre dello stesso anno. I colori adottati furono il bianco e il nero, come quelli della Juventus, la squadra per cui tifava Itamar Tavares (uno dei fondatori del club), e lo stemma, disegnato da Basílio Vianna Jr., in stile svizzero con il monogramma BFC. Il Botafogo Football Club sarebbe presto diventato una delle squadre di calcio più forti di Rio, vincendo tre Campionati Carioca in pochi anni.

Lo stesso nome, lo stesso quartiere, gli stessi colori e la cosa più importante: gli stessi tifosi. Sembrava che il destino di entrambe le squadre fosse uno solo. L'idea della fusione cominciò a sembrare realizzabile dopo una partita di pallacanestro tra le due squadre, disputata l'11 giugno del 1942, durante la quale il giocatore del Botafogo FC Armando Albano morì improvvisamente.

Riguardo al tragico avvenimento, Augusto Frederico Schmidt, presidente del CR Botafogo, disse: «Adesso, dichiaro ad Albano che questa sua ultima gara è terminata con la vittoria della sua squadra. Non giocheremo finché il tempo sul cronometro non sarà arrivato al termine. Tutti vogliamo che il giovane combattente lasci questa grande notte da vincitore. Lo salutiamo così». Eduardo Góis Trindade, presidente del Botafogo FC, dichiarò: «Nelle gare tra le nostre squadre, solo uno può essere il vincitore: il Botafogo!». Quindi Schmidt annunciò la fusione: «Cos'altro ci serve affinché le nostre società diventino una sola?». E così fecero: l'8 dicembre 1942 i due club finalmente si fusero insieme con il nome di Botafogo de Futebol e Regatas. Lo stemma del Football Club divenne nero e il monogramma venne sostituito dalla stella del Clube de Regatas. Questo stemma, secondo lo statuto del team, non può essere modificato. Gli sport d'acqua mantennero lo stemma del Clube de Regatas, tutto nero, mentre gli sport sulla terraferma mantennero quello del Football Club, maglia a strisce bianco-nere verticali con pantaloncini neri.

Il primo momento di gloria per il Botafogo si verificò poco dopo la fondazione. Il team vinse il Campionato Carioca nel 1907, nel 1910 e nel 1912. La squadra vinceva spesso le sue partite con ampi scarti, come un 24-0 sul Mangueira (massimo punteggio nel calcio brasiliano). Per questa ragione, il Botafogo venne soprannominato O Glorioso (il Glorioso).

Dopo questo periodo, i bianconeri non vinsero più nulla per 18 anni finché, nel 1930, non si aggiudicarono il loro quarto campionato statale. Poco dopo vinsero per quattro anni di fila il campionato statale, evento mai eguagliato: nel 1932, nel 1933, nel 1934 e nel 1935. In quella squadra giocavano Carvalho Leite, Pamplona, Nilo, Patesko e il celebre bomber Leônidas.

In quegli anni, il Botafogo diede alla Nazionale brasiliana quattro giocatori per i Mondiali 1930, nove per i Mondiali 1934 e cinque per i Mondiali 1938. In totale, il Botafogo è la squadra che ha dato più calciatori alla nazionale brasiliana: 97, 46 dei quali hanno partecipato ai mondiali.

Negli anni quaranta, poco dopo la creazione del Botafogo de Futebol e Regatas, il giocatore più forte della squadra era l'attaccante Heleno de Freitas, autore di 204 gol in 233 partite; tuttavia egli non vinse neanche un campionato e si trasferì al Boca Juniors nel 1948, proprio l'anno in cui il Botafogo vinse il suo nono campionato statale.

Negli anni cinquanta e sessanta il Botafogo visse i migliori momenti. Con Garrincha, Nílton Santos, Didi, Amarildo, Mário Zagallo, Manga e Quarentinha, la squadra vinse il campionato carioca nel 1957, nel 1961 e nel 1962 e il Torneo Rio-San Paolo nel 1962, nel 1964 e nel 1966. Il club cominciò ad avere una grande rivalità con il Santos, squadra di Pelé, in seguito alla sconfitta in finale di Taça Brasil del 1962 e all'eliminazione in semifinale di Coppa Libertadores dello stesso anno ad opera del Santos. Il Botafogo formò la base della Nazionale brasiliana ai Mondiali 1958 e a quelli del 1962, vinti entrambi dalla squadra verdeoro.

Il periodo d'oro del Botafogo continuò fino alla fine degli anni sessanta. Jairzinho, Paulo César Lima, Gérson e Roberto Miranda furono alcuni dei giocatori che vinsero il Campionato Carioca nel 1967 e nel 1968 e la Taça Brasil nel 1968.

Dopo i successi di fine anni sessanta, il club andò incontro a 21 anni senza vincere neanche un titolo importante, fino al 1989, quando conquistò il campionato statale davanti al Flamengo. Un anno dopo, la squadra lo vinse di nuovo, questa volta sul Vasco da Gama.

Negli anni novanta, il Botafogo vinse la Coppa CONMEBOL nel 1993, il campionato brasiliano nel 1995, il Trofeo Teresa Herrera e il Torneo Municipale nel 1996, il campionato carioca nel 1997 e il torneo Rio-San Paolo nel 1998. Tra l'altro perse la finale di Coppa di Brasile nel 1999 contro la Juventude.

Il Botafogo retrocesse in Série B per la prima volta, dopo essersi classificato ultimo nel campionato 2002. Nel 2003 si classificò al secondo posto in Série B dietro al Palmeiras e ritornò in Série A.

Nel 2006, la squadra vinse per la 18ª volta il Campionato Carioca. Al giorno d'oggi, il Botafogo è l'unica squadra brasiliana a poter vantare la vittoria del campionato (statale) in tre secoli diversi: vinse infatti il campionato statale di canottaggio nel 1899, molti campionati nel XX secolo e quest'ultimo nel XXI secolo. Nel 2010 la squadra conquista per la 19ª volta il Campionato Carioca, bissando il titolo anche nel 2013.

I colori del Botafogo sono il bianco e il nero.

L'uniforme di gioco della squadra è costituita da una maglia nera con strisce bianche verticali, da calzoncini neri e da calzettoni grigi. La seconda tenuta è tutta bianca. Può essere utilizzato come seconda o terza divisa anche un completo nero. In rare occasioni i calzettoni, benché tradizionalmente grigi, possono essere neri o anche bianchi.

Lo stemma del Botafogo presenta la cosiddetta "Stella Solitaria" (Estrela Solitária) in bianco su sfondo nero. Venne disegnato nel 1942, anno della fusione; prima sia il Club de Regatas Botafogo sia il Botafogo Football Club avevano un proprio stemma. Quello del Club Regatas aveva la stella sulla metà sinistra, un paio di remi sulla metà destra, e, sotto, le iniziali del nome della società (C.R.B.). Lo stemma del Football Club aveva anch'esso le iniziali della società (B.F.C.), scritte in nero su fondo bianco. La forma di quest'ultimo stemma venne usata come base per quello del Botafogo de Futebol e Regatas.

La vecchia bandiera del Club de Regatas Botafogo era completamente bianca, con un piccolo quadrato nero al cui interno era raffigurata la Stella Solitaria. Il Botafogo FC aveva invece una bandiera con nove strisce bianche e nere, e lo stemma sistemato in mezzo. La squadra attuale basa il suo vessillo su quelle delle due vecchie società: la bandiera ha cinque strisce nere e quattro strisce bianche, con un quadrato nero nel quarto superiore sinistro con la Stella Solitaria.

La prima mascotte del club fu Paperino, poi abbandonato a causa di problemi con i diritti d'autore. Oggi, la mascotte è Manequinho, una replica del Manneken Pis situato all'ingresso della sede del club. Ad ogni modo, i tifosi del Botafogo hanno sempre largamente utilizzato anche il cane Biriba come mascotte: in particolare Biriba era il talismano del Botafogo nei tardi anni quaranta.

La squadra è soprannominata Fogo, Bota (abbreviazioni del nome ufficiale), Fogão (accrescitivo di Fogo, è il soprannome più usato), Alvinegro ("bianco-nero"), O clube da Estrela Solitária ("la squadra della Stella Solitaria", in riferimento al principale simbolo del club) e O Glorioso ("il Glorioso", soprannome datogli dopo le splendide stagioni degli anni dieci).

Il primo stadio utilizzato dal Botafogo era situato in Via Voluntários da Pátria. Venne usato tra il 1908 e il 1911. L'anno seguente, la squadra dovette giocare le proprie gare in Via São Clemente. Il club finalmente trovò un campo nel quartiere di Botafogo. Chiamato General Severiano dal nome della via di accesso allo stadio, il Botafogo cominciò a usare questo stadio nel 1913. Vennero fatte alcune migliorie con la costruzione di un'area di intrattenimento, nel 1928, e con l'espansione dell'area cementata dello stadio, nel 1938.

Nel 1950, in occasione dei Mondiali di calcio in Brasile, venne costruito lo stadio Maracanã. Da allora, quello che una volta era il più grande stadio del mondo divenne la casa del Botafogo in molte gare importanti a Rio de Janeiro.

Comunque, la società perse il possesso dello stadio General Severiano nel 1977 a causa di numerosi debiti. L'impianto venne venduto alla Companhia Vale do Rio Doce e demolito. Il Botafogo si trasferì nel sobborgo di Marechal Hermes e lì, nel 1978, costruì un nuovo stadio, chiamato "Mané Garrincha".

All'inizio degli anni novanta il Botafogo prese in affitto lo stadio Caio Martins, un piccolo impianto nella vicina cittadina di Niterói. Nel 1992 la squadra poté finalmente tornare allo stadio General Severiano, inaugurato però solo nel 1995, non più come stadio, ma come piscina, palestra e campo da calcio.

Dopo anni di utilizzo del Caio Martins e del Maracanã come stadi casalinghi, il Botafogo cominciò ad utilizzare il General Severiano come campo di allenamenti, mentre il Caio Martins venne chiuso nel 2004. Il Maracanã, proprietà del governo dello Stato di Rio de Janeiro, nel 2006 divenne la casa della squadra.

Dal 2007 il Botafogo disputa le proprie partite casalinghe nello Stadio Nilton Santos, avente una capienza di 46.931 posti, creato originalmente per i XV Giochi panamericani.

Le grandi rivali del Botafogo sono della città di Rio: sono il Fluminense, il Flamengo e il Vasco da Gama. Le altre principali rivali sono il Corinthians, il Santos, il Palmeiras e il São Paulo (i quattro club di San Paolo), l'Atlético Mineiro e il Cruzeiro (le due grandi di Belo Horizonte), il Grêmio e l'Internacional (le squadre di Porto Alegre).

In particolare, la sentita rivalità con il Fluminense, fondato il 22 ottobre 1905, è la più antica del calcio brasiliano.

Palmarès
Competizioni statali
Campionato Carioca: 1907, 1910, 1912, 1930, 1932, 1933, 1934, 1935, 1948, 1957, 1961, 1962, 1967, 1968, 1989, 1990, 1997, 2006, 2010, 2013, 2018
Torneio Início do Rio de Janeiro: 1934, 1938, 1947, 1961, 1962, 1963, 1967, 1977
Taça Guanabara: 1967, 1968, 1997, 2006, 2009, 2010, 2013, 2015
Taça Rio: 1989, 1997, 2007, 2008, 2010, 2012, 2013
Taça Cidade Maravilhosa: 1951, 1996

Competizioni nazionali
Taça Brasil/Campionato brasiliano: 1968, 1995
Campeonato Brasileiro Série B: 2015

Tornei Interstatali
Torneo Rio-San Paolo: 1962, 1964, 1966, 1998
Copa de Campeones Río-São Paulo: 1931
Torneio Interestadual Brasileiro: 1931
Taça Rio-Sul: 1931

Tornei Statali non ufficiali
Torneo João Teixeira de Carvalho: 1958
Taça Augusto Pereira da Mota (2do Turno Estadual): 1975
Taça José Vander Rodrigues Mendes (2do Turno Estadual): 1976 

Competizioni internazionali
Coppa CONMEBOL: 1993

Tornei Internazionali
Tournoi de Paris :1963
Teresa Herrera Trophy :1996

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1962, 1972, 1992
Campeonato Brasileiro Série B: Secondo posto: 2003
Coppa del Brasile: Finalista: 1999
Torneo Rio-San Paolo: Secondo posto: 1960, 1961, 2001
Coppa Libertadores: Semifinalista: 1963, 1973
Recopa Sudamericana: Finalista: 1994
Coppa Master di Coppa CONMEBOL: Semifinalista: 1996
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Fluminense Football Club

Fluminense
Nome Completo: Fluminense Football Club
Nickname: Tricolor carioca, Fluzão, Nense, Flu, Tricolor, Time de Guerreiros
Colori sociali: Verde, Bianco e Granata
Inno: Fluminense, Lamartine Babo
Città: Rio de Janeiro
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 21 Luglio 1902
Stadio: Maracanã, (Maracanà 78.838 posti)
Stadio: Laranjeiras, (Laranjeiras 8,000 posti)

Il Fluminense Football Club è una società polisportiva brasiliana con sede a Rio de Janeiro. Venne fondato il 21 luglio 1902.

La parola Fluminense deriva dall'aggettivo latino relativo a flumen, "fiume" (o rio in portoghese). L'aggettivo viene usato anche per riferirsi ai nativi dello stato di Rio de Janeiro (Flumen Januarii, in latino). Per questo motivo[non chiaro] in italiano, così come in portoghese, si antepone a "Fluminense" l'articolo maschile ("O Fluminense" in portoghese, "il Fluminense" in italiano).

La sezione calcistica è quella più importante e la più amata dai tifosi. Il Fluminense ha vinto quattro campionati brasiliani e due tornei di Rio-San Paolo, la massima competizione interstatale prima della nascita del campionato nazionale. È degno di nota anche il trionfo nel Torneo Internazionale dei Club Campioni del 1952, competizione organizzata dalla Confederação Brasileira de Desportos che la FIFA considera antesignana de facto della Coppa Intercontinentale e della Coppa del mondo per club.

Il Fluminense è, insieme al Botafogo, al Vasco da Gama e al Flamengo, una delle quattro principali squadre di Rio de Janeiro.

Fu Oscar Cox a introdurre il calcio nella città di Rio. Aveva giocato a calcio in Svizzera, durante i suoi studi a Losanna.


Uniforme usata nell'anno 1905.
Quando ritornò a Rio, all'età di 22 anni, riunì un gruppo di ragazzi che volevano anch'essi giocare a questo (all'epoca) poco conosciuto sport. Dopo aver disputato alcune partite a Rio e a San Paolo, decisero di fondare un club.

La riunione per la fondazione si tenne il 21 luglio 1902, nell'abitazione di Horácio da Costa Santos, in Rua Marques de Abrantes 51 a Rio. Oscar Cox venne eletto primo presidente.

La prima gara della nuova società venne giocata il 19 ottobre 1902 sul campo del Cricket Club Paysandu contro il Rio FC. Il Fluminense vinse 8-0 e il primo gol venne segnato proprio da Horácio da Costa Santos.

Nel 1906 quella squadra vinse il primo campionato a cui avesse mai partecipato, il Campionato Carioca, torneo statale di Rio de Janeiro. Vinse anche i successivi tre campionati, nel 1907, nel 1908 e nel 1909.

Nel 1911, il club fu di nuovo campione, vincendo tutte le gare di quell'edizione del Campionato Carioca. Tuttavia, al termine di quell'anno si verificò una grave crisi, con nove giocatori che abbandonarono la squadra dopo un'accesa discussione su chi avrebbe dovuto guidare la squadra. Questi nove giocatori decisero di trasferirsi al Flamengo, che all'epoca gareggiava solo nel canottaggio.

Con la fondazione della sezione calcistica del Flamengo, cominciò una delle più famose rivalità nel calcio brasiliano: il Fla-Flu. Il primo di questi derby venne giocato il 7 luglio 1912: benché nel Flamengo giocassero quasi tutti i calciatori che avevano vinto il campionato dell'anno prima, il Fluminense, nel quale di quell'undici erano rimasti solo Oswaldo Gomes e James Calvert, prevalse col punteggio finale di 3-2.

Il 27 luglio 1914, la Fluminense ospitò la prima gara della nazionale brasiliana, che fronteggiò la squadra inglese dell'Exeter City. Il Brasile vinse 2-0 e il giocatore del Fluminense Oswaldo Gomes segnò il primo gol della partita (e, quindi, anche della Nazionale brasiliana).

La Coppa olimpica è il trofeo più alto e più ambito nel mondo dello sport. Chiamato anche "Coppa d'Onore", mira a riconoscere ogni anno l'istituzione che, a discrezione del Comitato olimpico internazionale, ha fatto di più per promuovere il movimento olimpico e dello sport.

La concessione del titolo è fatta dal CIO dopo un esame rigoroso e dettagliato dei fascicoli presentati dai richiedenti.

Il Fluminense Football Club è l'unica squadra di calcio al mondo e unica istituzione in Brasile ad aver ricevuto la Coppa (1949).

La Coppa Olimpica (Coupe Olympique) è stata istituita nel 1906 dal barone Pierre de Coubertin, fondatore dei moderni Giochi Olimpici ed è stata assegnata per la prima volta nel 1906, al Touring Club di Francia.

Lo stadio in cui il Fluminense disputa le proprie partite interne è l'Estádio das Laranjeiras, costruito nel 1905. La capienza è attualmente di 8.000 persone, ma in precedenza era di 25.000 posti.

L'interesse pubblico nel miglioramento dello stadio avvenne negli anni sessanta, quando il club vendette una parte dei suoi impianti per la costruzione di quella che è ora la Rua Pinheiro Machado.

Il Laranjeiras è lo stadio più antico del Brasile.

In generale, soprattutto per le gare più importanti, il Fluminense gioca le proprie partite allo stadio Maracanã.

I tifosi sono detti Tricolores, in riferimento ai tre colori della maglia della squadra (rosso-violetto, bianco e verde).

Uno dei più famosi cori della tifoseria è "A Bênção, João de Deus" ("Benedicici, Giovanni di Dio"), canzone che venne composta in onore di papa Giovanni Paolo II in occasione della sua visita in Brasile nel 1980.

I tifosi del Fluminense sono solitamente collegati alle classi alte di Rio de Janeiro, in opposizione a quelli che tengono per il Vasco da Gama. Comunque, la popolarità del club raggiunge tutti gli strati sociali.

Ci sono circa 3,6 milioni di tifosi del Fluminense in tutto il Brasile, secondo l'ultima ricerca della PLURI, datata 2013.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: 1970, 1984, 2010, 2012
Coppa del Brasile: 2007
Torneo di Rio-San Paolo: 1957, 1960
Primeira Liga: 2016
Campeonato Brasileiro Série C: 1999
Taça Ioduran – Rio-São Paulo: 1919

Competizioni statali
Campionato Carioca
1906, 1907, 1908, 1909, 1911, 1917, 1918, 1919, 1924, 1936, 1937, 1938, 1940, 1941, 1946, 1951, 1959, 1964, 1969, 1971, 1973, 1975, 1976, 1980, 1983, 1984, 1985, 1995, 2002, 2005, 2012
Taça Guanabara: 1966, 1969, 1971, 1975, 1983 (imbattuto), 1985 (imbattuto), 1991, 1993 (imbattuto), 2012, 2017 (imbattuto)
Taça Rio: 1990, 2005, 2018 (imbattuto)
Torneio Início do Rio de Janeiro: 1916, 1924, 1925, 1927, 1940, 1941, 1943, 1954, 1956, 1965
Copa Rio FERJ : 1998
Taça João Coelho Netto: 1980 (antecesora de la Taça Guanabara)
Taça Fadel Fadel: 1972 (antecesora de la Taça Río)
Taça Francisco Laport: 1972 (antecesora de la Taça Río)
Taça Amadeu Rodrigues Sequeira: 1976 (3º turno del Campeonato Carioca de 1976)
Taça José Ferreira Agostinho: 1973 (3º turno del Campeonato Carioca de 1973)
Torneo Municipal de Rio de Janeiro: 1938, 1948
Torneo Abierto de Rio de Janeiro: 1935
Taça Oscar Cox - Torneo Extra de Rio de Janeiro: 1941

Competizioni internazionali
Torneo Internazionale dei Club Campioni: 1952
Copa Olímpica: 1949 (Otorgado por Comité Olímpico Internacional)
Carioca Champion of the 20th Century: 1906-2000

Altre competizioni
Trofeo Teresa Herrera (Spagna): 1977
Torneo di Parigi Francia): 1976, 1987
Kirin Cup (Giappone): 1987
Taça Moscatel de Setúbal (Portogallo): 1915/1918
Taça Vulcain (Fluminense vs. Sporting Clube de Portugal) (Brasile): 1928
Copa General Manuel A. Odria (Perù): 1950
Troféu Emboteladora de Tampico(Messico): 1960
Taça Copa Embajador de Brasil (Perù): 1960
Torneio Internacional de Verano de Río de Janeiro (Brasile): 1973
Troféu Govierno de Luanda Ramiro Pedrosa (Angola): 1973
Copa Ciudad Viña del Mar (Cile): 1976
Torneio de Seúl (Corea del Sud): 1984
Taça Amizade dos Campeões (Angola): 1985
Torneo de Kiev (Ucraina): 1989

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Semifinalista: 1960, 1966, 1975, 1976, 1988, 1991, 1995, 2001, 2002
Coppa del Brasile: Finalista: 1992, 2005
Torneo Rio-San Paolo: Secondo posto: 1954
Coppa Libertadores: Finalista: 2008
Coppa Sudamericana: Finalista: 2009
Torneio Octogonal Rivadavia Corrêa Meyer: Semifinalista: 1953
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Clube Atlético Mineiro

Clube Atlético Mineiro
Nome Completo: Clube Atlético Mineiro
Nickname: "Galo", "Alvinegro"
Colori sociali: Bianco e Nero
Simboli: gallo
Inno: Hino ao Clube Atlético Mineiro, Vicente Motta
Città: Belo Horizonte
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 1908
Stadio: Stadio Raimundo Sampaio, (23 650 posti)

Il Clube Atlético Mineiro, noto semplicemente come Atlético Mineiro, è una società calcistica di Belo Horizonte, Minas Gerais, fondata il 25 marzo 1908.

Nel suo palmarès può vantare a livello internazionale una Coppa Libertadores, due Coppe CONMEBOL e una Recopa Sudamericana.

La prima partita ufficiale della storia dell'Atlético fu contro lo Sport Club Foot-Ball, la squadra più antica della città. Era il 21 marzo 1909. Il Galo vinse per 3 a 0, il primo gol segnato da Aníbal Machado. Lo Sport pretese la rivincita, ma perse nuovamente, per 2 a 0. I dirigenti vollero ancora una partita, che persero per 4 a 0.

Nel 1937 l'Atlético ha vinto il suo primo titolo nazionale sconfiggendo i grandi campioni statali, comprese Fluminense FC di Rio de Janeiro.

Il "Torneo Inverno" fu un vero e proprio torneo tra l'Atlético e vari club europei. Il calcio europeo stava riaprendosi dopo la seconda guerra mondiale. Il calcio brasiliano all'epoca fu visto di buon occhio, nonostante la sconfitta nella Coppa del mondo del 1950, tenutasi proprio in Brasile, nella storica finale contro l'Uruguay nel Maracanã. La Germania stava appunto ristrutturando il proprio calcio e scelse l'Atlético come rappresentante del calcio brasiliano per promuovere il calcio. La CBD (l'allora federazione brasiliana di calcio) esitò inizialmente, ma poi acconsentì. L'Atlético disputò 10 partite, vincendone 6, pareggiandone 2 e perdendone altrettante.

Nel 1969 l'Atlético, giocando in "casa", nello stadio Mineirão, sconfisse la nazionale titolare (con Pelé e tutti gli altri), che nel 1970 sarebbe stata campione del mondo. I gol atleticani furono segnati da Amaury e Dadá Maravilha, per il Brasile Pelé. Da quella partita la CBF proibì di disputare partite amichevoli con squadre di club, regola che decadde nel 2005. I tifosi atleticani a volte si riferiscono alla loro squadra come "campioni della Coppa del Mondo del 1970".

Nel 2013, grazie al successo ai rigori nella finale ai danni dei paraguaiani dell'Olimpia, conquista la Coppa Libertadores.[1][2] Ancora nel 2013 viene clamorosamente sconfitto dal Raja Casablanca per 3-1 alla seconda semifinale della Coppa del Mondo per Club. Nel 2014 vince la sua prima Coppa del Brasile contro i rivali del Cruzeiro.

All'inizio degli anni trenta, il caricaturista Mangabeira scelse per ogni squadra mineira un animale (quale mascotte). Per l'Atlético scelse il gallo carijó, bianco e nero, un gallo da lotta. Fu senza dubbio una scelta azzeccata, la tifoseria ben presto l'adotto come simbolo della passione "alvinegra" (bianco-nera).

L'uniforme è composta dalla maglia con strisce bianco-nere verticali, con lo stemma della squadra nel petto. Il numero nel retro della maglia è dorato o di color rosso. I pantaloncini sono neri con calzettoni bianchi, bordati di nero o totalmente bianchi. L'uniforme di riserva è normalmente composta da una maglietta bianca, pantaloncini neri e calzettoni bianchi, oppure da maglia, pantalonicini e calzettoni neri. L'attuale fabbricante del materiale sportivo è l'azienda tedesca Puma.

Il caricaturista Fernando Pieruccetti (soprannominato "Mangabeira), del giornale "A Folha de Minas" ricevette l'incarico di disegnare una mascotte per ogni squadra mineira. Alcune persone volevano che un piccolo indio fosse la mascotte dell'Atlético. Ma il "Mangabeira" preferì il Gallo vista la simpatia che i tifosi avevano per questo animale. "Mangabeira" giustificò la scelta con queste parole:

«L'Atlético è sempre stato una squadra di razza. Ma sembra un gallo da combattimento, che non si arrende mai e combatte fino alla fine!»

Il "Mangabeira" fu il creatore del Gallo, ma il maggior divulgatore fu il leggendario giocatore Zé do Monte, che difese i colori dell'Atlético negli anni cinquanta. In quei tempi sempre entrava in campo con un Gallo Carijó!

Il primo terreno di gioco era localizzato nella Rua Guajajaras. Ma furono rubate le porte del campo. Margival (l'allora presidente) procurò un altro campo da gioco, nell'Avenida Paraopeba (oggi Augusto de Lima), ma dopo poco tempo fu requisita dal Governo per costruire la segreteria di salute. Allora l'Atlético passò ad occupare le vecchie installazioni di gioco dell'ormai istinto Sport Club Foot Ball, a lato della Praça da Estação, fino al 1921, quando il Governo donò all'Atlético uno spazio nell'Avenida Olegário Maciel per compensare quello che aveva requisito. Lì fu costruito lo stadio Antônio Carlos.

La partita d'inaugurazione dello stadio Antônio Carlos fu tra Atlético e Corinthians, il 29 maggio 1929, vinta dal Galo per 4 a 2. La capacità di appena 6 000 persone fu ben presto non sufficiente ad ospitare i tifosi. Dopo l'inaugurazione dell'Independência, nel 1950, l'Atlético non gioco quasi mai in Lourdes. Per molto tempo il "Alçapão" fu conservato appena in rispetto della tradizione, ma all'inizio degli anni settanta fu distrutto. Al suo posto, oggi, vi è uno shopping center (Diamon Mall), considerato uno dei più lussuosi dell'intero Stato di Minas Gerais.

L'Atlético Mineiro è il più antico club, in attività, di Belo Horizonte.

La tifoseria dell'Atlético è conosciuta nel paese con il nome di "Massa Atleticana", o più semplicemente "Massa". Secondo un sondaggio pubblicato da ADEMG (organismo che amministra lo stadio Mineirão), l'Atlético è la squadra che ha portato più tifosi allo stadio (dalla sua inaugurazione nel 1965). In 1.011 partite i tifosi sono stati circa 21 milioni, per la precisione 20.887.391.

I maggior rivali dell'Atlético sono il Cruzeiro e l'América. Fino agli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta, il grande classico mineiro era tra l'Atlético e l'América, ma a partire dalla metà degli anni sessanta, il Cruzeiro divenne il maggior rivale del Galo.

Il classico Atlético contro Cruzeiro è stato disputato 452 volte: 187 le vittorie del Galo, 147 quelle del Cruzeiro e 120 pareggi.

La maggiore differenza di gol in una partita tra Atlético e Cruzeiro è: Atlético 9 x 2 Cruzeiro nel 1927.

Il classico Atlético contro América è stato disputato 389 volte: 185 le vittorie del Galo, 110 quelle dell'América e 94 pareggi.

C'è anche rivalità con il Flamengo, iniziata negli anni ottanta, con le vittorie delle due squadre e i confronti che caratterizzarono l'epoca. La prima partita ebbe luogo nel 1929, con una vittoria del Flamengo per 3 a 2. Da allora 87 partite sono state disputate, con 27 vittorie dell'Atlético, 25 pareggi e 35 vittorie del Flamengo.

Palmarès
Competizioni statali
Campionato Mineiro:
1915, 1926, 1927, 1931, 1932, 1936, 1938, 1939, 1941, 1942, 1946, 1947, 1949, 1950, 1952, 1953, 1954, 1955, 1956, 1958, 1962, 1963, 1970, 1976, 1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983, 1985, 1986, 1988, 1989, 1991, 1995, 1999, 2000, 2007, 2010, 2012, 2013, 2015, 2017
Taça Minas Gerais: 1975, 1976, 1979, 1986, 1987
Taça Belo Horizonte: 1970, 1971, 1972
Torneo Início: 1928, 1931, 1932, 1939, 1947, 1949, 1950, 1954
Coppa dei Campioni (FMF): 1974
Torneo Incentivo (FMF): 1993
Taça Bueno Brandão: 1914
Coppa Belo Horizonte: 1959
Coppa Bueno Brandão: 1914

Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: 1971
Coppa del Brasile: 2014
Coppa dei Campioni (CBD): 1978
Campeonato Brasileiro Série B: 2006

Competizioni internazionali
Coppa Libertadores: 2013
Coppa CONMEBOL: 1992, 1997
Recopa Sudamericana: 2014

Competizioni giovanili
Torneo Internazionale Città di Gradisca - Trofeo Nereo Rocco: 2004, 2006, 2007, 2008

Tornei Amichevoli
Trophée Costa del Sol: 1980
Tournoi de Paris: 1982
Tournoi d'Amsterdam: 1984
Trophée Ramón de Carranza: 1990
Florida cup: 2016

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1977, 1980, 2012, 2015
Coppa del Brasile: Finalista: 2016
Primeira Liga: Finalista: 2017
Copa Sul-Minas: Semifinalista: 2001, 2002
Copa Centro-Oeste: Semifinalista: 1999
Coppa Libertadores: Semifinalista: 1978
Coppa Sudamericana: Semifinalista: 2019
Coppa CONMEBOL: Finalista: 1995
Coppa del mondo per club FIFA: Terzo posto: 2013
Copa de Oro: Finalista: 1993
Coppa Mercosur: Semifinalista: 2000
Coppa Master di Coppa CONMEBOL: Finalista: 1996
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Club de Regatas Vasco da Gama

 
CR Vasco da Gama
Nome Completo: Club de Regatas Vasco da Gama
Nickname: Almirante, Vascão, Gigante da Colina, Trem Bala da Colina, Bacalhau, Time do Povo, Time da Virada1​, Expresso da Vitória, Cruzmaltino (Maltese Cross)
Colori sociali: Bianco e Nero
Inno: Meu Pavilhão, João de Freitas (testi), Hernani Correia (musica)
Città: Rio de Janeiro
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 21 Agosto 1898, (Rowing Club), 5 Novembre 1915, (Football Club)
Stadio: Estádio São Januário, (21.880 posti)

Il Club de Regatas Vasco da Gama, noto comunemente come Vasco da Gama o come Vasco, è una società polisportiva brasiliana che ha sede a Rio de Janeiro.

È stato fondato il 21 agosto 1898. I fondatori furono degli immigrati portoghesi, tanto che ancor oggi la squadra ha un vasto consenso nella comunità portoghese di Rio de Janeiro.

La squadra di calcio è una delle più forti del Brasile e ha vinto la Copa Libertadores nel 1998, oltre alla Copa Mercosur nel 2000. In ambito nazionale il Vasco da Gama ha vinto 4 campionati nazionali (1974, 1989, 1997 e 2000), 3 tornei Rio-Sao Paulo e 22 campionati Carioca (cioè dello Stato di Rio).

Lo stadio in cui gioca è il São Januário, mentre le partite più importanti vengono disputate nel Maracanã. La maglia ufficiale è bianca, con una banda diagonale nera; i pantaloncini e i calzettoni sono anch'essi bianchi.

Il Vasco da Gama è, insieme con il Botafogo, il Fluminense e il Flamengo, una delle quattro principali squadre di Rio de Janeiro. Altre squadre di Rio sono il Bangu e l'América.

Alla fine del XIX secolo il canottaggio era lo sport più importante a Rio de Janeiro. A quell'epoca quattro ragazzi, Henrique Ferreira Monteiro, Luís Antônio Rodrigues, José Alexandre d'Avelar Rodrigues e Manuel Teixeira de Souza Júnior, ai quali non stava bene di dover andare fino a Niterói per praticare quello sport con le barche del Gragoatá Club, decisero di fondare una società di canottaggio.

Il 21 agosto 1898, in una sala della Società Drammatica Figli di Talma, con 62 membri presenti, per la maggior parte immigrati portoghesi, nacque il Club de Regatas Vasco da Gama (Società di regate Vasco da Gama).

Ispirati dalle celebrazioni del quarto centenario della prima navigazione dall'Europa all'India, avvenuta nel 1498, i fondatori scelsero il nome del navigatore Vasco da Gama, autore dell'impresa, per battezzare il loro nuovo club.

Il Vasco da Gama disputa le gare casalinghe nel Estádio São Januário. Inaugurato nel 1927, tale impianto può contenere al massimo 21.880 spettatori. I match più importanti, come i derby di Rio, vengono disputati nel Maracanã, il celebre stadio da 78.838 posti.

Gli acerrimi avversari del Vasco sono gli altri club di Rio de Janeiro: la Fluminense, il Botafogo e il Flamengo. Quest'ultima squadra è delle tre quella con cui esiste una rivalità maggiore.

La bandiera del Vasco da Gama è nera, con una banda bianca diagonale e una croce patente rossa in mezzo. Sono presenti anche otto stelle gialle nel quarto superiore destro, che rappresentano altrettante vittorie del team. Tali successi sono la Coppa dei Campioni 1948, la Coppa Libertadores 1998, la Coppa Mercosur 2000, i Campionati brasiliani 1974, 1989, 1997 e 2000 e il Campionato di Terra e Mare del 1945.

Il Vasco da Gama è una delle più antiche squadre brasiliane, e nella storia ha avuto diverse tenute di gioco.

La prima divisa, usata nel canottaggio, venne creata nel 1898, ed era completamente nera, con una banda diagonale bianca dalla spalla destra. La prima divisa per il calcio, creata nel 1916, era completamente nera, ma contraddistinta dalla presenza di una cravatta bianca e da una cintura.

Nel 1929, la tenuta di gioco venne modificata: la cravatta e la cintura vennero rimosse. Comunque, il completo rimase nero. Negli anni trenta, i colori casalinghi vennero cambiati di nuovo: la divisa divenne nera con una banda diagonale bianca dalla spalla sinistra.

Nel 1945, il colore della divisa da trasferta divenne il bianco, con la contemporanea introduzione di una fascia diagonale nera. Secondo una leggenda, la banda venne introdotta poiché l'allora allenatore della squadra, l'uruguaiano Ondino Viera, aveva apprezzato la presenza della fascia sulla maglia della sua precedente squadra, il River Plate, squadra argentina, adottando questo disegno per la tenuta da trasferta del Vasco, ma, in realtà, la banda venne già adottata nel 1938, ben prima dell'arrivo di Viera.

Nel 1988, venne rimossa la banda trasversale dal dorso delle maglie. Nel 1998, il disegno della maglia venne mutato di nuovo. La divisa ritornò a essere molto simile a quella del 1945. Comunque, venne aggiunta una sottile linea rossa sul bordo della banda diagonale.

Il Vasco ha attualmente tre divise. La divisa ufficiale è composta da una maglia bianca con banda diagonale nera (che contiene la croce dell'ordine dei Gesuiti), di pantaloncini bianchi e di calzettoni bianchi. La tenuta da trasferta è simile a quella casalinga, ma il colore dominante è il nero, la banda è bianca, e i calzoncini e i calzettoni sono neri. La terza divisa è molto simile a quella usata nel 1929, essendo tutta nera, senza banda trasversale. Il nome del giocatore e il numero sul dorso è color oro.

Il primo inno ufficiale del Vasco venne composto nel 1918 da Joaquim Barros Ferreira da Silva. C'è un altro inno ufficiale, creato negli anni trenta, intitolato Meu Pavilhão (Mio Padiglione), le cui parole vennero scritte da João de Freitas e la musica da Hernani Correia. Questo inno ha rimpiazzato il precedente.

L'inno più popolare del club, comunque, è una musica non ufficiale composta da Lamartine Babo nel 1942.

A causa dell'antichità del Vasco, diversi club ne hanno preso il nome. Tra essi ricordiamo in Brasile il Vasco da Gama dello Stato dell'Acre (fondato nel 1952), il Vasco dello Stato di Sergipe (fondato nel 1931) e il Vasco da Gama dello stato di San Paolo (fondato nel 1958). Il Tomazinho FC, di São João de Meriti, Rio de Janeiro, fondato nel 1930, ha invece un logo ispirato a quello del Vasco e gli stessi colori.

All'estero, si trova il Vasco Sports Club in India, fondato nel 1951, e il Vasco da Gama FC, società sudafricana fondata nel 1980.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: 1974, 1989, 1997, 2000
Torneo di Rio-San Paolo: 1958, 1966, 1999
Coppa del Brasile: 2011
Serie B: 2011
Copa de Campeones Río-São Paulo: 1937
Torneio João Havelange: 1993

Competizioni statali
Campionato Carioca
1923, 1924 (LMTD), 1929, 1934 (LCF), 1936 (FMD), 1945, 1947, 1949, 1950, 1952, 1956, 1958, 1970, 1977, 1982, 1987, 1988, 1992, 1993, 1994, 1998, 2003, 2015, 2016
Campeonato Carioca Serie B: 1922
Taça Guanabara: 1965, 1976, 1977, 1986, 1987, 1990, 1992, 1994, 1998, 2000, 2003, 2016, 2019
Taça Rio: 1984, 1988, 1992, 1993, 1998, 1999, 2001, 2003, 2004, 2017
Torneio Início do Rio de Janeiro: 1926, 1929, 1930, 1931, 1932, 1942, 1944, 1945, 1948, 1958
Copa Río: 1992, 1993
Torneo Municipal: 1944, 1945, 1946, 1947
Torneo Extra: 1973, 1990
Torneo Relâmpago: 1944, 1946

Competizioni internazionali
La Coppa dei Campioni del Sudamerica vinta nel 1948
Coppa Libertadores: 1998
Coppa Mercosur: 2000
Coppa dei Campioni del Sudamerica: 1948

Tornei Internazionali Misti
Torneio Luís Aranha, Brasile: 1940
Torneo Octogonal Rivadavia Corrêa Meyer: 1953
Torneo internacional de París, Francia: 1957
Trofeo Teresa Herrera, Spagna: 1957
Torneo Internacional de Chile, Cile: 1957
Quadrangular Internacional do Rio de Janeiro, Brasile: 1953
Torneo de Lima, Perù: 1957
Torneo de Santiago, Cile: 1953
Torneo Pentagonal de México, Messico: 1963
Trofeo 4º Centenário de Río de Janeiro, Brasile: 1965
Trofeo Festa de Elche, Spagna: 1979
Trofeo Ciudad de Sevilla, Spagna: 1979
Trofeo Colombino, Spagna: 1980
Torneio Ilha de Funchal: 1981
Torneo de Verano de Uruguay, Uruguay: 1982
Copa de Oro: 1987
Trofeo Ramón de Carranza, Spagna: 1987, 1988, 1989
Los Angeles Golden Cup, USA: 1987
Copa Tap, USA: 1987
Torneio Cidade de Metz, Francia: 1989
Torneo de la Amistad: 1991
Trofeo Ciudad de Zaragoza, Spagna: 1993
Trofeo Ciudad de Palma de Mallorca, Spagna: 1995
Trofeo Ciudad de Barcelona de fútbol, Spagna: 1993
Trofeo Bortolotti, Italia: 1997

Tornei Statali non Regolati
Taça José de Albuquerque: 1972
Troféu Pedro Novaes: 1973
Taça Oscar Wright da Silva: 1974
Taça Nicola Carpinetti: 1974
Taça Danilo Leal Carneiro: 1975
Taça Manoel do Nascimento Vargas Netto: 1977
Taça Gustavo de Carvalho: 1980
Taça Ney Cidade Palmeiro: 1981
Taça Brigadeiro Jerônimo Bastos: 1988
Tercer Turno del Campeonato Carioca: 1997

Competizioni giovanili
Coppa San Paolo giovanile: 1992
Coppa Belo Horizonte Juniores: 1991, 1992
Copa Macaé giovanile: 1998

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1965, 1979, 1984, 2011
Campeonato Brasileiro Série B: Terzo posto: 2014, 2016
Coppa del Brasile: Finalista: 2006
Supercoppa del Brasile: Finalista: 1990
Campionato Carioca: Finalista: 2011, 2014
Torneo Rio-San Paolo: Secondo posto: 1950, 1953, 1957, 1959, 2000
Torneo Internazionale dei Club Campioni: Semifinalista: 1951
Coppa Sudamericana: Semifinalista: 2011
Coppa CONMEBOL: Semifinalista: 1996
Coppa Interamericana: Finalista: 1998
Coppa Intercontinentale: Finalista: 1998
Campionato mondiale per club FIFA: Finalista: 2000
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Sport Club Internacional

 
S.C. Internacional
Nome Completo: Sport Club Internacional
Nickname: Colorado, Inter, ​Inter de Porto Alegre, Clube do Povo, Academia do Povo, Campeão de Tudo, Rolo Compressor, Celeiro de Ases
Colori sociali: Rosso e Bianco
Inno:: Celeiro de Ases, Nélson Silva
Città: Porto Alegre
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 4 Aprile 1909
Stadio: José Pinheiro Borda (Gigante da Beira-Rio), (56.000 posti)

Lo Sport Club Internacional, conosciuto come Internacional e in Italia come Internacional di Porto Alegre, è una società calcistica della città di Porto Alegre, nella regione del Rio Grande do Sul, in Brasile.

Fondata il 4 aprile 1909, la società gioca le partite casalinghe nello "Stadio José Pinheiro Borda", conosciuto e chiamato solitamente come "Stadio Gigante da Beira-Rio", che ha una capienza di 56.000 spettatori. I colori sociali sono il rosso e il bianco: maglia rossa, calzoncini bianchi e calzettoni bianchi. L'Internacional ha una grande rivalità con il Grêmio, squadra della stessa città, e il derby a cui danno vita è noto come "Gre-Nal".

Il maggiore successo del club risale al 2006, quando divenne campione del mondo battendo il Barcellona a Yokohama nella finale del Mondiale per club 2006. È l'unico club brasiliano – e l'unico in Sudamerica – ad avere vinto tutte e cinque le competizioni per club attualmente vigenti a livello internazionale (Copa Libertadores, Copa Sudamericana, Recopa Sudamericana, Coppa Suruga Bank e la Coppa del mondo per club FIFA). È stato anche il primo club sudamericano nella storia a non aver disputato la finale della Coppa del mondo per club, perché eliminato in semifinale dal TP Mazembe nel 2010. Questo risultato negativo è stato poi eguagliato dall'Atlético Mineiro nel 2013, dall'Atlético Nacional nel 2016 e dal River Plate nel 2018.

All'inizio del XX secolo, tre ragazzi, i fratelli Henrique e José Poppe Leão, insieme a Luiz Madeira Poppe, figli di immigrati italiani della Lombardia, appena arrivati a Porto Alegre, desideravano poter giocare a calcio. Non vennero ammessi in nessuna squadra della città, e così decisero di fondare un loro club.

Nella notte di lunedì 4 aprile 1909, nel seminterrato di una casa, 40 ragazzi (il doppio delle persone attese alla riunione), guidati dai tre già nominati, fondarono lo Sport Club Internacional. Il nome è un omaggio all'Internazionale Milano, suo club di famiglia Gli anni quaranta sono stati notevoli per il club: la formazione denominata Rolo Compressor (rullo compressore) dominò la scena a livello statale, ottenendo sei campionati del Rio Grande do Sul, quota che verrà superata negli anni settanta com ben otto campionati successivi vinti dall´ Inter. Quella squadra incluse alcuni degli elementi di spicco della storia del club, tra cui Alfeu, Tesourinha, Abigail, Carlitos e Adãozinho. Il termine "Rolo Compressor" fu coniato per rappresentare la forza con cui l'Internacional superasse i club avversari. La società portoalegrense fornì inoltre la maggior parte dei convocati per la Nazionale che vinse il Campionato Panamericano 1956, tenutosi in Messico.

Negli anni sessanta si decise di abbandonare lo stadio Eucaliptos, oramai inadeguato a contenere il numero di sostenitori del club: il 6 aprile 1969, dopo dieci anni di lavori, venne inaugurato lo Stadio Beira-Rio.

Nel 1975, l'Internacional divenne la prima squadra di Rio Grande do Sul ad aggiudicarsi il campionato brasiliano, permettendo al calcio gaúcho di oltrepassare le frontiere statali con uno storico 1-0 (rete di Elías Figueroa) sul Cruzeiro, squadra del Minas Gerais, al Gigante da Beira-Rio. Inoltre fu al Beira-Rio che l'Internacional divenne due volte campione di Brasile, nel 1976 contro il Corinthians, vincendo per 2-0.

Nel 1979, l'Internacional divenne la prima e unica squadra a vincere il campionato brasiliano senza subire neanche una sconfitta. L'ultima gara, quella decisiva, fu una vittoria sul Vasco da Gama col punteggio di 2-1. Le vittorie proseguirono l'anno dopo a livello internazionale: nel 1980 la squadra riuscì a raggiungere le finali di Coppa Libertadores, perdendo però contro il Nacional Montevideo.

Nel 1992, con una vittoria per 1-0 sulla Fluminense al Beira-Rio, l'Internacional mise in bacheca la Coppa del Brasile. Grazie a questo successo i portalegrensi guadagnarono il diritto di partecipare alla Coppa Libertadores 1993. Dopo tre pareggi, tre sconfitte e nessuna vittoria in un girone con Flamengo (Brasile), America de Cali e (entrambe squadre colombiane), l'Internacional venne però eliminato al primo turno. Sarebbero dovuti passare 13 anni prima che i Colorados tornassero a giocare nella Libertadores.

Il club andò vicino alla retrocessione per due volte, nel 1999 e nel 2002. Nella prima occasione, la partita della possibile salvezza era contro il Palmeiras, nello stadio Gigante da Beira-Rio. Quella partita è degna di menzione in quanto, dopo il gol dell'Internacional, sparirono quasi tutti i palloni nello stadio, il che causò numerose interruzioni e conseguenti perdite di tempo. La gara si chiuse 1-0 e l'Internacional rimase in Série A.

Nella seconda occasione, nel 2002, la squadra doveva giocare una gara decisiva contro il Paysandu a Belém; l'Internacional riuscì a vincere per 2-0, mantenendo il proprio posto in massima serie.

Nel 2005 l'Internacional giunse secondo nel campionato brasiliano, pareggiando il match decisivo con il Corinthians all'ultimo turno, dopo una stagione controversa che aveva visto annullate diverse partite truccate per uno scandalo scommesse. Nel 2006, l'Internacional si è aggiudicato i più importanti titoli della sua storia: la Coppa Libertadores e il Coppa del mondo per club 2006 (battuto il Barcellona 1-0 a Yokohama). Vincendo la Recopa Sudamericana l'anno dopo, l'Internacional si è assicurato un treble (Recopa, Mondiale e Coppa Libertadores).

Il 16 agosto 2006, l'Internacional riuscì ad assicurarsi un pareggio contro i connazionali del San Paolo nella gara di ritorno della finale di Coppa Libertadores, venendo incoronato campione del Sud America per la prima volta nella sua storia.

Il cammino incluse otto vittorie, cinque pareggi e una sola sconfitta, contro gli ecuadoriani del LDU nei quarti di finale. Per vincere il titolo, l'Internacional dovette sconfiggere, tra gli altri, due club che avevano vinto il torneo tre volte - gli uruguagi del Nacional e il San Paolo, campioni in carica.

Al Morumbi, Rafael Sóbis andò a segno due volte nel secondo tempo prima che il difensore Edcarlos segnasse per il San Paolo. L'Internacional aveva bisogno soltanto di un pareggio nella gara di ritorno in casa: difatti riuscì a sfruttare al meglio il vantaggio casalingo e si qualificò per il Mondiale per club, da giocare in dicembre in Giappone.

L'attaccante Fernandão, che, insieme a Tinga, aveva segnato nella finale al Beira-Rio, fu uno dei 14 giocatori che chiusero come capocannonieri della Libertadores con cinque reti. Venne votato migliore in campo nella gara contro il San Paolo e si portò a casa la Toyota Corolla data come premio dallo sponsor Toyota. Fernandão mise l'auto all'asta e diede il denaro raccolto ad organizzazioni benefiche.

Con la vittoria nella Libertadores, l'Internacional si guadagnò un posto per i Campionato mondiale per club FIFA 2006, insieme agli altri campioni continentali del Barcellona (Spagna), del América (Messico), dell'Al-Ahly (Egitto), dello Jeonbuk Motors (Corea del Sud) e dell'Auckland City (Nuova Zelanda).

Dopo un turno preliminare tra i campioni d'Asia, d'Africa, d'Oceania e di Centro-Nord America, l'Internacional venne accoppiato per giocare la semifinale con gli egiziani dell'Ahly. I brasiliani segnarono con Alexandre Pato ma concessero il pareggio nel secondo tempo. Il sostituto Luiz Adriano riuscì però a segnare il gol della vittoria portando la squadra in finale contro il Barcellona. Gli spagnoli erano arrivati in finale dopo un 4-0 sul Club América.

A quattro anni di distanza da quel successo, l'Internacional si è assicurata la possibilità di replicarlo, ottenendo la qualificazione al Mondiale per club prima ancora di disputare la finale di Coppa Libertadores, vista l'impossibilità per gli avversari, i messicani del Chivas Guadalajara, di poter rappresentare la CONMEBOL nel Mondiale per club FIFA. Il 18 agosto arriva comunque la conquista della seconda Coppa Libertadores, dopo aver battuto il Chivas sia all'andata (2-1) che al ritorno a Porto Alegre (3-2). La difesa del titolo mondiale conquistato quattro anni prima però non riesce: l'Internacional, infatti, viene eliminato dalla Coppa del mondo per club FIFA 2010 (vinta dall'Internazionale di Milano) in semifinale dal TP Mazembe per 2-0: per la prima volta nella storia, la finale di Coppa del mondo per club non viene giocata da un club sudamericano.

Il 10 aprile 2011, dopo il licenziamento di Celso Roth, viene ingaggiato come allenatore Paulo Roberto Falcão che aveva già giocato con i Colorado dal 1973 al 1979.

Nel 2016 la squadra ottiene il quart'ultimo posto in campionato e l'11 dicembre, complice il pareggio nell'ultimo turno stagionale per 1-1 contro la Fluminense, per la prima volta nella sua storia retrocede nel Campeonato Brasileiro Série B. Il giorno successivo viene sostituito l'allenatore Lisca con Antônio Carlos Zago. Nel 2018, Inter ritorna in serie A dopo aver chiuso al secondo posto in serie B nel 2017.

Lo stemma ufficiale dell'Internacional presenta le iniziali SCI in bianco, intersecate su sfondo rosso. Il logo è sormontato da sei stelle: cinque sono dorate e simboleggiano le vittorie dei tre campionati brasiliani, della Coppa di Brasile e della Coppa Libertadores, mentre la sesta, più grande e color argento, è posizionata sopra le altre e ricorda la conquista della Coppa del mondo per club 2006.

La bandiera ufficiale del club è rettangolare ed è divisa, dall'angolo superiore del lato dell'asta all'angolo inferiore opposto, in due triangoli rettangoli. Il triangolo con la base sull'asta è rosso, e riporta lo stemma ufficiale e la data di fondazione (1909), mentre quello con la base sul bordo esterno è bianco.

L'inno ufficiale del club e della tifoseria si intitola Celeiro de Ases (che significa "Fabbrica di Assi"). Venne composto nel 1957 da Nélson Silva, compositore carioca che abitava a Porto Alegre.

La mascotte della squadra è il saci, un personaggio del folclore brasiliano.

L'attuale stadio dell'Internacional è il José Pinheiro Borda, detto Stadio Beira-Rio o Gigante da Beira-Rio. Inaugurato nel 1969, ha una capacità massima di 56.000 spettatori. Il Beira-Rio ha rimpiazzato l'Estádio dos Eucaliptos, impianto che tra l'altro ospitò due gare dei Mondiali 1950. Il Beira-Rio è ritenuto uno degli stadi che ospiterà di sicuro delle gare nell'eventualità di una Coppa del Mondo da giocare in Brasile nel 2014.

Lo stadio Gigante da Beira-Rio venne inaugurato nel sereno pomeriggio di domenica 6 aprile 1969, con una partita vinta dall'Internacional 2-1 sui portoghesi del Benfica. I tifosi dell'Internacional aiutarono a edificare lo stadio, trasportando cemento, scatole di chiodi, barre di metallo e mattoni: la fatica della gente fu essenziale nella costruzione dell'impianto. Nei primi tempi, lo stadio poteva contenere più di 90.000 spettatori; ora, con la moderna regolamentazione FIFA, la capacità è di circa 58.306 tifosi.

Insieme allo stadio, il club possiede anche il Centro Sportivo di Beira-Rio, che include campi di allenamento, il palazzetto di Gigantinho e il centro nautico. Le squadre di ogni categoria lavorano insieme: in tal modo, per esempio, anche i giocatori under-15 possono intrattenersi con i propri idoli della prima squadra. Il centro sportivo comprende anche ristoranti, quartieri generali dei giocatori, sale per l'allenamento specifico, negozi, un museo, stanze per il consiglio di amministrazione, zone per le riunioni, per il marketing e per le telefonate, un parcheggio e una banca. Ha anche uno degli spogliatoi meglio equipaggiati del Brasile, uno dei più completi e lussuosi nel mondo, inaugurato nel 2004.

Il Gigantinho è il più grande palazzetto sportivo di proprietà di un club nel paese. Ha una capacità di 18.000 persone e perfette condizioni di sicurezza, di acustica e di luminosità per ogni tipo di evento, come concerti musicali o concorsi pubblici.

Palmarès
Competizioni statali
Campionato Gaúcho
1927, 1934, 1940, 1941, 1942, 1943, 1944, 1945, 1947, 1948, 1950, 1951, 1952, 1953, 1955, 1961, 1969, 1970, 1971, 1972, 1973, 1974, 1975, 1976, 1978, 1981, 1982, 1983, 1984, 1991, 1992, 1994, 1997, 2002, 2003, 2004, 2005, 2008, 2009, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016
Campionato di Porto Alegre
1913, 1914, 1915, 1916, 1917, 1920, 1922, 1927, 1934, 1936, 1940, 1941, 1942, 1943, 1944, 1945, 1947, 1948, 1950, 1951, 1952, 1953, 1955, 1972
Copa Governador do Estado: 1978, 1991
Copa Gaúcha :2009, 2010
Recopa Gaúcha :2016, 2017
Campeonato da Região Sul-Fronteira: 2016

Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: 1975, 1976, 1979
Coppa del Brasile: 1992
Torneio Heleno Nunes: 1984

Competizioni internazionali
Coppa Libertadores: 2006, 2010
Coppa del mondo per club: 2006
Recopa Sudamericana: 2007, 2011
Coppa Sudamericana: 2008
Coppa Suruga Bank: 2009

Toirnei Amichevoli
Torneio Viña del Mar, Cile: 1978, 2001
Joan Gamper Trophy, Spagna: 1982
Torneio Costa do Sol, Spagna: 1983
Torneio Costa do Pacífico, Canada: 1983
Kirin Cup, Giappone: 1984
Rangers International Tournament, Scozia: 1987
Tournament Vigo City, Spagna: 1987
Wako Denki Cup, Giappone: 1992
Dubai Cup, Emirati Arabi Uniti: 2008
Punta Cup, Uruguay: 2010, 2011
Sumitomo Bank Cup, Giappone: 1994
Medaglia d'Argento alle Olimpiade del 1984 

Competizioni giovanili
Trofeo Dossena: 2005

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1967, 1968, 1988, 2005, 2006, 2009
Campeonato Brasileiro Série B: Secondo posto: 2017
Coppa del Brasile: Finalista: 2009, 2019
Primeira Liga: Semifinalista: 2016
Copa Sul-Minas: Semifinalista: 1999
Coppa Libertadores: Finalista: 1980
Coppa Sudamericana: Semifinalista: 2004
Recopa Sudamericana: Finalista: 2009
Coppa del mondo per club FIFA: Terzo posto: 2010
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São Paulo Futebol Clube

São Paulo Futebol Clube
Nome Completo: São Paulo Futebol Clube
Nickname: Tricolor Paulista
Colori sociali: Rosso, Bianco e Nero
Città: San Paolo
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 25 Gennaio 1930
Rifondazione: 16 Dicembre 1935
Stadio: Stadio Morumbi, (77.011 posti)

Il São Paulo Futebol Clube, noto anche come São Paulo FC e in Italia come San Paolo, è una società calcistica con sede nell'omonima città brasiliana.

Fondato il 25 gennaio 1930 e rifondato il 16 dicembre 1935, il San Paolo è soprannominato Tricolor paulista (tricolore di San Paolo). Con 28 milioni di tifosi, è la terza squadra più sostenuta del Paese.

Si tratta di uno dei club più prestigiosi al mondo, il terzo in America e il settimo al mondo per titoli internazionali vinti. Il palmarès include, tra l'altro, tre titoli di Campione del Mondo (due Coppe Intercontinentali, ultima squadra a vincere il trofeo per due volte consecutive, e un Mondiale per club), tre Coppe Libertadores, una Copa Sudamericana, una Copa Conmebol e due Recope Sudamericane. La società vanta il primato di successi in Coppa Libertadores tra i club brasiliani, essendo la prima squadra di tale paese per titoli vinti (tre: 1992, 1993, 2005), record condiviso con il Santos, e per finali giocate (sei: 1974, 1992, 1993, 1994, 2005, 2006), con una presenza di pubblico in coppa paragonabile a quella in campionato.

Lo stadio casalingo è l'Estádio Cícero Pompeu de Toledo, detto comunemente Morumbi e avente una capacità di 80.000 spettatori. La maglia da gioco è bianca, con due strisce orizzontali, una rossa e una nero, sul petto, mentre i calzoncini e i calzettoni sono completamente bianchi.

Nel 1900 viene fondato il Clube Atlético Paulistano. Dopo aver vinto diversi campionati, decisero di chiudere l'attività calcistica a causa dell'ingresso dello sport brasiliano nel professionismo. Così fece anche l'A.A. Palmeiras, altra forte squadra di quegli anni. Così, i giocatori e i tifosi di entrambe le squadre fondarono il São Paulo Futebol Clube il 25 gennaio 1930. Il campo da gioco del San Paolo era soprannominato Floresta (foresta), e così il team divenne noto come São Paulo da Floresta. In quello stesso anno, la squadra giunse seconda nel Campionato Paulista, mentre nel 1931 riuscì a vincere per la prima volta il titolo statale. Nel 1933 il San Paolo disputò la prima partita del calcio professionistico brasiliano: un 5-1 contro il Santos.

A causa di diversi errori fatti dall'amministrazione della società, il team venne sommerso dai debiti. Così dovette fondersi col Clube de Regatas Tietê: la sezione calcio del San Paolo da Floresta venne chiusa il 14 maggio 1935.

Poco dopo la fusione con il Tietê che seppellì il São Paulo da Floresta, i fondatori e i rifondatori crearono il Grêmio Tricolor, che il 4 giugno 1935 diede vita al Clube Atlético São Paulo, e, finalmente, al São Paulo Futebol Clube, fondato il 16 dicembre dello stesso anno.

La prima gara fu contro la Portuguesa Santista, il 25 gennaio 1936. Il match venne quasi cancellato per la coincidenza con l'anniversario della fondazione della città. Porphyrio da Paz, direttore della sezione calcio e autore dell'inno del club, supplicò il Ministero dell'Educazione e ottenne il permesso di giocare la gara.

La società, appena nata, era già popolare. Tuttavia, la squadra era molto debole. Si decise di rafforzarla con una nuova fusione, stavolta con il Clube Atlético Estudantes Paulista, club del sobborgo di Mooca. Con la nuova fusione, il San Paolo raggiunse il secondo posto nel Campionato Paulista del 1938.

Nel 1940, con l'inaugurazione dello Stadio Pacaembu, cominciò una nuova era nel calcio dello Stato di San Paolo. Il San Paolo fu la squadra che prese maggior vantaggio dal bel momento. Nel 1941, il club fu ancora secondo nel Campionato paulista.

Nel 1942, con una spesa di 200 contos de réis (l'equivalente odierno di 162.000$), il San Paolo acquistò Leônidas da Silva, uno dei migliori giocatori dell'epoca, dal Flamengo. Essendo già una società importante, il San Paolo poté permettersi altri grandi giocatori, come l'argentino Antonio Sastre e i brasiliani Noronha, José Carlos Bauer, Zezé Procópio, Luizinho, Rui Campos e Teixeirinha. Con questi assi, i Tricolor formarono la famosa squadra nota come "Rullo Compressore", cinque volte campione paulista negli anni 1940 (1943, 1945, 1946, 1948 e 1949). All'epoca, il club possedeva anche lo stadio Canindé, utilizzato per gli allenamenti: questo impianto venne poi venduto alla Portuguesa per ricavare denaro necessario alla costruzione del nuovo Morumbi.

Il San Paolo non ebbe molte vittorie nei primi anni 1950, pur vincendo il campionato statale del 1953.

La squadra vinse di nuovo il campionato statale solo nel 1957. All'epoca il club era supportato in attacco dall'esperienza del giocatore carioca Zizinho, trentacinquenne, e in panchina da quella dell'allenatore ungherese Béla Guttmann. Da questo momento in poi, con il sorgere dell'astro Pelé al Santos e con la costruzione del Morumbi a impiegare sforzi e risorse, il San Paolo visse il momento meno vittorioso della sua storia.

I programmi della società erano tutti focalizzati sulla costruzione del Morumbi: per questa ragione vennero comprati pochi giocatori, la maggior parte dei quali non si espresse al meglio. Tuttavia, Roberto Dias e Jurandir furono alcune positive eccezioni. Nei dodici anni successivi alla vittoria del Campionato paulista 1957, il team non conquistò alcun titolo di rilievo. Nel 1960 lo stadio Morumbi venne finalmente inaugurato: più tardi verrà rinominato Cícero Pompeu de Toledo, dal nome del presidente del San Paolo durante gran parte della costruzione. Uno dei pochi momenti felici fu la vittoria per 4-1 nel Campionato paulista sul Santos di Pelé.

Nel 1970 la costruzione del Morumbi venne terminata e si poté di nuovo entrare nel mercato: arrivarono giocatori come Gérson, dal Botafogo, il centrocampista uruguaiano Pedro Rocha dal Peñarol e il centravanti Toninho Guerreiro dal Santos. Il club, allenato da Zezé Moreira, CT del Brasile ai Mondiali 1954, conquistò il Campionato Paulista con una settimana di anticipo, dopo aver battuto 2-1 il Guarani, a Campinas.

Nel 1971 il club vinse nuovamente il campionato statale, con una rosa composta in maggioranza dai giocatori dell'anno prima. Il San Paolo batté il Palmeiras 1-0 in finale, con gol di Toninho Guerreiro. Nella stessa stagione, il team giunse secondo nel primo campionato brasiliano di sempre, dietro solo all'Atlético Mineiro, allenato da Telê Santana.

Negli anni successivi, il Santos di Pelé e il Corinthians andarono in declino, e il San Paolo e il Palmeiras dominarono il calcio nello Stato paulista. Nel 1972 il Palmeiras vinse il titolo statale con un solo punto di vantaggio sui Tricolor paulisti. L'anno dopo lo stesso Palmeiras vinse il campionato brasiliano mentre il San Paolo fu secondo. Nel 1974 il San Paolo prese parte alla Coppa Libertadores venendo sconfitto soltanto nella ripetizione della finale dagli argentini dell'Independiente.

Nel 1975 la squadra, allenata dall'ex portiere José Poy, vinse il Campionato Paulista dopo aver sconfitto la Portuguesa ai rigori.

Valdir Peres, Chicão e Serginho Chulapa erano le stelle della squadra nel vittorioso cammino verso il campionato brasiliano 1977, vinto al Mineirão contro l'Atlético Mineiro ai rigori. Il club non vinse nessun titolo rilevante fino al 1980. Tra i calciatori che militavano nel team in questo periodo c'erano Zé Sérgio e Serginho Chulapa, miglior cannoniere nella storia del San Paolo.

Negli anni 1980 il San Paolo vinse un impressionante numero di titoli. I difensori centrali erano i talentuosi Oscar e Darío Pereyra. Questi giocatori aiutarono il club a vincere il Campionato paulista nel 1980 e nel 1981.

Nel 1985 l'allenatore Cilinho fece conoscere al mondo i Menudos do Morumbi: Silas, Müller e Sidney. Nello stesso anno, il club conquistò il Campionato paulista. Il centravanti di quella squadra era Careca, titolare ai Mondiali di Messico 1986 e Italia 1990, che nel 1987 andò a giocare al Napoli portandolo a vari trionfi nazionali e internazionali (Coppa Uefa, Scudetto, Supercoppa Italiana), mentre a centrocampo c'era Paulo Roberto Falcão, che dal 1980 al 1985 aveva giocato nella Roma, portandola allo scudetto e guadagnandosi il soprannome di "Re di Roma".

Nel 1986 l'allenatore Pepe condusse la squadra a vincere il secondo campionato brasiliano, battendo in finale il Guarani ai rigori. Nel 1987, Darío Pereyra lasciò la squadra. In quell'anno, la squadra dei Menudos vinse il suo ultimo titolo. Il decennio tricolor si chiuse con la vittoria del campionato paulista 1989 e con il secondo posto nel campionato brasiliano, perso in finale contro il Vasco da Gama.

Nel 1990 la squadra, dopo un anno negativo, retrocedette nel "gruppo giallo" del Campionato paulista, formato dalle squadre più deboli dello Stato. Telê Santana venne assunto come nuovo allenatore. Il San Paolo giunse subito al secondo posto nel campionato nazionale, dietro gli arcirivali del Corinthians. L'anno seguente, furono i São-paulinos a vincere il Campionato paulista mentre il Corinthians fu secondo. Nel 1991, dopo essere arrivato per due volte consecutive secondo nel Campionato brasiliano, il San Paolo riuscì a vincere il suo terzo titolo nazionale, battendo in finale il Bragantino di Carlos Alberto Parreira.

L'anno dopo il San Paolo di Telê, guidato in campo da Zetti e Raí, si qualificò per la finale di Coppa Libertadores contro gli argentini del Newell's Old Boys. Nella gara d'andata, a Rosario, il Newell's Old Boys vinse 1-0. Al ritorno, però, il São Paulo batté i Leprosos 1-0 e vinse la coppa ai calci di rigore. Sempre nel 1992, a Tokyo, il club vinse la sua prima Coppa Intercontinentale, battendo il "Dream Team" di Cruyff, il Barcellona, 2-1, rimontando l'1-0 blaugrana. Al ritorno in Brasile, il San Paolo batté il Palmeiras 2-1 conquistando il 18º campionato statale (dal 1930).

Nel 1993 il San Paolo conquistò di nuovo la Coppa Libertadores, sconfiggendo i cileni dell'Universidad Católica. Al termine del cammino in coppa, Raí lasciò la squadra. A dicembre i Tricolor vinsero di nuovo la Coppa Intercontinentale a Tokyo, con una vittoria per 3-2 sul Milan di Fabio Capello, che all'epoca dominava in Europa. Müller segnò il gol decisivo all'86', mentre le altre reti furono di Palhinha e di Toninho Cerezo per i brasiliani, e di Massaro e Papin per i milanisti.

Nel 1994 il club raggiunse di nuovo la finale di Coppa Libertadores, questa volta contro l'Vélez Sársfield, ma venne sconfitto dalla squadra argentina ai rigori al Morumbi. Al termine di quell'anno, il San Paolo vinse la Coppa CONMEBOL (l'equivalente dell'attuale Coppa Sudamericana o della Coppa UEFA europea) sconfiggendo in finale gli uruguagi del Peñarol, una delle più importanti squadre del Sudamerica.

All'inizio del 1996, a causa di motivi di salute, Telê Santana lasciò il San Paolo, chiudendo un periodo d'oro. Dopo di lui, tra il 1995 e il 2004 si susseguirono senza restare molto ben 14 allenatori diversi. Tra i principali titoli vinti in quei dieci anni ci sono il Campionato paulista del 2000 e la prima vittoria nel Torneo di Rio-San Paolo, nel 2001. Rogério Ceni, Luís Fabiano e Kaká erano le stelle di quelle squadre. L'idolo dei tricolor paulisti, Raí, tornò a giocare nella sua vecchia squadra tra il 1998 e il 2000: con lui, il club vinse due volte il Campionato paulista, nel 1998 e nel 2000, battendo rispettivamente Corinthians e Santos. Nel 2004 il San Paolo riuscì a qualificarsi per la Libertadores dieci anni dopo l'ultima finale con il Vélez. Quella squadra raggiunse le semifinali me venne eliminato a sorpresa dagli outsider dell'Once Caldas, colombiani. Comunque, Luís Fabiano fu capocannoniere della manifestazione con 8 gol. Al termine di quell'anno, dopo l'insoddisfacente cammino in Libertadores, venne messo sotto contratto come allenatore Émerson Leão.

Nel 2005, con Leão come allenatore, il San Paolo vinse facilmente il Campionato paulista. Comunque presto Leão lasciò la squadra, che venne quindi affidata a Paulo Autuori, precedentemente CT del Perù. Il San Paolo vinse la Coppa Libertadores 2005 superando in finale un'altra squadra brasiliana, l'Atlético Paranaense. L'Atlético non aveva potuto giocare nel proprio stadio, la Kyocera Arena, in quanto tale impianto ha una capacità massima inferiore a quella minima consentita dalla CONMEBOL per le finali di Libertadores. L'andata, al Beira-Rio di Porto Alegre, terminò 1-1 con rete di Aloísio e autogol di Durval. Il ritorno, al Morumbi, venne invece stravinto dal San Paolo 4-0, con le realizzazioni di Amoroso, Fabão, Luizão e Tardelli. Quella squadra annoverava tra gli altri anche Cicinho, Rogério Ceni, Grafite, Souza, Mineiro e Diego Lugano. Il San Paolo divenne la prima squadra brasiliana a laurearsi Tricampeon, cioè a vincere per tre volte la Libertadores.

Nel dicembre 2005, il San Paolo prese parte al primo Mondiale per club in Giappone. Dopo aver battuto i sauditi dell'Al Ittihad per 3-2, i brasiliani fronteggiarono in finale gli inglesi del Liverpool. Un 1-0 fu sufficiente a dare ai paulisti il loro terzo titolo intercontinentale. Il gol venne segnato da Mineiro al 27' del primo tempo.

Dopo la quasi perfetta stagione 2005, il San Paolo andò incontro ad alcuni cambi. Paulo Autuori lasciò la squadra per andare ad allenare il Kashima Antlers. Venne messo sotto contratto Muricy Ramalho, l'allenatore che aveva portato l'Internacional al secondo posto nel campionato brasiliano 2005. Nel suo primo torneo Ramalho raggiunse il secondo posto nel Campionato paulista, dietro al Santos.

In quel periodo, il San Paolo cominciò il cammino in Libertadores, raggiungendo ancora una volta la finale, ancora contro una squadra brasiliana, stavolta l'Internacional. I paulisti persero la gara d'andata in casa per 1-2, pareggiando al ritorno al Beira-Rio 2-2: questi due risultati non furono sufficienti per portarsi a casa il quarto titolo.

Al termine della Coppa Libertadores la squadra si concentrò solo sul campionato nazionale. Al 12º turno presero la vetta della classifica, mantenendola in tutte le maniere fino al termine della stagione, potendo così festeggiare il quarto campionato brasiliano già al 36º turno (su un totale di 38), il 19 novembre 2006, dopo un 1-1 con l'Atlético Paranaense. Il San Paolo inoltre infranse alcuni record, per esempio portando a 28 le giornate consecutive in testa al campionato brasiliano (il record precedente era di 18). Inoltre, divennero la prima squadra a laurearsi campione in Brasile avendo contemporaneamente il maggior numero di vittorie, il miglior attacco e la miglior difesa del campionato.

Il 2007 non si aprì positivamente per i paulisti, che vennero eliminati dalla Coppa Libertadores già agli ottavi di finale, per mano dei futuri finalisti del Grêmio. A livello statale, raggiunsero solo le semifinali del campionato paulista, battuti al Morumbi per 1-4 dal São Caetano. Nel campionato brasiliano, invece, il club si impose per la seconda volta consecutiva. Riuscendovi per la quinta volta, il 31 ottobre 2007 il San Paolo diventò così la squadra brasiliana più titolata a livello nazionale. Il torneo venne dominato dai Tricolores, che chiusero con ben 15 punti di vantaggio sui rivali del Santos, e con soli 19 gol subiti in 38 incontri.

Nella stagione 2009 il San Paolo ha rischiato di vincere il quarto titolo consecutivo e il campionato si è deciso nelle ultime giornate: nella partita contro il Botafogo il San Paolo perde 3-2 nell'accesa sfida che vede 3 espulsioni per il Botafogo (2 nel finale) e una al San Paolo. Il gol vittoria arriva tra l'altro nei minuti finali e quindi il San Paolo lascia libera la strada al Flamengo che lo sorpassa all'ultima giornata di campionato, mentre l'Internacional lo raggiunge e ottiene il secondo posto grazie alla differenza reti(+6).

Nel 2019, il giocatore di maggior successo, Dani Alves con la maglia 10, torna al calcio brasiliano.

Quando il Paulistano e il A.A.Palmeiras si fusero, i loro colori (rosso e bianco per il Paulistano e nero e bianco per il Palmeiras) vennero ereditati dal São Paulo. Non solo i colori sono gli stessi della bandiera dello stato di San Paolo, ma rappresentano anche le tre principali etnie che vivevano in Brasile in quel periodo: i nativi americani (rappresentati dal rosso), gli europei di etnia caucasica (il bianco) e gli africani (il nero).

La divisa casalinga è formata da una maglia bianca con due strisce orizzontali a livello del petto, la superiore rossa e l'inferiore nera, con lo stemma al centro del petto. I pantaloncini e i calzettoni sono completamente bianchi.

L'uniforme per la trasferta è invece formata da una maglia rossa con strisce rosse, bianche e nere verticali (le strisce bianche sono più sottili delle altre e dividono quelle rosse da quelle nere), da pantaloncini e da calzettoni neri.

Lo stemma, disegnato da Walter Ostrich agli albori del San Paolo FC, è formato da un rettangolo e da un triangolo. Il rettangolo, nero, contiene le iniziali SPFC scritte in bianco. Sotto il rettangolo si trova un triangolo diviso in tre sezioni verticalmente, rispettivamente rossa, bianca e nera. Lo stemma inoltre presenta cinque stelle, due color oro e tre rosse. Quelle dorate sono un omaggio ai successi mondiali e olimpici di Adhemar Ferreira da Silva mentre quelle rosse rappresentano i titoli mondiali vinti dal San Paolo (1992, 1993 e 2005).

Lo stadio del San Paolo è il Cícero Pompeu de Toledo, detto comunemente Morumbi: inaugurato nel 1960, può contenere al massimo 80.000 persone.

La società inoltre possiede due campi di allenamento. Uno è il Centro de Treinamento Frederico Antônio Germano Menzen, soprannominato Centro de Treinamento (CT) da Barra Funda', che viene usato soprattutto dalla prima squadra. L'altro è il Centro de Formação de Atletas Presidente Laudo Natel, detto Centro de Treinamento (CT) de Cotia, che viene utilizzato specialmente dalle squadre giovanili.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: 1977, 1986, 1991, 2006, 2007, 2008

Competizioni statali
Campionato Paulista: 1931, 1943, 1945, 1946, 1948, 1949, 1953, 1957, 1970, 1971, 1975, 1980, 1981, 1985, 1987, 1989, 1991, 1992, 1998, 2000, 2005
Supercampeonato Paulista: 2002

Competizioni interstatali
Torneo di Rio-San Paolo: 2001

Competizioni internazionali
Coppa del mondo per club: 2005
Coppa Intercontinentale: 1992, 1993
Coppa Libertadores: 1992, 1993, 2005
Copa Sudamericana: 2012
Coppa CONMEBOL: 1994
Recopa Sudamericana: 1993, 1994
Supercoppa Sudamericana: 1993
Coppa Master di Coppa CONMEBOL: 1996
Petita Copa del Món, Venezuela: 1955, 1963

Competizioni giovanili
FIFA Youth Cup: 1999, 2000
Torneo Internazionale Città di Gradisca - Trofeo Nereo Rocco: 1998

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1971, 1973, 1981, 1989, 1990, 2014
Coppa del Brasile: Finalista: 2000
Copa dos Campeões: Finalista: 2001
Campionato Paulista:
Secondo posto/Finalista: 1930, 1932, 1933, 1934, 1935, 1938, 1941, 1944, 1950, 1952, 1956, 1958, 1963, 1967, 1972, 1978, 1982, 1983, 1994, 1996, 1997, 2003, 2006, 2019
Torneo Rio-San Paolo: Secondo posto: 1933, 1962, 1998, 2002
Coppa Libertadores: Finalista: 1974, 1994, 2006
Coppa Sudamericana: Semifinalista: 2003, 2013, 2014
Recopa Sudamericana: Finalista: 2006, 2013
Supercoppa Sudamericana: Finalista: 1997
Copa de Oro: Finalista: 1995, 1996
Coppa Suruga Bank: Finalista: 2013
Torneio Octogonal Rivadavia Corrêa Meyer: Finalista: 1953
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Guarani Futebol Clube

Guarani FC
Nome Completo: Guarani Futebol Clube
Nickname: Bugre, Bugrão, Família Bugrina, Índio Guerreiro
Colori sociali: Verde e Bianco
Simboli: indiano d'america
Città: Campinas
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 2 Aprile 1911
Stadio: Brinco de Ouro, (32.453 posti)

Il Guarani Futebol Clube, meglio noto come Guarani, è una società calcistica brasiliana con sede nella città di Campinas. Milita nel Campeonato Brasileiro Série B, la seconda divisione del campionato brasiliano.

Il Guarani ha una grossa rivalità con il Ponte Preta, anch'essi di Campinas. Le partite tra Guarani e Ponte Preta sono note come Derby Campineiro.

Il Guarani Futebol Clube fu fondato il 1º aprile 1911, nella città di Campinas, San Paolo, con la denominazione di Guarany Foot-Ball Club, per iniziativa di 12 studenti del Gymnasio do Estado (attualmente noto come Culto à Ciência), tra cui spiccavano Pompeo de Vito, Hernani Felippo Matallo e Vicente Matallo. Questi studenti praticavano di solito il calcio a Praça Carlos Gomes.[2] Vicente Matallo divenne il primo presidente del Guarani.[2] Il Guarani fu ufficialmente fondato il 1º aprile 1911, ma per evitare possibili scherzi da parte di squadre rivali a causa dell'associazione con il giorno del pesce d'aprile, i dirigenti del Guarani cambiarono la data della fondazione ufficiale in 2 aprile 1911. Il Guarani fu chiamato così in onore dell'opera del maestro Antônio Carlos Gomes "Il Guarany". Antônio Carlos Gomes era nato a Campinas ed è uno dei compositori di musica classica più celebri del XIX secolo.

Nel 1949, il Guarani vinse il Campeonato Paulista Série A2, venendo promosso nella massima serie del campionato statale paulista.

Fino ad oggi (2012), il Guarani è l'unica squadra brasiliana della zona interna ad aver vinto il campionato nazionale (non contando il Santos, perché nonostante Santos non sia capitale di stato, si trova sulla costa). Il club vinse il Campeonato Brasileiro Série A nel 1978, sconfiggendo il Palmeiras nella partita decisiva.

Lo stadio del Guarani è lo Estádio Brinco de Ouro da Princesa, costruito il 31 maggio 1953, con una capienza massima di 30.988 spettatori.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: 1978
Campeonato Brasileiro Série B: 1981

Competizioni statali
Campeonato Paulista Série A2: 1949, 2018
Campeonato Paulista Amateur: 1944
Campeonato Paulista del Interior: 1944, 1949, 1972, 1973, 1974
Torneo Início Paulista: 1953, 1954, 1956
Torneo de Clasificación: 1970, 1971
II Troféu Folha de São Paulo: 1974
Taça Alm. Heleno Nunes: 1976

Torneo municipale
Campeonato Regional: 1926, 1932,
Campeonato Campineiro: 1916, 1919, 1920, 1938, 1939, 1941, 1942, 1943, 1945, 1946, 1953 e 1957

Competizioni Giovanili
Copa São Paulo de Juniores: 1994

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1986, 1987
Campeonato Brasileiro Série B: Secondo posto: 1991, 2009
Campeonato Brasileiro Série C: Secondo posto: 2008, 2016
Campionato Paulista: Finalista: 1988, 2012
Coppa Libertadores: Semifinalista: 1979
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Clube de Regatas do Flamengo

 
CR Flamengo
Nome Completo: Clube de Regatas do Flamengo
Nickname: Mengão, Mengo, Fla, Time do povo, Rubro-Negro, Mais querido do Brasil (Il più amato del Brasile)
Colori sociali: Rosso e Nero
Simboli: Avvoltoio
Città: Rio de Janeiro
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 17 Novembre 1895
Stadio: Estádio da Gávea (ufficiale), (9500 posti) Fondato 14 Settembre 1938
Stadio: Maracanã (de facto), (78.838 posti)

Il Clube de Regatas do Flamengo, noto comunemente come Flamengo, è una società polisportiva brasiliana nota soprattutto per la sua sezione calcistica. Ha sede a Rio de Janeiro nell'omonimo quartiere.

Gli sport praticati nella polisportiva sono calcio, canottaggio, ginnastica artistica, judo, nuoto, nuoto sincronizzato, pallacanestro e pallavolo.

Nonostante non sia il nome ufficiale, Flamengo è divenuto il termine utilizzato dai più per riferirsi non solo alla squadra calcistica, ma anche all'intera associazione sportiva. Tra i soprannomi utilizzati dai tifosi per riferirsi al club ci sono Fla, Mengo (abbreviativi del nome ufficiale), Mengão (accrescitivo di "Mengo"), così come descrizioni legate ai colori del club, come ad esempio Rubro-negro, che significa "Rosso-nero" o "Scarlatto-nero".

La mascotte del club è un avvoltoio (Urubu in portoghese). Di conseguenza, i tifosi usano occasionalmente il termine Urubu come uno dei soprannomi, mentre i sostenitori rivali usano tale nome nei loro cori in tono dispregiativo.

Il Flamengo è, insieme al Fluminense, al Vasco da Gama e al Botafogo, una delle quattro principali squadre di Rio de Janeiro. Altre squadre di Rio sono il Bangu e l'América. La squadra di calcio del Flamengo è la più popolare del Brasile con 35 milioni di tifosi stimati.

Il Flamengo venne fondato il 17 novembre 1895 come società di canottaggio da José Agostinho Pereira da Cunha, Mário Spindola, Nestor de Barros, Augusto Lopes, José Félix da Cunha Meneses e Felisberto Laport. Il gruppo di ragazzi era solito ritrovarsi al Café Lamas, nel quartiere Largo do Machado di Rio de Janeiro, e decise di formare una squadra di canottaggio. Sul finire del XIX secolo il canottaggio era lo sport d'élite a Rio de Janeiro e i giovani, fondando un loro club, speravano di diventare popolari con le ragazze dell'altà società cittadina. Poterono permettersi soltanto una barca usata chiamata Pherusa, che necessitava di essere completamente ricostruita prima di essere utilizzata nelle competizioni. La squadra debuttò il 6 ottobre 1895 quando salpò dal molo di Caju, sulla spiaggia di Maria Angu, alla volta della spiaggia di Flamengo. Tuttavia i forti venti rovesciarono la barca e i vogatori quasi affogarono. Vennero salvati da un peschereccio nominato Leal ("Leale"). In seguito, durante i lavori di riparazione della Pherusa, l'imbarcazione venne rubata e mai più ritrovata. Il gruppo dovette quindi risparmiare molto denaro per comprare una nuova barca, l'Etoile, rinominata Scyra.

Nella notte del 17 novembre 1895, il gruppo, ritrovatosi nella villa di Nestor de Barros, sulla spiaggia di Flamengo, fondò il Grupo de Regatas do Flamengo (Gruppo di Regate del Flamengo) ed elesse il primo consiglio. Il nome venne cambiato qualche settimana dopo in Clube de Regatas do Flamengo (Club di Regate del Flamengo). I fondatori decisero anche che l'anniversario della fondazione della società avrebbe dovuto essere festeggiato il 15 novembre, in coincidenza con il Giorno della Repubblica, festa nazionale.

Il Flamengo incluse una sezione calcistica solo quando un gruppo di giocatori poco soddisfatti del Fluminense ruppe con il proprio club in seguito ad una discussione con il consiglio. I giocatori (Alberto Borghert, Othon de Figueiredo Baena, Píndaro de Carvalho Rodrigues, Emmanuel Augusto Nery, Ernesto Amarante, Armando de Almeida, Orlando Sampaio Matos, Gustavo Adolpho de Carvalho, Lawrence Andrews e Arnaldo Machado Guimarães) decisero di unirsi al Flamengo dal momento che Borghert, il capitano, era anche un vogatore del Flamengo. L'ammissione dei nuovi membri venne approvata l'8 novembre 1911. Si dovette tra l'altro fare i conti anche un gruppo contrario alla partecipazione del club a gare di calcio, ma alla fine i membri dell'assemblea crearono ufficialmente la sezione calcistica il 24 dicembre 1911.

Il nuovo team era solito allenarsi sulla spiaggia di Russel, guadagnando gradualmente il supporto degli abitanti locali, che apprezzavano guardare gli allenamenti. La prima partita ufficiale venne giocata il 3 maggio 1912 ed è, a tutt'oggi, la vittoria più spettacolare della squadra, dato che il Flamengo batté il Mangueira 16 a 2. Il primo Fla-Flu (che sarebbe successivamente diventato uno dei più famosi derby al mondo) venne anch'esso disputato in quell'anno, il 7 luglio, e vide la vittoria del Fluminense per 3 a 2.

Nel 1978, con la vittoria del Flamengo nel Campionato Carioca, prese avvio un periodo d'oro per i rossoneri. I cinque anni successivi sarebbero stati anni di gloria. Stelle come Júnior, Carpegiani, Adílio, Cláudio Adão, Tita e, soprattutto, Zico, andarono a vincere il campionato statale per tre volte di fila. La gioia e l'orgoglio per le vittorie portarono il Flamengo fino alla prima vittoria del Campionato brasiliano, nel 1980. Quindi, come campione nazionale, il club si qualificò per giocare il massimo torneo continentale, la Coppa Libertadores.

Il 1981 è un anno di svolta nella storia del Flamengo. Dopo aver battuto i cileni del Cobreloa in tre match, il team si laureò campione sudamericano. L'obiettivo successivo era chiaro: la Coppa Intercontinentale, una gara secca da giocare nello Stadio Olimpico di Tokyo, in Giappone, contro i campioni europei del Liverpool.

Raul, Leandro, Marinho, Mozer, Júnior, Andrade, Adílio, Zico, Tita, Nunes e Lico formavano lo schieramento di partenza nella gara più importante di sempre del Flamengo, il 13 dicembre 1981. Due gol di Nunes, un gol di Adílio e una brillante prestazione di Zico furono più che sufficienti a fare del Flamengo la prima squadra brasiliana campione del mondo dopo il Santos del grande Pelé.

I due anni seguenti sarebbero stati anch'essi ricchi di vittorie. Un altro campionato di Rio nel 1981 e due campionati brasiliani - nel 1982 e nel 1983 - chiusero il periodo d'oro.

Da allora il club ha vissuto anni di alterne fortune, riuscendo a rivincere il campionato brasiliano nel 1992 e nel 2009.

Il Flamengo rimane una delle due squadre a non essere mai retrocessa dalla prima divisione: l`altra è il Cruzeiro.

Lo stadio casalingo del Flamengo è ufficialmente l'Estádio José Bastos Padilha (noto anche come Estádio da Gávea). Questo impianto venne inaugurato il 4 settembre 1938 e ha una capacità di 9.500 spettatori. La maggior parte delle gare, comunque, viene giocata nello stadio Maracanã.

I più grandi rivali del Flamengo sono le altre tre grandi squadre di Rio de Janeiro: il Fluminense, il Botafogo e il Vasco da Gama. Al giorno d'oggi, quella con il Vasco da Gama è considerata la rivalità più forte del Flamengo. L'intensità delle rivalità a Rio è cambiata negli anni: negli anni sessanta e per buona parte degli anni settanta, per esempio, i tifosi del Flamengo consideravano il Botafogo come la prima squadra nemica.

Palmarès
Competizioni internazionali
Coppa Libertadores: 1981
Coppa Intercontinentale: 1981
Coppa Mercosur: 1999
Copa de Oro: 1996

Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: 1980, 1982, 1983, 1987, 1992, 2009, 2019
Coppa del Brasile: 1990 (imbattuto), 2006, 2013
Coppa dei Campioni brasiliana: 2001
Copa União: 1987
Torneio do Povo: 1972

Competizioni inter-statali
Torneo di Rio-San Paolo: 1961
Taça dos Campeões Estaduais Rio–São Paulo: 1955

Competizioni statali
Campionato Carioca
1914, 1915 (imbattuto), 1920 (imbattuto), 1921, 1925, 1927, 1939, 1942, 1943, 1944, 1953, 1954, 1955, 1963, 1965, 1972, 1974, 1978, 1979 (imbattuto), 1979 (extra)[4], 1981, 1986, 1991, 1996 (imbattuto), 1999, 2000, 2001, 2004, 2007, 2008, 2009, 2011 (imbattuto), 2014, 2017, 2019
Taça Guanabara
1970, 1972, 1973 (imbattuto), 1978, 1979, 1980 (imbattuto), 1981, 1982, 1984, 1988, 1989 (imbattuto), 1995, 1996 (imbattuto), 1999 (imbattuto), 2001, 2004, 2007, 2008, 2011 (imbattuto), 2014
Taça Rio: 1983, 1985, 1986, 1991, 1996 (imbattuto), 2000, 2009, 2011 (imbattuto), 2019
Torneo Início: 1920, 1922, 1946, 1951, 1952, 1959
Copa Rio: 1991
Taça Luiz Aranha: 1979
Taça Jorge Frias de Paula: 1979
Taça Innocêncio Pereira Leal: 1979
Taça Organizaciones Globo: 1979
Taça Sylvio Corrêa Pacheco: 1981
Taça Pedro Magalhães Corrêa: 1974
Taça Cidade do Rio de Janeiro: 1973, 1978, 1991, 1993
Torneio Relâmpago: 1936
Torneio Aberto do Rio de Janeiro: 1936
Torneio Extra do Rio de Janeiro: 1934
Torneio Super Clássicos: 2013, 2014, 2015

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1964, 2018
Coppa del Brasile: Finalista: 1997, 2003, 2004, 2017
Supercoppa del Brasile: Finalista: 1991
Primeira Liga: Semifinalista: 2016
Copa dos Campeões: Semifinalista: 2000, 2002
Campionato Carioca:
Secondo posto/Finalista: 1912, 1913, 1919, 1922, 1923, 1924, 1936, 1937, 1938, 1939, 1940, 1941, 1952, 1958, 1961, 1962, 1966, 1968, 1969, 1971, 1973, 1977, 1982, 1983, 1984, 1987, 1988, 1989, 1994, 1995, 2010
Torneo Rio-San Paolo: Secondo posto: 1958, 1997
Coppa Libertadores: Semifinalista: 1982, 1984
Coppa Sudamericana: Finalista: 2017
Supercoppa Sudamericana: Finalista: 1993, 1995
Coppa Mercosur: Finalista: 2001

Competizioni amichevoli
Trofeo Ciudad de Palma: 1978
Trofeo Ramón de Carranza: 1979, 1980
Torneo Mohamed V: 1968
Torneo di Brasilia: 1997
Trofeo del Distretto Federale: 1976
Coppa dei Campioni del mondo di Brasile: 1997 (imbattuto)
Torneio do Povo: 1972
Taça Brahma dos Campeões Brasileiros: 1992 (imbattuto)
Torneio Gilberto Alves: 1965
Torneio Quadrangular de Vitória: 1965
Torneio Governador Leonino Caiado: 1975
Taça Prefeito do Distrito Federal: 1976
Torneio Quadrangular de Jundiai (Torneio da Uva): 1975
Torneio Cidade de Cuiabá: 1976
Torneio Quadrangular de Varginha: 1990
Torneio de Verão de Nova Friburgo: 1990
Torneio triangular de Curitibas: 1953
Florida Cup: 2019
Coppa Kirin: 1988

Competizioni giovanili
Campionato Carioca Under-20:
1921; 1936; 1942; 1943; 1945; 1946; 1956; 1957; 1958; 1960; 1965; 1967; 1972; 1973; 1979; 1980; 1983; 1985; 1986; 1989; 1990; 1993; 1994; 1996; 1999; 2005; 2006; 2007, 2015 e 2018
Taça Rio Under-20: 1999; 2007; 2008; 2011; 2013; 2015 e 2016
Taça Guanabara Under-20: 2005; 2006; 2007 ; 2015 e 2018
Coppa San Paolo Juniores: 1990, 2011 e 2016
Coppa Belo Horizonte Juniores: 1986, 2003, 2007
Copa Macaé giovanile: 1999, 2006
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Grêmio Foot-Ball Porto Alegrense

Grêmio FBPA
Nome Completo: Grêmio Foot-Ball Porto Alegrense
Nickname: Imortal Tricolor, Rei de Copas
Colori sociali: Azzurro, Bianco e Nero
Simboli: Moschettiere
Inno: Grêmio, Lupicínio Rodrigues
Città: Porto Alegre
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 15 Settembre 1903
Stadio: Arena do Grêmio, (60.540 posti)
Sito web: www.gremio.net

Il Grêmio Foot-Ball Porto Alegrense, noto semplicemente come Grêmio, è una società calcistica brasiliana con sede a Porto Alegre, nel Rio Grande do Sul. Milita attualmente nella Série A brasiliana e nel Campeonato Gaúcho, il campionato statale del Rio Grande do Sul.

Fondato il 15 settembre 1903, è uno dei club brasiliani con maggior seguito e tradizione. Il palmarès del Grêmio include una Coppa Intercontinentale, tre Coppe Libertadores, due campionati brasiliani, cinque Coppe del Brasile (record), trentasei campionati Gaúcho e una Supercoppa del Brasile.

Il Grêmio è attualmente al numero uno nella classifica della CBF (la federcalcio brasiliana) e terzo nella classifica brasiliana stilata dalla CONMEBOL. Esiste una grandissima rivalità tra il Grêmio e l'altra squadra di Porto Alegre, l'Internacional. Il derby cui danno vita le due formazioni è noto come Gre-Nal. La divisa è a strisce azzurre, bianche e nere, i pantaloncini sono neri e i calzettoni bianchi.

Il 7 settembre 1903 lo Sport Club Rio Grande, la prima società calcistica brasiliana, disputò una gara dimostrativa a Porto Alegre. Cândido Dias, un imprenditore di Sorocaba, stato di San Paolo, guardando l'incontro si innamorò di quella nuova disciplina. Durante la gara, il pallone si sgonfiò. Essendo Dias il proprietario dell'unico altro pallone da calcio in tutta Porto Alegre, lo prestò ai giocatori, cosicché il match venne ripreso. Al termine dell'incontro, chiese ai giocatori di spiegargli le regole precise del calcio; inoltre, si fece dare istruzioni su come fondare un club.

Il 15 settembre 1903 32 persone, tra le quali Cândido Dias, si incontrarono al ristorante Salão Grau e fondarono una società. Carlos Luiz Bohrer venne eletto primo presidente. Nello stesso giorno, venne fondato un altro club, il Fussball Club Porto Alegre. Il Grêmio e il Fussball Club Porto Alegre erano stati fondati entrambi per attirare la comunità tedesca di Porto Alegre. Il 16 marzo 1904, al Parque da Várzea, il Grêmio batté il Porto Alegre 1-0, diventando in seguito a tale risultato la squadra preferita dalla comunità tedesca. L'esclusività del club si rispecchiò in seguito nelle limitazioni razziali imposte sui giocatori. I rivali dell'Internacional aprirono le porte ai neri molto prima, negli anni venti, comunque non subito, essendo il Nal nato nel 1909.

Nel 1919 il Grêmio fu uno dei fondatori della "Fundação Rio-Grandense de Desportes" (Fondazione Sportiva del Rio Grande). Nel 1921, un anno dopo l'arrivo del portiere Eurico Lara, il Grêmio vinse il suo primo Campionato gaúcho, ripetendosi l'anno dopo.

Il 3 maggio 1981 il Grêmio conquistò il suo primo Campionato nazionale, dopo aver superato il San Paolo nella finale giocata al Morumbi di San Paolo.

Due anni dopo, nel 1983, arrivò il primo titolo internazionale per il Grêmio, che sconfisse gli uruguagi del Peñarol nella finale di Coppa Libertadores. Nello stesso anno il Grêmio si portò a casa anche la Coppa Intercontinentale con la vittoria sull'Amburgo, squadra tedesca campione d'Europa in carica, per 2-1. In occasione di quella vittoria, a Porto Alegre i tifosi del Grêmio cominciarono a ripetera la celebre frase: "La Terra è blu". Un'altra celebre frase creata dai tifosi gremisti quando il club si laureò campione del mondo è "Nada pode ser maior" ("Nulla può essere maggiore"). Poco dopo aver vinto l'Intercontinentale, il Grêmio sconfisse i messicani dell'América a Los Angeles, vincendo la Los Angeles Cup (la Coppa Interamericana).

Nel 1989 il Grêmio conquistò la prima edizione della Coppa del Brasile, umiliando il Flamengo per 6-1 nella gara di ritorno della semifinali, e battendo lo Sport Recife nella doppia finale. Due anni dopo, nel 1991, il Grêmio, dopo una stagione molto negativa, venne retrocesso in seconda divisione. Nel 1993 fece ritorno in prima divisione. L'anno seguente arrivò la seconda vittoria nella Coppa nazionale, con la vittoria sul Ceará nelle due finali.

Nel maggio 1995 il team, guidato da Luiz Felipe Scolari, raggiunse la finale di Coppa del Brasile, perdendo però contro il Corinthians. In agosto, pochi giorni dopo che le riserve avevano vinto il campionato statale battendo l'Internacional, il Grêmio conquistò la Coppa Libertadores, vincendo in finale con i colombiani dell'Atlético Nacional. Nel dicembre dello stesso anno il Grêmio disputò la Coppa Intercontinentale: rimasti in 10 per l'espulsione di un giocatore, i brasiliani si arresero all'Ajax solo ai calci di rigore.

Il 15 dicembre 1996, la squadra portoalegrense vinse il suo secondo campionato brasiliano, battendo in finale la Portuguesa. L'anno dopo arrivò la terza Coppa del Brasile: nelle doppia finale il Grêmio, opposto al Flamengo, con lo 0-0 di Porto Alegre e il 2-2 di Rio de Janeiro uscì vittorioso grazie ai gol segnati in trasferta.

Nel 2001 il Grêmio vinse la sua quarta Coppa del Brasile, battendo nella doppia finale il Corinthians. La prima delle due gare, tenutasi a Porto Alegre, si chiuse sul punteggio di 2-2, mentre il ritorno, a San Paolo, in casa del Corinthians, vide la vittoria del Grêmio per 3-1. Tre anni dopo, nel 2004, dopo una stagione alquanto negativa, il Grêmio chiuse all'ultimo posto in campionato, retrocedendo così per la seconda volta in Série B.

Il 26 novembre 2005, all'Estádio dos Aflitos di Recife, la squadra riuscì a battere il Náutico per 1-0. La particolarità sta nel fatto che quattro giocatori del Grêmio erano stati espulsi e che il Náutico aveva sbagliato due rigori, uno calciato sul palo da Bruno Carvalho e uno parato del portiere bianco-nero-azzurro Galatto. La rete decisiva venne segnata da Anderson, in quella che è oggi nota come A Batalha dos Aflitos ("La battaglia degli afflitti"). Il Grêmio vinse così il torneo brasiliano di seconda divisione, guadagnando la promozione in Série A.

Il 9 aprile 2006, all'Estádio Beira-Rio, in casa dell'Internacional, il Grêmio vinse il campionato gaúcho battendo gli arcirivali e impedendo loro di vincere il quinto titolo di fila. Nel 2007, all'Estádio Olímpico Monumental, il Grêmio conquistò il suo 35º campionato statale, battendo in finale la Juventude. Nello stesso anno raggiunse le finali di Coppa Libertadores, perdendo però entrambe le gare (punteggi di 2-0 e 3-0) contro il Boca Juniors.

Dopo diversi anni di digiuno a livello nazionale e internazionale, nel 2016 il Grêmio ha vinto la sua quinta Coppa del Brasile. Il 29 novembre 2017, a ventidue anni di distanza dall'ultima volta, il club ha conquistato la terza Coppa Libertadores della sua storia, superando in finale gli argentini del Lanús (1-0 e 2-1). Il tecnico Renato Portaluppi è diventato l'unico brasiliano ad aver conquistato il trofeo sia da giocatore che da allenatore (in entrambi i casi con il Grêmio)

La mascotte del Grêmio, creata dal vignettista Pompeo, è un moschettiere (non dissimile dai tre moschettieri di Alexandre Dumas) che veste la divisa della squadra. Il personaggio, soprannominato semplicemente Mosqueteiro ("moschettiere" in portoghese), venne adottato come mascotte ufficiale nel 1946.

L'inno del Grêmio è, tra tutti quelli delle squadre brasiliane, se si escludono gli inni delle squadre di Rio de Janeiro (tutti composti da Lamartine Babo), l'unico ad essere stato musicato da un rinomato compositore, Lupicínio Rodrigues. Caratterizzato da una vivida e allegra melodia, l'inno presenta i celebri versi: Até a pé nós iremos / para o que der e vier / mas o certo é que nós estaremos / com o Grêmio onde o Grêmio estiver (Anche a piedi andremo / oltre ogni ostacolo / ma è certo che saremo / con il Grêmio ovunque il Grêmio sarà). Nell'inno i tifosi affermano come il Grêmio, ovunque abbia giocato, non sia mai rimasto senza i suoi sostenitori.

Eurico Lara, un portiere che tra gli anni venti e trenta giocò per il Grêmio, è menzionato nell'inno come craque imortal ("Idolo immortale").

Nel 1935, durante un derby di Porto Alegre, Eurico Lara causò un calcio di rigore. Proprio quando un giocatore dell'Internacional stava per tirare, Eurico venne richiamato da suo fratello, che gli rammentò le raccomandazioni del medico a non sovraffaticarsi. Ma Eurico non lo stette a sentire. Quindi il giocatore dell'Internacional calciò il rigore. Lara lo parò, ma come lo fece cadde di fianco, immobile. Venne sostituito dopo il prodigioso salvataggio, ma morì due settimane dopo a causa dello sforzo. Da allora il nome di Lara è stato reso "immortale", essendo citato nell'inno ufficiale del Grêmio.

I tifosi e i media hanno soprannominato il Grêmio Imortal ("Immortale"), in quanto la squadra ha una tradizione di gare e campionati vinti negli ultimi minuti, o quando le speranze sembravano perse.

Si possono citare vari esempi nella storia del club di partite in cui la squadra non era affatto favorita o aveva giocatori espulsi, e riuscì lo stesso a vincere. Altre volte il team, quando stava perdendo, riuscì a segnare negli ultimissimi minuti e a vincere (alcuni esempi sono il Gre-Nal del 1935, la Batalha dos Aflitos ("La battaglia degli afflitti", partita nella quale il Gremio, obbligato a vincere per poter essere promosso in serie A nella stagione seguente, riuscì a vincere con un gol al 96' con 3 uomini in meno, contro il Nautico, fuori casa) del 2005 e la finale del Campionato brasiliano 1996 contro la Portuguesa).

Il Grêmio gioca le sue partite casalinghe all'Arena do Grêmio, inaugurato l'8 dicembre 2012 in un'amichevole contro l'Amburgo.

L'impianto ha sostituito lo Estádio Olímpico Monumental, inaugurato il 19 settembre 1954, con il nome di "Estádio Olímpico". La prima gara all'Estádio Olímpico vide opposti il Grêmio e il Nacional Montevideo. Il Grêmio vinse per 2-0: le due reti nello stadio realizzate da Vitor, che così entrò nella storia come primo marcatore nell'Olímpico.

Il 18 luglio 1909 il Grêmio batté l'Internacional 10-0. Quello fu il primo di una lunga serie di derby di Porto Alegre; fu anche la stracittadina con il maggior scarto nel punteggio: ovviamente, ancora oggi quella vittoria è ricordata con orgoglio dai Gremistas (i tifosi del Grêmio).
Il 25 agosto 1912 il Grêmio batté il Nacional de Porto Alegre 23-0. Sisson segnò 14 gol, per quella che è tutt'oggi la vittoria del Grêmio con il maggiore scarto.
Il 19 maggio 1935 il Grêmio divenne il primo team del Rio Grande do Sul a riuscire a vincere contro un team paulista: l'Immortal batté il Santos per 3-2. Inoltre, fu la prima squadra non carioca a disputare un incontro nel Maracanã. I portoalegrensi sconfissero il Flamengo per 3-1, nel 1950.
Il 25 febbraio 1959 il Grêmio batté il Boca Juniors 4-1 a Buenos Aires, diventando così la prima squadra non argentina a vincere sul Boca nel stadio della Bombonera.

Il primo match a colori trasmesso sulla televisione brasiliana fu Grêmio - Caxias do Sul.
Il primo gol di sempre nel Campionato brasiliano venne segnato dall'argentino Héctor Horacio Scotta, giocatore del Grêmio, nel 1971.
Il 30 maggio 1979 il Grêmio giocò un incontro su un campo completamente coperto di neve, condizione meteorologica davvero straordinaria in Brasile, anche per una regione più meridionale (quindi più fredda). La gara, tenutasi a Bento Gonçalves, contro l'Esportivo Bento Gonçalves, terminò 0-0.

Con il passare degli anni, il Grêmio e l'altra principale squadra di Porto Alegre, l'Internacional, hanno maturato una forte rivalità. Presto il derby tra le due squadre fece registrare record di spettatori, e assunse il nome di Gre-Nal (Gremio-Internacional). Al giorno d'oggi, in occasione della stracittadina, le strade si riempiono di tifosi appassionati: la rivalità è così forte che per molti abitanti del Rio Grande do Sul (i gaúchos) e di Porto Alegre l'azzurro è il colore opposto al rosso.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: 1981, 1996
Coppa del Brasile: 1989, 1994, 1997, 2001, 2016
Supercoppa del Brasile: 1990
Campeonato Brasileiro Série B: 2005
Copa Sul: 1960, 1999
Campionato Brasiliano del Sud: 1962 (edizione speciale)

Competizioni internazionali
Coppa Intercontinentale: 1983
Coppa Libertadores: 1983, 1995, 2017
Recopa Sudamericana: 1996, 2018

Competizioni statali
Campionato Gaúcho
1921, 1922, 1926, 1931, 1932, 1946, 1949, 1956, 1957, 1958, 1959, 1960, 1962, 1963, 1964, 1965, 1966, 1967, 1968, 1977, 1979, 1980, 1985, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990, 1993, 1995, 1996, 1999, 2001, 2006, 2007, 2010, 2018, 2019
Campionato di Porto Alegre
1904, 1905, 1906, 1907, 1911, 1912, 1914, 1915, 1919, 1920, 1921, 1922, 1923, 1925, 1926, 1930, 1931, 1932, 1933, 1935, 1937, 1938, 1939, 1940, 1946, 1949, 1956, 1957, 1958, 1959, 1960
Copa FGF: 2006
Recopa Gaúcha: 2019
Taça Fernando Carvalho: 2010
Taça Piratini: 2010, 2011
Copa 100 Anos do Gauchão: 2019
Coppe Wanderpreiss: 1904, 1905, 1906

Amichevoli Internazionali
Troféu Fronteira da Paz (URU): 2010
Taça Hang Ching (CHN): 1998
Pepsi Cola Cup (CHN): 1998
Troféu Colombino (SPA): 1997
Troféu Agrupación Peñas Valencianas (SPA): 1996
Copa Renner: 1996
Sanwa Bank Cup: 1995
Copa Sanwa Bank: 1996
Philips Cup (SWI): 1987
Philips Cup (NED): 1986
Rotterdam AD-Tournament (NED): 1985
Troféu Ciudad de Palma de Mallorca (SPA): 1985
Troféu 'CEL' (SLV): 1983
Los Angeles Cup (USA): 1983
Troféu Ciudad de Valladolid (SPA): 1981
Troféu Torre del Vigia (URU): 1981
Copa El Salvador del Mundo (SLV): 1981
Troféu Ciudad de Rosário (ARG): 1979
Taça Cidade de Salvador (BRA): 1972
Taça do Atlântico: 1971
Copa Internacional de Porto Alegre (BRA): 1971
Taça Río de La Plata: 1968
Troféu Internacional de Salônica (GRE): 1962
Troféu Internacional de Atenas (GRE): 1961
Copa José González Artigas (ECU): 1954
Troféu Sadrep (URU): 1949
Copa El President de la Republica de Costa Rica (CRC): 1949

Amichevoli Nazionali
Troféu João Saldanha: 2010
Troféu Osmar Santos: 2008
Taça Ironcryl: 1997
Taça Presidente Médici: 1971
Troféu Domingos Garcia Filho: 1970
Taça Petrobrás: 1970
Copa Tancredo Neves: 1960
Copa Revista do Esporte: 1960
Taça Correio do Povo: 1949
Taça Columbia Pictures: 1940
Taça General Flores da Cunha: 1935

Amichevoli Regionali
Troféu Rádio Gaúcha 90 Anos (RS): 2017
Troféu Rádio Bandeirantes 80 Anos (RS): 2014
Taça Rádio Pelotense 85 Anos (RS): 2010
Copa Solidariedade (RS): 1995
Taça RBS TV 25 Anos (RS): 1988
Troféu Sesquicentenário da Revolução Farroupilha (RS): 1985
Torneio 'Festa da Uva' (RS): 1965
Torneio Início Estadual (RS): 1963, 1965, 1967
Troféu Wallig (RS): 1962
Taça Jubileu de Prata da Refinaria Ipiranga (RS): 1962
Copa Farroupilha 120 Anos: 1955
Taça Bento Gonçalves: 1952
Taça Rádio Gaúcha: 1952
Taça Manuel Amorim Albuquerque: 1950
Campeonato Extra de Porto Alegre: 1948, 1949
Taça Cidade de Porto Alegre: 1948, 1996
Taça General Corrêa Lima: 1946
Taça Casa Sport: 1946
Taça 'Dia do Futebol': 1945
Taça Ernesto Dorneles: 1943
Taça Cambial: 1942, 1943
Campeonato Gaúcho de Amadores: 1942
Campeonato Metropolitano de Amadores: 1942
Taça de Portugal: 1940
Taça José Loureiro da Silva: 1938
Taça 'Dia do Filiado': 1938
Taça Café Nacional: 1938
Taça Martel: 1936, 1937
Torneio 'Benefício da FRGD': 1935
Taça Flores da Cunha: 1934
Taça 'Dia do Cronista': 1933, 1944, 1956, 1960, 1961, 1962, 1968
Taça 'Dia do Desporto': 1932
Torneio de Encerramento de Porto Alegre: 1931, 1933, 1938
Torneio de Preparação de Porto Alegre: 1929
Taça Reivindicação: 1929
Taça Fernando Caldas: 1928
Torneio Washington Luis: 1926
Torneio FC Porto Alegre: 1926
Taça São Pedro: 1924
Taça Associação dos Varejistas: 1923, 1924
Torneio Início de Porto Alegre: 1922, 1926, 1927, 1931, 1937, 1939, 1946, 1947, 1948, 1949, 1958, 1963, 1965, 1967
Taça Rio Branco: 1914, 1915, 1916
Taça Sportiva: 1909
Troféu Wanderpreis: 1904, 1905*, 1905*, 1906, 1907, 1910, 1911, 1912

Competizioni giovanili
Campionati brasiliani giovanili: 2008, 2009
Copa Macaé giovanile: 2004
Coppe Santiago di calcio giovanile: 1995, 1996, 1997, 1998, 2000
Trofeo Dossena: 2008
Blue Stars/FIFA Youth Cup: 2001

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1982, 2008, 2013
Coppa del Brasile: Finalista: 1991, 1993, 1995
Copa Sul-Minas: Semifinalista: 2001, 2002
Coppa Libertadores: Finalista: 2007, 1984
Supercoppa Sudamericana: Semifinalista: 1989
Coppa Mercosur: Semifinalista: 2001
Copa de Oro: Semifinalista: 1996
Coppa Intercontinentale: Finalista: 1995
Coppa del mondo per club FIFA: Finalista: 2017
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Coritiba Foot Ball Club

Coritiba FBC
Nome Completo: Coritiba Foot Ball Club
Nickname: Coxa (Thigh), Glorioso (Glorious), Vovô Coxa (Grandfather Coxa), Coxa-Branca (White-Thigh)
Colori sociali: Bianco e Verde (Strisce Orizzontali)
Inno: Hino Oficial, Cláudio Ribeiro e Homéro Reboli
Città: Curitiba
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 12 Ottobre 1909
Stadio: Major Antônio Couto Pereira, (37 182 posti)

Il Coritiba Foot Ball Club (portoghese: /kʊˈɾĩtʃ'ba/), chiamato comunemente Coritiba o, più brevemente, Coxa, è una società calcistica brasiliana con sede nella città di Curitiba.

Nel 1909, un gruppo di giovani si incontrò nel Clube Ginástico Teuto-Brasileiro Turnverein (club di ginnastica tedesco-brasiliano Turnverein - "Turnverein" è la parola tedesca per club di ginnastica), dove la comunità immigrata tedesca di Curitiba si riunì per discutere su una varietà di sport. Nel luglio dello stesso anno, un importante membro del club, Frederico "Fritz" Essenfelder, arrivò con una palla di cuoio in mano. Spiegò ai suoi amici che era un pallone da calcio e spiegò le regole di questo nuovo gioco. Fritz e i suoi amici all'interno del club iniziarono a organizzare partite nel campo del Quartel da Força Pública (quartier generale della forza pubblica).

Più tardi, arrivò un invito a giocare una partita contro un club di lavoratori, molti dei quali britannici, dalla ferrovia di Ponta Grossa. Il 12 ottobre 1909, Fritz convocò un incontro nel vecchio Theatro Hauer (Teatro Hauer) per organizzare la prima partita. Fu presa la decisione di formare una squadra di calcio, e lo avrebbe chiamato Teuto-Brasileiro. Teuto-Brasileiro sarebbe la prima squadra di calcio nello stato di Paraná.

Il 23 ottobre 1909, a Ponta Grossa, il club giocò la sua prima partita ufficiale. Gli avversari erano il Clube de Foot Ball de Tiro Pontagrossense, composto da dipendenti della società di ingegneria brasiliana sudamericana. La partita fu vinta da Tiro Pontagrossense, con un punteggio di 1-0, il goal fu segnato da Elias Mota.

La squadra di Coritiba per la prima partita era: Arthur Iwersen, Erothildes Carlberg, Leopoldo Obladen, Arthur Hauer, Alfredo Labsch, Alfredo Hauer, Walter Dietrich, Teodoro Obladen, Carlos Schleker, Roberto Juchks, Fritz Essenfelder, Johann Maschke, Waldemar Hauer, Alvin Hauer e Rudolf Kaastrup.

Dopo la partita di Ponta Grossa, i fondatori e i membri del club furono entusiasti del nuovo gioco e decisero di dedicare il loro club esclusivamente al calcio. C'erano più di 50 giocatori, molti dei quali non di origine tedesca, eppure il Clube Ginástico Teuto-Brasileiro Turnverein non consentiva ai membri non tedeschi; ciò portò alla formazione di un club separato (dopo molte discussioni tenute al Teatro Hauer per tutto il mese di dicembre 1909). Alla fine, il 30 gennaio 1910, fu costituita la Coritibano Foot Ball Club indipendente.

La prima riunione del club si tenne il 21 aprile 1910, dopo aver acquisito tutte le regole di questo sport (da Rio de Janeiro e San Paolo). Durante questo incontro fu formato il primo consiglio di amministrazione, nominando João Viana Seiler come presidente, Arthur Hauer come vicepresidente, José Júlio Franco e Leopoldo Obladen rispettivamente come primo e secondo segretario, e Walter Dietrich e Alvim Hauer come primo e secondo tesoriere rispettivamente. Fritz fu nominato capitano della squadra. Fu anche durante questo incontro che il nome del club fu cambiato, questa volta in Coritiba.

Coritiba è la società calcistica più titolata del Paraná, nonché una delle più vittoriose e importanti del Paese. Detiene il record mondiale di club di vittorie consecutive ufficiali (24)

I colori sociali sono il bianco e il verde. La divisa per le gare casalinghe presenta una maglia bianca con una doppia striscia orizzontale verde all'altezza del petto. Il logo del club è sovrapposto alle due bande, nel centro del petto. Tuttavia, fino agli anni sessanta, questa era la terza divisa, usata per i tornei interstatali: l'allora prima tenuta di gioco era completamente bianca, con il solo logo sul petto.

La seconda maglia presenta delle strisce verticali alternate, bianche e verdi. Era questa la maglia con cui la squadra, il 31 luglio 1985 al Maracanã, batté il Bangu aggiudicandosi il suo primo e unico campionato brasiliano.

La terza divisa, secondo una tradizione avviata nel 1999, è diversa da anno ad anno. Per la stagione 2008-2009, la maglia è nera con una doppia striscia orizzontale sul petto, la superiore verde, l'inferiore bianca.

Lo stemma ufficiale del club è di forma circolare. Al centro presenta un cerchio, a simboleggiare il globo terrestre, con cinque righe che si dipartono dai due "poli", a simboleggiare i meridiani, e la sigla CFC bianca su fondo verde nella parte centrale. Intorno a questo cerchio, si trova uno spesso bordo, sempre verde, recante al suo interno, nella parte superiore, la scritta bianca CORITIBA FOOT BALL CLUB, mentre nella parte inferiore, sempre in bianco, PARANÁ. Il logo è sormontato da una stella gialla a cinque punte, a ricordare il titolo nazionale vinto nel 1985.

La mascotte ufficiale del club rappresenta un vecchietto, detto Vovô Coxa ("Nonno Coscia"), vestito con la divisa della squadra. Il personaggio presenta tratti germanici, scelti dal momento che la società venne fondata nel 1909 da un gruppo di immigrati tedeschi.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: 1985
Campeonato Brasileiro Série B: 2007, 2010
Torneio do Povo: 1973
FIFA Record World of Consecutives Wins: 2011

Competizioni statali
Campionato Paranaense
1916, 1927, 1931, 1933, 1935, 1939, 1941, 1942, 1946, 1947, 1951, 1952, 1954, 1956, 1957, 1959, 1960, 1968, 1969, 1971, 1972, 1973, 1974, 1975, 1976, 1978, 1979, 1986, 1989, 1999, 2003, 2004, 2008, 2010, 2011, 2012, 2013, 2017

Altri Tornei
Festival Brasileiro de Futebol: 1997
Fita Azul Internacional: 1972
Pierre Colon Trophy (Vichy, France): 1969
Akwaba Trophy (Africa): 1983

Competizioni giovanili
Torneo Internazionale Città di Gradisca - Trofeo Nereo Rocco: 2013, 2014

Altri piazzamenti
Campeonato Brasileiro Série B: Secondo posto: 1995
Coppa del Brasile: Finalista: 2011, 2012
Copa dos Campeões: Semifinalista: 2001
Copa Sul-Minas: Finalista: 2001
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Sport Club do Recife

Sport Recife
Nome Completo: Sport Club do Recife
Nickname: Leão, León de la Isla, León del Norte, León de la Plaza de la Bandera, León de los Leones, Rojo y Negro Pernambucano, Papá de la Ciudad, Mayor del Noreste, Supertime de la Isla, Camión de la Alegría, Equipo de Raza de la Masa
Colori sociali: Rosso e Nero
Simboli: Leone
Città: Recife
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 13 Maggio 1905
Stadio: Ilha do Retiro, (35,000 posti)

Lo Sport Club do Recife o semplicemente Sport è un club sportivo brasiliano della città di Recife, capitale dello Stato del Pernambuco.

È stato fondato il 13 maggio del 1905, da un pernambucano che viveva da molti anni in Inghilterra, Guilherme de Aquino Fonseca, e che ritornò nel Pernambuco portando con sé la passione per il nuovo sport di quel paese. L'attuale sede dello Sport si trova nella Praça da Bandeira, nel quartiere Ilha do Retiro, Recife-PE.

I colori dello Sport Recife sono il nero e il rosso, e rappresentano lo spirito combattivo e la determinazione dei tifosi del club. Il simbolo che compare sullo stemma, nonché mascotte della squadra pernambucana, è un leone.

Lo Sport Club do Recife nacque il 13 maggio 1905 in seguito ad un incontro tra i 23 fondatori svoltosi all'Associação dos Empregados do Comércio di Pernambuco.

Nel 1916 il club partecipa al Campeonato Pernambucano per la prima volta e lo vince. Nella partita finale disputatasi il 16 dicembre lo Sport Recife sconfisse il Santa Cruz per 4-1 (doppietta di Mota, Asdrúbal e Vasconcelos).

I più grandi rivali dello Sport Recife sono il Náutico e il Santa Cruz.

Lo Stadio dello Sport Recife è lo Estádio Ilha do Retiro, inaugurato nel 1937.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: 1987
Coppa del Brasile: 2008
Campeonato Brasileiro Série B: 1990

Competizioni statali
Copa do Nordeste: 1994, 2000, 2014
Copa Norte-Nordeste: 1968
Copa Norte: 1959, 1961, 1962
Campionato Pernambucano:
1916, 1917, 1920, 1923, 1924, 1925, 1928, 1938, 1941, 1942, 1943, 1948, 1949, 1953, 1955, 1956, 1958, 1961, 1962, 1975, 1977, 1980, 1981, 1982, 1988, 1991, 1992, 1994, 1996, 1997, 1998, 1999, 2000, 2003, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2014, 2017, 2019
Copa Pernambuco: 1998, 2003, 2007
Torneo Inicio: 1920, 1923, 1924, 1925, 1927, 1928, 1932, 1935, 1940, 1945, 1957, 1958, 1959, 1960, 1966, 1968, 1974, 1977

Altri piazzamenti
Campeonato Brasileiro Série B: Secondo posto: 2006
Coppa del Brasile: Finalista: 1989
Copa dos Campeões: Finalista: 2000
Copa do Nordeste: Finalista: 2001, 2017
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Sport Club Corinthians Paulista

SC Corinthians Paulista
Nome Completo: Sport Club Corinthians Paulista
Nickname: Timão (La Supersquadra), Time do Povo (La Squadra del Popolo), Todo Poderoso (Onnipotente), Coringão
Colori sociali: Bianco e Nero
Simboli: Moschettiere
Inno: O Campeão dos Campeões!
Città: São Paulo (San Paolo)
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 1 Settembre 1910
Stadio: Arena Corinthians, (47.000 posti)

Lo Sport Club Corinthians Paulista, semplicemente noto come Corinthians, è una società polisportiva di San Paolo del Brasile, la cui componente più nota è la sezione calcistica.

Il Corinthians venne fondato nel 1910 da un gruppo di operai, con l'obiettivo di creare una squadra di calcio per gli strati inferiori della società di San Paolo, così da opporsi ai club di élite già esistenti. Il nome fu ispirato dalla squadra inglese del Corinthian Football Club.

La sezione di calcio del club è una delle più vittoriose in Brasile, avendo conquistato tra l'altro 7 volte il campionato brasiliano, 3 Coppe del Brasile, 30 campionati paulisti, una Copa Libertadores, una Recopa Sudamericana e due Mondiali per club. Con 28 milioni di tifosi, secondo l'indagine effettuata dalla Lance/Ibope, è la seconda squadra con il maggior numero di sostenitori del Paese dopo il Flamengo.

Essendo una polisportiva, il Corinthians include anche squadre di pallavolo, pallamano, taekwondo, Jūdō, nuoto, tennis, pallacanestro e calcio a 5.

Il 1º settembre 1910 un gruppo di operai del quartiere di San Francisco prese la decisione di fondare un proprio club sportivo. La loro idea era di creare una squadra di calcio in cui ognuno potesse mostrare la propria abilità nello sport, dal momento che, agli inizi del XX secolo, il calcio in Brasile era considerato uno sport elitario, praticato in prevalenza dai discendenti di immigrati britannici e da coloro che lavoravano per compagnie britanniche.

Alla luce di una lampada ad olio, nella Rua dos Imigrantes ("Via degli immigrati"), gli operai Joaquim Ambrósio, Carlos da Silva, Rafael Perrone, Antônio Pereira e Anselmo Correia fondarono il primo club "popolare" della città di San Paolo.

Le prime proposte riguardo al nome da dare alla squadra erano legate al patriottismo brasiliano: Carlos Gomes Football Club e Futebol Clube Santos Dumont - omaggio a due grandi personaggi della storia brasiliana come Antônio Carlos Gomes e Alberto Santos-Dumont - furono le prime idee. Ciononostante, questi nomi di evidente radice brasiliana vennero accantonati dopo che la squadra inglese del Corinthian Football Club, che era solita vestire maglie rosa e marroni, vinse tutte e sei le sue gare nella tournée oltreoceano a San Paolo e a Rio de Janeiro. Il nome Sport Club Corinthians Paulista venne dunque scelto in omaggio alla squadra britannica di inizio Novecento. Tale denominazione venne proposta da Joaquim Ambrósio, uno dei nove operai che avevano fondato il club.

Il Corinthians disputò la sua prima partita di sempre il 10 settembre 1910, un match contro l'União da Lapa, un'importante squadra amatoriale di San Paolo. Nonostante la sconfitta del Corinthians per 1-0, questo incontro segnò l'inizio di un periodo ricco di successi in ambito amatoriale.

Il 14 settembre Luis Fabi mise a segno il primo gol della storia del club, contro l'Estrela Polar, altra squadra amatoriale della città. Il Corinthians vinse così la sua prima gara con un punteggio finale di 2-0.

Grazie ai buoni risultati e ad un numero sempre crescente di sostenitori, il Corinthians si iscrisse alla Liga Paulista de Futebol dopo aver vinto due partite di qualificazione, prendendo quindi parte al Campionato paulista per la prima volta nel 1913. Solo un anno dopo l'ingresso nella Liga, nel 1914, il team corinthiano venne incoronato campione statale per la prima volta, vincendo di nuovo due anni dopo.

Il 1922, anno del centenario dell'indipendenza brasiliana, segna l'inizio dell'egemonia del Corinthians nel Campionato paulista.

Dal momento che a quell'epoca il calcio era praticato soprattutto negli Stati di Rio e di San Paolo, le squadre campioni dei due stati erano considerate le migliori formazioni in tutto il Brasile. Sconfiggendo il campione carioca di quell'anno, l'América, il Corinthians raggiunse finalmente l'élite del calcio brasiliano.

Dello stesso anno (1922) è anche il primo dei tre campionati statali vinti di fila. La tripletta venne ripetuta anche tra il 1928 e il 1930 e tra il 1937 e il 1939.

Il Corinthians sembrava destinato a vincere solo quei tre campionati statali: trascorsero infatti sette anni prima di una nuova vittoria del Paulistão nel 1937, triplicata nel 1938 e nel 1939. Gli anni quaranta furono un periodo difficile: la squadra conquistò il campionato nel 1941, tornando al successo solo nel 1951. In quegli anni il team del Corinthians era noto come il "mi fa ridere" (faz-me rir in portoghese).

L'inizio degli anni cinquanta è da ricordare per il club corinthiano. Nel 1951 la squadra, che annoverava tra gli altri Carbone, Cláudio, Luizinho, Baltazar e Mário, mise a segno 103 reti nelle trenta gare del campionato paulista, con una media di 3,43 gol a match. Lo stesso Carbone fu il capocannoniere della competizione con 30 segnature. Il Corinthians avrebbe vinto il campionato statale anche nel 1952 e nel 1954.

Nello stesso decennio il team paulista vinse tre volte il Torneo di Rio-San Paolo (nel 1950, nel 1953 e nel 1954): quella competizione era all'epoca la più importante di tutto il paese, dal momento che vi prendevano parte le squadre dei due stati con la maggiore tradizione calcistica, quelli di Rio e di San Paolo.

Nel 1953, in un torneo disputato in Venezuela, nella capitale Caracas, il Corinthians conquistò la "Piccola coppa del mondo" (Mundialito de Clubes), un torneo che molti considerano come predecessore del Mondiale per club, nato nel 2000. In quell'occasione, il Corinthians, sostituendo il Vasco da Gama, vinse tutte e sei le sue partite, contro la Roma (1-0 e 3-1), il CF Barcellona (3-2 e 1-0) e l'Election Caracas (2-1 e 2-0). Nello stesso anno la squadra brasiliana vinse anche la Coppa del quarto centenario di San Paolo.

Dopo le vittorie nel Campionato paulista e nel Torneo di Rio-San Paolo del 1954, il Corinthians attraversò un periodo senza vittorie. La conquista nel 1977 del campionato paulista interruppe finalmente una striscia di insuccessi nei principali tornei durata ventitré anni.

Nel 1982 ebbe inizio il periodo della cosiddetta Democrazia Corinthiana. Nell'aprile di quell'anno termina il mandato del presidente Vicente Matheus e lo sostituisce Waldemar Pires. I calciatori Sócrates, Wladimir e Casagrande si ergono a leader dello spogliatoio e di fatto iniziano una autogestione del club, dirigendo la squadra affiancati dall'allenatore Mário Travaglini. La formazione è decisa dai giocatori, che votano su ogni questione posta, di fatto ricalcando il sistema democratico: nel 1982 e nel 1983 la squadra vince il Campionato Paulista. I membri della rosa e della dirigenza avevano eguale diritto di voto, e le loro opinioni avevano lo stesso peso: inoltre, i calciatori avevano il potere di utilizzare la maglia a fini pubblicitari o propagandistici. Nel 1984 Sócrates e Casagrande lasciano il club, e la Democrazia Corinthiana termina: il breve periodo contribuisce, tra le altre cose, a risanare le casse del club, che erano onuste di debiti ereditati dalla precedente gestione.

La situazione finanziaria del Corinthians, nei primi mesi del 2004 era una delle peggiori nella sua storia. Cattiva amministrazione, mancanza di denaro e un andamento molto negativo sia nel Campeonato Brasileiro Série A 2003 che nel Campionato paulista 2004 avevano dato ai molti tifosi di che preoccuparsi. Fortunatamente alcuni giovani giocatori e l'allenatore Tite aiutarono la squadra a risollevarsi dalla brutta partenza in campionato. Alla fine il Corinthians chiuse al 5º posto, qualificandosi per la Coppa Sudamericana (equivalente della Coppa Uefa europea).

Questa situazione permise al presidente del Corinthians, Alberto Dualib, di convincere gli amministratori del club a firmare un controverso trattato con un'associazione internazionale di investitori nota come Media Sports Investment (MSI). Il contratto garantiva alla MSI il controllo della società per 10 anni, in cambio di grandi investimenti. Nel 2005 arrivarono così in rosa importanti giocatori, come Carlos Tévez, Roger, Javier Mascherano e Carlos Alberto.

Nonostante gli investimenti da parte della MSI, il Corinthians partì a rilento nel Campionato paulista 2005, riuscendo però a risalire e a chiudere al secondo posto. Neanche il Campionato brasiliano cominciò molto bene per il Timão; comunque, dopo le dimissioni del coach Daniel Passarella a seguito di una sconfitta per 5-1 con i rivali del San Paolo, il team intraprese un cammino che lo condusse ad essere incoronato per la quarta volta Campione di Brasile. Quella del 2005 fu tra l'altro una stagione contrassegnata dal controverso annullamento di undici match a causa di uno scandalo scommesse.

I rapporti tra l'amministrazione del Corinthians e il presidente della MSI, Kia Joorabchian, sono andati deteriorandosi. Dopo l'eliminazione dalla Coppa Libertadores 2006, il club ha attraversato una profonda crisi che non ha permesso di realizzare buone prestazioni per tutto il 2006. Non è noto se l'associazione tra MSI e Corinthians continuerà nei prossimi anni e neanche se la dirigenza riuscirà a ottenere altro denaro per l'acquisto di nuovi giocatori, nonostante Kia Joorabchian se ne sia andato.

Il 2 dicembre 2007, pareggiando all'ultima giornata di campionato per 1-1 contro al Grêmio, la squadra si è classificata al 17º posto, retrocedendo, così, per la prima volta nella propria storia nella Serie B brasiliana.

Tornato subito nella massima serie, il 9 dicembre 2008 il club ha annunciato l'arrivo di Ronaldo, notizia che ha avuto ampio spazio nei giornali sportivi di tutto il mondo. Il giocatore è stato presentato ufficialmente il 12 dicembre 2008. Il 14 febbraio 2011 Ronaldo ha dato ufficialmente l'addio al calcio giocato.

Il 4 dicembre 2011, giorno della morte di Sócrates uno dei campioni più amati dalla tifoseria, conquista per la quinta volta il Brasileirão, grazie allo 0-0 nella gara contro il Palmeiras e al contemporaneo pareggio 1-1 del Vasco da Gama nel derby con Flamengo.

Il 2012 è uno degli anni più gloriosi nella storia del Corinthians, che per la prima volta accede alla finale della massima competizione sudamericana per club. Nella finale di andata disputata il 27 giugno a Buenos Aires, i brasiliani pareggiano per 1-1 mentre in quella di ritorno giocata il 4 luglio a San Paolo vincono per 2-0 (con doppietta di Emerson) e conquistano il trofeo.

Il 16 dicembre 2012 il club si laurea campione del mondo per la seconda volta nella sua storia, conquistando il Mondiale per club, dopo la vittoria nell'edizione inaugurale del 2000 (non sostitutiva della Coppa Intercontinentale). Dopo aver battuto l'Al-Ahly in semifinale (1-0), il Corinthians vince la finale contro il Chelsea grazie al gol decisivo di Paolo Guerrero, mettendo fine alla serie di cinque successi consecutivi nella competizione da parte delle squadre europee.

Benché per gran parte della sua storia i giocatori del club abbiano vestito i colori bianco e nero, la prima divisa in assoluto consisteva di una maglia color crema e di pantaloncini neri. Dopo che le maglie vennero lavate più volte, il color crema divenne gradualmente bianco. In seguito a tale curioso episodio, avvenuto agli inizi della storia della società, i colori ufficiali furono mutati per non dover spendere altro denaro nel comprare nuove tenute di gioco.

Gli attuali sponsor del Corinthians sono la Nike (sponsor tecnico), Caixa e Fisk.

La maglia del Corinthians non ebbe stemmi fino al 1913, quando il club venne ammesso nella Liga Paulista, potendo così giocare partite ufficiali nel Campionato dello stato di San Paolo. Fu in quell'occasione che debuttò il primo stemma, che presentava le lettere "C" e "P".

Il primo stemma del Corinthians venne creato nel 1914 dal litografo Hermógenes Barbuy, fratello del giocatore Amílcar. Lo stemma mutò spesso prima del 1919, quando un nuovo simbolo (parte dell'attuale) debuttò sulla maglia del Corinthians. Presentava la bandiera dello Stato di San Paolo racchiusa in un cerchio con il nome societario scritto intorno.

Lo stemma mutò ancora nel 1940, quando il disegnatore ed ex membro della squadra riserve del Corinthians Francisco Rebolo González creò quello definitivo, usato tutt'oggi. Il simbolo attuale presenta un'ancora e due remi incrociati (in riferimento agli sport nautici praticati dal club), il che lo rende molto originale. Questo stemma è stato leggermente modificato poche volte.

La mascotte ufficiale del Corinthians è il moschettiere, simbolo di coraggio, audacia e spirito di combattività. L'adozione di tale simbolo richiama vicende legate ai primi anni del club.

Nel 1913 le principali squadre dello stato di San Paolo fondarono l'APEA (l'Associazione paulista degli sport atletici). Nella vecchia Liga Paulista rimasero solo tre squadre, l'Americano, il Germánia e l'Internacional, che divennero note come i "tre moschettieri" del calcio paulista. Il Corinthians si unì a loro nel ruolo di D'Artagnan, diventando quindi il quarto spadaccino nonché il leader, proprio come nel romanzo di Alexandre Dumas padre "I tre moschettieri".

Per essere ammesso in quell'"universo dei moschettieri", il Corinthians doveva mostrare la sua bravura. Dal momento che molte altre squadre volevano quel posto nella Liga Paulista, il Corinthians dovette partecipare ad un torneo di selezione contro Minas Gerais e San Paolo, due grandi squadre pauliste amatoriali di quel periodo. Con classe e competenza la squadra corinthiana superò il Minas per 1-0 e il San Paolo per 4-0, venendo accettato nel gruppo e assumendo il diritto di partecipare alla Divisione Speciale del campionato paulista nell'anno successivo.

Nella sua storia il Corinthians ha avuto diversi stadi: il primo, il Campo do Lenheiro, non era propriamente uno stadio. La squadra giocava in un campo di proprietà di un venditore di legna: a causa di ciò, il terreno divenne noto appunto come Campo do Lenheiro ("Campo del falegname" in portoghese).

Nel 1918 i giocatori e i tifosi cominciarono a costruire un altro stadio per la squadra. L'impianto divenne noto come Estádio do Bom Retiro: il Corinthians vi avrebbe giocato per 9 anni.

Nel 1928 il presidente Alfredo Schürig comprò un terreno e vi edificò il nuovo stadio, il Parque São Jorge (il cui nome ufficiale è "Estádio Alfredo Schürig", dal nome del presidente). Il Corinthians ha giocato lì per molto tempo. Soltanto negli ultimi anni, lo Stadio Municipale di Pacaembu, il secondo di San Paolo per capienza (dopo il Morumbi), è diventato, In via d'affìtto, la sede degli incontri casalinghi della squadra corinthiana

Verso la fine del 2006, una ONG, la Cooperfiel, ha inaugurato un fondo per la realizzazione di un nuovo stadio. L'obiettivo della ONG è raccogliere 300 milioni di real (circa 105 milioni di euro) entro 36 mesi per la realizzazione di un impianto di 60.000 posti che verrà ceduto al club con un accordo non ancora stabilito.

Il presidente del Corinthians Alberto Dualib oncontrò il presidente del Brasile Luis Inácio Lula da Silva per chiedergli un aiuto finanziario nella costruzione del nuovo stadio. In quell'incontro Lula, tifoso del Corinthians, ha parlato anche con l'allora allenatore Émerson Leão, dicendogli di avere fiducia in lui per un "rinnovamento" della rosa dei giocatori, tra i quali c'erano stati problemi e gelosie. Si dice che in realtà il vero scopo dell'incontro era affinché Dualib potesse parlare con Lula dell'arrivo del magnate Boris Berezovsky.

A partire dal 2011 iniziò la costruzione del nuovo stadio del Corinthians che è stato terminato nel 2013, ospitando svariate partite dei mondiali di calcio del 2014 tra cui quella inaugurale.

A seguito della scomparsa del Grande Torino, il Corinthians sentì il dovere di rendergli onore: infatti in occasione di un'amichevole contro la Portuguesa, la squadra giocò la partita indossando le tradizionali magliette granata del Torino.

La cosiddetta "Invasione Corinthiana" avvenne nel 1976, quando i tifosi del Corinthians invasero l'Estádio Mário Filho (il Maracanã) di Rio de Janeiro in occasione della semifinale del campionato brasiliano di calcio 1976. In quella gara, da giocare contro la Fluminense padrona di casa, più di settantamila sostenitori del Corinthians lasciarono lo stato di San Paolo per assistere al match.

Il Palestra Itália (ora noto come Palmeiras) venne fondato nel 1914 come squadra per soli italiani. Alcuni membri italiani del direttivo del Corinthians e Bianco, unico calciatore italiano nella rosa corinthiana, lasciarono quindi il loro club per trasferirsi al Palmeiras, venendo subito ritenuti dei traditori. A causa di ciò, le due squadre divennero arcirivali: questa è tuttora la rivalità più forte nello Stato di San Paolo.

Il Corinthians ha rivalità, seppur meno forti, pure con le altre due principali squadre di San Paolo, il San Paolo e la società provinciale del Santos.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: 1990, 1998, 1999, 2005, 2011, 2015, 2017
Coppa del Brasile: 1995, 2002, 2009
Supercoppe Brasiliane: 1991
Tornei di Rio-San Paolo: 1950, 1953, 1954, 1966 (condiviso), 2002
Campionati brasiliani Série B: 2008

Competizioni statali
Campionato Paulista
1914, 1916, 1922, 1923, 1924, 1928, 1929, 1930, 1937, 1938, 1939, 1941, 1951, 1952, 1954, 1977, 1979, 1982, 1983, 1988, 1995, 1997, 1999, 2001, 2003, 2009, 2013, 2017, 2018, 2019

Competizioni internazionali
Coppa del mondo per club: 2000, 2012
Coppa Libertadores: 2012
Recopa Sudamericana: 2013
Pequeña Copa del Mundo: 1953

Competizioni amichevoli
Apollo V Cup (USA): 1969
Atlantic Cup: 1956
Coppa Bandeirantes: 1994
Concorso Brasilia: 1958
Torneo Costa del Sol (Spagna): 1969
Quinela d'oro: 1942
Concorso internazionale Charles Miller: 1954, 1955
Torneo estivo internazionale della città: 1986, 1987
Coppa Laudo Natel: 1973
Torneo Missões: 1953
Nations Cup (USA): 1985
Torneo del popolo: 1971
Pequeña Copa del Mundo (Venezuela): 1953
Coppa del sindaco di San Paolo: 1953
Trofeo Ramón de Carranza (Spagna): 1996
Recife Cup: 1965
Coppa di San Paolo: 1962, 1975
City Cup Porto Alegre: 1983
City Cup São Paulo: 1942, 1943, 1947
Torneo della città di Torino (Italia): 1966
Torneo in onore dell'indipendenza del Messico: 1981

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1976, 1994, 2002
Coppa del Brasile: Finalista: 2001, 2008, 2018
Campionato Paulista: Secondo posto/Finalista: 1936, 1942, 1943, 1945, 1946, 1947, 1955, 1962, 1966, 1968, 1974, 1984, 1987, 1991, 1993, 1998, 2005
Torneo Rio-San Paolo: Secondo posto: 1951, 1963, 1993
Coppa Libertadores: Semifinalista: 2000
Coppa Sudamericana: Semifinalista: 2019
Coppa Mercosur: Semifinalista: 2001
Coppa Conmebol: Semifinalista: 1994
Torneo Internazionale dei Club Campioni: Finalista: 1952
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Club Athletico Paranaense

Club Athletico Paranaense
Nome Completo: Club Athletico Paranaense
Furacão(Uragano), Rubro-Negro(Rossonero)
Colori sociali: Rosso, e Nero
Simboli: Tornado
Inno: O hino do Clube Atlético Paranaense, Zinder Lins e Genésio Ramalho
Città: Curitiba
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 26 Marzo 1924
Stadio: Stadio Joaquim Américo Guimarães, (40 000 posti)

Il Club Athletico Paranaense – fino al 2018 Clube Atlético Paranaense – è una società calcistica della città brasiliana di Curitiba, nello Stato di Paraná. Conosciuto come Furacão (Uragano), il club fu campione brasiliano nel 2001 e vicecampione della Coppa Libertadores 2005. Gioca le partite interne nello stadio Arena da Baixada, il più moderno dell'America Latina e si allena in uno dei migliori centri di allenamento del mondo, il CAT do Caju.

Il Club Athletico Paranaense è nato dalla fusione di due squadre di Curitiba, l'Internacional e l'América, annunciata il 21 marzo del 1924 e ufficializzata 5 giorni dopo, il 26 marzo, con il cambiamento del nome, dei colori e l'insediamento della nuova dirigenza, tenendo come stadio l'antico campo dell'Internacional, l'Água Verde. I colori sociali furono presi dalle squadre d'origine: il rosso derivò dall'América, il nero dall'Internacional ed il bianco da entrambe. Il disegno della prima divisa era ispirato a quello dell'Internacional.

La prima partita della squadra fu il 6 aprile, e la prima partita partecipando ad un torneo, il 20 aprile, con la vittoria di 2 a 0 sull'arci-rivale Coritiba. La partecipazione in vari campionati e una buona squadra, culminata con la conquista del primo campionato Paranaense nel 1925, consolidò il nome del club tra i principali dello Stato. Nel 1934, l'Atlético Paranaense acquisì il terreno dove lo stadio attuale è localizzato.

Nel 1949, il club conquistò il suo nono campionato Paranaense, sconfiggendo con goleade la maggioranza degli avversari e tenendo una media superiore ai 4 gol, da quel momento il termine Furacão (tornado) fu associato all'Atlético Paranaense.

Dopo la facile conquista del campionato Paranaense del 1949, l'Atlético-PR cadde in un periodo buio, all'inizio del 1950, che si protrasse fino al 1982. In totale, in questo periodo, l'Atlético conquistò solo 2 campionati Paranaensi (nel 1958 e nel 1970).

Ma il peggio stava arrivando, nel 1967 la situazione finanziaria del club negativa, e un campionato con solo 3 vittorie, 11 pareggi e 14 sconfitte, portò alla retrocessione nella seconda divisione del Paranaense. Nel 1968, con l'arrivo di Jofre Cabral e Silva, la squadra riuscì a ritornare in prima divisione. Egli però morì a causa di un infarto durante una partita della squadra. Con il morale basso, l'Atlético non riuscì a vincere il Paranaense di quell'anno.

Nel 1970, l'Atlético ingaggiò Djalma Santos, campione mondiale del 1962 con il Brasile e conquistò il titolo del campionato Paranaense nello stesso anno, vincendo il Seleto fuori casa per 4 a 1. Successivamente l'Atlético tornò nelle zone grigie della classifica, senza conquistare un titolo fino al 1982, quando la squadra aveva i giocatori Washington e Assis, ancora oggi idolo della torcida atleticana. Da allora, i rosso-nero paranaensi non passarono più un periodo di "digiuno" così lungo.

Nel 1995, dopo la sconfitta per 5 a 1 ad opera dei rivali (Coritiba), una nuova dirigenza fu eletta e lanciò il progetto strategico "Atlético Total", riportando l'Atlético nella massima serie nel 1996, conquistando l'ottava posizione.

Nel 1997 l'antico stadio Joaquim Américo fu demolito per costruire lo stadio considerato come il più moderno dell'America Latina. Nel 2004 fu firmato un contratto di collaborazione con l'impresa coreana di cellulari Kyocera, rinominando lo stadio Kyocera Arena.

Nel 2005, dopo 10 anni di contesa giudiziaria, l'Atlético firmò un accordo assumendo a titolo definitivo l'uso del terreno vicino allo stadio (che era già di sua proprietà dagli anni 90).

L'Atlético fu la prima squadra paranaense a partecipare al Torneo Roberto Gomes Pedrosa, l'attuale Campionato Brasiliano. Nel 2001, l'Atletico Paranaense vince il suo primo, e finora unico, Campionato Brasiliano (finale contro il São Caetano, dove vinse per 4 a 2 e per 1 a 0). Nel 2004 fu vicecampione, con il capocannoniere Washington, che segnò 34 gol, record storico in un'unica edizione del Campionato Brasiliano.

Recentemente, un episodio inusitato entrò a far parte della storia del calcio brasiliano. Classificatosi per la finale della Coppa Libertadores, la squadra non poté giocare la prima partita in casa, perché seppur considerato come il più moderno dell'America Latina, non possedeva la capienza di 40 000 spettatori, richiesti dal regolamento. Problema che verrà superato dopo i lavori finali per la Kyocera Arena. Così l'Atlético dovette giocare la partita nello stadio Beira-Rio, dell'Internacional di Porto Alegre, dove pareggiò per 1 a 1. Nella partita di ritorno, allo stadio Morumbi, l'Atlético perse nei confronti del San Paolo, davanti a 70 000 tifosi, con il risultato di 4 a 0, perdendo così la Coppa Libertadores.

L'Atletico ha partecipato a 3 Coppa Libertadores, nel 2000, 2002 e 2005 ed è l'unico team paranaense che ha superato la prima fase della competizione. Nel 2005, guidata in finale da Antonio Lopes, arrivò seconda. Nella Coppa Sudamericana del 2006, l'Atlético ha fatto un buon risultato, superando il Paraná Clube, il River Plate e il Nacional di Montevideo, arrivando alle semifinali, dove è stato eliminato dal Pachuca.

Nella stagione 2019 la società avvia un recupero della propria identità originaria, ripristinando la denominazione Club Athletico Paranaense[1] e rinnovando il logo sociale. Stagione positiva per il club che vince la Coppa del Brasile in finale contro l'Internacional di Porto Alegre.

Nel 1968, la melodia dell'inno ufficiale dell'Atlético è stata registrata dalla banda del corpo dei pompieri di Rio de Janeiro.

In concorso realizzato per la Radio Record di San Paolo, è stato cantato dal gruppo "Titulare do Ritmo" ed eletto nell'occasione l'inno di calcio più bello del Brasile.

Oggi, le parole dell'inno atleticano sono una specie di parola d'ordine dentro la Baixada (nome popolare della Kyocera Arena). Cantato con amore dai tifosi, la melodia continua a dettare il ritmo delle vittorie e delle conquiste atleticane.

Una ricerca da Paraná Pesquisas e pubblicata il 21 dicembre 2008 sulla Gazeta do Povo vede l'Atlético Paranaense come la squadra con più tifosi rispetto alle altre, poiché supera il Coritiba sia nello Stato del Paraná (9,6% a 7,5%), che nella capitale Curitiba (24,6% x 21,3%). A livello statale, l'Atletico Paranaense è superato solo dal Corinthians che ha il 12,5% di simpatizzanti.

Altro dato chiave è che i record di pubblico in tutti gli stadi di Curitiba sono nelle partite in cui c'è la tifoseria dell'Atlético. La maggior affluenza di pubblico nella storia dello stadio del Coritiba è stato completamente rubro-negro, una partita fra il Atlético-PR e il Flamengo (2 a 0 per l'Atletico), nella semifinale del Campionato Brasiliano del 1983. Il record dello stadio del Paraná Clube è in una partita del Torneo Robertão nel 1968 tra l'indimenticabile Atlético di Djalma Santos e Belini e il mitologico Santos di Pelé e compagnia. Il record e tutte le prime venti partite dello stadio dell'Atlético sono, logicamente, partite dell'Atlético. Il record assoluto è stato stabilito nella finale dell'anno del titolo di Campionato Brasiliano del 2001, contro il São Caetano. Altro stadio della capitale, l'Érton Coelho Queiroz, dell'ormai estinto club Pinheiros, ebbe il suo record di pubblico nella finale del Campionato Paranaense del 1988, quando l'Atlético fu campione sulla squadra di casa, e l'80% dei presenti erano della torcida atleticana.

L'Atlético è sempre stato la squadra di massa nello Stato del Paraná, anche nella fase di "sofferenza" degli anni sessanta e settanta trascorsi senza titoli conquistati. Ricordando un processo identico della tifoseria corinthiana, in quell'epoca il numero di tifosi atleticani aumentava invece di diminuire.

La tifoseria dell'Atlético è considerata la più numerosa tra quelle delle squadre dello Stato del Paraná.

Il suo stadio è lo Stadio Joaquim Américo Guimarães, popolarmente conosciuto dai tifosi come "Arena da Baixada" ou "Caldeirão". La versione attuale dello stadio fu ultimata nel 1999, ed è considerato da molti lo stadio più moderno del Brasile e dell'America Latina, l'unico che rispetta integralmente le norme FIFA. Contiene poco più di 25 000 spettatori, tutti seduti in sediolini coperti e con piena visibilità del campo.

La storia dell'Atlético è marcata da una grande rivalità storica con il Coritiba. La differenza tra le due squadre comincia nei simboli, i tifosi del Coritiba hanno scelto una figura di un nonno germanico ben biondo dimostrando 70 anni che è ritratto usando le braghe tipiche tirolesi. La tifoseria dell'Atlético si immagina e si definisce attraverso un tornado.

La partita tra i due ha una storia ricchissima che risale nella decade degli anni venti, già essendo conosciuta con il termine Atletiba già negli anni '30. È una storia con diversi alti e bassi da una parte e dall'altra, ma con uno strano e costante equilibrio. L'Atletico ha avuto una sensibile prevalenza negli ultimi anni, nel frattempo tale fenomeno non alterò le statistiche del confronto, ancora favorevoli al Coritiba.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: 2001
Coppa del Brasile: 2019
Campionato brasiliano di seconda divisione: 1995

Competizioni internazionali
Coppa Sudamericana: 2018
Coppa Suruga Bank: 2019

Competizioni statali
Paraná Campionato Paranaense:1925, 1929, 1930, 1934, 1936, 1940, 1943, 1945, 1949, 1958, 1970, 1982, 1983, 1985, 1988, 1990, 1998, 2000, 2001, 2002, 2005, 2009, 2016, 2018, 2019
Paraná Copa Paraná: 1998
Torneo Inicial de Paraná: 1936, 1947, 1955, 1958, 1987, 1988
Paraná Copa Sesquicentenário do Paraná: 2003

Tornei Misti
Marbella Cup, Spagna: 2013
Internationalen Schützi-Cup, Svizzera: 1991 y 1992.
Torneo Ciudad de Londrina, Brasile: 2010.

Competizioni giovanili
Blue Stars/FIFA Youth Cup: 2014

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 2004
Campeonato Brasileiro Série B: Secondo posto: 1990
Coppa del Brasile: Finalista: 2013
Primeira Liga: Finalista: 2016
Copa Sul-Minas: Finalista: 2002
Coppa Libertadores: Finalista: 2005
Coppa Sudamericana: Semifinalista: 2006
Recopa Sudamericana: Finalista: 2019
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Bangu Atlético Clube

Bangu
Nome Completo: Bangu Atlético Clube
Nickname: Banguzão, Alvirrubro"
Colori sociali: Bianco e Rosso
Città: Rio de Janeiro
Nazione:Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 17 Aprile 1904
Stadio: Moça Bonita, (15.000 posti)

Il Bangu Atlético Clube è una società calcistica brasiliana di Rio de Janeiro, fondata nel 1904. Attualmente è al 52º posto nel ranking CBF e al 6º nel ranking Carioca.

Il club nacque nella Fábrica Bangu, situata nell'omonimo quartiere della zona ovest di Rio de Janeiro. Nel dicembre 1903, l'inglese Andrew Procter, sostenuto dai colleghi, iniziò a pensare alla fondazione di un club, che avvenne il 17 aprile 1904.

La prima partita ebbe luogo 24 luglio 1904, contro il Rio Cricket and Athletic Association, club di Niterói, e terminò con la sconfitta del Bangu per 5-0, e la seconda partita fu una vittoria per 6-0 contro l'Andaraí. Nel 1905, il Bangu fu tra i fondatori della Federazione calcistica di Rio de Janeiro.

Nel Campionato Carioca 1916 il Bangu giunse al secondo posto a pari merito con il Botafogo; negli anni venti, debuttò Domingos da Guia e Claudionor Corrêa, Américo Pastor e José de Mattos, furono convocati in Nazionale per il Campeonato Sudamericano de Football 1921, ma essendo operai nella fabbrica non ottennero il permesso di recarsi in Argentina per partecipare alla competizione.

Nel 1933, il Bangu vinse il Campionato Carioca con sette vittorie, due pareggi e una sconfitta; in finale sconfisse il Fluminense per 4-0. Tra i più importanti giocatori della storia del club ci fu Zizinho, che vinse il Torneio Início del 1950 e il Torneio Início do Torneio Rio-São Paulo nel 1951, in finale contro l'América. Nel 1959 il Bangu giunse al secondo posto nel campionato statale alla pari con il Botafogo, e i due club si disputarono la qualificazione alla Taça Brasil.

Dopo due secondi posti nel 1964 e 1965, vinse il titolo del Campionato Carioca nel 1966 con quindici vittorie, due pareggi ed una sconfitta. La finale fu segnata da una rissa causata da Almir Pernambuquinho del Flamengo.

Nel 1967 il Bangu giunse ancora al secondo posto del Campionato Carioca, perdendo la finale contro il Botafogo per 2-1.

Nell'estate 1967 il club disputò il campionato nordamericano organizzato dalla United Soccer Association: accadde infatti che tale campionato fu disputato da formazioni europee e sudamericane per conto delle franchigie ufficialmente iscritte al campionato, che per ragioni di tempo non avevano potuto allestire le proprie squadre. Il Bangu rappresentò gli Houston Stars, che concluse la Western Division, con 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte, al quarto posto finale. La finale vide i Washington Whips, rappresentati dall'Aberdeen, cedere ai Los Angeles Wolves, rappresentati dai Wolverhampton.

Il 14 marzo 1970 la squadra pareggiò con il Brasile futuro campione a Messico 1970. Nel 1985 arrivò al secondo posto nel campionato nazionale, perdendo la finale con il Coritiba ai rigori.

Nel 1986, il Bangu partecipò per la prima volta alla Coppa Libertadores, non riuscendo però a vincere nessuna partita. Ladislau da Guia, fratello di Domingos da Guia e zio di Ademir da Guia, è il miglior marcatore del Bangu, con 217 gol segnati. Nel 2001, il Bangu vinse la Medalha Tiradentes, per essere stato il primo club in Brasile a schierare giocatori di colore, fatto avvenuto nel 1905.[6] Nel 2004 fu retrocesso nella Série B del campionato Carioca, tornando in massima serie solo nel 2008.

Palmarès
Competizioni statali
Campionato Carioca: 1933, 1966
Segona divisió del Campionat carioca: 1911, 1914, 2008
Torneio Início do Rio de Janeiro: 1934, 1950, 1955, 1964
Taça Rio: 1987
Torneo Selectivo de 1ª División: 2006
Taça Orlando Leal Carneiro: 1979

Tornei Regionali
Torneio Início do Rio-São Paulo: 1951
Copa dos Campeões Estaduais: 1967

Tornei Amichevoli
Taça Francis Walter: 1911, 1914, 2008
International Soccer League: 1960

Altri Titoli
Tornei Internazionali
Torneio Triangular Internacional do Equador: 1957
Torneio Triangular Internacional de Luxemburgo: 1958
Troféu Triangular de Caracas, Venezuela: 1958
Torneio Quadrangular Internacional da Costa Rica: 1959
Troféu Section ll, USA: 1960
Torneio Triangular Internacional da Áustria: 1961
Torneio Quadrangular Internacional do Equador: 1962
Copa do Presidente da Coreia do Sul: 1984
Torneio Quadrangular Internacional de El Salvador: 1998
Torneio de Inverno, USA: 1999
BTV Cup, Vietnam: 2015

Tornei Nazionali
Torneio Imprensa: 1943
Torneio Quadrangular do Rio de Janeiro: 1957
Torneio Triangular de Porto Alegre: 1957
Torneio Quadrangular do Recife: 1961
Torneio Quadrangular de Belém do Pará: 1962
Torneio de Campinas: 1968

Coppe Nazionali (Partita Unica)
Bahia Rio de Janeiro Taça Companhia Aliança da Bahia: 1930 (Bangu-A.A. Bahia 5-2)
Pernambuco Rio de Janeiro Taça Yara: 1930 (Bangu-A.S.D.T. 1-0)
Guanabara Minas GeraisTaça Dr. Guilherme da Silveira Filho: 1953 (Bangu-Atlético Mineiro 5-3)
Bahia Rio de Janeiro Taça Ariston Cardoso: 1956 Bangu-Grêmio Itabunense 7-0)
Pará Rio de Janeiro Taça Aurélio do Carmo: 1962 (Bangu-Paysandu 4-1)
Minas Gerais Rio de Janeiro Taça Castor de Andrade: 1982 (Bangu-Seleção de Ubá 4-0)
Ceará Rio de Janeiro Taça Governador Virgílio Távora: 1982 (Bangu-Ceará 2-1)

Tornei Statali (Rio de Janeiro)
Taça João Ferrer: 1907, 1911
Torneio Romeu Dias Pinto: 1972
Torneio da Integração (Taça Almirante Heleno de Barros Nunes): 1976
Torneio Hilton Gósling: 1977
Torneio Comitê de Imprensa: 1980
Torneio Quadrangular de Volta Redonda: 1988
Taça Estádio Guilherme da Silveira Filho 50 anos: 1997
Copa Verão: 2004

Coppe Statali (Rio de Janeiro), (Partita Unica)
Taça Sport Club Brasileiro: 1916 (Bangu-Andaraí 2-1)
Taça Liga Bancária de Futebol: 1917 (Bangu-Vila Isabel 6-1)
Taça Federação Brasileira das Sociedades de Remo: 1917 (Bangu-Andaraí 6-0)
Taça Moraes: 1920 (Bangu-Hellênico 4-0)
Taça James Hartley: 1921 (Bangu-Botafogo 3-1)
Taça James Schofield: 1923 (Bangu-Mangueira 4-2)
Taça Oswaldo Gomes: 1936 (Bangu-Olímpico 3-1)
Taça Euvaldo Lodi: 1950 (Bangu-Flamengo 3-1)
Taça Governador Togo de Barros: 1958 (Bangu-Cruzeiro do Sul 7-2)
Taça Semana da Marinha: 1966 (Bangu-Fluminense 3-1)
Taça Euzébio de Andrade: 1980 (Bangu-Campo Grande 1-0)
Taça Joaquim Guilherme da Silveira: 1987 (Bangu-Cabofriense 1-0)
Taça João Galindo: 1998 (Bangu-Rio Cricket 1-0)

Onorificenze
Coppa dell'Invincibilità
1950: Coppa assegnata dalla federazione cilena di calcio per l'immancabile tour di Bangu in Cile.

Nastro blu internazionale
1962: Onore CBD assegnato a Bangu per 12 partite imbattute internazionali contro squadre straniere. I paesi visitati erano: Suriname , Bolivia , Colombia ed Ecuador 

Medaglia Tiradentes
2001: Primo club a Rio de Janeiro a scalare un atleta nero nel 1905

Categorie di base 
Rio de Janeiro Campionato Carioca Junior : 1952, 1953, 1959, 1987
Rio de Janeiro Junior Division Two Championship: 2008
Rio de Janeiro Campionato speciale Carioca U17 : 2011, 2012
Rio de Janeiro Torneo junior: 1952, 1954, 1958, 1966
Rio de Janeiro Torneo Octávio Pinto Guimarães U20: 2003

Aspirante 
Rio de Janeiro Carioca Aspirants Championship: 1950

Masters 
Rio de Janeiro Campionato Veterani di Carioca: 1954
Rio de Janeiro Veterans Home Tournament: 1941, 1943, 1948, 1954

Calcio femminile 
Rio de Janeiro Campionato U17 femminile di Rio de Janeiro: 2010

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1985
Campionato Carioca: Secondo posto: 1951 (Torneo Municipal), 1951, 1964, 1965, 1967, 1985
Torneo Rio-San Paolo: Terzo posto: 1951
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Clube Atlético Bragantino


Bragantino
Nome Completo: Clube Atlético Bragantino
Nickname: Braga, Leão da Zona, Linguiça Mecânica, Massa Bruta, Alvinegro de Bragança
Colori sociali: Bianco e Nero
Città: Bragança Paulista
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 8 Gennaio 1928
Stadio: Nabi Abi Chedid, (17 128 posti)

Il Clube Atlético Bragantino, noto anche semplicemente come Bragantino, è una società calcistica brasiliana con sede nella città di Bragança Paulista, nello stato di San Paolo.

L'8 gennaio 1928, gli ex dirigenti del Bragança Futebol Clube danno vita al Clube Atlético Bragantino.

Nel 1949, il club partecipa per la prima volta alla seconda divisione del Campionato Paulista. Nel 1965, il Bragantino è stato promosso per la prima volta nella massima divisione del Campionato Paulista. Tuttavia, nel 1966, il club è retrocesso nel Campeonato Paulista Série A2.

Nel 1988, il Bragantino ha vinto la seconda divisione del Campionato Paulista. Nel 1989, il club è stato promosso nel Campeonato Brasileiro Série A per la prima volta dopo aver vinto il Campeonato Brasileiro Série B. Nel 1990, il Bragantino sconfisse il Novorizontino nella finale del Campionato Paulista. La finale era soprannominata finale caipira (final caipira, in lingua portoghese).

Nel 1991, il club è stato finalista del Campeonato Brasileiro Série A. In finale, il Bragantino venne sconfitto dal San Paolo. Nel 1992, il club ha partecipato alla Coppa CONMEBOL, facendo il suo debutto nelle competizioni internazionali. L'anno successivo, nel 1993, il Bragantino ha partecipato alla Coppa CONMEBOL per la seconda volta. Nel 1995, il club è retrocesso nella seconda divisione del Campionato Paulista. Nel 1996, il Bragantino ha partecipato alla Coppa CONMEBOL per la terza volta.

Nel 1998, il club è retrocesso nel Campeonato Brasileiro Série B. Nel 2002, dopo una pessima campagna, il Bragantino è retrocesso nel Campeonato Brasileiro Série C. Nel 2005, il club è stato promosso nella prima divisione del Campionato Paulista. Nel 2007, il Bragantino ha vinto il Campeonato Brasileiro Série C ottenendo la promozione per il Campeonato Brasileiro Série B dell'anno successivo.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campeonato Brasileiro Série B: 1989
Campeonato Brasileiro Série C: 2007
Campionato Paulista: 1990
Campeonato Paulista Série A2: 1965, 1988
Campeonato Paulista Série B2: 1979

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1991
Campionato Paulista: Semifinalista: 1989, 2007
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Esporte Clube Vitória

Esporte Clube Vitória
Nome Completo: Esporte Clube Vitória
Nickname: Leão da Barra (Leone di Barra), Rubro-Negro (Negro y rojo)
Colori sociali: Rosso e Nero
Simboli leone
Città: Salvador
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 13 Maggio 1899
Stadio: Barradão, (34.535 posti)

L'Esporte Clube Vitória è una delle maggiori squadre di calcio della Città di Salvador nello Stato di Bahia in Brasile.

Il club è stato fondato il 13 maggio del 1899 dai fratelli Arthur e Artemio Valente. Membri di una famiglia tradizionale di Bahia, hanno scoperto il calcio durante il loro soggiorno studentesco in Inghilterra. Inizialmente, Vitória era un club di cricket chiamato Victoria Cricket Club. Il 22 maggio del 1901, il club ha giocato la sua prima partita di calcio a Campo da Pólvora, contro lo Sport Club International, una squadra di marinai britannici. Il Vitória ha vinto per 3-2. Due mesi dopo il club ha cambiato i suoi colori in bianco e nero, per il nero e il rosso di oggi. Il suo primo campionato Baiano arrivò nel 1908. Nel 1998, viene fondata la Vitória S/A (Vitória Sociedade Anônima), una società creata per gestire gli interessi professionali del club.

Sebbene i suoi soliti colori siano bianchi e neri, l'uniforme è cambiata nel tempo. Al momento gioca con t-shirt bianca e nera a strisce orizzontali e pantaloni neri, ma in passato queste strisce erano a volte verticali. La mascotte del club è un leone di nome Lêlê Leão.

Il Vitória gioca allo stadio Manoel Barradas, con una capacità di 36.000 spettatori.

Palmarès
Competizioni statali
Campionato Baiano:
1908, 1909, 1953, 1955, 1957, 1964, 1965, 1972, 1980, 1985, 1989, 1990, 1992, 1995, 1996, 1997, 1999, 2000, 2002, 2003, 2004, 2005, 2007, 2008, 2009, 2010, 2013, 2016, 2017
Copa do Nordeste: 1976, 1997, 1999, 2003, 2010
Taça Estado da Bahia: 2004, 2005, 2006
Torneo de Inicio de Bahia: 1926, 1941, 1942, 1943, 1944, 1949, 1953, 1955, 1958, 1961, 1980

Tornei Misti
Torneo Internacional Senegal-Brasil (Sen): 1992
Torneo de la Uva/Parmalat: 1994
Torneo Maria Quitéria: 1996
Trofeo Ciudad de Valladolid (Esp): 1997

Competizioni Giovanili
Dallas Cup: 1996, 1997
Copa do Brasil Under-20: 2012
Taça Belo Horizonte de Juniores: 1994
Northern Ireland Milk Cup: 1999
Philips/Otten Cup: 1995, 1996, 1997, 2004, 2005, 2006
USA Cup: 1997, 1998
Rotary Cup: 1997, 1998
Sparkasen Cup: 1996, 1997
Austria Cup: 1999
Bayer Cup: 1997, 1999
Riviera Cup: 1999
Nike Premier Cup: 2001

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1993
Campeonato Brasileiro Série B: Secondo posto: 1992
Campeonato Brasileiro Série C: Secondo posto: 2006
Coppa del Brasile: Finalista: 2010
Copa do Nordeste: Finalista: 1998, 2000, 2002
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Associação Portuguesa de Desportos

Portuguesa
Nome Completo: Associação Portuguesa de Desportos
Portuguesa de Desportos.png
Nickname: Lusa, Rossoverdi
Colori sociali: Rosso e Verde
Simboli: Leone
Inno: Os Campeões, Roberto Leal e Márcia Lúcia
Città: San Paolo
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 14 Agosto 1920
Stadio: Canindé, (22.000 posti)

L'Associação Portuguesa de Desportos (brevemente Portuguesa) è un club brasiliano di calcio con sede a San Paolo.

Il club venne fondato nel 1920 a San Paolo da emigrati portoghesi. Il primo calciatore straniero a vestire la maglia della Lusa fu l'uruguaiano Conrado Ross nel 1923.

Di titoli importanti al Canindé non se ne sono mai visti, ma negli anni '90 la vecchia “Lusa” riusciva a tenere testa anche a rivali più blasonati, compresi i tre poderosi concittadini (Palmeiras, San Paolo e Corinthians). Delle ultime stagioni c'è da ricordare quella memorabile del 2011 con la conquista del campionato di Série B grazie a un gioco spumeggiante valsole il nomignolo di “Barcelusa”. Peccato che quella potenziale resurrezione sia stata in realtà l’anticamera del dramma sportivo e societario scatenato nel 2013 dal "caso Heverton”: l’impiego del giocatore Heverton, che era squalificato, tolse alla Portuguesa tre punti vitali per la permanenza in serie A, andando al 17º posto che sarebbe spettato alla Fluminense, che si salvò grazie alla decisione della giustizia sportiva. Iniziò così la veloce decaduta della Lusa, che iniziò presto ad accumulare debiti, cambi presidenziali (tre in tre anni) e nuovi flop, con il crollo fino alla sèrie D nelle tre stagioni successive. La retrocessione in ultima divisione potrebbe causare il fallimento. Perché non sono possibili mantenere i costi di gestione di una rosa di 45 giocatori con gli irrisori introiti della Serie D. Per non dimenticare del buco fiscale di 200 milioni reais (circa 55 milioni di euro). Giocatori e staff tecnico non percepiscono gli stipendi da mesi e gli allenamenti si devono organizzare esclusivamente alla luce del giorno, perché l’impresa elettrica ha tagliato la luce. I ritiri sono stati aboliti ed è stata persino tagliata l’acqua negli spogliatoi.

Il primo completo di gioco della Portuguesa, introdotto il 20 settembre 1920, consisteva di una maglia rossa, di pantaloncini bianchi e di calzettoni rossi con due strisce verdi orizzontali. La divisa del portiere era invece completamente bianca.

Il 26 marzo 1923 la maglia fu cambiata: si assunse una casacca a strisce verticali rosse e verdi con pantaloncini e calzettoni bianchi. Più tardi le strisce rosso-verdi vennero posizionate come le attuali, orizzontalmente, mentre per le gare in trasferta si cominciarono a utilizzare maglia bianca, calzoncini rossi e calzettoni rossi.

La seconda divisa attuale consiste in pantaloncini bianchi anziché rossi.

La prima mascotte della Portuguesa era una ragazza portoghese di nome Severa. Questo nome derivava dal soprannome della danzatrice di fado degli anni trenta Dima Tereza, detta appunto A Severa.

Nel 1994 la Portuguesa ha cambiato la propria mascotte: la nuova mascotte è diventato un leone, vestito con la divisa rosso-verde della squadra. Il leone è uno dei simboli più diffusi nel calcio brasiliano.

Esistono due inni societari. Il primo, detto Hino Rubro-verde ("Inno rosso-verde" in portoghese) è il più vecchio: venne composto da Archimedes Messina e da Carlos Leite Guerra.

Il secondo inno, intitolato Os Campeões ("I Campioni") è quello attuale. È stato scritto e musicato da Roberto Leal e da Márcia Lúcia.

La Portuguesa gioca le proprie gare casalinghe nell'Estadio do Canindé. Edificato nel 1956, quest'impianto può contenere 22.000 spettatori. All'inizio ne poteva ospitare 27.500, cifra poi ridotta per le normative FIFA in materia di sicurezza.

Le principali rivalità della Portuguesa sono verso le altre squadre di San Paolo, soprattutto verso le quattro grandi, cioè il San Paolo, il Palmeiras, il Santos e il Corinthians.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato brasiliano: Secondo posto: 1996
Campeonato Brasileiro Série B: 2011

Competizioni statali
Campionato Paulista: 1935, 1936 (APEA), 1973
Tornei di Rio-San Paolo: 1952, 1955
Campeonato Paulista Série A2: 2007, 2013

Competizioni giovanili
Coppa San Paolo Juniores: 1991, 2002

Altri piazzamenti
Campeonato Brasileiro Série B:Terzo posto: 2007
Campionato Paulista: Secondo posto/Finalista: 1940, 1960, 1973, 1975, 1980, 1985
Torneo Rio-San Paolo: Secondo posto: 1965
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Associação Desportiva São Caetano

São Caetano
Nome Completo: Associação Desportiva São Caetano
Nickname: Azulão
Colori sociali: Blu, Rosso e Bianco
Città: São Caetano do Sul
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 4 Dicembre 1989
Stadio: Anacleto Campanella, (22 738 posti)

L'Associação Desportiva São Caetano, noto anche semplicemente come São Caetano, è una società calcistica brasiliana con sede nella città di São Caetano do Sul, nello stato di San Paolo.

Fondata nel 1989, colse i primi successi dopo poco tempo, vincendo i campionati di terza e seconda divisione dei campionati regionali di San Paolo.

Nel 2000 il club salì alla ribalta calcistica nazionale. In quell'anno il campionato brasiliano di calcio si disputò in maniera insolita, dato che il campione nazionale venne deciso da un mini torneo che raccoglieva rappresentanti di tutte e tre le divisioni (dodici dalla prima, tre dalla seconda e una dalla terza). Il São Caetano giunse secondo in seconda divisione e si qualificò per il torneo finale. Battendo i più quotati Fluminense, Palmeiras e Grêmio, si qualificò per la finale contro il Vasco da Gama. Nella prima partita pareggiò e nella seconda un'invasione di campo provocò la sospensione dell'incontro. Nonostante alcune pressioni affinché il São Caetano fosse proclamato campione, fu decretata la disputa di una terza partita, che il Vasco vinse.

A differenza di molte squadre giunte all'apice o quasi del successo e poi cadute nell'oblio, il São Caetano fu autore di un altro ottimo campionato nel 2001. Giocò in massima serie e raggiunse la finale contro l'Atlético Paranaense. Ancora una volta finì al secondo posto, ma due stagioni giocate ai massimi livelli fecero guadagnare alla squadra rispetto nell'ambiente calcistico brasiliano.

Nel 2002 il São Caetano fu finalista di Coppa Libertadores, la massima competizione calcistica per club sudamericani, e perse ai rigori contro i paraguaiani dell'Olimpia.

Nel 2004 vinse il Campionato Paulista battendo il Paulista di Jundiaí.

Il 27 ottobre 2004, nel corso della partita contro il San Paolo, il difensore del São Caetano Serginho morì per attacco cardiaco. Il club fu pesantemente penalizzato dalla federcalcio brasiliana (CBF), penalizzazione i cui effetti si avvertono ancora oggi nel rendimento della squadra. Alla fine del 2006 la squadra retrocesse in Série B.

Palmarès
Competizioni statali
Campionato Paulista: 2004
Campeonato Paulista Série A2: 2000, 2017
Campeonato Paulista Série A3: 1991, 1998

Altri piazzamenti
Campionato brasiliano: Secondo posto: 2000, 2001
Campeonato Brasileiro Série C: Secondo posto: 1998
Campionato Paulista: Finalista: 2007, 2010
Coppa Libertadores: Finalista: 2002
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Campionati Statali


Alagoas - Campionato Alagoano


Alagoas - Campionato Alagoano
Federazione: Federação Alagoana de Futebol
Paese: Alagoas
Titolo: Campione dello stato dell'Alagoas
Cadenza: Annuale
Tipo: Squadre di club
Squadre partecipanti: 10 (Prima divisione), 8 (Seconda divisione)
Dati storici
Fondazione: 14 Marzo 1927
Dati statistici
Retrocessione in: Seconda divisione
Qualificazione in: Coppa del Brasile, Serie D, Copa do Nordeste

Fondata il 14 di marzo del 1927 come Coligação Esportiva de Alagoas, il 14 di marzo del 1934 in Federação Alagoana de Desportos e dal 14 febbraio dl 1991 ad oggi in Federação Alagoana de Futebol.

Il Campeonato Alagoano è il campionato di calcio dello stato dell'Alagoas, in Brasile. È organizzato dal 1927 dalla Federação Alagoana de Futebol (FAF). Di solito partecipano dieci squadre al campionato. Il vincitore del campionato si garantisce un posto per l'edizione dell'anno successivo nella Coppa del Nordest e nella Coppa del Brasile, oltre a garantirsi due posti per la edizione successiva del Campionato di calcio brasiliano - la serie D. La grande rivalità dello stato è CSA e CRB, che sono i club con più titoli vinti nella storia della competizione, rispettivamente con 39 e 30 titoli. Inoltre, l'ASA di Arapiraca appare come il principale rappresentante dell'interno dello stato ed è il terzo club per numero di titoli.

La prima edizione del campionato si è disputata nel 1927 e hanno partecipato i seguenti club: CRB, CSA, Barroso, Flamengo, Tiradentes, Uruguay e Vera Cruz. Nel 1931 e nel 1932, il campionato non si tenne perché il suo periodo di coincidenza coincideva con quello del campionato brasiliano delle squadre di stato, nel 1943 iniziò, ma non terminò.

CRB è diventato il primo club ad essere campione in Alagoas vincendo l'Alagoas Football Championship del 1927. Mentre il CSA, la sua rivale, è stato il primo a vincere un campionato (1928 - 1929). Il CRB fu anche il primo a vincere un campionato per quattro volte, realizzato tra il 1937 e il 1940.

Albo D'Oro
1927 CRB
1928 CSA
1929 CSA
1930 CRB
1931 non disputato
1932 non disputato
1933 CSA
1934 non disputato
1935 CSA
1936 CSA
1937 CRB
1938 CRB
1939 CRB
1940 CRB
1941 CSA
1942 CSA
1943 non disputato
1944 CSA
1945 Santa Cruz
1946 Barroso
1947 Alexandria
1948 Santa Cruz
1949 CSA
1950 CRB
1951 CRB
1952 CSA
1953 ASA
1954 Ferroviário
1955 CSA
1956 CSA
1957 CSA
1958 CSA
1959 Capelense
1960 CSA
1961 CRB
1962 Capelense
1963 CSA
1964 CRB
1965 CSA
1966 CSA
1967 CSA
1968 CSA
1969 CRB
1970 CRB
1971 CSA
1972 CRB
1973 CRB
1974 CSA
1975 CSA
1976 CRB
1977 CRB
1978 CRB
1979 CRB
1980 CSA
1981 CSA
1982 CSA
1983 CRB
1984 CSA
1985 CSA
1986 CRB
1987 CRB
1988 CSA
1989 Capelense
1990 CSA
1991 CSA
1992 CRB
1993 CRB
1994 CSA
1995 CRB
1996 CSA
1997 CSA
1998 CSA
1999 CSA
2000 ASA
2001 ASA
2002 CRB
2003 ASA
2004 Corinthians
2005 ASA
2006 Coruripe
2007 Coruripe
2008 CSA
2009 ASA
2010 Murici
2011 ASA
2012 CRB
2013 CRB
2014 Coruripe
2015 CRB
2016 CRB
2017 CRB
2018 CSA
2019 CSA
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Clube de Regatas Brasil

CRB
Nome Completo: Clube de Regatas Brasil
Nickname: Galo, Galo da Praia, Galo da Pajuçara, Esquadrão de Aço (1937-1940), O Mais Querido, Papai (Clássico das Multidões), Maior de Alagoas
Colori sociali: Bianco con croce Rossa
Portafortuna: Meadow Rooster, (Gallo di Campina)
Città: Maceió
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 20 Settembre 1912
Stadio: Rei Pelé, (18 801 posti)
Sito web: www.crb.esp.br

Il Clube de Regatas Brasil, noto anche semplicemente come CRB, è una società calcistica brasiliana con sede nella città di Maceió, capitale dello stato dell'Alagoas.

Il club è stato fondato il 20 settembre 1912 da Lafaiete Pacheco, ex membro del Clube Alagoano de Regatas, che era insoddisfatto per le precarie condizioni del suo ex club. Aroldo Cardoso Zagallo, padre di Mário Jorge Lobo Zagallo, ha lavorato presso il club nel 1913 come capo del reparto di calcio.

Quattro anni dopo, nel 1916, il CRB acquistò un campo da calcio nel quartiere Pajuçara, dove oggi si trova l'Estádio Severiano Gomes Filho.

Il CRB gioca le partite casalinghe all'Estádio Rei Pelé, che ha una capacità di 18 801 posti.

Palmarès
Tornei Statali
Campionato Alagoano:
1927, 1930, 1937, 1938, 1939, 1940, 1950, 1951, 1961, 1964, 1969, 1970, 1972, 1973, 1976, 1977, 1978, 1979, 1983, 1986, 1987, 1992, 1993, 1995, 2002, 2012, 2013, 2015, 2016, 2017
Torneio Início de Alagoas: 1936, 1937, 1939, 1943, 1944, 1945, 1946, 1951, 1956, 1958, 1962, 1963, 1966, 1969,
1970, 1973

Tornei Interstatali
Torneio José Américo de Almeida Filho: 1975
Alagoas Paraíba Seletiva Série B 1994 - Paraíba e Alagoas: 1993

Tornei Nazionali
Campeonato Brasileño de Serie C:1993 (Región Paraíba e Alagoas)
Ascensos a Serie A: 1961, 1964, 1971, 1975, 1983
Ascensos a Serie B: 1993, 2011, 2014

Altri Tornei
Copa Maceió de Futebol: 2015
Taça Coronel Rolim: 1947, 1948
Torneio Municipal de Maceió: 1950, 1951
Taça Mário Lima: 1952, 1958, 1959, 1960
Taça Conselho Regional de Desportos: 1961, 1964, 1966

Altri piazzamenti
Campeonato Brasileiro Série C: Secondo posto: 2011
Copa do Nordeste: Finalista: 1994
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Centro Sportivo Alagoano

CSA
Nome Completo: Centro Sportivo Alagoano
Nickname: Azulão, Azulão do Mutange, Papão do Estado, O Maior de Alagoas, O Maior Campeão de Alagoas, Alviceleste, Papão de Títulos, Todo Poderoso
Mascotta: Azulão
Marujo
Colori sociali: Blu e Bianco
Città: Maceió
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 7 Settembre 1913
Stadio: Rei Pelé, (18 801 posti)
Stadio: Estádio Gustavo Paiva, Maceió, (4.000 posti)

Il Centro Sportivo Alagoano, noto anche semplicemente come CSA, è una società calcistica brasiliana con sede nella città di Maceió, capitale dello stato dell'Alagoas.

Il 7 settembre 1913, lo stesso giorno della ricorrenza dall'indipendenza del Brasile dal Portogallo, il club è stato fondato come Centro Sportivo Sete de Setembro. Nel 1914, il Centro Sportivo Sete de Setembro ha cambiato nome in Centro Sportivo Floriano Peixoto, in onore di Floriano Peixoto, secondo presidente del Brasile, ed eroe durante la guerra della triplice alleanza. Quattro anni dopo, nel 1918, il club è stato rinominato con il suo nome attuale, Centro Sportivo Alagoano.

Nel 1928, il club ha vinto il suo primo titolo, il campionato statale dell'Alagoas.

Nel 1980, il club è stato finalista del Campeonato Brasileiro Série B. In finale, il Londrina dello stato del Paraná e il CSA hanno pareggiato 1-1 a Maceió, all'andata, e al ritorno, a Londrina, il Londrina ha battuto il club 4-0. Nel 1982, il club è stato di nuovo finalista della seconda divisione brasiliana. Il CSA venne sconfitto dal Campo Grande di Rio de Janeiro. All'andata, a Maceió, il CSA vinse 4-3. Al ritorno, a Rio de Janeiro, il Campo Grande vinse 2-1. Alla terza partita, il Campo Grande vinse 3-0. Nel 1983, il club ha raggiunto di nuovo la finale della seconda divisione brasiliana. Il CSA venne sconfitto dalla Juventus di San Paolo. All'andata, a Maceió, il CSA vinse 3-1. Al ritorno, a San Paolo, la Juventus ha vinto 3-0. Alla terza partita, la Juventus vinse 1-0.

Nel 1999, il CSA ha partecipato alla Copa do Nordeste, dove è stato eliminato dal Bahia nelle semifinali. Tuttavia, il Vitória, il Bahia, e lo Sport Recife (rispettivamente il vincitore, il finalista e il terzo classificato nella Copa do Nordeste) decisero di non partecipare alla Coppa CONMEBOL, così, il CSA fu invitato a partecipare alla competizione. Il CSA, contro ogni pronostico, raggiunse la finale della competizione, ma venne sconfitto dal Talleres dell'Argentina. All'andata, a Maceió, il club vinse 4-2. Al ritorno, a Córdoba, Il Talleres ha vinto 3-0. Tuttavia, il capocannoniere della competizione fu Missinho del CSA.

Il motto del club, União e Força, mostrato nel logo, significa Unione e Forza. La mascotte di CSA si chiama Azulão, un tipo di uccello.

Il CSA gioca le partite casalinghe all'Estádio Rei Pelé, che ha una capacità di 18 801 posti.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campeonato Brasileiro Série C: 2017

Competizioni statali
Campionato Alagoano:
1928, 1929, 1933, 1935, 1936, 1941, 1942, 1944, 1949, 1952, 1955, 1956, 1957, 1958, 1960, 1963, 1965, 1966, 1967, 1968, 1971, 1974, 1975, 1980, 1981, 1982, 1984, 1985, 1988, 1990, 1991, 1994, 1996, 1997, 1998, 1999, 2008, 2018, 2019
Torneio Início de Alagoas: 1927, 1928, 1929, 1930, 1933, 1935, 1940, 1942, 1946, 1949, 1957, 1961, 1965 e 1972
Copa Alagoas: 2006
Campeonato Alagoano Segunda Divisão: 2005, 2010

Altri Tornei Alagoas
Torneio Pró-Caixa Olímpica: 1929
Grande Festival do Futebol: 1932
Torneio Associação Cultural e Cívica Feminina: 1935
Copa FAD: 1936
Torneio Mário Lima: 1956
Torneio Alfredo Júnior: 1975
Troféu Wassil Barbosa: 2010
Taça Noel Alves: 2015
Alagoas League - 2nd Division: 2005 and 2010
Alagoas Cup: 2006

Altri piazzamenti
Campeonato Brasileiro Série B: Secondo posto: 1980, 1982, 1983, 2018
Campeonato Brasileiro Série D: Secondo posto: 2016
Copa do Nordeste: Semifinalista: 1999, 2010
Coppa CONMEBOL: Finalista: 1999
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Santa Cruz Futebol Clube (Maceió)

Santa Cruz de Maceió
Nome Completo: Santa Cruz Futebol Clube (Maceió)
Fondazione: 25 Agosto 1931
Colori Sociali: Blu e Bianco

Il Santa Cruz Futebol Clube Alagoas era un club brasiliano di calcio, la città di Maceió, stato di Alagoas.

Palmares
Campionato Alagoas: 1945, 1948
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Esporte Clube Barroso

Barroso
Nome Completo: Esporte Clube Barroso
Fondazione: 11 giugno 1921
Sciolto: 1951
Colori Sociali: Rosso e Nero
Stadio: Gustavo Paiva, (5.000 posti)
Stadio: Estádio do Mutange, Maceió, (6,000 posti)
Città: Maceio, AL

L'Esporte Clube Barroso era un club brasiliano di calcio della città di Maceió, capitale dello stato di Alagoas. Fu estinto nel 1951. I loro colori erano neri e rossi. Il nome del club fu dato in onore di Francisco Manuel Barroso da Silva, uno degli eroi brasiliani nella guerra del Paraguay.

Ha giocato 23 edizioni del campionato Alagoas, piazzatosi al quarto posto tra i club della capitale Alagoas e il settimo in totale, vince il campionato statale nel 1946.

Palmares
Campeonato Alagoano: 1946
Campeonato Alagoano secondo classificato: 1947
Torneio Início: 1947
Festival de Aniversário do Barroso: 1939
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Esporte Clube Alexandria

Alexandria
Nome Completo: Esporte Clube Alexandria
Colori Sociali: Bianco e Nero
Fondazione: 21 Novembre 1935

L'Esporte Clube Alexandria era un club del Brasile di calcio con sede a Maceió, nello stato di Alagoas. Apparteneva alla fabbrica di Alessandria.

Palmarès
Championnat de l'Alagoas: 1947
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Agremiação Sportiva Arapiraquense

ASA
Nome Completo: Agremiação Sportiva Arapiraquense
Nickname: Fantasma, Gigante, Alvinegro, Maior do Agreste
Colori sociali: Nero e Bianco
Città: Arapiraca
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 25 Settembre 1952
Stadio: Fumeirão, (12 000 posti)

L'Agremiação Sportiva Arapiraquense, noto anche come ASA de Arapiraca o semplicemente ASA, è una società calcistica brasiliana con sede nella città di Arapiraca, nello stato dell'Alagoas.

Il 25 settembre 1952, il club è stato fondato come Associação Sportiva Arapiraquense da imprenditori e autorità cittadine, dopo che il precedente club della città, chiamato Ferroviário de Arapiraca, era fallito. Antônio Pereira Rocha è stato il primo presidente del club.

Nel 1953, l'ASA ha partecipato per la prima volta a una competizione professionistica, il Campionato Alagoano. L'ASA raggiunse la finale, ma il suo avversario, il Ferroviário, si rifiutò di giocare contro l'ASA, e così, l'ASA è stato dichiarato campione dalla Federação Alagoana de Futebol. Questo è stato anche il primo titolo del club.

Il 4 settembre 1977, il club ha cambiato denominazione con quella attuale, Agremiação Sportiva Arapiraquense.

Nel 1979, l'ASA ha partecipato al Campeonato Brasileiro Série A, terminando al 40º posto. A causa della buona stagione del club, è stato soprannominato Fantasma dell'Alagoas (Fantasma das Alagoas, in portoghese).

Nel 1982, il colore verde è stato adottato come uno dei colori del club. Tuttavia, quel colore è stato rapidamente scartato.

Negli anni 2000, il club ha avuto molto successo nel campionato statale, vincendo la competizione nel 2000, nel 2001, nel 2003, e nel 2005. Nel 2000, l'ASA ha partecipato alla Copa João Havelange, venendo inserito nel "Modulo Verde" (che era l'equivalente della terza divisione in quella stagione). Il club è stato eliminato al primo turno. Nel 2001, il club ha partecipato per la prima volta alla Coppa del Brasile. L'ASA è stato eliminato al primo turno dal Vitória. Nel 2002, l'ASA ha partecipato di nuovo alla Coppa del Brasile. Al primo turno, il club ha sorprendentemente eliminato il Palmeiras, ma è stato eliminato al secondo turno dal Confiança. L'ASA è stato finalista del Campeonato Brasileiro Série C nel 2009, perdendo la finale con l'América-MG.

I colori del club sono il nero e il bianco, che sono gli stessi colori del defunto Ferroviário de Arapiraca.

La mascotte del club è il personaggio Disney Macchia Nera. Che in Brasile è noto come Mancha Negra.

L'ASA gioca le partite casalinghe all'Estádio Municipal Coaracy da Mata Fonseca, che ha una capacità massima di 12 000 posti.

Palmarès
Competizioni statali
Campionato Alagoano: 1953, 2000, 2001, 2003, 2005, 2009, 2011

Competizioni interstatali
Copa Alagipe: 2005

Altri piazzamenti
Campeonato Brasileiro Série C: Secondo posto: 2009
Campionato Alagoano: Terzo posto: 2014
Copa do Nordeste: Finalista: 2013
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Ferroviário Atlético Clube (Alagoas)

Ferroviário
Nome Completo: Ferroviário Atlético Clube (Alagoas)
Mascotte: Ferrinho (maquinista)
Fondazione: 2 Maggio 1937
Colori Sociali: Verde e Bianco
Stadio: Estádio Cleto Marques Luz, (4.000 posti)

Il Ferroviário Atlético Clube è un club brasiliano di calcio della città di Maceió, capitale dello stato di Alagoas.

Uno dei suoi fondatori era il capostazione Paulo Lopes Cavalcante, un dipendente della rete ferroviaria federale dell'Alagoas, che in diverse occasioni assunse la presidenza del club tra il 1977.

Nel 1980, il presidente era Rui Costa, da giocatore ha militato nel CRB e CSA.

Palmares
Campeonato Alagoano: 1954
Vice-Campeonato Alagoano: 1952, 1953 e 1956
Torneio Início: 1952
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Centro Sportivo Capelense


Capelense
Nome Completo: Centro Sportivo Capelense
Nickname: Tri-Campeão
Colori sociali: Rosso e Bianco
Città: Capela
Nazione: Brasile
Confederazione CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 4 Aprile 1946
Stadio: Manoel Moreira, (8 000 posti)
Sito Web: https://www.capelense.com.br/

Il Centro Sportivo Capelense, noto anche semplicemente come Capelense, è una società calcistica brasiliana con sede nella città di Capela, nello stato dell'Alagoas.

Il club è stato fondato il 4 aprile 1946. Ha vinto il Campionato Alagoano nel 1959, nel 1962, e nel 1989. Il club ha partecipato alla Taça Brasil nel 1960, dove ha perso la finale della zona nordest contro il Bahia, e ha partecipato di nuovo nel 1963. Il Capelense ha partecipato alla Coppa del Brasile nel 1990, dove è stato eliminato ai sedicesimi di finale dal Flamengo. Il club ha vinto il Campeonato Alagoano Segunda Divisão nel 2008.

Palmarès
Competizioni statali
Campionato Alagoano: 1959, 1962, 1989
Campeonato Alagoano Segunda Divisão: 2008
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Sport Club Corinthians Alagoano

SC Corinthians
Nome Completo: Sport Club Corinthians Alagoano
Nickname: Timão da Via Expressa, Tricolor Da Via Expressa
Colori sociali: Rosso, Bianco e Nero
Città: Maceió
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Campionato: inattivo
Fondazione: 4 Aprile 1991
Stadio: Nelsão, (10 000 posti)

Lo Sport Club Corinthians Alagoano, noto anche semplicemente come Corinthians, è una società calcistica brasiliana con sede nella città di Maceió, capitale dello stato dell'Alagoas.

Il club è stato fondato il 4 aprile 1991, ed il nome della società, il disegno dello stemma ed i colori sociali derivarono dal Corinthians di San Paolo. Quattro anni dopo, nel 1995, il club ha partecipato alla seconda divisione del Campionato Alagoano, che il club ha vinto senza perdere una singola partita. Il club ottenne così il diritto di partecipare alla massima divisione statale dell'anno successivo, ma il consiglio di amministrazione decise di far rimanere la squadra nella seconda divisione statale.

Nel 1997 il club fece una partnership con il club portoghese del Benfica. Il club ha partecipato di nuovo alla seconda divisione del Campionato Alagoano. Il Corinthians Alagoano vinse tutte le partite, senza perdere una singola partita, e venne finalmente promosso nella massima divisione statale.

Nel 2000, il club, per la prima volta, ha partecipato a una competizione nazionale. Il Corinthians Alagoano fu inserito nel "Modulo Verde" (equivalente della terza divisione) della Copa João Havelange. Al primo turno, il club si è qualificato posizionandosi al primo posto nel proprio gruppo. Tuttavia, è stato eliminato al secondo turno. Nel 2001, il Corinthians Alagoano ha partecipato al Campeonato Brasileiro Série C. Il club terminò la prima fase al primo posto nel proprio gruppo, ma tuttavia, fu eliminato alla seconda fase. L'anno successivo, nel 2002, dopo una pessima prestazione, il Corinthians è stato eliminato alla prima fase del Campeonato Brasileiro Série C. Il Corinthians Alagoano ha partecipato di nuovo al campionato nel 2003. Il Corinthians Alagoano fu inserito in un gruppo che comprendeva, Botafogo-PB e Sousa, entrambe dello stato della Paraíba. Il club perse tutte e quattro le partite. Il Corinthians Alagoano ha anche partecipato alla Coppa del Brasile nello stesso anno, ma è stato eliminato al primo turno dal Flamengo del Piauí.

Nel 2004, il Corinthians Alagoano ha vinto il campionato statale per la prima volta, dopo aver sconfitto il Coruripe in finale. Nello stesso anno, il club è stato di nuovo eliminato alla prima fase del Campeonato Brasileiro Série C, terminando all'ultimo posto nel proprio gruppo.

Il club prende il nome dall'omonimo club dello stato di San Paolo. Anche il logo è molto simile a quello del Corinthians di San Paolo. I colori ufficiali sono il nero, il bianco e il rosso.

Il Corinthians Alagoano disputava le sue partite casalinghe nello stadio Nelsão, che può contenere 10.000 spettatori.

Palmarès
Competizioni statali
Campionato Alagoano: 2004
Campeonato Alagoano Segunda Divisão: 1995, 1997
Altri Titoli
Torneio Seletivo per la Copa do Nordeste: 2002
1º Torneio de Inverno, Giappone: 1992

Fusione con Associacao Atletica Santa Rita

AA Santa Rita
Nome Completo: Associacao Atletica Santa Rita
Nickname: Rubro-Negro, Leão da Mata
Colori Sociali: Rosso, Bianco e Nero
Mascotte: Leone
Fondazione: 22 Maggio 1974
Stadio: Estádio Olival Elias de Morais, (10.000 posti)
Città: Boca da Mata

La Associacao Atletica Santa Rita, è un'associazione sportiva brasiliana di Boca da Mata, nello stato di Alagoas. I loro colori sono rosso e nero. Santa Rita è stata fondata nel 1974, gioca le sue partite casalinghe allo stadio Olival Elias de Morais. Ha vinto 3 titoli di seconda divisione nei rispettivi anni 2007, 2009, 2013.

Palmares
Campionato Alagoas - Seconda divisione: 2007, 2009, 2013

Sport Clube Santa Rita


Sport Clube Santa Rita
Città: Boca da Mata 
Fondazione: 12 novembre 2013
Storia: la fusione tra due squadre di calcio di Alagoas, SC Corinthians Alagoano (Fondazione: 04/04/1991) e AA Santa Rita (Fondazione: 22/05/1974), con conseguente denominazione in SC Santa Rita (12/11/2013 ), lo stesso che ha partecipato alla Coppa del Brasile del 2014 eliminato dal Cruzeiro.
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Associação Atlética Coruripe

Coruripe
Nome Completo: Associação Atlética Coruripe
Nickname: Hulk, Hulk Praiano, Verdão Praiano
Colori sociali: Verde e Bianco
Città: Coruripe
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 1 Marzo 2003
Stadio: Gerson Amaral, (7 000 posti)

L'Associação Atlética Coruripe, noto anche semplicemente come Coruripe, è una società calcistica brasiliana con sede nella città di Coruripe, nello stato dell'Alagoas.

Il 1º marzo 2003, l'Associação Atlética Coruripe è stato fondato.

Nel 2003, il club ha vinto il suo primo titolo, il Campeonato Alagoano Segunda Divisão, dopo aver battuto il Sete de Setembro 3-1, all'Estádio Gerson Amaral. Il Coruripe ottenne così la promozione nella massima divisione statale dell'anno successivo

Nel 2004, il club è stato finalista del Campionato Alagoano. In finale il club è stato battuto dal Corinthians Alagoano. Il 5 maggio, il Coruripe ha vinto l'andata 3-2, ma il 9 maggio il club ha perso 2-0. Il club ha partecipato al Campeonato Brasileiro Série C per la prima volta nello stesso anno. Il Coruripe, tuttavia, ha terminato al terzo posto, dove è stato eliminato alla prima fase. Il club terminò davanti al Corinthians Alagoano, ma dietro al Porto-PE e all'Itacuruba.

Nel 2005, il club è stato di nuovo finalista del Campionato Alagoano. Il club è stato battuto dall'ASA, che ha vinto entrambe le fasi della competizione (la prima fase, chiamata Copa Maceió, e la seconda fase, chiamata Copa Alagoas). Il Coruripe ha anche partecipato alla Coppa del Brasile nello stesso anno. Tuttavia, il club è stato eliminato al primo turno dal Fortaleza. Il Coruripe ha anche partecipato al Campeonato Brasileiro Série C nello stesso anno. Il club ha raggiunto la terza fase della competizione. Nella prima fase, il club ha terminato al primo posto, davanti all'América-RN, al Nacional de Patos, e al Vitória-PE. Nella seconda fase, il Coruripe ha battuto l'Icasa. Nella terza fase è stato eliminato dall'América-RN.

Nel 2006, il Coruripe ha vinto il Campionato Alagoano. In finale il club ha battuto il CSA. Il club ha vinto all'andata 1-0, ma ha perso 1-0 al ritorno. Ai calci di rigore il club ha vinto 6-5. Nello stesso anno, il club ha partecipato di nuovo al Campeonato Brasileiro Série C, dove ha raggiunto la seconda fase. Nel 2007, il club ha vinto di nuovo il campionato statale, partecipando anche alla Coppa del Brasile, dove è stato eliminato al primo turno, e al Campeonato Brasileiro Série C, dove ha raggiunto la terza fase. Nel 2008, il Coruripe è stato di nuovo eliminato al primo turno di Coppa del Brasile.

Palmarès
Competizioni statali
Campionato Alagoano: 2006, 2007, 2014
Campeonato Alagoano Segunda Divisão: 2003, 2013
Copa Alagoas: 2005, 2007
Copa Maceió: 2006, 2007, 2014
Torneio Início de Alagoas: 2004

Altri piazzamenti
Campionato Alagoano: Secondo posto: 2004-2005
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Murici Futebol Clube

Murici
Nome Completo: Murici Futebol Clube
Nickname: Verdão, Verde de Alagoas, Alvi-verde
Colori sociali: Verde e Bianco
Città: Murici
Nazione: Brasile
Confederazione: CONMEBOL
Federazione: CBF
Fondazione: 7 Settembre 1974
Stadio: José Gomes da Costa, (3 000 posti)

Il Murici Futebol Clube, noto anche semplicemente come Murici, è una società calcistica brasiliana con sede nella città di Murici, nello stato dell'Alagoas.

Il club è stato fondato il 7 settembre 1974. Il Murici ha vinto il Campionato Alagoano nel 2010.

Palmarès
Competizioni statali
Campeonato Alagoano: 2010
Coppa Alagoas: 2014
Campeonato Alagoano Segunda Divisão: 1998
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