Canada

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Canadian Soccer Association

Canadian Soccer Association
Disciplina Football pictogram.svg Calcio
Fondazione: 24 Maggio 1912
Nazione: Canada
Confederazione: FIFA (dal 1913), CONCACAF (dal 1961), NAFU (1961)

La Canadian Soccer Association (CSA) è l'organo ufficiale di regolamentazione e di governo dell'attività calcistica in Canada.

Ad essa è demandata la gestione delle nazionali di calcio canadesi maschile e femminile e della coppa nazionale, il Canadian Championship; inoltre, di concerto con la contigua U.S. Soccer Federation, assicura il corretto svolgimento dei campionati calcistici nordamericani, primi tra tutti la Major League in ambito maschile e la W-League in quello femminile.

La federazione ha sede a Ottawa (Ontario).

Fin dalla metà del XIX secolo il calcio era praticato in Canada. Si hanno notizie di un incontro avvenuto a Toronto nel 1859 tra una squadra locale e una di immigrati irlandesi, di uno avvenuto a New Westminster nel 1862 e uno a Victoria nel 1865. Non è chiaro con quali regole le suddette partite si fossero disputate: è tuttavia certa la data del 1876, anno in cui si giocò, sempre a Toronto, il primo documentabile incontro con le regole moderne.

I rudimenti di una federazione calcistica in Canada si ebbero nel 1880, quando fu formata un'associazione chiamata Western Football Association (WFA), nata con lo scopo di promuovere la disciplina nell'Ontario sud-occidentale; negli anni, alla WFA si associarono numerosi club provenienti da quella zona. Nel 1885 alcune squadre affiliate alla WFA si recarono negli Stati Uniti per giocare alcuni incontri nel New Jersey contro team della - ancora ufficiosa - American Football Association. Vi fu anche un incontro non ufficiale tra squadre internazionali: una selezione canadese sconfisse a Newark per 1-0 quella statunitense, in quello che fu il primo incontro tra nazionali disputato sul territorio nordamericano. La ripetizione dell'incontro, avvenuto un anno dopo sullo stesso terreno, vide gli statunitensi prevalere 3-2, inaugurando la consuetudine di incontrarsi una volta all'anno, talora in Canada, talora negli Stati Uniti.

Il 19 marzo 1896 nacque un'associazione nella provincia di Manitoba, la Manitoba Football Association, mentre nel 1901 si formò la Ontario Football (oggi Soccer) Association, che diede vita alla Ontario Cup. Nel 1904 un team canadese, il Galt, vinse la medaglia d'oro al torneo calcistico dei Giochi Olimpici di St. Louis, contro due squadre statunitensi; nel 1906 e nel 1911 nacquero altre due federazioni, rispettivamente nel Saskatchewan e nel Québec.

Il 24 maggio 1912 le varie federazioni sparse per tutto il territorio canadese si riunirono a Toronto e diedero vita alla Dominion of Canada Football Association (DFA), federazione nazionale che chiese e ottenne il riconoscimento della FIFA nel 1913, contemporaneamente alla nascita della United States Football Association, poi U.S. Soccer Federation. Tra i primi atti della neonata federazione nazionale, l'istituzione della Coppa nazionale canadese, la Open Canada Cup. Nel 1924 la nazionale canadese giocò il suo primo incontro ufficiale, contro l'Australia a Brisbane, venendo sconfitta per 3-2.

La DFA uscì dalla FIFA nel 1928, seguendo l'esempio delle federazioni britanniche (in primis la Football Association inglese), per controversie legate ai rimborsi e allo status dei calciatori dilettanti. Robert McDonald divenne in quello stesso anno il primo calciatore canadese a essere ingaggiato oltreoceano, per gli scozzesi del Rangers. Tre anni dopo, il portiere Joe Kennaway, di Montréal, firmò per l'altra squadra di Glasgow, il Celtic.

Negli anni trenta la Grande depressione portò il sistema - calcio canadese sull'orlo della bancarotta. Solo pesanti interventi finanziari da parte del presidente della DFA Len Peto impedì il fallimento della federazione.

Negli anni cinquanta, dopo il rientro nella FIFA che faceva seguito a quello già intrapreso dalle federazioni britanniche, la federazione canadese (nel frattempo divenuta Canadian Soccer Association) prese parte per la prima volta alle qualificazioni di un torneo ufficiale, quelle per il campionato del mondo 1958 in Svezia. Il girone nordamericano dei canadesi comprendeva Messico e Stati Uniti: a Toronto il match con gli USA terminò 5-1, e anche il ritorno a St. Louis vide i canadesi prevalere 3-2. Per venire incontro al Messico, la cui squadra per problemi economici non poteva effettuare la trasferta in Ontario, i canadesi accettarono di giocare entrambe le partite di andata e ritorno a Città del Messico, vinte entrambe dai locali per 2-0 e 3-0. Furono così i messicani a qualificarsi per la Svezia.

Fu per il campionato del mondo 1986 che il Canada riuscì per la prima - e, tuttora, unica - volta nella sua storia, a qualificarsi per la fase finale di un torneo mondiale. L'avventura terminò dopo le tre partite di prima fase, sebbene con passivi tutto sommato contenuti (0-1 contro la Francia, 0-2 contro Ungheria e Unione Sovietica). Nel 1999 la nazionale femminile si qualificò per la prima volta per la fase finale del campionato del mondo, nella cui edizione del 2003 conquistò il quarto posto finale. Sia la nazionale maschile che quella femminile sono stati una volta ciascuno campioni nordamericani della CONCACAF avendo vinto il campionato continentale di categoria (la CONCACAF Gold Cup) rispettivamente nel 2000 e nel 1998.
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Canadian Soccer League

Canadian Soccer League
Tipo: Club
Federazione: CSA
Paese: Canada
Titolo: Campione del Canada
Cadenza: Annuale
Apertura: Maggio
Chiusura: Ottobre
Formula Regular season più play-off
Fondazione: 1987
Soppressione: 1992

La Canadian Soccer League fu il primo tentativo di creare un campionato calcistico di primo livello esclusivamente canadese, in varie fasi storiche infatti i club professionistici canadesi hanno partecipato agli stessi tornei di quelli statunitensi, come nel caso della North American Soccer League o della Major League Soccer. L'esordio del torneo avvenne nel 1987 e la lega operò per sei stagioni, fino al 1992.

La decisione di creare una lega professionistica di calcio, con base esclusivamente in Canada, fu sicuramente favorita da una serie di circostanze favorevoli: da un lato la nazionale aveva da poco centrato la sua prima qualificazione a un campionato mondiale di calcio, prendendo parte all'edizione messicana del 1986; dall'altro il fallimento della NASL nel 1984 aveva lasciato i club nordamericani senza un campionato di riferimento. I tempi sembrarono quindi maturi per la creazione del primo vero e proprio campionato canadese, «riportando i nostri giocatori a casa», secondo le parole del primo commissioner Dale Barnes. Molte delle iscritte alla prima edizione erano infatti squadre già esistenti, che avevano partecipato precedentemente ai campionati nordamericani.

Gli inizi della lega sembrarono promettenti, soprattutto visto il fatto che il principale canale sportivo canadese, la TSN, decise di trasmettere diversi incontri. Tuttavia il campionato non riuscì a trovare la necessaria stabilità economica e dopo sole sei edizioni chiuse i battenti, a causa del mancato raggiungimento del numero minimo di squadre iscritte. I club delle principali città del paese decisero infatti di spostarsi nel più ricco campionato statunitense dell'American Professional Soccer League.

Rispetto ai tentativi di "americanizzare" il calcio, in voga nelle leghe statunitensi, per tutta la propria storia la CSL optò per le regole internazionali della FIFA. Venivano assegnati due punti per la vittoria e uno per il pareggio nelle prime quattro edizioni, dal 1991 la vittoria valse tre punti.

Le ultime due edizioni furono anche le uniche in cui le squadre partecipanti non vennero divise in due conference, ma unite in un unico raggruppamento. Il calendario del campionato subì diverse modifiche in base al numero di squadre partecipanti. Al termine della stagione regolare la squadra campione veniva individuata tramite play-off.

In totale furono 13 i club a partecipare ad almeno una edizione della CSL, il record di iscritte fu raggiunto nel 1990 con 11 partecipanti.

Albo D'oro
1987: Calgary
1988: Vancouver 86ers
1989: Vancouver 86ers
1990: Vancouver 86ers
1991: Vancouver 86ers
1992: Winnipeg
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Calgary Kickers

Calgary Kickers
Colori Sociali: Azzurro
Fondato: 1986
Sciolto: 1989
Stadio: Mewata Stadium

Calgary Kickers era una squadra di calcio canadese, ha partecipato alla Canadian Soccer League dal 1987 al 1989. Sono stati nominati Calgary Strikers per la stagione 1989. Il loro stadio di casa era il Mewata Stadium di Calgary.

Palmares
Canadian Soccer League: 1987
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Vancouver Whitecaps Football Club

Vancouver Whitecaps FC
Nome Completo: Vancouver Whitecaps Football Club
Nickname: The Caps, Blue-and-White, The Village
Colori Sociali: Blu, Bianco e Celeste
Città: Vancouver
Nazione: Canada
Confederazione: CONCACAF
Federazione: CSA
Fondazione: 1974
Scioglimento: 1984
Rifondazione: 1986 e 18 Marzo 2009
Stadio: BC Place, (54 320 posti)

Il Vancouver Whitecaps FC è un club calcistico canadese con sede a Vancouver (Columbia Britannica). Dal 2011 milita nella Major League Soccer.

Viene fondato nel 1974 per partecipare alla NASL, il massimo campionato nordamericano di allora, di cui vinse l'edizione 1979. Sciolto nel 1984 con la fine della NASL, si ricostituì nel 1986 come Vancouver 86ers, partecipando alla Canadian Soccer League. Passa nelle serie minori americane nel 1993, tornando al nome originario nel 2001. Dal 2011 viene ammessa alla MLS. Costituisce, insieme ai Portland Timbers e ai Seattle Sounders, il cosiddetto "triangolo della Cascadia", una delle maggiori rivalità calcistiche del nord America.

Nella classifica mondiale dei club ("Club World Ranking"), stilata dall'International Federation of Football History & Statistics (IFFHS) e aggiornata al 2017, i Whitecaps occupavano il 206º posto.

Il club ha una lunga tradizione giovanile e ha gestito anche una sezione femminile, vincitrice di due titoli nella W-League.

La città di Vancouver era rimasta senza un club di calcio professionistico dopo la scomparsa dei Royal Canadians nel 1968. L'11 dicembre 1973 venivano fondati i Vancouver Whitecaps, in vista dell'ammissione alla stagione 1974 della NASL, il massimo campionato nordamericano di allora. I Whitecaps si imposero quasi subito come uno dei club di spicco della lega, grazie sia all'apporto di giovani calciatori locali come i fratelli Italo-canadesi Bob e Sam Lenarduzzi, sia a un'accorta politica di scelta degli stranieri: piuttosto che ingaggiare grandi nomi a fine carriera si puntava su giovani calciatori, in genere provenienti dal campionato inglese, che avessero la possibilità di giocare con continuità in prima squadra. Fu il caso per esempio di Bruce Grobbelaar o di Peter Beardsley, entrambi passati per il Canada prima di approdare al Liverpool.

Il miglior periodo dei primi Whitecaps fu sicuramente quello a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, i canadesi si qualificarono infatti ininterrottamente ai play-off dal 1976 al 1984. L'apice fu raggiunto con la vittoria del titolo nel 1979, quando la squadra sconfisse i Tampa Bay Rowdies nel Soccer Bowl disputato l'8 settembre 1979 al Giants Stadium di New York, davanti a circa 64.000 spettatori. Durante quelle stagioni di successo il club calamitò anche le attenzioni del pubblico: l'Empire Stadium registrò più volte il tutto esaurito e anche nel 1983, la prima stagione giocata nel nuovo BC Place Stadium, il pubblico si attestò su una media di quasi 30.000 spettatori.

Al termine della stagione 1984, in seguito al fallimento della lega, anche i Vancouver Whitecaps dovettero interrompere bruscamente le proprie attività.

Dopo due anni di inattività a seguito dello scioglimento, fu costituito un nuovo club per partecipare alla Canadian Soccer League, il nuovo campionato canadese professionistico. Il nome scelto fu 86ers, in omaggio sia all'anno di nascita della società (1986), che a quello di fondazione della città di Vancouver (1886). I legami fra il nuovo club e i vecchi Whitecaps erano evidenti per la presenza di diversi giocatori e dirigenti della precedente società, vennero fatte anche diverse richieste per l'acquisto del diritto a usare il nome "Whitecaps", ma per oltre 14 anni questi tentativi andarono a vuoto. Contrariamente ai Whitecaps, che avevano come colori sociali il blu e l'azzurro, come colori degli 86ers furono scelti invece il bianco e il rosso.

Gli 86ers si distinsero subito come i dominatori della nuova lega: in sei edizioni vinsero quattro titoli, raggiungendo cinque volte la finale. Tra il 1988 e il 1989, sotto la guida tecnica di Bob Lenarduzzi, la squadra fissò il record continentale di 46 incontri consecutivi senza sconfitte.[2] Nel 1990 i canadesi vinsero il North American Club Championship, un incontro disputato fra la vincitrice del campionato canadese e quella dell'American Professional Soccer League, il massimo campionato statunitense di allora, battendo per 3-2 i Maryland Bays.[5] I bianco-rossi avrebbero avuto diritto a partecipare alla CONCACAF Champions' Cup 1992, la massima competizione continentale del Nord America, ma rinunciarono poco prima della disputa del primo turno. Nel 1992 il club optò per trasferirsi nell'APSL, contribuendo al fallimento e alla chiusura della CSL.

I primi anni nell'APSL, che successivamente cambiò il proprio nome in A-League e si vide scavalcare dalla nascente MLS, furono avidi di successi per la squadra di Vancouver. Al termine della stagione 2000 il club riuscì finalmente a riacquisire il nome Whitecaps, cambiando contemporaneamente il proprio stemma e i propri colori sociali, con un ritorno al blu-bianco-azzurro.

Nella seconda metà degli anni 2000 i Whitecaps aprirono un nuovo ciclo di successi, conquistando nel 2006 e nel 2008 il titolo della USL First Division, nuovo nome della A-League. Anche nella stagione 2009 raggiunsero la finale, ma il tris non riuscì a causa della sconfitta contro l'Impact de Montréal. Nel novembre 2009 Vancouver fu uno dei club che decise di secedere dalla USL per contrasti commerciali, cercando di dar vita a una nuova lega che riprendesse il nome storico di NASL. Tuttavia il club non giocò mai nella nuova lega: infatti nella stagione 2010 prese parte al campionato provvisorio di secondo livello promosso direttamente dalla federazione, la USSF Division 2 Pro League, per poi venire ammessa al massimo campionato della Major League Soccer nel 2011.

I Vancouver Whitecaps vennero ufficialmente ammessi in MLS il 18 marzo 2009, quando fu annunciato che a partire dalla stagione 2011 sarebbero stati il diciassettesimo membro della lega. L'ammissione alla più prestigiosa lega del Nord America fu accompagnata da un restyling anche a livello societario: a Greg Kerfoot, proprietario sin dal 2002, si aggiunsero altri tre investitori: il presidente della Seagate Stephen Luczo, il fondatore di Yahoo! Jeff Mallett, e la stella del basket Steve Nash. Allo stesso tempo fu elaborato un nuovo logo e si cominciarono i lavori per l'adeguamento del BC Place.

Già nel 2012, alla sola seconda stagione di partecipazione, i Whitecaps sono riusciti a qualificarsi per i play-off per il titolo, venendo però eliminati al primo turno dai futuri campioni dei Los Angeles Galaxy. Nel 2015 è arrivato invece il primo successo nel Canadian Championship, il trofeo che dal 2008 è la coppa nazionale del Canada. Grazie a questo successo la squadra si è qualificata per la prima volta nella sua storia alla CONCACAF Champions League, venendo però eliminata subito nella fase a gironi. In ambito continentale il riscatto arriva già nell'edizione successiva, nella quale i Whitecaps vincono il proprio girone ed arrivano in semifinale. Nel 2018 la squadra manca l'accesso ai play-off e nel 2019 le delusioni sono ancora maggiori: i Whitecaps si classificano ultimi nella propria Conference e nella coppa nazionale subiscono una storica eliminazione ad opera del Cavalry FC, squadra della Canadian Premier League. I proprietari della squadra decidono quindi di operare una riorganizzazione a livello societario, con la nomina del tedesco Axel Schuster come direttore sportivo, in sostituzione dello storico presidente Bob Lenarduzzi, ex giocatore ed allenatore del club.

l nome Whitecaps, cime bianche, venne scelto nel 1973 da Denny Veitch, uno dei fondatori del club: intendeva fare riferimento alla cime innevate delle Montagne Rocciose Canadesi e alla schiuma sulla cresta delle onde dell'Oceano Pacifico. Le montagne, il mare e il cielo sono la fonte di ispirazione anche per l'attuale stemma societario e per i colori sociali, il bianco, il blu e il celeste.

Il primo logo degli Whitecaps fu bianco e rosso, in omaggio alla bandiera nazionale del Canada e ai colori della Columbia Britannica, la provincia di Vancouver. Per la stessa ragione anche il logo degli 86ers fu bianco e rosso.

Dal 1974 al 1983 i Whitecaps giocarono nell'Empire Stadium, una struttura nata nel 1954 per i Giochi del Commonwealth Britannico. L'impianto aveva originariamente 32.375 posti poi ridotti a poco più di 30.000, e nel 1970 venne dotato di un fondo in erba sintetica. Prima dei Whitecaps, l'Empire Stadium aveva ospitato anche le partite casalinghe dei Vancouver Royals nella NASL 1968. Lo stadio fu poi demolito nel 1993.

Nel 1983 la squadra si trasferì al British Columbia Place Stadium (conosciuto più brevemente come BC Place), un impianto al coperto capace di ospitare circa 60.000 spettatori. La prima gara fu giocata il 20 giugno 1983 contro i Seattle Sounders, registrando il record di 60.342 spettatori.

Dopo la rifondazione del 1986 venne scelto come impianto casalingo lo Swangard Stadium di Burnaby, la cui capienza era di circa 4.200 posti a sedere.

Vista la ridotta capacità dello Swangard Stadium, quando i Whitecaps sono stati ammessi in MLS hanno dovuto nuovamente trasferirsi: quasi tutta la stagione 2011 venne giocata all'Empire Field, una struttura temporanea di 27.528 posti appositamente creata nel luogo dove precedentemente sorgeva l'Empire Stadium. La squadra si trasferì nuovamente al BC Place nella stessa stagione, al termine di alcuni lavori di rifacimento che hanno dotato l'impianto di un tetto retrattile. La capienza è stata portata a 54.320 spettatori, riducibili a 22.120 proprio per le partite di calcio. I Whitecaps hanno giocato la loro prima gara nel nuovo BC Place il 2 ottobre 2011, contro i Portland Timbers.

I Whitecaps svolgono i propri allenamenti al National Soccer Development Centre, una struttura costruita sui terreni dell'Università della Columbia Britannica, grazie a un accordo fra il club e l'università stessa. Una prima parte del centro è stata messa a disposizione delle varie squadre dei Whitecaps già nel febbraio 2013, ma il completamento è avvenuto nel 2017. Il centro include sette campi di calcio, tre in erba naturale e quattro in erba sintetica, più altre strutture di supporto, per una spesa totale di 32,5 milioni di dollari canadesi.

Il maggiore gruppo organizzato di tifosi dei Whitecaps è quello dei Southsiders, chiamato così perché occupano la curva sud del BC Place, fondato nel 1999. Altri gruppi importanti sono i Curva Collective e i Rain City Brigade.

La maggiore rivalità dei Whitecaps è con i Portland Timbers e i Seattle Sounders, con i quali forma il cosiddetto "triangolo della Cascadia", dal nome della regione che comprende gli Stati dell'Oregon e di Washington e la provincia canadese della Columbia Britannica. Probabilmente si tratta della più sentita rivalità calcistica del nord America,[24] e risale sin dai tempi in cui le tre squadre si incontravano nella NASL, proseguendo anche nelle serie minori per poi rinnovarsi in MLS. A partire dal 2004 le tifoserie delle tre squadre hanno istituito un trofeo, chiamato Cascadia Cup appunto, che si assegna in base ai risultati degli incontri nella regular season fra le squadre.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato NASL: 1979
Canadian Soccer League: 1988, 1989, 1990, 1991
USL First Division: 2006, 2008
Canadian Championship: 2015
North American Club Championship: 1990

Altri piazzamenti
American Professional Soccer League: 1993
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Winnipeg Fury Soccer Club


Winnipeg Fury SC
Nome Completo: Winnipeg Fury Soccer Club
Nickname: La Furia
Fondato: 1987
Sciolto: 1993
Stadio: Stadio Universitario (Università di Manitoba), (5.000 posti)
Stadio: Winnipeg Stadium, (32.946 posti)

Il Winnipeg Fury era una squadra di calcio professionista di Winnipeg, in Canada. È stata fondata da Ralph Cantafio, che è stato presidente del team e presidente del consiglio di amministrazione. Il team ha partecipato a tutte le edizioni della Canadian Soccer League dal 1987 al 1992. Il Fury ha vinto il campionato della ex Canadian National Soccer League nel 1993.

Palmares
Canadian Soccer League: 1993
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Canadian Championship

Canadian Championship
Fondazione: 2008
Tipo: Club
Federazione: CSA
Paese: Canada
Organizzatore: Federazione calcistica del Canada
Cadenza: Annuale
Apertura: Maggio
Chiusura: Settembre
Partecipanti: 13 squadre
Formula: Eliminazione diretta

Il Canadian Championship è un torneo calcistico annuale ad eliminazione diretta. Si tratta della coppa nazionale del Canada.

Il vincitore viene premiato con la Voyageurs Cup e si qualifica per la CONCACAF Champions League.

Prima del 2008 la coppa nazionale era la Open Canada Cup, a cui potevano partecipare tutti i club del Canada. Il Canadian Championship invece è riservato ai soli club professionistici. La competizione nacque per venire incontro alle richieste della CONCACAF, che aveva riformato il proprio torneo continentale creando la CONCACAF Champions League. Dato che il Canada non aveva un proprio campionato professionistico, il Canadian Championship nacque per individuare la squadra canadese qualificata alla manifestazione continentale.

Il Canadian Championship ha assorbito anche la Voyageurs Cup, che non era un vero e proprio torneo ma un trofeo assegnato alla migliore squadra professionistica canadese: la Voyageurs Cup è oggi la coppa assegnata al vincitore del Canadian Championship.

Dal suo esordio fino all'edizione 2014 la competizione si è svolta nei mesi di aprile e maggio. Nell'edizione 2015 il torneo ha spostato il proprio periodo di svolgimento, terminando ad agosto, per consentire lo svolgimento dei mondiali femminili di calcio in Canada, e visto che la vincitrice non è stata individuata in tempo utile per partecipare alla Champions League 2015-2016, a tale edizione del massimo torneo continentale si è qualificata la squadra meglio piazzata al termine della stagione regolare della MLS 2014, mentre la vincitrice del Canadian Championship 2015 è slittata alla Champions League 2016-2017. A partire dall'edizione 2016 il torneo si disputa nei mesi di maggio e giugno, e una contemporanea riforma della Champions da parte della CONCACAF ha permesso di riallineare il calendario: alla Champions 2018 si sarebbe dovuta qualificare la vincitrice di uno spareggio fra i campioni canadesi del 2016 e del 2017, ma l'incontro non è stato necessario visto che il Toronto FC ha vinto entrambe le edizioni.

A partire dall'edizione 2017 ogni squadra deve schierare nella formazione almeno tre giocatori canadesi.

Il torneo è andato incontro a un progressivo allargamento, inserendo nel 2018 le vincitrici della League1 Ontario e della Première Ligue de Soccer du Québec, e nel 2019 le partecipanti alla Canadian Premier League.

La formula del torneo è cambiata diverse volte in ragione delle variazioni del numero di partecipanti. Fino al 2010 alla competizione partecipavano solo 3 squadre: Montréal Impact, Toronto FC e Vancouver Whitecaps. Queste si affrontavano in un girone all'italiana con partite di andata e ritorno.

Dal 2011, con l'ingresso dell'FC Edmonton, si è passati ad un sistema a eliminazione diretta con semifinali e finali. Dall'edizione 2014 è entrata una quinta squadra, l'Ottawa Fury, il torneo prevedeva quindi un turno preliminare fra le due squadre della NASL e quindi semifinali e finali.

Con la sospensione delle attività sportive dell'FC Edmonton e l'ammissione delle vincenti della League1 Ontario e della Première Ligue de Soccer du Québec, diventano sei le partecipanti alla competizione: dal 2018 viene introdotto quindi un ulteriore turno di qualificazione fra questi ultimi due club, la cui vincente incontra l'Ottawa Fury per stabilire chi si qualifica alle semifinali insieme alle squadre di MLS.

Nel 2019 si ha un'ulteriore espansione del torneo con l'arrivo delle squadre della Canadian Premier League: le tredici partecipanti totali si affrontano in tre turni preliminari, con la sola eccezione dei detentori che sono qualificati direttamente per le semifinali.

ALbo D'oro

2008: Montreal Impact
2009: Toronto FC
2010: Toronto FC
2011: Toronto FC
2012: Toronto FC
2013: Montreal Impact
2014: Montreal Impact
2015: Vancouver Whitecaps FC
2016: Toronto FC
2017: Toronto FC
2018: Toronto FC
2019: Montreal Impact
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Impact de Montréal

Impact de Montréal
Nome Completo: Impact de Montréal
Nickname: Le onze montréalais, Impact, Le Bleu-Blanc-Noir, IMFC
Colori Sociali: Nero e Azzurro con giglio
Città: Montréal, Québec
Nazione: Canada
Confederazione: CONCACAF
Federazione: CSA
Fondazione: 10 Dicembre 1992
Stadio: Stade Saputo, (20,801 posti)

L'Impact de Montréal (più nota in Italia con il nome in inglese Montreal Impact) è un club calcistico canadese con sede a Montréal che milita nella Major League Soccer.

Fondato nel dicembre del 1992 dalla ricca famiglia Saputo, l'Impact esordì nelle stagioni 1993 e 1994 in American Professional Soccer League (APSL) che in quelle stagioni poteva essere considerato il massimo livello calcistico di USA e Canada. Dal 1995 al 2009 continuò a militare nei campionati nordamericani di secondo livello, nelle sue varie denominazioni: A-League dal 1995 al 2004, USL First Division dal 2005 al 2009, USSF Division 2 Pro League nel 2010, NASL nel 2011. Fa eccezione solo la stagione 1999 in cui la squadra non prese parte ad alcun campionato.

Dalla stagione 2012 fu ammessa alla MLS.

Il primo club di calcio professionistico nella città canadese fu il Montréal Olympique, squadra affiliata alla NASL nel 1971 e sparita dopo solo tre stagioni. L'esperienza dell'Olympique si chiuse senza nemmeno una qualificazione ai play-off e con basse affluenze allo stadio. Nel 1981 venne trasferita a Montréal la franchigia dei Philadelphia Fury, dando vita ai Montréal Manic. Stavolta il club catalizzò le attenzioni del pubblico locale ma anche i Manic durarono per sole tre stagioni nella lega professionistica nordamericana. Dopo il fallimento della NASL, con la nascita della Canadian Soccer League nel 1987 sorse in città il Montréal Supra, discioltosi nel 1992 contestualmente al campionato canadese.

Il club di Montréal venne fondato nel dicembre del 1992 dalla facoltosa famiglia italo-canadese dei Saputo, per evitare che la città più popolosa del Québec e una della più importanti del Canada rimanesse senza calcio professionistico. La nuova franchigia venne subito ammessa alla APSL, la lega più importante che raccoglieva club statunitensi. L'Impact concluse la sua prima stagione con l'ultimo posto nella stagione regolare. Già nella stagione 1994 i canadesi riuscirono però a raggiungere i play-off e vincere il campionato, battendo in finale per 1-0, il 15 ottobre, i Colorado Foxes. Nell'anno seguente, il primo in cui l'APSL rinominò il proprio campionato A-League, la continua crescita del livello della squadra fu testimoniata dal primo posto al termine della stagione regolare, conclusasi però poi con una eliminazione in semifinale dei play-off. La nascita nel 1996 della MLS ridusse la A-League a un campionato di secondo livello. L'Impact de Montréal giunse primo al termine della stagione regolare per altre due stagioni di fila: sia nel 1996 che nel 1997 dopo il passaggio del campionato sotto l'egida della USISL e il suo allargamento. In entrambi i casi la squadra fu però eliminata nel corso dei play-off. Nel 1999 la squadra non venne iscritta al campionato per dei contrasti fra i proprietari e la lega, il club disputò quindi soltanto la stagione di attività indoor. Nel frattempo la famiglia Saputo cedette nel 1998 la proprietà del club, che da quel momento andò incontro a una serie di cambi di assetti societari ed a difficoltà finanziarie. Nel 2001 la lega fu addirittura costretta a mettere la società sotto amministrazione controllata per evitarne il fallimento, fino al rientro, nello stesso anno, della famiglia Saputo alla guida della franchigia.

Nel 2002 l'Impact vinse la sua prima Voyageurs Cup, non una vera e propria competizione ma un trofeo che veniva assegnato alla migliore squadra canadese nei campionati americani. Il club del Québec dovette aspettare solo altre due stagioni per vincere il suo secondo campionato: battendo in finale per 2-0 i Seattle Sounders il 18 settembre conquistarono l'edizione 2004 della A-League. Nelle due stagioni seguenti, nel ribattezzato campionato di USL First Division, l'Impact si qualificò al primo posto al termine della stagione regolare, ma in entrambe le occasioni la squadra interruppe il proprio cammino alle semifinali.

Il 2008 costituì una stagione di svolta per la squadra canadese per un duplice motivo: da un lato venne inaugurato lo Stade Saputo, il nuovo impianto di gioco costruito dai proprietari del club, dall'altro ottenne la vittoria nella prima edizione della nuova coppa nazionale, il Canadian Championship, diventando anche il primo club canadese a qualificarsi alla CONCACAF Champions League. Nella stagione seguente l'Impact conquistò il suo terzo titolo, battendo il Vancouver Whitecaps nella prima finale tutta canadese della USL First Division. Inoltre gli azzurro-bianco-neri ben figurarono anche in ambito continentale, arrivando fino ai quarti di finale della Champions League.

Le stagioni 2010 e 2011 furono interlocutorie per il club canadese: i Saputo si unirono al gruppo di proprietari di squadre che decisero di secedere dalla USL per creare un nuovo campionato di secondo livello: la NASL. L'Impact ad ogni modo disputò una sola stagione nel nuovo torneo, visto che, come era stato annunciato il 7 maggio 2010, a partire dalla stagione 2012 divenne il diciannovesimo club della Major League Soccer.

L'esordio nella nuova lega avvenne il 10 marzo 2012, perdendo in trasferta per 2-0 il derby canadese contro il Vancouver Whitecaps. A una settimana di distanza ci fu l'esordio casalingo, un pareggio 1-1 contro il Chicago Fire allo Stadio Olimpico di Montréal, utilizzato nel corso dei lavori di ampliamento dello Stade Saputo. Il primo campionato in MLS fu caratterizzato per molti alti e bassi che tennero la squadra fuori dai play-off al termine della stagione regolare. Dall'esordio nel massimo campionato statunitense la squadra si arricchì via via di diversi giocatori stranieri, fra i quali diversi italiani provenienti dalla Serie A come Bernardo Corradi, Marco Di Vaio, Matteo Ferrari e Alessandro Nesta. D'altronde gli stessi proprietari del club sono di origine italiana.

Nella stagione 2013 il club riuscì a qualificarsi per la prima volta ai play-off per il titolo, anche se fu subito eliminato dall'Houston Dynamo. A questo risultato si aggiunse la vittoria del Canadian Championship, che permise all'Impact de Montréal di qualificarsi alla CONCACAF Champions League 2013-2014. L'esperienza nel massimo torneo continentale si interruppe già al primo turno, dove subì l'eliminazione solo per la differenza reti in un girone molto equilibrato, conclusosi con tutte le squadre a pari merito. Nella stagione successiva i pessimi risultati in campionato relegarono la squadra all'ultimo posto in campionato, ma gli azzurro-bianco-neri si rifecero nelle altre competizioni: vinsero per la seconda volta consecutiva il trofeo nazionale e nella successiva Champions League terminarono al primo posto del girone, conquistando la qualificazione ai quarti di finale.

La prima parte della stagione 2015 vide quindi la squadra di Montréal affrontare la fase ad eliminazione diretta della massima competizione continentale. L'Impact riuscì a superare sia i quarti che le semifinali, diventando la prima squadra canadese, e la seconda della MLS, a raggiungere la finale del torneo dopo la sua riforma. I quebecchesi vennero però sconfitti dai messicani dell'América nella finale di ritorno, giocata in casa davanti a più di 60 000 propri sostenitori. Nonostante un inizio di campionato incerto, l'Impact si qualificò ai play-off per la seconda volta in quattro stagioni, realizzando il miglior piazzamento in classifica e il record di punti dall'ammissione alla MLS. Nei play-off eliminarono al primo turno i rivali di Toronto con un netto 3-0, divenendo così la prima squadra canadese a vincere un incontro di play-off e la prima a superare un turno. Ai quarti di finale la squadra del Québec fu eliminata soltanto ai supplementari dai Columbus Crew.

Nella stagione successiva, sotto la guida del coach locale Mauro Biello, la squadra riuscì a conquistare la qualificazione ai play-off nonostante risultati altalenanti durante la stagione regolare. Ai play-off però arrivò a sorpresa fino alla finale di conference, persa solo ai supplementari contro i rivali storici del Toronto. Il match di andata si giocò in uno Stadio Olimpico sold-out.

Il 2017 e il 2018 furono due annate negative, con l'Impact che mancò la qualificazione ai play-off. Anche nel 2019 la squadra del Québec non raggiunse la fase finale del campionato, ma vinse per la quarta volta il Canadian Championship, con una vittoria ai rigori sul campo dei rivali di Toronto.

I colori del club sono l'azzurro, il bianco ed il nero, i primi due sono anche i colori tradizionali della bandiera della provincia del Québec. Nelle stagioni 2010 e 2011 l'Impact ha adottato una terza maglia dai colori rosa e nero.

Lo stemma dell'Impact de Montréal ha la forma di uno scudo argentato, il cui colore fa riferimento alla colorazione dello stemma della città di Montréal, e al suo interno sono presenti diversi elementi: il fleur de lys è un simbolo tradizionale della monarchia francese e rappresenta l'identità francofona del Québec. Le quattro stelle alla destra del giglio rappresentano invece i quattro popoli che hanno contribuito alla fondazione di Montréal: francesi, inglesi, scozzesi e irlandesi. La parte inferiore dello scudo è occupata da strisce nere e azzurre, come la prima maglia del club alla sua fondazione nel 1993. Le due parti sono separate da una fascia contenente il nome del club. Infine in alto è presente il motto della società: Tous pour gagner, ovvero “Tutti [insieme] per vincere”. Nel 2016 l'emittente Foxsports ha giudicato quello dell'Impact il più bello fra i ventidue loghi dei club della MLS.

L'Impact gioca le partite in casa allo Stade Saputo, inaugurato nel maggio 2008 e situato all'interno del parco olimpico della città. Come suggerisce il nome, lo stadio è stato costruito principalmente a spese della famiglia Saputo, proprietaria della squadra. Alla sua costruzione l'impianto aveva una capienza di 13 034 spettatori. Con l'ammissione del club alla MLS si decise per l'ampliamento dello stadio; i lavori, finanziati in parte con fondi pubblici ed in parte dai Saputo, sono terminati nel 2012 e hanno portato ad un ampliamento a 20,801 posti, poi ridotti a 19,619 nel 2019. Alcune partite, quelle durante condizioni atmosferiche particolarmente difficili o quelle che richiedono una capienza maggiore, l'Impact de Montréal le gioca allo Stadio Olimpico di Montréal, che nella sua configurazione per il calcio ospita fino a 61,000 persone. Il club ha giocato allo Stadio Olimpico anche durante la ristrutturazione dello Stade Saputo. Prima del 2008, la squadra giocava al campo di calcio annesso al Complexe sportif Claude-Robillard.

L'Impact de Montréal ha un proprio centro d'allenamento, la Caserne Létourneux, dotato di due campi in erba naturale e due in erba sintetica, situato a poca distanza dallo stadio. La struttura prende il nome dalla vecchia destinazione dell'edificio, una ex caserma dei vigili del fuoco. Mentre i campi sono a disposizione della prima squadra e del settore giovanile dalla metà della stagione 2015, l'edificio ha avuto bisogno di ulteriori lavori di ristrutturazione, parzialmente finanziati dalla città di Montréal, ed è stato inaugurato il 22 giugno del 2016.

Precedentemente la squadra svolgeva i propri allenamenti presso il Complexe sportif Marie-Victorin, situato nella parte nord della città. Tale centro è dotato di un campo di calcio coperto e cinque scoperti, due palestre, una piscina da 25 metri e diverse sale polivalenti. Il campo di calcio coperto è dotato anche di una tribuna da 970 posti.

Palmarès
Competizioni nazionali
American Professional Soccer League: 1994
A-League/USL First Division: 2004 (A-League), 2009 (USL First Division)
Voyageurs Cup: 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007
Canadian Championship: 2008, 2013, 2014, 2019

Altri piazzamenti
A-League/USL First Division
Primo al termine della stagione regolare: 1995; 1996; 1997 (A-League), 2005, 2006 (USL First Division)
CONCACAF Champions League: Finalista: 2014-2015
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Toronto Football Club

Toronto FC
Nome Completo: Toronto Football Club
Nickname:TFC, Reds
Colori Sociali: Rosso e Grigio
Simboli: Poiana di Harris, Foglia d'acero
Città: Toronto
Nazione: Canada
Confederazione: CONCACAF
Federazione: CSA
Fondazione: Ottobre 2005
Stadio: BMO Field, (30,991 posti)
Sito Web: www.torontofc.ca

Il Toronto Football Club, meglio noto come Toronto FC, è una società calcistica canadese con sede nella città di Toronto, fondata nel 2005. Milita nella Major League Soccer (MLS), il massimo campionato di calcio degli Stati Uniti d'America e del Canada.

È stato il primo club non statunitense ad entrare a far parte della MLS e il primo ad aggiudicarsi la MLS. È stato inoltre il primo club nordamericano a centrare il treble, ovvero la vittoria della coppa nazionale (2017), della stagione regolare (2017) e della MLS Cup (2017) in un'unica stagione. In ambito nazionale vanta la vittoria di 7 Canadian Championship, mentre in ambito internazionale ha raggiunto la finale della CONCACAF Champions League nel 2018.

La squadra disputa le partite interne allo stadio BMO Field di Toronto.

La Maple Leaf Sports & Entertainment Ltd (MLSE), compagnia proprietaria del club, nel 2006 annunciò il nome ufficiale della squadra, Toronto Football Club. Il nome venne scelto dai tifosi stessi attraverso una consultazione online.

Il Toronto disputò la prima partita nella MLS il 7 aprile 2007, perdendo per 2-0 a Los Angeles contro il Chivas USA. Nella stagione d'esordio, sotto la guida dell'allenatore scozzese Mo Johnston, la squadra non si qualificò per i play-off del campionato.

Il 27 novembre 2012 fu annunciato che Kevin Payne avrebbe lasciato il D.C. United per divenire il direttore generale del Toronto FC. Il 7 gennaio 2013 Ryan Nelsen sostituì Mariner alla guida tecnica della squadra e il 25 aprile 2013 Matías Laba fu ingaggiato come "giocatore designato". A luglio Luis Silva fu ceduto al D.C. United, mentre il 4 settembre Payne fu sollevato dall'incarico, a causa di differenze di vedute con il nuovo presidente Tim Leiweke, intenzionato a portare il Toronto ai vertici continentali con copiosi investimenti. Il 20 settembre il Toronto annunciò la nomina di Tim Bezbatčenko come direttore generale.

Nel pre-campionato della stagione 2013-2014 la squadra concluse importanti operazioni di calciomercato di alto profilo, tra cui gli acquisti di Justin Morrow e Jackson, del brasiliano Gilberto e di Michael Bradley (dalla Roma), oltre al ritorno di Dwayne De Rosario. Il 10 gennaio 2014 fu annunciato anche l'acquisto di Jermain Defoe dal Tottenham per 6 milioni di sterline. Matías Laba fu invece ceduto al Vancouver Whitecaps per osservare la regola dei tre "giocatori designati". Il 7 febbraio 2014 si unì al Toronto anche il portiere brasiliano Júlio César, prelevato in prestito dal QPR. La squadra cominciò bene l'anno, ma come nel 2010, dopo la sosta per il mondiale (di Brasile 2014) accusò un vistoso calo di rendimento. Il 31 agosto Nelson fu esonerato dopo la sconfitta interna per 0-3 contro i N.E. Revolution, anche per aver criticato Bezbatčenko nella conferenza stampa post-partita. Il ruolo di allenatore fu affidato a Greg Vanney, che pur avendo ottenuto molte vittorie (record per il club in una stagione) non riuscì a qualificare la compagine canadese per i play-off di MLS. Malgrado un contratto quadriennale, Defoe lasciò il Toronto già il 16 gennaio 2015 per tornare in Premier League, firmando per il Sunderland. Nello stesso giorno il club canadese concluse l'affare con il Sunderland ingaggiando Jozy Altidore e tre giorni dopo ufficializzò l'ingaggio a parametro zero dalla Juventus di Sebastian Giovinco, che firmò un contratto quadriennale da 8,5 milioni di euro a stagione.

Il 26 settembre 2015 Giovinco segnò e fornì un assist nella vittoria per 3-2 contro il Chicago Fire, totalizzando 35 tra gol e assist, nuovo record per la MLS (battuto il precedente primato di Chris Wondolowski). Il giocatore italiano fu la star dell'annata e si aggiudicò i titoli individuali di MLS Golden Boot, MLS MVP e MLS Newcomer of the Year, primo calciatore del Toronto a riuscirvi. Il 14 ottobre la squadra ottenne un posto nei play-off per la prima volta nella sua storia. Fu poi eliminato dal Montreal Impact perdendo per 3-0.

Il 29 giugno 2016 il Toronto si aggiudicò il suo quinto Canadian Championship avendo la meglio sul Vancouver per la regola dei gol fuori casa (2-2 tra andata e ritorno). Il 23 luglio Giovinco realizzò una tripletta contro il D.C. United in una partita vinta per 4-1 in casa, battendo, con 35 gol, il primato di reti realizzate da un calciatore del Toronto che apparteneva a De Rosario. Nell'ottobre seguente il Toronto raggiunse i play-off per la seconda stagione di fila. Sconfitto in casa il Philadelphia Union nel turno di eliminazione della Eastern Conference, arrivando così alla semifinale di Eastern Conference per la prima volta. Qui sconfisse per 7-0 tra andata e ritorno il New York City, ottenendo così un posto nella finale di Eastern Conference contro il Montreal Impact. Malgrado la sconfitta per 3-2 subita in trasferta il 22 novembre, il 30 novembre 2016 il Toronto vinse per 5-2 dopo i tempi supplementari la finale di ritorno. Questo risultato storico portò per la prima volta una squadra canadese in finale di Major League Soccer, persa per 5-4 il 10 dicembre contro i Seattle Sounders ai tiri di rigore (0-0 dopo 120 minuti).

Nella stagione 2017 vinse nell'ordine il campionato canadese (3-2 tra andata e ritorno contro il Montreal Impact in finale) e (grazie alla vittoria interna per 4-2 del 30 settembre contro i New York Red Bulls) il Supporters' Shield, battendo poi, il 22 ottobre, il record di punti stagionali nella stagione regolare, con 69 punti ottenuti contro i 68 guadagnati dai Los Angeles Galaxy nel 1998 eguagliando anche il numero di vittorie dei Seattle Sounders nella regular season. Ottenne anche la vittoria finale nei play-off della Major League Soccer, sconfiggendo il 9 dicembre il Seattle per 2-0 e conquistando così il titolo della stagione regolare. Divenne così il primo club della MLS a centrare il treble e la prima squadra canadese a vincere la MLS Cup.

Nel 2018 arriva in finale di CONCACAF Champions League. Nella partita di andata, giocata al BMO Field, i canadesi vengono sconfitti per 1-2 dal Guadalajara e la settimana successiva ribaltano il risultato vincendo per 1-2 in casa dei messicani, grazie alle reti di Altidore e Giovinco che rimontano l'1-0 iniziale di Pineda. Ai tiri di rigore sono decisivi gli errori di Osorio e Bradley, che consegnano di fatto la vittoria del torneo ai messicani.

I colori ufficiali della società sono primariamente il rosso con il nero, grigio e bianco come colori secondari.

La prima uniforme (maglia, pantaloncini e calzettoni) è rosso con un'alternanza di luci ed ombre orizzontali, le maniche sono nere con un rivestimento rosso e sotto ogni manica parte una parte una fascia nera verticale che si estende per tutta la lunghezza della maglia. La seconda uniforme include la maglia bianca con una banda rossa posta orizzontalemte sopra ad una fascia blu più piccola, poste entrambi sul petto mentre i calzini sono bianchi con rivestimenti in rosso o blu, a seconda dell'avversario che si incontra. per le stagioni 2013 e 2014 è stata inserita sulle maglie da gioco una foglia d'acero in ombra. Come per tutti i team della MLS, le maglie sono prodotte dall'Adidas.

Fin dalla fondazione del club nel 2007, la società è sponsorizzata dalla Bank of Montreal (BMO). Nel febbraio 2016 è stato reso noto di un'ulteriore accordo tra le parti per la sponsorizzazione valida anche per le stagioni 2016 e 2017.

Il Toronto FC gioca le partite in casa al BMO Field e la sua costruzione è costata 62,5 milioni di dollari. È stato completato nel 2007, poco prima dell'inizio della regular season, e può contenere 20,522 spettatori ed il proprietario della struttura è la città di Toronto. Prima della stagione 2010, sono stati fatti dei lavori per l'ampliamento della zona nord sui posti a sedere, ampliato di 1,249 seggiolini. Il 23 settembre 2014 viene ufficialmente annunciato un investimento di circa 120 milioni $ per il rinnovamento della struttura; I lavori compresero un'aggiunta di posti per 8,400 unità, portando la capacità dello stadio a 30,991 posti a sedere. Sono state costruite nuove aree all'interno dello stadio come punti di ristoro, bagni ed un tetto. I lavori, divisi in due fasi, sono iniziati nel settembre 2014 e sono terminati nel maggio 2016. Il MLS All-Star Game del 2008 è stato disputato in questo stadio. Per le gare internazionali, lo stadio cambia il proprio nome in "National Soccer Stadium".

La società proprietaria del TFC, la Maple Leaf Sports & Entertainment Ltd., possiede altri team sportivi professionistici: i Toronto Maple Leafs, squadra di hockey su ghiaccio della NHL, i Toronto Raptors, squadra di pallacanestro della NBA, e i Toronto Marlies, squadra dell'AHL. Oltre alle squadre, questo importante gruppo possiede dei canali televisivi (Leafs TV e Raptors NBA TV) e degli impianti sportivi. Tom Anselmi, vicepresidente esecutivo della MLSE, è il presidente del Toronto FC.

Palmarès
Competizioni nazionali
Canadian Championship: 2009, 2010, 2011, 2012, 2016, 2017, 2018
MLS Supporters' Shield: 2017
Campionato MLS: 2017
Trillium Cup: 2011, 2014, 2016, 2017

Altri piazzamenti
Campionato MLS: Finalista: 2016, 2019
CONCACAF Champions League: Finalista: 2018
Campeones Cup: Finalista: 2018
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Canadian Premier League

Canadian Premier League
Fondazione: 2017
Altri Nomi: CPL, CanPL
Tipo: Squadre di club
Federazione: Canada CSA
Paese: Canada
Organizzatore: Federazione calcistica del Canada
Titolo: Campione Canadese
Cadenza annuale
Partecipanti: 8 (al 2020)
Formula Stagione regolare e play-off
Sito Internet: https://canpl.ca/

La Canadian Premier League, nota anche con l'acronimo CPL, è il massimo campionato di calcio per club canadesi, eccezion fatta per i tre club iscritti alla Major League Soccer. La lega è stata fondata nel 2017 ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica del Canada (CSA). La prima edizione del campionato si è disputata nel 2019.

Il torneo si articola in una prima fase di stagione regolare e dei play-off per l'assegnazione del titolo.

La squadra campione acquisisce il diritto a partecipare alla CONCACAF League, in più nella stagione successiva può esibire uno stemma dorato sulla manica destra della maglia.

La Canadian Premier League è al momento una lega chiusa, ma il commissioner non ha escluso che con l'aumento del numero di club iscritti possano essere create più divisioni, con l'avvio di un sistema di promozioni e retrocessioni.

Le rose delle squadre partecipanti possono contenere un massimo di sette giocatori stranieri, in più c'è l'obbligo di schierare almeno sei canadesi nella formazione iniziale di ogni incontro. Ogni squadra deve avere almeno tre canadesi Under-21 nella rosa, ed entro il termine della stagione la somma dei minuti da loro giocati deve essere pari ad almeno mille minuti.

Il Canada è sempre stato privo di un proprio campionato nazionale professionistico di calcio, eccezion fatta per gli anni dal 1987 al 1992 quando si disputò la Canadian Soccer League. Oltre a diversi campionati, anche professionistici, a carattere provinciale o interprovinciale, i club solitamente partecipano alle stesse leghe di quelli statunitensi, come nel caso della NASL dal 1968 al 1984 o della Major League Soccer dal 2007.

Le prime indiscrezioni su un nuovo campionato nazionale emersero nel febbraio del 2016, quando Bob Young, il proprietario della franchigia di football canadese degli Hamilton Tiger-Cats, chiese al consiglio comunale di Hamilton di poter effettuare dei lavori propedeutici ad ospitare un nuovo club di calcio al Tim Hortons Field, lo stadio cittadino. Nella stessa occasione venne anche rivelato che il club avrebbe partecipato a una nuova lega chiamata Canadian Premier Soccer League.

L'ufficialità arrivò più di un anno dopo, quando il 6 maggio 2017 la federazione approvò la nascita del nuovo campionato, che prese il nome di Canadian Premier League, abbreviato in CPL o CanPL. Nella stessa occasione venne rivelato che i primi due membri della lega erano un club di Hamilton e uno di Winnipeg. Il progetto iniziale era di inaugurare il torneo con un'edizione breve a partire da agosto 2018, per poi cominciare la prima stagione completa nel 2019, ma successivamente si optò per esordire direttamente nella primavera del 2019.

Il 10 gennaio del 2018 è stato nominato come primo commissioner della lega David Clanachan. Nel 2018 sono stati presentati ufficialmente i sette club partecipanti alla prima edizione: York9 FC, Cavalry, HFX Wanderers FC, Valour FC, FC Edmonton, Forge FC e Pacific FC; inizialmente si pensava che potessero essere otto ma l'Ottawa Fury ha preferito confermare la propria partecipazione alla USL, una lega minore statunitense.

L'incontro inaugurale del campionato si è disputato il 27 aprile 2019 fra Forge e York9 ed è terminato con un pareggio per 1-1.

Nella stagione 2020 si assiste alla prima espansione della lega con l'inserimento di una squadra ad Ottawa, di proprietà della società spagnola dell'Atlético Madrid.

Il logo della Canadian Premier League è una foglia d'acero, con all'interno la sagoma della stella polare, iscritta in degli archi di circonferenza: la foglia d'acero è un tradizionale simbolo del Canada, presente anche nella bandiera nazionale, la stella polare rappresenta una luce guida per lo sviluppo del calcio nel paese. Anche gli archi hanno un significato ben preciso, così come i loro colori: i due interni rappresentano in alto il cielo dei paesi nordici, blu scuro, e in basso il verde della terra; i due esterni sono azzurri come i due oceani che bagnano il paese.[23] Una versione completamente rossa del logo verrà utilizzata in occasione delle partite disputate nel Canada Day, nei match delle competizioni internazionali e del Canadian Championship.

Al vincitore della Canadian Premier League viene consegnato il North Star Shield, uno scudo di cristallo raffigurante il logo della lega e incastonato su un supporto di legno. Lo scudo ha un diametro di 35 cm e uno spessore di 4 cm, per un peso di circa 7 kg. L'originale viene conservato dalla lega, ogni anno al vincitore ne viene consegnata una riproduzione con incisi sulla base di legno i nomi di giocatori e allenatore.

Al termine della stagione, nel corso di una cerimonia, vengono assegnati cinque diversi premi individuali: al miglior marcatore, al miglior portiere, al miglior giocatore, al miglior allenatore e al miglior giovane canadese Under-21. Per ciascuna di queste categorie viene assegnata una statuetta di arte inuit realizzata a Cape Dorset, nella provincia del Nunavut.

Albo D'oro
2019: Forge
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Forge Football Club

Forge FC
Nome Completo: Forge Football Club
Nickname: The Hammers
Colori Sociali: Arancione e Grigio
Città: Hamilton, Ontario
Nazione: Canada
Confederazione: CONCACAF
Federazione: CSA
Fondazione: 6 Maggio 2017
Stadio: Tim Hortons Field, (23.218 posti)
Sito Web: https://forgefc.canpl.ca/

Il Forge FC, è una società calcistica canadese con sede a Hamilton (Ontario). Il club è stato fondato nel 2017 in vista della creazione della nuova prima divisione canadese, la Canadian Premier League.

La nascita del club si lega a doppio filo con quella della Canadian Premier League stessa: nel febbraio del 2016 Bob Young, il proprietario della franchigia di football canadese degli Hamilton Tiger-Cats, chiese al consiglio comunale di Hamilton di poter effettuare dei lavori propedeutici ad ospitare un nuovo club di calcio al Tim Hortons Field, lo stadio cittadino. Nella stessa occasione venne anche rivelato che il club avrebbe partecipato a una nuova lega chiamata Canadian Premier Soccer League. L'ufficialità arrivò più di un anno dopo, quando il 6 maggio 2017 la federazione approvò la nascita del nuovo campionato, che prese il nome di Canadian Premier League. Nella stessa occasione venne rivelato che uno dei due membri fondatori era proprio il club di Hamilton.

Il nome e i colori del club vennero rivelati il 12 luglio del 2018: la squadra si sarebbe chiamata Forge FC e i suoi colori sarebbero stati l'arancione e il grigio.

Nella stagione d'esordio il Forge, vincendo gli scontri diretti della Spring Season con le altre fondatrici della CPL, si è qualificato alla CONCACAF League 2019, diventando la prima squadra della lega a prendere parte a una manifestazione continentale. In tale torneo la squadra di Hamilton è arrivata agli ottavi di finale dopo aver superato il turno preliminare. Il 2019 è stato coronato dalla vittoria del primo titolo della CPL: nonostante si fosse piazzato secondo sia nella Spring season che nella Fall season, il Forge ha battuto il Cavalry nella finale del campionato e conquistato il North Star Shield.

I colori del club sono l'arancione e il grigio: questi, così come il nome della società, fanno riferimento all'importante industria siderurgica per cui è famosa la città.

Il simbolo del club è il monogramma di una H: lo spazio in basso rappresenta una cascata, in alto si trova una fiamma a sottolineare ancora una volta la vocazione industriale di Hamilton.

Il Forge gioca le proprie partite casalinghe al Tim Hortons Field, un impianto costruito nel 2014 e condiviso con la squadra di football canadese. La capienza della struttura è di 23.218 posti, che vengono ridotti a 10.016 per le partite di calcio con la chiusura della parte più alta delle tribune.

Palmarès
Competizioni nazionali
Canadian Premier League: 2019
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