Bulgaria

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Federazione calcistica della Bulgaria
Български футболен съюз

Federazione calcistica della Bulgaria
Български футболен съюз
Fondazione: 1923
Confederazione: FIFA (dal 1924), UEFA (dal 1954)
Sede: Sofia
Sito ufficiale: www.bfunion.bg

La Bǎlgarski Futbolen Sǎjuz (in bulgaro: Български футболен съюз?), nota anche con l'acronimo BFS (БФС), è l'ente di governo del calcio in Bulgaria. Fondata nel 1923, ha sede a Sofia e ha come colori ufficiali quelli nazionali: bianco, verde e rosso.

Le squadre di club e le nazionali bulgare partecipano alle competizioni continentali della UEFA. La nazionale maggiore bulgara si classificò al quarto posto al campionato del mondo 1994.

La stagione del campionato di calcio bulgaro, la cui prima edizione si è svolta nel[1925 ed ha visto trionfare il Vladislav Varna, si svolge da agosto a maggio.

Dal 2005 al 2019 la BFS è stata presieduta da Borislav Mikhailov, primatista di presenze con la nazionale bulgara.
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Prima Lega - (A-PFG)

Prima Lega
Altri nomi: A-PFG
Sport: Calcio
Tipo: Squadre di club
Federazione: BFS
Fondazione: 1924
Paese: Bulgaria
Organizzatore: FPFL
Titolo Campione di Bulgaria
Cadenza annuale
Apertura: Agosto
Chiusura: Giugno
Partecipanti: 14 squadre
Formula: Girone all'italiana+poule scudetto e retrocessione+play-off e play-out
Retrocessione in: Seconda Lega
Sito Internet: www.fpleague.bg

La Prima Lega (in bulgaro Първа лига, Părva Liga; per esteso Първа професионална футболна лига, Părva Profesionalna Futbolna Liga, "prima lega calcistica professionistica") è la massima divisione del campionato bulgaro di calcio, organizzata dalla Prima Lega Calcistica Professionistica.

Dal 2016-2017 il campionato bulgaro di massima serie è composto da 14 squadre con gironi di andata e ritorno e play-off e play-out per determinare la squadra campione e le retrocesse. La squadra vincitrice del torneo è decretata Campione di Bulgaria e accede al secondo turno di qualificazione della UEFA Champions League.

Le squadre più titolate della manifestazione sono il CSKA Sofia (31 titoli) e il Levski Sofia (26 titoli), che insieme hanno vinto la maggior parte dei campionati sinora disputati. Dal 2012 la lega è dominata dal Ludogorets Razgrad.

Il primo campionato bulgaro fu disputato nel 1924 come una competizione ad eliminazione diretta, ma non fu concluso. Il primo campione bulgaro risale perciò all'anno successivo con la vittoria del Vladislav Varna. Nel 1927 non fu disputato, ma si continuò dall'anno successivo con la formula dell'eliminazione diretta fino al 1937, anno in cui fu introdotta il girone unico nazionale formato da 10 squadre, con stagione dall'autunno alla primavera.

Dopo 3 campionati, si ritornò alla precedente formula su base annuale, fino al 1948, con un'interruzione del 1944. Dal campionato 1948-49 si tornò alla già sperimentata lega a 10 squadre, passando all'ordinamento annuale dal 1950, che divennero poi 12 e per un periodo anche 14. Nel 1958-59 si adottò il definitivo andamento della stagione a cavallo fra i due anni, arrivando nel 1962-63 alle 16 squadre. Nel 1971-72 e nel 1972-73 furono aumentate temporaneamente le squadre a 18, ma presto si tornò alle ormai tradizionali 16.

Nel 1984-85 fu introdotta una nuova regola, che ebbe corso per 3 campionati, per cui i pareggi per 0-0 non davano punti a nessuna delle due squadre, essendo equiparati, quindi, ad una sconfitta. A quella stagione risale però un noto "caso" del calcio bulgaro: nella finale di Coppa nazionale, disputatasi fra le prime due in campionato (ad una giornata dal termine), vi fu una terribile rissa, in cui fu coinvolto anche un giovane Hristo Stoichkov. In conseguenza di questa rissa CSKA Sofia e Levski Sofia furono espulse dal campionato e sciolte (anche se presto rifondate) e il titolo assegnato alla terza in campionato, il Botev Plovdiv. Nel 1990 la Federazione bulgara riassegnò il titolo al Levski.

Dalla stagione 1993-94 sono assegnati 3 punti per la vittoria. Ulteriori sperimentazioni risalgono al 2000-01 con un campionato a 14 squadre e al 2001-02 con un analogo campionato e play-off per il titolo fra le prime 6. Si è tornati però alla formula usuale a 16 squadre per alcune stagioni. In seguito a gravi fallimenti tra cui quello del CSKA, nel 2016 la Federcalcio sciolse la lega e creò l’attuale.

Di tutti i titoli finora assegnati, la gran parte sono divisi fra le due massime squadre bulgare (che nel corso degli anni hanno assunto varie denominazioni): il CSKA Sofia e il Levski Sofia (compreso quello annullato e poi riassegnato nel 1984-85).

Albo D'Oro
1924 : Championnat non terminé
1925 : SK Vladislav Varna
1926 : SK Vladislav Varna
1927 : Championnat non terminé
1928 : Slavia Sofia
1929 : Botev Plovdiv
1930 : Slavia Sofia
1931 : AS 23 Sofia
1932 : Shipchenski sokol Varna
1933 : Levski Sofia
1934 : SK Vladislav Varna
1935 : Sportklub Sofia
1936 : Slavia Sofia
1937 : Levski Sofia
1937/1938 : Ticha Varna
1938/1939 : Slavia Sofia
1939/1940 : ZhSK Sofia
1941 : Slavia Sofia
1942 : Levski Sofia
1943 : Slavia Sofia
1944 : Championnat non terminé
1945 : Lokomotiv Sofia
1946 : Levski Sofia
1947 : Levski Sofia
1948 : FK CSKA Sofia
1948/1949 : Levski Sofia
1950 : Levski Sofia
1951 : FK CSKA Sofia
1952 : FK CSKA Sofia
1953 : Levski Sofia
1954 : FK CSKA Sofia
1955 : FK CSKA Sofia
1956 : FK CSKA Sofia
1957 : FK CSKA Sofia
1958 : FK CSKA Sofia
1958/1959 : FK CSKA Sofia
1959/1960 : FK CSKA Sofia
1960/1961 : FK CSKA Sofia
1961/1962 : FK CSKA Sofia
1962/1963 : Spartak Plovdiv
1963/1964 : Lokomotiv Sofia
1964/1965 : Levski Sofia
1965/1966 : FK CSKA Sofia
1966/1967 : Botev Plovdiv
1967/1968 : Levski Sofia
1968/1969 : FK CSKA Sofia
1969/1970 : Levski Sofia
1970/1971 : FK CSKA Sofia
1971/1972 : FK CSKA Sofia
1972/1973 : FK CSKA Sofia
1973/1974 : Levski Sofia
1974/1975 : FK CSKA Sofia
1975/1976 : FK CSKA Sofia
1976/1977 : Levski Sofia
1977/1978 : Lokomotiv Sofia
1978/1979 : Levski Sofia
1979/1980 : FK CSKA Sofia
1980/1981 : FK CSKA Sofia
1981/1982 : FK CSKA Sofia
1982/1983 : FK CSKA Sofia
1983/1984 : Levski Sofia
1984/1985 : Levski Sofia
1985/1986 : Beroe Stara Zagora
1986/1987 : FK CSKA Sofia
1987/1988 : Levski Sofia
1988/1989 : FK CSKA Sofia
1989/1990 : FK CSKA Sofia
1990/1991 : Etar Veliko Tarnovo
1991/1992 : FK CSKA Sofia
1992/1993 : Levski Sofia
1993/1994 : Levski Sofia
1994/1995 : Levski Sofia
1995/1996 : Slavia Sofia
1996/1997 : FK CSKA Sofia
1997/1998 : PFK Litex Lovetch
1998/1999 : PFK Litex Lovetch
1999/2000 : Levski Sofia
2000/2001 : Levski Sofia
2001/2002 : Levski Sofia
2002/2003 : FK CSKA Sofia
2003/2004 : Lokomotiv Plovdiv
2004/2005 : FK CSKA Sofia
2005/2006 : Levski Sofia
2006/2007 : Levski Sofia
2007/2008 : FK CSKA Sofia
2008/2009 : Levski Sofia
2009/2010 : Litex Lovetch
2010/2011 : Litex Lovetch
2011/2012 : Ludogorets Razgrad
2012/2013 : Ludogorets Razgrad
2013/2014 : Ludogorets Razgrad
2014/2015 : Ludogorets Razgrad
2015/2016 : Ludogorets Razgrad
2016/2017 : Ludogorets Razgrad
2017/2018 : Ludogorets Razgrad
2018/2019 : Ludogorets Razgrad
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Profesionalen Futbolen Klub Černo More Varna

PFK Černo More Varna
Nome Completo: Profesionalen Futbolen Klub Černo More Varna
Nickname: I marinai
Colori sociali: Azzurro e Bianco
Città: Varna
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Fondazione: 3 Marzo 1913
Stadio: Stadio Tiča, (12.000 posti)

Il Profesionalen Futbolen Klub Černo More Varna, abbreviato in PFK Černo More Varna (bul. ПФК Черно море Варна, Club Calcistico Mar Nero Varna), è una società calcistica bulgara con sede nella città di Varna. Milita nella Părva liga, la massima serie del campionato bulgaro di calcio.

Fondata nel 1913 come TSD Reka Ticha, nella sua storia il club ha vinto il campionato bulgaro per quattro volte e in tre circostanze si è classificato terzo, anche se il Vladislav vinse il campionato bulgaro in tre occasioni e il Ticha in una. Nella stagione 2014-2015 il club, battendo in finale il Levski Sofia, si è aggiudicato la Coppa di Bulgaria, competizione in cui conta anche due finali perse.

il 3 marzo 1910 viene fondata a Varna l'associazione sportiva Galata, più tardi rinominata Reka Ticha. Qualche anno più tardi la squadra si unisce allo Sportist, fino da essere rinominato Sports Club Ticha, e a scegliere come colori sociali il rosso e il bianco. Il club ottiene due secondi posto in campionato a metà degli anni trenta, fino alla vittoria nella stagione 1937-1938.

Il 3 aprile 1916 viene fondato il Vladislav Varna, inizialmente chiamato Sport Club Napred, avente come colori sociali il verde e il bianco. La squadra vince i primi due campionati nazionali nel 1925 e nel 1926. Dopo due secondi posto torna alla vittoria nel 1934. Successivamente conquista altri due secondi posto.

Il club è fondato nel 1945 come TV-45 dalla fusione di FC Vladislav e SK Ticha, nome successivamente mutato in TVP-45 dopo l'ingresso del Primorec nell'unione. Nei primi tre campionati a cui partecipa, svolti nel formato di coppa, viene eliminato nei quarti di finale. Successivamente, in seguito alla riorganizzazione del campionato nazionale, il club disputa il campionato di seconda divisione fino al 1951, quando è nuovamente promosso: nella stagione 1952 si classifica settimo in massima divisione, mentre la stagione successiva ottiene un buon terzo posto. Retrocede in seconda divisione al termine del campionato 1955, lo stesso accade nel campionato 1958-1959, ma in entrambi i casi è subito promosso. Nel 1959 il club si fonde con il Černo More, club di seconda divisione, assumendo l'attuale denominazione.

Il Černo More trascorre tutti gli anni sessanta e buona parte degli anni settanta in prima divisione, ottenendo come massimo risultato il quarto posto conquistato ottenuto nel campionato 1968-1969, e venendo retrocesso solo al termine della stagione 1975-1976. La riconquista della promozione è anche in questo caso immediata. La squadra rimane nel campionato maggiore fino alla metà degli anni ottanta. Gli anni novanta non sono un buon decennio per il club, che torna in prima divisione solo all'inizio degli anni duemila.

Nel 2006 il Černo More giunge per la prima volta in finale di Coppa di Bulgaria, nella quale viene sconfitto per 3-1 dal CSKA Sofia. Nel luglio 2007, dopo aver eliminato il Makedonija Ğorče Petrov, è estromesso dalla Sampdoria dalla Coppa Intertoto con un doppio 1-0. Per la formazione bulgara, allenata da Nikola Spasov, si tratta della prima partecipazione alle coppe europee: prima di allora il Černo More aveva disputato soltanto l'edizione 1982 della Coppa Piano Karl Rappan. Al termine della stessa stagione il club disputa per la seconda volta la finale della coppa nazionale, ma è sconfitto per 1-0 dal Liteks Loveč. Nella stagione seguente la squadra disputa invece la Coppa UEFA, dalla quale è eliminata al terzo turno dallo Stoccarda. Quella stagione si conclude con il terzo posto in campionato: per questo motivo il Černo More Varna partecipa all'Europa League 2009-2010, manifestazione in cui viene eliminata al terzo turno preliminare dal PSV.

Nel 2014-2015 la squadra vince il suo primo trofeo nazionale, aggiudicandosi la Coppa di Bulgaria in finale contro il Levski Sofia dopo aver rimontato l'iniziale svantaggio ed essersi imposta per 2-1.

Cronologia del nome
1913  : il club viene ribattezzato ATS Reka Ticha
1914  : AF Sportist e ATS Reka Ticha si fondono sotto il nome di Kamchia
1914  : il club viene ribattezzato АТS Reka Ticha
1919  : il club viene ribattezzato SC Ticha
1945  : SK Vladislav Varna e SC Ticha si fondono sotto il nome di TV-45 Varna
1946  : il club viene ribattezzato TVP Varna
1948  : il club viene ribattezzato Botev Varna
1949  : il club viene ribattezzato Botev Stalin
1950  : Il club viene ribattezzato Stalin SUV
1956  : il club viene ribattezzato Varna SUV
1956  : il club viene ribattezzato SKNA Varna
1959  : il club viene ribattezzato Varna SUV
1969  : fusione con SD Cherno More Varna e Akademik Varna sotto il nome di SAFD Cherno More Varna
1993  : il club viene ribattezzato FC Cherno More Varna

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato bulgaro: 1925, 1926, 1934, 1938 (come Ticha Varna)
Coppa di Bulgaria: 2014-2015
Supercoppa di Bulgaria: 2015
B Profesionalna Futbolna Grupa: 1956, 1999-2000

Competizione Internazionale
Bucharest Cup: 1925 (come Ticha Varna)

Altri piazzamenti
Campionato bulgaro: Secondo posto: 1928, 1930, 1935, 1936, 1937-1938, 1938-1939
Coppa di Bulgaria: Finalista: 2005-2006, 2008-2009
Coppa Intertoto UEFA: Finalista: 2007
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Profesionalen Futbolen Klub Slavija Sofija

PFK Slavia Sofia
Nome Completo: Profesionalen Futbolen Klub Slavija Sofija
Nickname: Белите (I Bianchi), Бялата лавина (La Valanga Bianca)
Colori sociali: Bianco e Nero
Città: Sofia
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Campionato: Părva liga
Fondazione: 10 Aprile 1913
Stadio: Ovcha Kupel, (18 000 posti)

Il Profesionalen Futbolen Klub Slavija Sofija (in bulgaro ПФК Славия София), chiamato comunemente Slavija Sofia o Slavia Sofia, è una società calcistica bulgara con sede nella città di Sofia. Milita nella Părva liga, la massima serie del campionato bulgaro di calcio.

I colori sociali sono il bianco e il nero. Tra il 1969 e il 1971 lo Slavia è stato unito al Lokomotiv Sofia nello ZhSK-Slavia Sofia (Zelezhnicarski Sporten Klub).

Con la vittoria di sette campionati e altrettante coppe nazionali, è il terzo club per importanza della Bulgaria, dopo i concittadini del CSKA e del Levski. A livello internazionale il risultato di maggior prestigio è la semifinale di Coppa delle Coppe, nonché la vittoria di due Coppa dei Balcani.

Fondato il 10 aprile 1913, diviene vicecampione nazionale nel 1926, mentre nel 1928 vince il primo titolo nazionale. Lo Slavia vince anche i campionati del 1930, del 1936, del 1938-1939, del 1941 e del 1943, mentre in altre due occasioni conquista il secondo posto.

Dal Dopoguerra fino alla metà degli anni sessanta, in un periodo in cui il campionato viene vinto regolarmente dai concittadini del CSKA o del Levski, lo Slavia ottiene quattro secondi posto nel 1950, 1954, 1955 e nel 1958-1959, più altrettante coppe nazionali negli anni 1952, 1963, 1964 e 1966. Proprio grazie a quest'ultimo trofeo lo Slavia disputa la Coppa delle Coppe 1966-1967, dove elimina in successione i gallesi dello Swansea City, i francesi dello Strasbourgo e gli svizzeri del Servette, prima di arrendersi in semifinale agli scozzesi del Rangers, realizzando il miglior piazzamento europeo in una competizione maggiore.

Durante il campionato 1968-1969, e fino all'inizio di quello 1971-1972, lo Slavia è stato unito con i concittadini del Lokomotiv, formando lo ZhSK-Slavia Sofia.

Alla fine della stagione 1972-1973 lo Slavia finisce terzo, e questo gli consente di partecipare per la prima volta alla Coppa UEFA, anche se viene eliminato al primo turno dai sovietici della Dinamo Tbilisi. Gli anni settanta proseguono con vari piazzamenti in campionato nelle posizioni di vertice, ma non tali da ottenere altre qualificazioni alla Coppa UEFA. Da non dimenticare la vittoria della Coppa di Bulgaria nel 1975.


Feyenoord Vs Slavia Sofia nel 1980-1981
Nella stagione 1979-1980 lo Slavia ottiene un altro secondo posto in campionato, ma quel che conta di più è la vittoria della sesta coppa nazionale. La stagione successiva partecipa quindi alla Coppa delle Coppe 1980-1981, edizione nella quale giunge fino ai quarti di finale, dove è eliminato dagli olandesi del Feyenoord. Qualche anno più tardi conquista due Coppe dei Balcani, nel 1986 e nel 1987/88.

Si giunge fino alla stagione 1995-1996, dove lo Slavia vince sia il settimo scudetto che la settima Coppa di Bulgaria, realizzando quindi un double. A quella vittoria del campionato non fa seguito la partecipazione alla UEFA Champions League, manifestazione alla quale la Bulgaria non può iscrivere compagini per quella stagione.

Lo Slavia torna in finale nella coppa nazionale nel 2010-2011, ma viene sconfitto dal CSKA.

Negli anni successivi il miglior risultato è il 4º posto ottenuto nella stagione 2015-2016.

La Stagione 2017-2018 porta in bacheca allo Slavia Sofia l'ottava Coppa di Bulgaria della sua storia, vinta ai calci di rigore 4-2 contro il Levski Sofia.

La stagione 2018-2019 inizia con una sconfitta in supercoppa di Bulgaria per 1-0 contro il Ludogorets.

Cronologia dei nomi
1913 : Slavia Sofia
1945 : Slavia-45 Sofia
1949 : Stroitel Sofia
1951 : Udarnik Sofia
1957 : Slavia Sofia
1969 : ZhSK-Slavia Sofia (unito al Lokomotiv Sofia)
1971 : Slavia Sofia

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato bulgaro: 1928, 1930, 1936, 1938-1939, 1941, 1943, 1995-1996
Coppa di Bulgaria: 1952, 1963, 1964, 1966, 1975, 1979-1980, 1995-1996, 2017-2018
B Profesionalna Futbolna Grupa: 1951

Competizioni internazionali
Coppa Piano Karl Rappan: 1977
Coppa dei Balcani per club: 1986, 1987-1988

Altri piazzamenti
Campionato bulgaro: Secondo posto: 1926, 1932, 1934, 1950, 1954, 1955, 1966-1967, 1979-1980, 1989-1990
Coppa di Bulgaria: Finalista: 1954, 1972, 2010-2011
Supercoppa di Bulgaria: Finalista: 2018
Coppa delle Coppe: Semifinalista: 1966-1967
Coppa dei Balcani per club: Finalista: 1977
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Profesionalen Futbolen Klub Botev Plovdiv

PFK Botev Plovdiv
Nome Completo: Професионален футболен клуб Ботев Пловдив, Profesionalen Futbolen Klub Botev Plovdiv
Nickname: Канарчетата (The Canaries), Жълто-черните (The Yellow-Blacks)
Colori sociali: Giallo e Nero
Città: Plovdiv
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Fondazione: 12 Marzo 1912
Stadio: Hristo Botev, (22 000 posti)

Il Profesionalen Futbolen Klub Botev Plovdiv (in bulgaro Професионален Футболен Клуб Ботев Пловдив), chiamato comunemente Botev Plovdiv, è una società calcistica bulgara con sede nella città di Plovdiv. Milita nella Părva liga, la massima serie del campionato bulgaro di calcio.

Conosciuto per molto tempo come Trakia Plovdiv, adotta come colori sociali il giallo e il nero. Nella sua storia ha conquistato due campionati, tre coppe di Bulgaria ed una supercoppa, più una Coppa dei Balcani.

Fondato nel 1912 adotta il nome Botev in onore di Hristo Botev, eroe nazionale bulgaro. Vince il primo campionato nel 1929.

Nel Dopoguerra viene retrocesso in B PFG al termine del campionato 1953, ma la lontananza dal massimo campionato dura un solo anno. Nel 1956 è già ad alti livelli, con il terzo posto in campionato e il raggiungimento della finale della Coppa di Bulgaria, dalla quale esce però sconfitto nel confronto con il Levski.

Il Botev conquista la sua prima coppa nazionale nel 1962, alla quale fa seguito la partecipazione alla Coppa delle Coppe 1962-1963. Qui elimina in successione i romeni della Steaua Bucarest e gli irlandesi dello Shamrock Rovers, prima di arrendersi ai quarti di finale agli spagnoli dell'Atletico Madrid. In quella stessa stagione il Botev ottiene un secondo posto in campionato, in più disputa la finale della coppa nazionale, ma è però sconfitto dallo Slavia Sofia. L'anno seguente lo Slavia sconfigge nuovamente il Botev nella finale di Coppa.

Nella stagione 1966-1967 il Botev vince il campionato per la seconda volta. Partecipa alla Coppa dei Campioni 1967-1968, manifestazione alla quale accede per la prima volta, ma viene eliminato al primo turno dai romeni del Rapid Bucurest.

Nel 1981 Georgi Slavkov vince la Scarpa d'oro, e la squadra vince la seconda coppa nazionale. Gli anni ottanta sono generalmente caratterizzati da buoni piazzamenti in campionato, e anche da una finale persa nella Coppa nel 1983-1984 contro il Levski, vincitore anche del campionato. A causa della vittoria del Levski anche del campionato, il Botev partecipa alla Coppa delle Coppe 1984-1985, ma il cammino si arresta negli ottavi contro un Bayern infarcito di campioni. In quella stessa stagione in campionato il Botev arriva terzo, ma si vede assegnare il titolo dalla Federazione: infatti il Levski e il CSKA, arrivate rispettivamente prima e seconda, si rendono protagoniste di una brutta rissa nella finale della Coppa nazionale. In un primo momento la Federazione scioglie le due squadre e assegna il titolo proprio al Botev, salvo poi ristabilire il verdetto del campo qualche anno più tardi, e dare quindi quel titolo al Levski. Questo però non impedisce al Botev di partecipare alla Coppa dei Campioni 1985-1986 da campione in carica[1].

Nella prima parte degli anni novanta la squadra ottiene dei piazzamenti da Coppa UEFA, mentre qualche anno dopo, al termine della stagione 2000-2001 il Botev viene retrocesso in B PFG, stessa sorte capitata nel 2003-2004. In entrambi i casi la permanenza al secondo livello dura solo una stagione, ma la seconda metà degli anni duemila è caratterizzata da piazzamenti nella parte bassa della classifica.

La società retrocede nuovamente al termine del campionato 2009-2010. Il 30 giugno 2010 viene dichiarato il fallimento del club. Al momento del fallimento, nel club giocavano otto calciatori italiani, la più nutrita colonia italiana in Bulgaria, con allenatore Enrico Piccioni.

Rifondato, il Botev riparte dalla terza divisione nel 2010-2011, e vince subito il campionato stracciando la concorrenza con 37 vittorie e 1 pari in 38 giornate, frutto di 127 reti fatte (miglior attacco) e sole 15 subite (miglior difesa). La stagione successiva viene così promossa in B PFG, ed ottiene la promozione ai play-off nella massima divisione nazionale. Dalla stagione 2012-2013 milita in A PFG, la massima serie bulgara, ottenendo vari 4º posto più volte e partecipando alle qualificazioni ai gironi della UEFA Europa League, senza mai avere grandi successi. Nell’Europa League 2017-18, il club bulgaro elimina facilmente Partizani Tirana e Beitar Gerusalemme, prima di venire battuto dal Marítimo.

Cronologia dei nomi
1912 : FD Botev
1924 : SK Botev Plovdiv
1944 : OSK (Obedinen Sport Klub) Botev-Shipka)
1947 : ASK (Armeiski sporten klub) Botev)
1951 : DNV (Dom Narodno Voiskovo) Plovdiv
1952 : DNA (Dom na Narodnata Armia) Plovdiv
1955 : SKNA (Sporten klub na Narodnata Armia) Plovdiv
1956 : ASK (Armeiski sporten klub) Botev Plovdiv
1967 - Fusione con FK Spartak e Akademik su AFD (Armeisko Fizkulturno Druzhestvo) Trakia
1985 : FK (Futbolen Klub) Trakia
1989 : FK Botev Plovdiv

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato bulgaro: 1929, 1966-1967
Coppa di Bulgaria: 1962, 1981, 2016-2017
Supercoppa di Bulgaria: 2017
Seconda Lega (Bulgaria): 1954
Terza Lega (Bulgaria): 2010-2011
Copa Trimontium: 1943, 1984, 1987, 1989 (come Trakia Plovdiv)

Competizioni internazionali
Coppa dei Balcani per club: 1972

Altri piazzamenti
Campionato bulgaro: Secondo posto: 1962-1963, 1985-1986
Coppa di Bulgaria: Finalista: 1947, 1956, 1963, 1964, 1973, 1983-1984, 1990-1991, 1992-1993, 1994-1995, 2013-2014, 2018-2019
Supercoppa di Bulgaria: Finalista: 2014
Seconda Lega (Bulgaria): Vittoria play-off: 2011-2012
Coppa dei Balcani per club: Finalista: 1980-1981
Coppa Intertoto Ernst Thommen: Semifinalista: 1980
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Ofitserski Sporten Klub Atletik-Slava 23

Atletik-Slava 23
Nome Completo: Ofitserski Sporten Klub Atletik-Slava 23
Abbreviazione: AS-23
Nickname: Asistite
Colori Sociali: Bianco e Nero
Fondazione: 28 Ottobre 1923
Sciolto: 9 Novembere 1944
Stadio: Stadion AS-23, Sofia, Bulgaria, (15,000 posti)

Ofitserski sporten klub Atletik-Slava 23 ( bulgaro : Офицерски спортен Squadra “Атлетик-Слава 23” , Lit.  'Officers Sports Club Atletico-Glory 23' ), Atletik-Slava 23 o semplicemente AS-23 è una defunta bulgaro club sportivo da Sofia .

I colori del club erano in bianco e nero, il distintivo era un leone nero su scudo bianco, il campo da gioco era lo Stadion AS-23. L'AS-23 vinse il campionato bulgaro nel 1931 e la Coppa bulgara nel 1941. Nel 1944, dopo l'occupazione dell'esercito sovietico in Bulgaria, lo sport cambiò radicalmente. Il club era noto come club sportivo fascista ma il regime comunista giustiziò 2 delle persone che gestivano il club che erano veterani di guerra della prima guerra mondiale. Nello stesso anno il club si fonde con Shipka Sofia per diventare Chavdar Sofia e alla fine ha dato le basi per quello che oggi è noto come PFC CSKA Sofia.

L'AS-23 è stata fondata il 28 ottobre 1923 dopo la fusione di tre squadre di calcio: Athletic Sofia, Slava Sofia e Officer Sport Club Sofia. Il nome del nuovo club fondato era Ofitserski sporten klub Atletik-Slava 23. Il primo presidente del club fu il tenente colonnello Nikola Karagyozov.

Durante la stagione 1930–31 il club vince la divisione locale di Sofia. Negli spareggi l'AS-23 sconfigge Etar Veliko Tarnovo 5–0, Sila Yambol 7–0, Napredak Ruse 3–1 e vince in finale contro Shipchenski Sokol 3–0. Sono riusciti a fare il doppio nazionale, quando hanno vinto la Coppa di Bulgaria nella stessa stagione.

Nella stagione 1940–41 alcuni dei principali calciatori dell'AS-23 furono chiamati nell'esercito e finirono quinti nella Divisione Elite di Sofia, ma vinsero la nuova Tsar Cup del torneo creato vincendo la finale contro Napredak Ruse 4–2. Il club ha avuto problemi finanziari negli anni '40, ma la fondazione "Brannik" ha fornito un grande aiuto finanziario. Il Ministero della Difesa ha fornito kit sportivi per il club.

Il club fu sciolto il 9 novembre 1944, quando fu fuso con Shipka-Pobeda e Spartak Poduene in un nuovo club - Chavdar Sofia. AS-23 e Chavdar Sofia sono i predecessori di CSKA Sofia.

Lo Stadion AS-23, noto anche come Atletik Park, era al posto dell'attuale Stadion Balgarska Armia. Il 27 gennaio 1925 il Comune di Sofia dà al club il posto per lo stadio. Durante gli anni '30 AS-23 riceve l'atto della struttura. All'inizio degli anni '40 lo stadio è chiuso. Nel 1944 il campo viene assegnato a Chavdar Sofia, e successivamente al Ministero della Difesa.

Palmares
Bulgarian State Football Championship: 1931
Bulgarian Cup: 1941
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Profesionalen Futbolen Klub Spartak Varna

Spartak Varna
Nome Completo: Profesionalen Futbolen Klub Spartak Varna
Nickname: Соколите (The Falcons), 
Colori sociali: Bianco con striscia Blu centrale
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Fondazione: 28 Agosto 1918
Stadio: Stadio Spartak, (12 000 posti)

Il Profesionalen Futbolen Klub Spartak Varna (in bulgaro Професионален Футболен Клуб Спартак Варна), chiamato comunemente Spartak Varna, è una società calcistica con sede a Varna, in Bulgaria. Milita nella Seconda Lega, la seconda serie del campionato bulgaro di calcio.

La squadra vanta la vittoria di un campionato bulgaro, conseguita nel 1931-1932 con il nome di Šipčenski Sokol. Il titolo arrivò dopo il secondo posto del 1930-1931 e fu seguito da un altro secondo posto nel 1932-1933. L'ultima partecipazione del club al campionarto bulgaro di massima serie risale alla stagione 2008-2009.

Disputa le gare casalinghe allo Stadio Spartak di Varna. La rivalità più accesa è con i concittadini del Černo More Varna.

Evoluzione del nome 
1918: Bulgarski Sokol Varna
1924: Fusione con Schipka Varna in Schipenski Sokol Varna
1945: Fusione con Levski Varna e Rakovski Varna in Spartak Varna
1949: Spartak Stalin
1956: Spartak Varna
1969: Fusione con Lokomotiv Varna su ZSK Spartak Varna
1986: FK Spartak Varna

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato bulgaro: 1931-1932
Seconda Lega (Bulgaria): 1994-1995, 2005-2006
Quinta Lega (Bulgaria): 2010-2011

Altri piazzamenti
Campionato bulgaro: Secondo posto: 1931, 1933
Coppa di Bulgaria: Finalista: 1961, 1982-1983
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Profesionalen Futbolen Klub Levski Sofija

PFC Levski Sofia
Nome Completo: Profesionalen Futbolen Klub Levski Sofija
Nickname: Сините (The Blues), Отбора на народа (The Team of the People), Синята лавина (The Blue Avalanche)
Colori sociali: Blu con lambda bianca
Città: Sofia
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Fondazione: 24 Maggio 1914
Stadio: Georgi Asparuhov, (29 980 posti)
Sito web: www.levski.bg

Il PFK Levski Sofia (in bulgaro: ПФК Левски София, Club Calcistico Professionale Levski Sofia), noto semplicemente come Levski Sofia, è una società calcistica bulgara con sede nella città di Sofia. Fa parte della società polisportiva Levski Sofia e milita nella Părva liga, la massima divisione del campionato bulgaro di calcio.

Insieme alla rivale CSKA Sofia è la società di calcio più titolata della Bulgaria, avendo vinto ventisei titoli nazionali, ventisei Coppe di Bulgaria (record) e tre Supercoppe nazionali, compresi 13 double e 2 treble nazionali. È l'unica squadra bulgara ad aver partecipato ad ogni edizione del campionato bulgaro nella massima categoria e l'unica ad avere un bilancio a favore nelle partite con tutte le altre compagini della Bulgaria.

A livello internazionale vanta tre apparizioni nei quarti di finale della Coppa delle Coppe e due nei quarti di finale della Coppa UEFA ed è la prima compagine bulgara ad aver partecipato (nell'edizione 2006-2007) alla fase a gironi della Champions League.

Lo Sport Club Levski Sofia venne fondato nel 1911 da un gruppo di studenti della Seconda Scuola Superiore Maschile di Sofia, con il calcio come principale sport praticato. La società però venne registrata tre anni più tardi (il 24 maggio 1914, la data di nascita ufficiale del club). Il nome venne scelto in onore dell'eroe nazionale del risorgimento bulgaro, Vasil Levski (1837-1873), sulla proposta di uno dei fondatori, Boris Vasilev.

Il primo campionato ufficiale venne organizzato in Bulgaria solo nel 1924, e fino a quella data il Levski partecipò al campionato della capitale. Al torneo nazionale, disputato in formato di coppa, partecipò per la prima volta nel 1925 raggiungendo la finale, e fu di nuovo finalista nel 1929. Ottenne la prima vittoria nel 1933, e prima della Seconda guerra mondiale il Levski vinse anche il campionato nel 1937, e quello del 1942. In quest'ultimo anno conquistò anche la prima Coppa di Bulgaria, realizzando così un double.

Appena dopo il colpo di Stato del 9 settembre 1944 organizzato dalle forze antifasciste il club fu costretto ad unirsi con PSK (Club Sportivo delle Poste) e venne registrato di nuovo con il nome PSK Levski.

Nel dopoguerra tornò l'accoppiata campionato-coppa nel 1946 e nel 1947, mentre il campionato successivo sarà vinto invece da un club nato proprio in quell'anno: il Septemvri pri CDV, il futuro CSKA Sofia, squadra con cui il Levski si troverà spesso a rivaleggiare in campo nazionale.

Nel 1949, cioè nel periodo staliniano del regime comunista, in omaggio alla tradizione sovietica la squadra venne ribattezzata Dinamo Sofija, riprendendo il nome Levski nel 1957 in seguito al processo di destalinizzazione.

Gli anni cinquanta si aprirono con un altro double nel 1950. Negli dieci anni a venire riuscì a rompere l'egemonia di CSKA soltanto nel 1953, conquistando però anche quattro coppe nazionali.

Nel 1959 debuttò nella prima squadra Georgi Asparuhov, (°l'attaccante dei miei sogni° secondo Nereo Rocco) che, salvo una piccola parentesi, trascorrerà tutta la carriera nel club diventando così il suo giocatore simbolo. A lui sarà dedicato lo stadio del club dopo la sua morte (causata da un incidente stradale), avvenuta nel 1971.

Gli anni sessanta cominciarono sempre sotto il segno del CSKA, così che il Levski tornò a vincere il campionato solo nella stagione 1964-1965. Grazie a questo successo la squadra fece il suo debutto nelle competizioni europee, nella Coppa dei Campioni 1965-1966, dove venne eliminato negli ottavi di finale dal Benfica. L'anno successivo la squadra conquistò la nona coppa nazionale nel 1967, e quindi partecipò alla Coppa delle Coppe 1967-1968. Capitò di incontrare al primo turno il Milan, che vinse 5-1 la partita di andata giocata a San Siro. Al Levski non riuscì l'impresa di ribaltare il pesante passivo, e l'1-1 del ritorno fece avanzare nella competizione la squadra italiana. In quella stagione il Levski conquistò il decimo titolo nazionale.

Nel frattempo il 22 gennaio 1969 in seguito della enesima riforma del calcio bulgaro Levski venne unito con i club Spartak Sofija e Sportist (Sofija) e messo sotto il controllo del Ministero dell'interno. Questo fatto provocò anche l'enesimo cambio del nome – Levski-Spartak.

Il decennio si chiuse con il raggiungimento dei quarti nella Coppa delle Coppe 1969-1970, in cui la squadra venne eliminata dai polacchi del Górnik Zabrze, e l'undicesimo titolo al termine della stessa stagione.

Gli anni settanta si aprirono con una partecipazione alla Coppa dei Campioni 1970-1971 nella quale venne eliminato nel turno preliminare dall'Austria Vienna. Il Levski vinse successivamente il campionato nel 1973-74 e la Coppa nel 1975-76, mentre la stagione successiva ottenne un nuovo double. Raggiunse due volte i quarti di finale nelle competizioni europee, nella Coppa UEFA 1975-1976 e nella Coppa delle Coppe 1976-1977 venendo eliminato in entrambi i casi da due squadre spagnole, prima il Barcellona (però segnando cinque gol nella partita a Sofija finita 5-4) e poi l'Atlético Madrid (dopo 2-1 e 0-2). Il Levski conquistò un altro double nel 1978-79; in quella stagione, in Coppa UEFA arrivò ai sedicesimi, dove venne nuovamente eliminato dal Milan.

Gli anni ottanta cominciarono con tre secondi posto in campionato, ma nella stagione 1983-84 realizzò un altro double, vincendo anche il prestigiosissimo ai quei tempi (tanto da rappresentare quello della coppa nazionale dal 1946 fino al 1980) torneo per “la coppa dell'armata rossa”. Nel autunno dello stesso anno nel primo turno del torneo della Coppa dei Campioni dopo 1-1 a Sofia e 2-2 nella partita di ritorno venne eliminato il campione in carica della Bundesliga – Stoccarda.

Intanto il 18 giugno 1985 quando ad una partita dal termine del campionato Levski fu irraggiungibile al vertice della classifica si disputò la finale della Coppa di Bulgaria contro l'eterni rivali del CSKA:che vide la partita finire in rissa. In seguito alle pesanti sanzioni decisi dalla federazione il titolo venne assegnato al Trakia Plovdiv, (nel 1990 sarà restituito al Levski), quale parteciperà anche alla successiva Coppa dei Campioni. Inoltre venne deciso prima di sciogliere la squadra rifondandola subito dopo come Vitoša Sofija, con quale nome la squadra vinse la sedicesima Coppa nazionale l'anno successivo, e raggiunse nuovamente i quarti nella Coppa delle Coppe 1986-1987. Anche in questo caso fu una squadra spagnola a sbarrare la strada ai bulgari - il Real Zaragoza. Dopo il diciassettesimo titolo conquistato nella stagione 1987-88 la squadra partecipò alla Coppa dei Campioni 1988-1989, trovandosi di fronte nel primo turno il Milan di Sacchi. Fu quel doppio scontro (2-0 a Sofia, e 5-2 a Milano) che diede l'inizio dello straordinario ciclo di vittorie internazionali per i rossoneri.

Al termine del 1989, caduto il cosiddetto “muro di Berlino” la squadra finalmente riprese il suo nome Levski.

Negli anni novanta il Levski vinse subito due Coppe nazionali, e il diciottesimo titolo nella stagione 1992-1993, seguito da un nuovo double l'anno successivo. La stagione fu quella precedente dei mondiali americani del 1994 in cui la nazionale bulgara con sei giocatori di Levski nella rosa ottenne un ottimo quarto posto, Andando avanti, il Levski conquistò il ventesimo titolo al termine del campionato 1994-1995, e un altro duoble nella stagione 1999-2000. Nella Coppa UEFA della stessa stagione venne eliminato nel secondo turno dalla Juventus.

Gli anni duemila cominciarono con il titolo del 2000-2001, mentre l'anno successivo iniziò con l'eliminazione nel terzo turno preliminare della Champions League ad opera del Galatasaray, ma si concluse nuovamente con un double. Nel 2004 venne ingaggiato il giovane allenatore ed ex calciatore Stanimir Stoilov, che allestì una squadra competitiva, con giocatori del vivaio come Živko Milanov, Richard Eromoigbe, Milan Koprivarov e Valeri Domovchiyski, insieme agli esperti Elin Topuzakov, Georgi Petkov, Stanislav Angelov e Dimităr Telkijski, e agli idoli dei tifosi Hristo Jovov, Daniel Borimirov e Georgi Aleksandrov Ivanov, quest'ultimo tornato al Levski dopo aver girovagato per i campionati europei. Alla struttura-base costituita da giocatori locali si aggiunsero giocatori stranieri come Lúcio Wagner, Igor Tomašić e il francese Cédric Bardon. Con questi protagonisti nella stagione 2005-2006 la squadra vinse il ventiquattresimo titolo, e nella stessa stagione raggiunse i quarti di finale nella Coppa UEFA: nel quale torneo grazie anche ai cinque gol di Emil Angelov eliminò l'Auxerre, per poi nel girone di qualificazione battere l'Olympique Marsiglia e finire davanti alla detentrice del titolo russo, il CSKA Mosca. Nella fase successiva ebbe meglio sull'Artmedia Bratislava e sull'Udinese, entrambe ripescate dalla Champions League, prima di essere eliminata nei quarti di finale dallo Schalke 04.

Nella stagione 2006-2007, in qualità di campione di Bulgaria, il Levski fu ammesso al secondo turno preliminare della UEFA Champions League. Qui, dopo aver eliminato i georgiani del Sioni Bolnisi, sconfitti per 2-0 sia in casa sia in trasferta, superò gli italiani del Chievo, vincendo per 2-0 all'andata a Sofia e pareggiando 2-2 nel ritorno a Verona. Il Levski diventò così la prima squadra bulgara capace di entrare nella fase a gironi della UEFA Champions League. Sorteggiato nel difficilissimo girone A, comprendente anche i campioni in carica del Barcellona, il Chelsea e il Werder Brema, il sodalizio bulgaro concluse il raggruppamento all'ultimo posto, perdendo tutti gli incontri. Nell'aprile 2007 l'allenatore Stanimir Stoilov sostituì il dimissionario Hristo Stoičkov sulla panchina della nazionale bulgara, mantenendo contestualmente il ruolo di tecnico del Levski per alcuni mesi; al termine della stessa stagione il Levski vinse il proprio venticinquesimo titolo nazionale. Dopo una negativa partecipazione alla UEFA Champions League 2007-2008, la squadra partecipò anche allaedizione successiva della Champions, sostituendo il penalizzato CSKA Sofia. Fu eliminato al terzo turno preliminare dalla squadra bielorussa del BATE. La stagione finì con la vittoria del ventiseiesimo titolo.

Nella stagione 2009-2010 il Levski arrivò ai play-off della UEFA Champions League, ma fu eliminato dalgli ungheresi del Debrecen. Ammesso alla fase a gironi dell'Europa League, fu eliminato a causa del quarto posto nel gruppo G, alle spalle di Salisburgo, Villarreal e Lazio. Partendo dal secondo turno preliminare, chiuse all'ultimo posto anche il proprio gruppo dell'Europa League 2010-2011, pur riuscendo, nel medesimo anno, a classificarsi secondo nel campionato. Nella stagione 2011-2012 concluse al secondo posto in campionato dopo aver lottato fino all'ultima giornata per il titolo, perso alla fine per un solo punto.

Dopo il secondo posto del 2012-2013, il Levski conobbe un paio di annate abbastanza deludenti: nel 2013-2014, con il quinto posto, chiuse per la prima volta il campionato in una posizione non utile per partecipare alle coppe europee (non accadeva dal 1990-1991) e nel 2014-2015 non andò oltre il settimo posto. In questi anni perse due finali di Coppa di Bulgaria contro avversarie meno quotate (nel 2012-2013 contro il Beroe Stara Zagora e nel 2014-2015 contro il Černo More Varna).

Nella stagione 2015-2016, cambiata la proprietà e la dirigenza del club, la situazione parve migliorare: la squadra si piazzò seconda in campionato, tornando a qualificarsi per le coppe europee. Nella stagione 2017-2018 la squadra uscì dall'Europa League contro l'Hajduk Spalato, fallendo l'accesso ai gironi, e in campionato deluse con prestazioni al di sotto delle aspettative. L'allenatore Nikolaj Mitov fu esonerato e al suo posto subentrò Delio Rossi. Sotto la guida del tecnico italiano il Levski scalò varie posizioni in classifica e ritornò ben presto nelle zone alte della graduatoria (terzo/quinto posto). In Coppa di Bulgaria il Levski riuscì ad arrivare in finale contro lo Slavia Sofia, ma non riuscì ad aggiudicarsi il trofeo a causa della sconfitta ai tiri di rigore per 4-2 contro lo Slavia Sofia.

Nella stagione 2018-2019, dopo la clamorosa eliminazione al primo turno preliminare dell'Europa League contro il Vaduz, Rossi fu sollevato dall'incarico[1] e sostituito con lo sloveno Slaviša Stojanovič, rimasto in carica sino al 21 gennaio 2019 e rimpiazzato a sua volta da Georgi Dermendžiev. Il 29 aprile la guida della squadra passò temporaneamente a Georgi Todorov, che rimase in carica poco più di due settimane prima di lasciare il timone a Petăr Hubčev[2], che condusse i suoi al terzo posto finale e alla qualificazione all'Europa League dopo i play-off (1-0 in finale contro l'SFK Etar).

La stagione 2019-2020 si apre con la brutta eliminazione dall'Europa League per mano dell'AEK Larnaca.

Cronologia del nome
1914 : Levski Sofia
1949 : Dinamo Sofia
1957 : Levski Sofia
1969 : Fusione con lo Spartak Sofia, DFS Levski-Spartak Sofia
1985 : FK Vitocha Sofia
1989 : Levski Sofia

Palmarès
Campionato bulgaro: 1933, 1937, 1942, 1946, 1947, 1948-1949, 1950, 1953, 1964-1965, 1967-1968, 1969-1970, 1973-1974, 1976-1977, 1978-1979, 1983-1984, 1984-1985, 1987-1988, 1992-1993, 1993-1994, 1994-1995, 1999-2000, 2000-2001, 2001-2002, 2005-2006, 2006-2007, 2008-2009
Coppe di Bulgaria: 1942, 1946, 1947, 1949, 1950, 1956, 1957, 1959, 1967, 1970, 1971, 1976, 1977, 1979, 1982, 1983-1984, 1985-1986, 1990-1991, 1991-1992, 1993-1994, 1997-1998, 1999-2000, 2001-2002, 2002-2003, 2004-2005, 2006-2007
Supercoppe di Bulgaria: 2005, 2007, 2009
Tsar's Cup/Cup of the Soviet Army/Cup of Bulgaria: 1933, 1937, 1981–82, 1983–84, 1986–87, 1987–88
Ulpia Serdika Cup: 1926, 1930, 1931, 1932

Regionale
Sofia Championship: 1922–23, 1923–24, 1924–25, 1928–29, 1932–33, 1936–37, 1941–42, 1942–43, 1944–45, 1945–46, 1947–48
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Sportclub Sofia

Sportklub Sofia
Nome Completo: Спортклуб София, Sportclub Sofia
Nickname: Моравите (The Purples)
Colori Sociali: Viola
Fondazione: 1 Dicembre 1912
Sciolto: 5 Novembre 1944
Stadio: Sportklub Stadium, Sofia, (5.000 posti)

Sportklub Sofia (bulgaro: Спортклуб София) è un club sportivo bulgaro defunto con sede a Sofia. Durante la sua esistenza ha vinto il campionato bulgaro una volta, nel 1935.

Il club fu formato come SC Karavelov il 1° dicembre 1912 in onore di Lyuben Karavelov, uno scrittore bulgaro e una figura importante del revival nazionale bulgaro.

Dal 1919 al settembre 1920 il club si fuse con lo Slavia Sofia. A causa dell'incomprensione della gestione di entrambi i club ci fu di nuovo una separazione. Il club fu quindi ribattezzato in Sportklub Sofia, come suggerito da Aleksandar Vazov, nipote di Ivan Vazov. Aleksandar, che da studente in Germania giocava per lo Sportclub Berlin, oggi noto come Hertha BSC. Con l'istituzione del dominio comunista in Bulgaria dopo la seconda guerra mondiale, avvennero cambiamenti significativi che interessarono tutti i club leader senza eccezioni. Il 5 novembre 1944, Sportklub Sofia fu fusa con Sokol Sofia e Vazrazhdane Sofiae un nuovo club è stato trovato su base Sportklub Sofia - Septemvri Sofia, che è anche il suo discendente ufficiale.

Palmares
Bulgarian State Football Championship: 1935
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Profesionalen Futbolen Klub Lokomotiv Sofija

PFC Lokomotiv Sofia
Nome Completo: Profesionalen Futbolen Klub Lokomotiv Sofija
Nickname: Железничарите (I ferrovieri)
Colori sociali: Rosso e Nero
Città: Sofia
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Fondazione: 28 Ottobre 1929
Stadio: Stadio Lokomotiv, (22.000 posti)

Il Profesionalen Futbolen Klub Lokomotiv Sofija (in bulgaro Професионален футболен клуб Локомотив София), spesso abbreviato PFC Lokomotiv Sofia o più semplicemente Lokomotiv Sofia, è una società calcistica bulgara della capitale Sofia. Milita nella Seconda Lega, la seconda divisione del campionato bulgaro.

Il club è stato unito allo Slavia Sofia per un breve periodo, ed è associato ai lavoratori delle ferrovie bulgare.

Il club viene fondato il 28 ottobre 1929 come ZHSK da un gruppo di ferrovieri. Vince il suo primo campionato nella stagione 1939-1940. La vittoria arriva anche qualche anno più tardi, nel campionato 1945, a cui seguono due secondi posto nelle due edizioni successive.

Dopo due vittorie nella Coppa di Bulgaria nel 1948 e nel 1953 arriva anche il terzo successo in campionato, nella stagione 1963-1964. La stagione successiva ottiene un altro secondo posto in campionato, ma soprattutto la prima partecipazione alla Coppa dei Campioni. Qui però, dopo aver sconfitto nel primo turno gli svedesi del Malmö, viene eliminato al secondo turno dagli ungheresi del Győr.

Nel 1969 il Lokomotiv si unisce con i concittadini dello Slavia Sofia, e questo sodalizio dura fino al 1971. È del 1973 la vittoria della Coppa dei Balcani.

Finalmente, dopo due finali di coppa nazionale perse nel 1975 e nel 1977, nella stagione 1977-1978 c'è da registrare un nuovo trofeo: la quarta vittoria del campionato, a cui fa seguito un terzo posto l'anno successivo. Proprio grazie a questo piazzamento il Lokomotiv raggiunge i quarti di finale nella Coppa UEFA 1979-1980, miglior risultato di sempre a livello europeo. Un nuovo trofeo viene aggiunto nel 1982, la terza coppa nazionale. Fino alla metà degli anni novanta il Lokomotiv ottiene solo qualche piazzamento che gli consente di disputare la Coppa UEFA, pur senza molta fortuna.

La stagione 1994-1995 è certamente da incorniciare: quarta vittoria nella Coppa di Bulgaria e secondo posto in campionato, sebbene staccato di undici punti dai campioni del Levski. Negli anni a venire il Lokomotiv ha ottenuto qualche piazzamento nelle posizioni di vertice del campionato. Queste gli hanno consentito di partecipare alle competizioni europee, ma sempre senza andar mai oltre il primo turno del tabellone principale.

Al termine della stagione 2014-2015, conclusa al 3º posto nella massima divisione (A PFG), viene retrocesso in terza serie (V PFG) per problemi economici e successivamente escluso anche da questo campionato. Dalle ceneri del club dissolto, nasce, nei mesi successivi, ad opera di alcuni giocatori del passato, il FC Lokomotiv 1929 Sofia, che viene iscritto al campionato di quarta serie per poi ottenere, al termine della stagione 2015-2016, la promozione in terza divisione (V PFG).

Il 29 luglio 2016, insieme con il Carsko Selo, altra compagine di Sofia, il Lokomotiv salta un livello della gerarchia calcistica nazionale e viene iscritto alla Seconda Lega, dove ottiene il sesto posto nel 2016-2017 e il secondo nel 2017-2018, quando accede agli spareggi promozione-retrocessione (è eliminata dal Vitoša Bistrica). A causa della regola secondo cui una squadra può partecipare alla Prima Lega solo se ha almeno tre anni di esistenza, la squadra, anche in caso di promozione ottenuta sul campo, non potrà competere in massima serie fino al 2019-2020.

Cronologia del nome
1929 : ZhSK Sofia
1931 : Energia Sofia
1940 : SK Lokomotiv Sofia
1949 : DSO Torpedo Sofia
1951 : FD Lokomotiv Sofia
1969 : ZhSK-Slavia Sofia (fusione con lo Slavia Sofia)
1971 : DFS Lokomotiv Sofia
1986 : FK Lokomotiv Sofia

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato bulgaro: 1939-1940, 1945, 1963-1964, 1977-1978
Coppa di Bulgaria: 1948, 1953, 1982, 1994-1995

Competizioni internazionali
Coppa dei Balcani per club: 1973
Campione europeo dei ferrovieri: 1961, 1963

Altri piazzamenti
Campionato bulgaro: Secondo posto: 1957, 1964-1965, 1994-1995
Coppa di Bulgaria: Finalista: 1975, 1977
B Profesionalna Futbolna Grupa: Secondo posto: 2017-2018
Vittoria play-off: 1951
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Profesionalen Futbolen Klub CSKA

PFK CSKA
Nome Completo: Profesionalen Futbolen Klub CSKA
Nickname: Червените (Červenite, "i rossi"), Армейците (Armeĭtsite, "i soldati")
Colori sociali: Rosso
Città: Sofia
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Fondazione: 5 Maggio 1948
Rifondazione: 2016
Stadio: Stadio dell'Esercito Bulgaro, (22 015 posti)
Sito web: www.cska.bg

Il Profesionalen Futbolen Klub CSKA (in bulgaro: Професионален Футболен Клуб ЦСКА), noto semplicemente come CSKA Sofia, è una squadra di calcio bulgara con sede nella città di Sofia. Fa storicamente parte della polisportiva OSK CSKA Sofia che, tra l'altro, comprende il CSKA Sofia (uomini) e il CSKA Sofia (donne), squadre di pallavolo maschile e femminile, e il PBK CSKA Sofia, squadra di pallacanestro.

Il PFK CSKA Sofia gioca le partite casalinghe allo Stadio dell'Esercito Bulgaro (Stadion Bălgarska Armija) di Sofia (22 015 posti) e milita nella Părva liga, la massima serie del campionato bulgaro di calcio.

Nel suo palmarès può vantare la vittoria di 31 campionati bulgari, 20 Coppe di Bulgaria e 4 Supercoppe di Bulgaria. A livello internazionale i massimi risultati sono state due semifinali nella Coppa dei Campioni ed un'altra in Coppa delle Coppe.

Il club nasce ufficialmente il 5 maggio 1948 col nome di "Septemvri pri CDV" dall'unione del Septemvri Sofia con la Centralnia Dom na Voiskata.

Le lontane origini risalgono al 28 ottobre 1923 quando dalla fusione delle società calcistiche Atletik Sofía e Slava Sofía, sotto il patrocinio del ministero della guerra, venne creata la società AS-23, abbreviazione di Sporten Klub Atletik Slava 1923, vincitrice di un campionato nel 1931 allora denominato "Dăržavno părvenstvo po futbol" (Coppa di Stato di Calcio), e di una Coppa dello Zar nel 1941.

La squadra giocava le sue partite casalinghe all'Atletik Park, ultimato nel 1938 che sorgeva dove attualmente si trova lo stadio Bǎlgarska Armija.

Il 9 novembre 1944 dalla fusione tra l'AS-23 con lo Šipka Pobeda e lo Spartak Poduene venne costituito lo Čavdar Sofia, che nel febbraio 1948 divenne Centralnia Dom na Voiskata (Casa Centrale dell'esercito) conosciuta con l'acronimo CDV, e con la fusione del maggio 1948 diede vita al "Septemvri pri CDV", squadra che giocò la sua prima partita il 19 maggio 1948, contro lo Slavia Sofia pareggiando 1-1. Nello stesso anno vinse il suo primo campionato battendo nella finale gli eterni rivali del Levski Sofia, in quella che fu l'ultima edizione del campionato bulgaro con la denominazione di "Severobulgarska".

Con la riforma dei campionati, la nuova denominazione del campionato bulgaro nella stagione 1948-49 divenne "Republikanska futbolna divizija" (Divisione Calcio Repubblicana) con l'introduzione del girone unico nazionale formato da 10 squadre. In quel campionato il Septemvri Sofija venne separato dal CDV, che ereditò il titolo sportivo del Septemvri pri CDV.

Nel 1950 il campionato bulgaro cambiò denominazione in "A Republikanska futbolna grupa" e nello stesso anno anche il Septemvri pri CDV cambiò nome in Narodna Vojska (Esercito Popolare) per poi ricambiarlo in Centralen Dom na Narodnata Voiska (Casa Centrale dell'Esercito Popolare), abbreviato con l'acronimo CDNV, nel 1951.

Negli anni cinquanta la squadra vinse 9 titoli nazionali e 3 Coppe di Bulgaria, vincendo entrambi nel 1951, nel 1954 e nel 1955. Nel 1953 la squadra cambiò la sua denominazione in Otbor na Sofijskija Garnizon (Squadra della Guarnigione de Sofía), che venne nuovamente cambiata nel 1954 in Centralen Dom na Narodnata Armija (Casa Centrale dell'Armata Popolare), abbreviato in CDNA, denominazione che mantenne fino al 1962.

La squadra fece il suo esordio nelle competizioni europee nel 1956 partecipando alla Coppa dei Campioni e sconfiggendo agli ottavi di finale la Dinamo Bucarest, ma nel turno successivo fu eliminata dalla Stella Rossa. Partecipò consecutivamente ad altre tre manifestazioni continentali per club, tutte concluse senza passare il turno.

Negli anni sessanta il CDNA continuò la scia di vittorie del decennio precedente, vincendo 4 campionati e 3 Coppe. In ambito europeo partecipa alla Coppa dei Campioni nel 1960-61, dove eliminò nel primo turno la Juventus, ribaltando con un 4-1 casalingo il 2-0 subito nell'andata a Torino, e nel 1961-62, fermandosi al primo turno.

A seguito della fusione con la società DSO (Dobrovolna Sportna Organizacija) Červeno Zname (Organizzazione Sportiva Volontaria Bandiera Rossa), nel 1962, la denominazione venne cambiata in Centralen Sporten Klub na Armijata Červeno Zname (Club Sportivo Centrale Bandiera Rossa dell'Esercito), abbreviato in CSKA Červeno Zname.

Nella Coppa dei Campioni 1966-1967 il CSKA compie il suo massimo cammino in una competizione europea raggiungendo le semifinali, dove venne eliminato dall'Inter. La squadra italiana vinse 1-0 la partita di spareggio, dopo che entrambe le partite si erano concluse sull'1-1. Verso la fine del decennio venne ingaggiato Petăr Žekov, scarpa d'oro nel 1969 e capocannoniere del campionato per quattro volte con il CSKA.

Nel 1968 il CSKA si fuse dopo diciannove anni di nuovo con il Septemvri Sofija, che nel 1960 riuscì a vincere una Coppa di Bulgaria, cambiando la denominazione in CSKA Septemvrijsko Zname (CSKA Bandiera di Settembre), unione che sarebbe durata fino al 1988, anno in cui il Septemvri Sofija tornò ad essere definitivamente indipendente.

All'inizio degli anni settanta il CSKA vince 3 titoli consecutivi tra il 1971 e il 1973. Nel 1973 partecipa alla Coppa dei Campioni dove viene eliminato dai futuri campioni del Bayern Monaco nei quarti, ma nel turno precedente riesce ad eliminare l'Ajax, squadra che aveva vinto consecutivamente le ultime tre edizioni.

Gli anni ottanta si aprono con la vittoria di altri 4 campionati consecutivi. In Coppa dei Campioni elimina nel primo turno dell'edizione 1980-81 i campioni in carica del Nottingham Forest per poi essere eliminato solo nei quarti di finale dai futuri vincitori della manifestazione, il Liverpool, che nella stagione successiva ritrova ed elimina nei quarti, per poi essere sconfitto in semifinale dal Bayern Monaco.

Il 18 giugno 1985, la finale della Coppa di Bulgaria tra il CSKA e i rivali del Levski finisce in rissa e le due squadre vengono espulse dal campionato e sciolte. Il CSKA viene rifondato con il nome di CFKA Sredec e riammesso al campionato. Nell'edizione 1988-89 della Coppa delle Coppe raggiunge la semifinale dove viene eliminato dai futuri campioni del Barcellona. In campionato conquista il venticinquesimo titolo bulgaro. Nella stagione 1989-90 la squadra riprende la denominazione di CSKA confermando il titolo vinto la stagione precedente. Nello stesso anno vince la prima edizione della Supercoppa di Bulgaria.

Negli anni novanta il CSKA conquista 3 campionati, nel 1991-92 e nel 1996-97, e 3 Coppe di Bulgaria, nel 1992-93, nel 1996-97 e nel 1998-99.

Nella stagione 2002-03 il CSKA conquista il ventinovesimo titolo e nella stagione 2004-05 arriva il trentesimo. Nel dicembre 2006 la squadra viene acquistata dalla famiglia Mittal, magnate indiani e leader mondiale dell'acciaio, e uno dei suoi figli, Pramod Mittal, ne diventa presidente. Nella stagione 2007-08 la squadra ha vinto il campionato, ma è stata esclusa dalla Champions League a causa dei debiti protratti con lo stato e con la banca. Nelle edizioni di Europa League 2009-10 e 2010-11 si qualifica alla fase a gironi, ma in entrambe le edizioni conclude il girone in ultima posizione venendo eliminato. Nella stagione 2010-11 vince la diciannovesima Coppa di Bulgaria e successivamente conquista la quarta Supercoppa di Bulgaria.

Rifondazione
A causa dei debiti con il fisco bulgaro, al termine della stagione 2014-15 la società fallisce e viene retrocessa in terza divisione nazionale. Nella stagione 2015-16 chiude al primo posto il girone sud-ovest della terza divisione, con 31 vittorie 1 pari e 0 sconfitte, e viene promosso. Tramite un’ardita operazione finanziaria, in estate acquisì la struttura societaria del Litex Lovech, club a sua volta con problemi disciplinari, nel quale trasferì la propria azienda sportiva, mentre il vecchio asset societario del CSKA veniva sganciato in una bad company avviata al fallimento. Tutta questa operazione avvenne sotto l’attenzione della Federcalcio bulgara, che a sua volta scioglieva la vecchia Lega calcio sostituita dalla First Professional Football League, cui il nuovo CSKA fu affiliato con una wild card, riportandolo così già nel massimo campionato. Nella stagione 2017-2018 il club termina secondo in campionato alle spalle del Ludogorets. In Coppa di Bulgaria, il Cska dopo aver eliminato il Ludogorets, uscirà in semi-finale contro i rivali del Levski Sofia.

Cronologia dei nomi
1923: AC-23 dal 1923 al 1944
1944: Chavdar (Sofia) dal 1944 al 1948
1948: Fusione di CDV Sofia e Septemvri in Septemvri pri CDV Sofia [Settembre alla Central House of Troops]
1949: CDNA Sofia (Central House of the People's Army)
1950: Narodna Voiska Sofia [Truppe popolari]
1951: CDNV Sofia [Casa centrale delle truppe popolari]
1952: CDNA Sofia [Central People's Army House]
1953: Otbor na Sofiiskiya Garnizon [Sofia Garrison Team]
1953: CDNA Sofia (Casa centrale dell'esercito popolare)
1964: Fusione con DSO Cerveno Zname Sofia nel CSKA Cerveno Zname Sofia [Central Flag Army Sports Club Red Flag]
1968: Fusione con FD Septemvri CDV Sofia al CSKA Septemvrijsko Zname Sofia [Central Flag Sports Club of September]
1985: FK Sredets Sofia , adottato con decisione del governo a seguito di incidenti in una partita di Coppa contro Levski Sofia (che fu anche ribattezzata)
1987: CFKA Sredets Sofia
1989: CFKA Sofia [Army Central Football Club]
1990: FK CSKA Sofia [Central Army Sports Club]

Divisa
Casa: maglia rossa, calzoncini rossi, calzettoni rossi
Trasferta: maglia bianca, calzoncini bianchi, calzettoni bianchi
Terza divisa: maglia nera, calzoncini neri, calzettoni neri

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato bulgaro: 1948, 1951, 1952, 1954, 1955, 1956, 1957, 1958, 1958-1959, 1959-1960, 1960-1961, 1961-1962, 1965-1966, 1968-1969, 1970-1971, 1971-1972, 1972-1973, 1974-1975, 1975-1976, 1979-1980, 1980-1981, 1981-1982, 1982-1983, 1986-1987, 1988-1989, 1989-1990, 1991-1992, 1996-1997, 2002-2003, 2004-2005, 2007-2008
Coppa di Bulgaria: 1951, 1954, 1955, 1961, 1965, 1969, 1972, 1973, 1974, 1982-1983, 1984-1985, 1986-1987, 1987-1988, 1988-1989, 1992-1993, 1996-1997, 1998-1999, 2005-2006, 2010-2011, 2015-2016
Supercoppa di Bulgaria: 1989, 2006, 2008, 2011
V Amatorska Futbolna Grupa: 2015-2016
Coppa dell'esercito sovietico come torneo secondario: 1985, 1986, 1989, 1990
Coppa della Repubblica Popolare di Bulgaria come torneo secondario: 1981

Altri piazzamenti
Campionato bulgaro: Secondo posto: 1948-1949, 1953, 1967-1968, 1969-1970, 1973-1974, 1976-1977, 1977-1978, 1978-1979, 1983-1984, 1990-1991, 1992-1993, 1993-1994, 1999-2000, 2000-2001, 2005-2006, 2006-2007, 2008-2009, 2009-2010, 2011-2012, 2013-2014, 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019
Coppa di Bulgaria: Finalista: 1949, 1950, 1966, 1970, 1976, 1978, 1985-1986, 1989-1990, 1997-1998, 2001-2002, 2003-2004, 2004-2005
Supercoppa di Bulgaria: Finalista: 2005
Coppa dei Campioni: Semifinalista: 1966-1967, 1981-1982
Coppa delle Coppe: Semifinalista: 1988-1989
Coppa Intertoto Ernst Thommen: Semifinalista: 1980
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Professional Football Club Spartak Plovdiv 1947


FC Spartak Plovdiv
Nome Completo: Professional Football Club Spartak Plovdiv 1947
Nickname: Гладиаторите (The Gladiators)
Colori sociali: Rosso e Azzurro
Città: Plovdiv
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Fondazione: 15 Novembre 1947
Sciolto: 10 Agosto 2016
Stadio: Todor Diev, (3.500 posti)

L'FC Spartak Plovdiv (in bulgaro ПФК Спартак Пловдив) è una società calcistica con sede a Plovdiv, in Bulgaria. Il club è stato fondato nel 1947 e ha piegato la sua squadra senior nel 2016, prima di essere "rifondato" nel 2017. Spartak attualmente gioca le partite casalinghe allo stadio Todor Diev da 3.000 posti nel quartiere di Kichuk Parizh di Plovdiv. Lo stadio prende il nome dal più grande giocatore di tutti i tempi del club Todor Diev.

Spartak Plovdiv ha vinto due importanti trofei nella sua storia; il campionato bulgaro (nel 1963) e una Coppa bulgara (nel 1958). Si sono anche piazzati secondi nella Coppa dei Balcani nel 1964, il più grande successo europeo della squadra. Nel corso della sua storia, Spartak è sempre stato all'ombra di due più grandi club di Plovdiv, Botev Plovdiv e Lokomotiv Plovdiv. La squadra ha una rivalità con un'altra squadra di Plovdiv, Maritsa Plovdiv.

Spartak è stata fondata il 15 novembre 1947, dopo essersi fusa con tre club di Plovdiv: Levski, Septemvri e Udarnik. Il club è un riferimento all'eroe romano schiavo Spartacus. Questo riferimento spiega anche il soprannome del club - The Gladiators (bulgaro : Гладиаторите). I primi colori della squadra del club furono scelti lo stesso anno e presto Spartak fu caratterizzato da una maglia a quadri blu, rossa e bianca.

Gli anni '50 e '60 furono l'età d'oro di Spartak, militando in prima categoria "A PFG" . Il club è stato campione di Bulgaria (nel 1963), arrivando secondo l'anno precedente e vincitore della Coppa di Bulgaria (nel 1958).

Il club ha partecipato per la prima volta alla competizione di Coppa Europa nel 1963-64 contro KF Partizani Tirana (0:1, 3:1) e vs PSV (0:1, 0:0). La seconda partecipazione continentale fu alla Coppa delle Fiere 1966-67 vs SL Benfica (1:1, 0:3). Nel 1964 lo Spartak raggiunse la finale della Coppa dei Balcani, perdendo contro l'FC Rapid Bucureşti dopo due gare : 1:1 in casa e 0:2 in trasferta.

Nel 1967 Spartak si fuse con SSK Akademik e Botev Plovdiv in un nuovo club - AFD Trakia. Nel 1998 il club si fuse con Komatevo Sokol`94 e fu ribattezzato Spartak-S`94. Questo rimase il nome ufficiale del club fino alla stagione 2001-02.

Cronologia del nome
1944 NFD (Narodno Fizkulturno Druzhestvo) Septemvri
1945 NFD Levski (quando si fonde con SK Levski )
1947 NFD Levski-Udarnik (quando si fonde con NFD Udarnik )
1947 NFD Spartak
1949 DSO (Drobovolna Sportna Organizatsia) Spartak
1958 DFS (Druzhestvo za Fizkultura I Sport) Spartak
1967 sciolto (fuso con ASK Botev e Akademik per formare ASK Trakia )
1982 DFS Spartak
1989 FK Spartak
1994 FK Spartak '94
1998 Spartak-Sokol`94 (quando si fonde con Komatevo Sokol`94 )
2001 FK Spartak Plovdiv

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato bulgaro: 1962-1963
Coppa di Bulgaria: 1958

Altri piazzamenti
Campionato bulgaro: Secondo posto: 1961-1962
Coppa di Bulgaria: Finalista: 1955, 1959
Coppa dei Balcani per club: Finalista: 1963-1964
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Profesionalen Futbolen Klub Beroe

P.F.K. Beroe
Nome Completo: Profesionalen Futbolen Klub Beroe
Nickname: Zelenite (i Verdi)
Colori sociali: Verde e Bianco
Città: Stara Zagora
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Fondazione: 6 Maggio 1916
Stadio: Stadio Beroe, (22 400 posti)
Sito web: www.beroe.eu

Il Profesionalen Futbolen Klub Beroe (in bulgaro: Професионален футболен клуб Берое), chiamato comunemente Beroe, è una società calcistica bulgara con sede nella città di Stara Zagora. Milita nella Milita nella Părva liga, la massima serie del campionato bulgaro di calcio., la massima serie del campionato bulgaro di calcio.

La squadra ha vinto un campionato bulgaro nella stagione 1985-1986 e due Coppe di Bulgaria, nella stagione 2009-2010 e 2012-2013, vittoria seguita, in quest'ultimo caso, dal successo in Supercoppa di Bulgaria nel 2013. In campo internazionale si è affermata quattro volte nella Coppa dei Balcani vincendo nel 1967-1968, nel 1968-1969, nel 1981-1982 e nel 1983-1984.

Nel 1979 la squadra ha raggiunto la finale di Coppa di Bulgaria perdendo la finale contro il Levski Sofia, ma avendo il Levski Sofia vinto anche il campionato 1978-1979 il Beroe ha conquistato il diritto a disputare la Coppa delle Coppe 1979-1980, dove, dopo aver superato al primo turno i polacchi dell'Arka Gdynia, è stata eliminata al Secondo turno dalla Juventus, affermandosi per 1-0 nell'incontro casalingo, ma perdendo per 3-0 dopo i supplementari l'incontro di ritorno disputato al Comunale di Torino.

La stagione 2017-2018 ha regalato tante soddisfazioni ai tifosi del Beroe: il club ha navigato nelle posizioni alte di classifica (3º-5º posto) e ha ottenuto ottimi risultati come la vittoria a Sofia contro il Levski Sofia per 1-2 e il pareggio conto il CSKA Sofia per 1-1. Tra i protagonisti dell'annata vi è stato trequartista portoghese Pedro Eugenio (16 gol e 6 assist).

Cronologia dei Nomi 
Vereya (1916-1922)
Borislav (1922-1924)
Beroya (4 maggio 1924-1926) - (dopo fusione con Record)
Bulgaria (1926-1927) - (dopo l'unificazione con  Vittoria)
Botev (1927-1928) - (dopo l'unione con Svetoslav)
Borislav (1929-1945)
Settembre (1945-1947)
Levski (dal 1947)
Shipka (aprile 1949-1949) - (dopo fusione con Locomotiva)
Alla fine del 1949 fu diviso in Torpedo, Dinamo, Costruttore, dal 1951 Striker 
Botev (1957-1959) - (dopo la fusione di Striker, Spartak e SKNA)
Beroe (19 marzo 1959 - 1999) - (dopo fusione con Locomotiva)
Olympic-Beroe (1999 - 2000) - (dopo fusione con Olympic (Teteven)
Beroe (dal 2000)

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato bulgaro: 1985-1986
Coppa di Bulgaria: 2009-2010, 2012-2013
Supercoppa di Bulgaria: 2013
Seconda Lega: 2003-2004, 2008-2009

Competizioni internazionali
Coppa dei Balcani per club: 1967-1968, 1969, 1981-1983, 1983-1984

Altri piazzamenti
Campionato bulgaro: Secondo posto: 2014-2015
Coppa di Bulgaria: Finalista: 1967-1968, 1978-1979, 1979-1980
Supercoppa di Bulgaria: Finalista: 2010
Coppa dei Balcani per club: Finalista: 1970
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Futbolen Klub Etar

FK Etar
Nome Completo: Futbolen Klub Etar
Nickname: Бoлярите (boiardi)
Colori sociali: Viola
Città: Veliko Tărnovo
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Fondazione: 24 Aprile 1924
Scioglimento: 2003
Stadio: Stadio Ivaylo, (18 000 posti)

Il Futbolen Klub Etar, in bulgaro Футболен Клуб Етър, conosciuto semplicemente come Etar, era una squadra di calcio di Veliko Tărnovo in Bulgaria, fondata nel 1924.

Il nome della società deriva dal fiume Jantra, un affluente del Danubio, che bagna Veliko Tărnovo. Questo fiume un tempo era chiamato "Etar".

Il FK Etar viene fondato il 24 aprile 1924 dalla fusione di 6 squadre di Veliko Tărnovo. Nel 1930 raggiunge la semifinale nel Dăržavno părvenstvo (il campionato bulgaro dell'epoca), perdendo contro i futuri campioni dello Slavia Sofia.

Dopo la seconda guerra mondiale, fra il 1946 ed il 1957, il club cambia spesso il nome; dal 1969 milita quasi ininterrottamente nel massimo campionato bulgaro fino alla fine della sua esistenza.

Nel 1974 si qualifica per la Coppa UEFA, ma viene eliminato al primo turno dall'Inter. Il periodo migliore nella storia del club avviene nel corso degli anni 1989–1991: ottiene due terzi posti in campionato (1989 e 1990), due semifinali in Coppa di Bulgaria (1990 e 1991), la vittoria del campionato (1991) e della Coppa della Federazione (1991). Le stelle in questo periodo sono Trifon Ivanov (1983–1988), Krasimir Balakov (1983–1990), Ilian Kirjakov (1984–1991), Bončo Genčev (1987–1991), Canko Cvetanov (1988–1993) e l'allenatore Georgi Vassilev.

In Coppa dei Campioni viene eliminato nel primo turno dal Kaiserslautern, in campionato colleziona due quarti posti consecutivi. Nel 1995, con Stoyan Petrov allenatore, vince la Coppa di Lega e raggiunge la finale nelle due edizioni successive.

A livello europeo l'Etar conta una vittoria nella Coppa Intertoto 1987 (tutte le vincitrici dei singoli gironi venivano considerate campioni a pari merito) ed una finale persa nella Coppa dei Balcani 1992-93.

A fine anni '90 retrocede in seconda divisione, nel 2000, cade in terza lega per motivi finanziari, nel 2003 la prima squadra cessa l'attività e da allora cura solo il settore giovanile.

Lo Stadio Ivaylo è uno stadio polifunzionale a Veliko Tărnovo. Costruito fra il 1954 ed il 1958, è stato inaugurato il 24 maggio 1958 con una amichevole fra Etar e Slavia Sofia conclusa 0-3. La capienza iniziale era di 25000 posti, ora è ridotta a 18000. Attualmente è utilizzato dal FK Etar 1924 (fondato nel 2002) e dal OFK Etar (fondato nel 2013).

Evoluzione del nome:
1924: Etar Tarnovo (fusione di Mladezhki SK, Slava, Feniks e Viktoria)
1946: Etar-Yunak Tarnovo (assorbimento dello Yunak )
1948: assorbimento della Trapezica Tarnovo
1949: Cherveno Zname Tarnovo
1957: DFS Etar Tarnovo
1965: DFS Etar Veliko Tarnovo
1985: FK Etar Veliko Tarnovo
2003: PFC Etar 1924 (fusione con FK Etar 1924 )
Il club è scomparso alla fine della stagione 2012-2013 a causa di problemi finanziari. Un nuovo club SFC Etar Veliko Tarnovo ha acquistato la licenza del club Botev Debelets nelle categorie inferiori.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato bulgaro: 1991
Coppa della Federazione: 1991
Coppa della Lega: 1995

Competizioni internazionali
Coppa Piano Karl Rappan: 1997

Altri piazzamenti
Campionato bulgaro: Terzo posto: 1988-1989, 1989-1990
Coppa dei Balcani per club: Finalista: 1992-1993

Futbolen Klub Etar 1924

FK Etar 1924
Nome Completo: Futbolen Klub Etar 1924
Nickname: Бoлярите (boiardi)
Colori sociali: Viola
Città: Veliko Tărnovo
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Fondazione: 2002
Scioglimento: 2013
Stadio: Stadio Ivaylo, (18 000 posti)

Il nome della società deriva dal fiume Jantra, un affluente del Danubio, che bagna Veliko Tărnovo. Questo fiume un tempo era chiamato "Etar".

La società viene fondata nel 2002 e fino ad allora la squadra principale di Veliko Tărnovo era il FK Etar, fondato nel 1924 e campione di Bulgaria nel 1991. Dal 2003 il club più anziano cessa l'attività e prosegue con il solo settore giovanile.

Il nuovo club viene iscritto nel girone Nord-Ovest della terza lega, in coabitazione con il FK Etar (quindi senza esserne il successore), vincendo il campionato ed ottenendo la promozione per la seconda divisione.

Il club finisce la prima metà della stagione 2012-13 all'ultimo posto. La seconda metà vede un enorme viavai di giocatori e dirigenti. Causa di una crescente incertezza finanziaria che fa spostare la società a Sliven, facendo così infuriare i tifosi. Nel maggio 2013 il club si scioglie e nelle partite rimanenti vengono assegnate sconfitte 0–3 a tavolino.

Nella città di Veliko Tărnovo ora nasce una nuova squadra: il OFK Etar che rileva il titolo sportivo del Botev Debelets e viene iscritto in terza divisione.

Palmarès
Vtora liga: 2012 (girone Est)
Treta liga: 2003 (girone Nord-Ovest)

Sports Futbolen Klub Etar Veliko Tărnovo

S.F.K. Etar Veliko Tărnovo
Nome Completo: Sports Futbolen Klub Etar Veliko Tărnovo
Colori sociali: Viola
Città: Veliko Tărnovo
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Fondazione: 17 Luglio 2013
Stadio: Stadio Ivaylo, (18 000 posti)

Lo Sports Futbolen Klub Etar Veliko Tărnovo (in bulgaro: Спортен Футболен Клуб Етър Велико Търново), meglio noto come Etar (Етър), è una società calcistica bulgara con sede nella città di Veliko Tărnovo, fondata nel 2013. Milita attualmente nella Părva liga, la massima serie del campionato bulgaro di calcio.

Il club è stato fondato come OFK Etar Veliko Tărnovo nel 2013 con la licenza dell'FC Botev Debelets. Nella sua prima stagione ha terminato al quinto posto del Gruppo V.

Il 9 giugno 2016 l'Etar è stato ufficialmente ammesso nella nuova seconda divisione - Seconda Lega, con il club che ha cambiato la sua abbreviazione in "SFK Etar".

Palmarès
Competizioni nazionali
Vtora profesionalna futbolna liga: 2016-2017
Treta amatorska futbolna liga: 2015-2016
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Profesionalen Futbolen Klub Liteks Loveč

PFK Liteks Loveč
Nome Completo: Profesionalen Futbolen Klub Liteks Loveč
Nickname: i Lilla, Gli Arancioni
Colori sociali: Verde e Arancione
Città: Loveč
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Fondazione: 1921
Rifondazione: 1996
Stadio: Stadio Loveč, (8.100 posti)
Sito web: www.pfclitex.com

Il Profesionalen Futbolen Klub Liteks Loveč (in bulgaro: Професионален Футболен Клуб Литекс Ловеч), noto internazionalmente secondo la traslitterazione anglosassone Litex Lovech, è una società calcistica bulgara con sede nella città di Loveč. Milita attualmente nella Seconda Lega, la seconda divisione del campionato bulgaro.

Fondato nel 1921, gioca le partite casalinghe nello Stadio Loveč (8 100 posti a sedere), adatto alla disputa di partite internazionali.

Nel suo palmarès figurano quattro campionati bulgari, quattro Coppe di Bulgaria e una Supercoppa di Bulgaria.

Il club viene fondato nel 1921 a Loveč, in Bulgaria, col nome di Hisarya. Viene promosso per la prima volta nella massima divisione bulgara al termine della stagione 1993-94 con il nome LEX, e si classifica undicesimo nella stagione seguente. Retrocede per la prima volta dopo un altro campionato.

Una nuova era inizia nel 1996 quando la squadra cambia il nome in Litex, e anche proprietà. Risalito immediatamente in massima divisione, il Litex conquista da neopromossa il suo primo titolo nazionale, nel campionato 1997-1998. Nella stagione successiva i bulgari fanno il loro esordio nelle competizioni europee, nella Champions League 1998-99: qui eliminano nel primo turno preliminare gli svedesi dell'Halmstads, ma vengono sconfitti pesantemente nel turno successivo dallo Spartak Moskva. Il Litex accede però alla Coppa UEFA, ma viene eliminato nel primo turno dal Grazer AK. Al termine della stagione la squadra conquista il secondo titolo, e Dimcho Belyakov è capocannoniere del campionato. Il Litex disputa inoltre per la prima volta nella sua storia la finale della Coppa nazionale, pur venendo sconfitto 1-0 dal CSKA Sofia. Tuttavia anche nella successiva Champions League la squadra viene eliminata nel secondo turno preliminare dai polacchi del Widzew Łódź, ma solo dopo i calci di rigore.

Nel 2001 la squadra conquista la prima Coppa nazionale, ottenuta battendo in finale il Velbažd. Nella stagione successiva la squadra raggiunge il terzo turno della Coppa UEFA 2001-2002 dove viene eliminata dai greci dell'AEK. Una nuova vittoria nella Coppa nazionale avviene nel 2004, quando il Litex sconfigge in finale il CSKA. Due anni dopo partecipa alla Coppa UEFA 2005-2006, e accede alla fase a gironi, classificandosi terzo nel gruppo, dietro ai futuri finalisti del Middlesbrough e all'AZ. Questo piazzamento è sufficiente ai bulgari per qualificarli ai sedicesimi, dove vengono eliminati dallo Strasburgo.

Il Litex torna a sollevare un trofeo nel 2008, quando si aggiudica la sua terza Coppa di Bulgaria sconfiggendo in finale il Černo More Varna per 1-0. L'anno successivo consegue il quarto successo nella manifestazione, sconfiggendo per 3-0 il Pirin Blagoevgrad in finale. Nella stagione 2009-2010 arriva invece il terzo titolo nazionale, ma la squadra non riesce ad accedere al tabellone principale della Champions League, venendo eliminato al terzo turno preliminare dagli slovacchi dello Žilina. Accede, però, ai play-off dell'Europa League, dove gioca contro il Debrecen. I magiari vincono il doppio confronto per 4-1, ma i bulgari presentano ricorso contro il Debrecen, reo di aver schierato un giocatore non presente nella rosa ufficiale. Tuttavia il risultato del campo non viene mutato dalla sentenza[1]. Intanto il Litex vince la Supercoppa di Bulgaria del 2010. La stagione 2010-2011 si conclude con la conquista del quarto titolo. Neanche in questo caso, però, il Litex riesce ad entrare nel tabellone della Champions League, a causa dell'eliminazione subita per mano dei polacchi del Wisła Cracovia, né al tabellone dell'Europa League, nei cui play-off di qualificazione la squadra bulgara è eliminata dalla Dinamo Kiev. All'inizio del 2012 viene assunto come allenatore Hristo Stoičkov. Qualificatosi per l'Europa League 2014-2015, il club non riesce ad andare oltre il secondo turno preliminare, eliminato dagli ungheresi del Diósgyőri.

Il 16 dicembre 2015, per decisione della federcalcio bulgara, il club è escluso dal campionato bulgaro di massima serie dopo la partita del 12 dicembre contro il Levski Sofia, da cui si era ritirato alla fine del primo tempo per protesta contro l'arbitraggio (due calciatori del Liteks espulsi), sul punteggio di 1-0 per il Liteks[2][3]. Il 20 gennaio 2016 la squadra è retrocessa d'ufficio in seconda divisione per l'annata seguente, mentre ai suoi calciatori è concesso di terminare la stagione con la squadra riserve, attiva in seconda divisione. Nel giugno 2016 il club vende la propria licenza al CSKA Sofia, che, declassato in terza divisione a causa di problemi finanziari, può così disputare l'annata 2016-2017 in seconda serie in luogo del Liteks, che riparte dunque dalla terza divisione, dove prende il posto del Botev Lukovit. Vincendo il girone nord-ovest di terza serie con una rosa di giovani guidati dal tecnico Živko Želev, al termine della stagione 2016-2017 il Liteks è promosso in seconda serie; nella stessa annata raggiunge la semifinale della Coppa di Bulgaria eliminando compagini di massima divisione quali Slavia Sofia e Černo More Varna, per poi cadere contro il Ludogorec. Nell'annata seguente si piazza decimo in seconda serie e nel 2018-2019 quinto.

Cronologia del nome
1921: Hisarya Lovetch
1925: Todor Kirkov, en unir-se a Slava
1929: Pobeda-Kirkov'29, en unir-se a Pobeda
1932: Todor Kirkov
1946: Yunak-Kirkov, en unir-se a Yunak
1948: Hristo Kurpachev
1949: DSO (Dobrovolna Sportna Organizatsia) Torpedo
1957: DFS (Druzhestvo za Fizkultura I Sport) Hristo Kurpachev
1979: Osam Lovetch
1991: Leks Lovetch
1995: FK Lovetch
1996: PFK Litex Lovetch
1999: FK Lovetch
2001: PFK Litex Lovetch

Palmarès
Campionato bulgaro: 1997-1998, 1998-1999, 2009-2010, 2010-2011
Coppa di Bulgaria: 2000-2001, 2003-2004, 2007-2008, 2008-2009
Supercoppa di Bulgaria: 2010
B Profesionalna Futbolna Grupa: 1996-1997
Norcia Football Winter Cup: 2001

Altri piazzamenti
Campionato bulgaro: Secondo posto: 2001-2002
Coppa di Bulgaria: Finalista: 1998-1999, 2002-2003, 2006-2007
Coppa di Lega bulgara: Finalista: 1997
Supercoppa di Bulgaria: Finalista: 2004, 2007, 2008, 2009, 2011
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Profesionalen Futbolen Klub Lokomotiv Plovdiv

PFK Lokomotiv Plovdiv
Nome Completo: Profesionalen Futbolen Klub Lokomotiv Plovdiv
Nickname: i puffi, i bianconeri, la Juve di Plovdiv
Colori sociali: Bianco e Nero (Strisce)
Città: Plovdiv
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione: BFS
Campionato: [Părva profesionalna futbolna liga [Părva liga]]
Fondazione: 25 Luglio 1926
Stadio: Lokomotiv, (12 000 posti)

Il Profesionalen Futbolen Klub Lokomotiv Plovdiv (in bulgaro: Професионален футболен клуб Локомотив Пловдив), abbreviato in PFC Lokomotiv Plovdiv, è una società calcistica bulgara con sede nella città di Plovdiv. Milita nella Părva liga, la massima serie del campionato bulgaro di calcio.

Fondata nel 1926, gioca le partite casalinghe allo Stadio Lokomotiv (12 000 spettatori). I colori sociali sono il bianco e il nero, la prima maglia a strisce verticali di colore bianco-nero, calzoncini bianchi, calzettoni bianchi. I calciatori del Lokomotiv Plovdiv sono detti puffi o bianconeri. La squadra è anche soprannominata Juve di Plovdiv.

Il Lokomotiv Plovdiv è l'unica squadra che ha vinto la Coppa di Bulgaria militando in seconda divisione, nel 1982. Nel 2019 ha vinto la sua seconda Coppa di Bulgaria, battendo in finale per 1-0 gli storici rivali del Botev Plovdiv.

Cronologia dei Nomi 
Club sportivo (1926-1945)
Sport Club Parcevic SP-45 (1945) - (dopo la fusione con Parcevic)
Slavia (1945-1947)
Slavia-Chengelov (1947) - (dopo pranzo con Peter Chengelov)
Slavia (1947 - ottobre 1949)
Energia (1949) - (dopo fusione con Locomotiva)
Torpedo (1949-1950)
Locomotiva (1951-2001)
Locomotiva 1936 (23 luglio 2001 - 20 maggio 2011) - (dopo fusione con Velbage (Kyustendil) )
Locomotiva 1926 (da maggio 2011 -)

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato bulgaro: 2003-2004
Coppa di Bulgaria: 2018-2019
Supercoppa di Bulgaria: 2004

Altri piazzamenti
Campionato bulgaro: Secondo posto: 1972-1973
Coppa di Bulgaria: Finalista: 1940, 1942, 1948, 1960, 1971, 1982, 2011-2012
Supercoppa di Bulgaria: Finalista: 2012, 2019
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Profesionalen Futbolen Klub Ludogorec 1945

PFK Ludogorec 1945
Nome Completo: Profesionalen Futbolen Klub Ludogorec 1945
Nickname: Орлите (Le aquile)
Colori sociali: Verde e Bianco
Simboli: Aquila
Città: Razgrad
Nazione: Bulgaria
Confederazione: UEFA
Federazione:  BFS
Fondazione: 1945
Rifondazione: 18 Giugno 2001
Stadio: Ludogorec Arena, (10 422 posti)

Il Profesionalen Futbolen Klub Ludogorec 1945 (in bulgaro Професионален Футболен Клуб Лудогорец 1945), meglio noto come Ludogorec (traslitterazione anglosassone: Ludogorets), è una società calcistica bulgara con sede nella città di Razgrad. Milita nella Părva liga, la massima divisione del campionato bulgaro di calcio, e disputa le partite interne nella Ludogorec Arena di Razgrad (10 422 posti).

Fondata nel 2001, ha esordito in massima serie nel 2011-2012, ottenendo in quella stagione un risultato storico: fu la prima squadra bulgara, seconda al mondo, a conseguire il treble vincendo campionato (da neopromossa, impresa riuscita prima di allora in Bulgaria solo al Liteks Loveč), coppa e supercoppa nazionale. Da allora si è affermata come una delle squadre egemoni del panorama nazionale, vincendo 8 campionati bulgari (tutti consecutivamente), 2 Coppe di Bulgaria e 3 Supercoppe di Bulgaria.

Il primo club di Razgrad fu fondato nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale e agli albori del regime comunista. Il sodalizio non riscosse successi di rilievo, non sollevandosi mai dalle serie inferiori. Negli anni '90 del XX secolo assunse il nome di Antibiotic, ma le sue finanze peggiorarono irrimediabilmente, liquidando ogni attività fuori dal settore giovanile come Razgrad 2000.

Un nuovo club fu quindi fondato nel 2001 su iniziativa di Aleksandar Aleksandrov e Vladimir Dimitrov e nel 2002 acquisì i ragazzi del Razgrad 2000. Nel 2005 il club riuscì ad approdare in terza divisione. Nel 2006 la società del Razgrad 2000 giunse al completo fallimento e fu dissolta. Il nuovo club ne poté dunque rilevarne pienamente i diritti e la storia e adottò il nome Profesionalen Futbolen Klub Ludogorec 1945, vecchio nome del Razgrad. La prima promozione nella massima divisione bulgara arrivò al termine della stagione 2010-2011, quando il club si piazzò primo nel girone est della seconda serie bulgara.

Il 16 maggio 2012 il club vinse il suo primo trofeo nazionale, la Coppa di Bulgaria, battendo il Lokomotiv Plovdiv in finale. Sempre nella stagione 2011-2012, alla sua prima annata in massima serie, il Ludogorec vinse contro tutti i pronostici il titolo, concludendo la stagione con un punto di vantaggio rispetto al CSKA Sofia grazie alla vittoria per 1-0 ottenuta contro quest'ultima all'ultima giornata. La vittoria permise alla squadra di Razgrad di sorpassare proprio il CSKA in classifica. L'11 luglio 2012 il Ludogorets completò il treble nazionale (impresa mai riuscita sino ad allora ad un club bulgaro) conquistando anche la Supercoppa di Bulgaria, vinta battendo per 3-1 il Lokomotiv Plovdiv. Grazie alla vittoria in campionato il Ludogorec partecipò alla UEFA Champions League 2012-2013, dove fu eliminato al secondo turno di qualificazione dai croati della Dinamo Zagabria. Nella stagione 2012-2013 la squadra vinse il suo secondo titolo nazionale.

Nella stagione 2013-2014 partecipò nuovamente alla UEFA Champions League. Nel secondo turno preliminare eliminò gli slovacchi dello Slovan Bratislava (risultato complessivo 4-2) e nel terzo turno preliminare il Partizan Belgrado (risultato complessivo 3-1), vincendo anche in Serbia per 1-0, per poi essere eliminato dal Basilea nel play-off per l'accesso alla fase a gironi. Retrocesso nella fase a gironi di Europa League, concluse il proprio girone in prima posizione, con 16 punti e due vittorie ottenute in casa della Dinamo Zagabria e del PSV Eindhoven. Nei sedicesimi di finale eliminò la Lazio (0-1 all'Olimpico, 3-3 in Bulgaria). Nel turno di andata degli ottavi di finale il Lugodorets affrontò in casa il Valencia, dal quale fu sconfitto per 3-0 il 13 marzo 2014, prima di perdere per 1-0 la partita di ritorno, disputata il 20 marzo 2014 al Mestalla.

Nel 2014-2015 la squadra riuscì ad accedere alla fase a gironi di UEFA Champions League per la prima volta nella sua storia, anche grazie all'exploit del difensore Cosmin Moți che, a seguito dell'espulsione al 119º minuto di gioco del portiere della sua squadra Stojanov, si improvvisò portiere, parando due dei rigori finali e segnandone uno nel preliminare contro la Steaua Bucarest. Il club di Razgrad si aggiudicò il quarto titolo nazionale consecutivo, ma alla fine dell'annata lasciarono la squadra molti giocatori chiave. Anche il tecnico Georgi Dermendžiev fu sostituito dal portoghese Bruno Ribeiro.

La gestione di Ribeiro, iniziata nell'estate del 2015, fu brevissima: il portoghese rimediò tre sconfitte consecutive nelle prime tre partite ufficiali, tra cui quella in Supercoppa di Bulgaria e quelle, inaspettate, che costarono l'eliminazione al secondo turno preliminare di UEFA Champions League contro i moldavi del Milsami Orhei. All'esonero, giunto a soli due mesi dalla nomina, fece seguito l'ingaggio di Eduard Eranosyan, prima del ritorno di Georgi Dermendžiev, che assunse nuovamente le redini della squadra nel novembre 2015. La squadra bulgara si aggiudicò il quinto titolo nazionale consecutivo nel 2015-2016.

Nella stagione 2016-2017 il Ludogorec di Dermendžiev si qualificò alla fase a gironi della UEFA Champions League eliminando ai play-off il Viktoria Plzeň, grazie alla vittoria per 2-0 all'andata in casa e al pareggio per 2-2 al ritorno in trasferta. In precedenza aveva eliminato nel secondo turno preliminare i montenegrini del Budućnost vincendo per 2-0 in casa e 3-0 al ritorno. Nel terzo turno preliminare si impose ai supplementari sulla Stella Rossa, pareggiando per 2-2 all'andata a vincendo per 4-2 al ritorno. Giunto terzo nel girone di Champions (fatto ineguagliato nella storia del calcio bulgaro), ottenne un posto in Europa League, dove uscì ai sedicesimi contro il Copenaghen (1-2 in Bulgaria, 0-0 in Danimarca). Nella stessa annata vinse il suo sesto titolo nazionale, il sesto di fila.

Nell'agosto 2017 fu ingaggiato il tecnico Dimităr Dimitrov. La stagione 2017-2018 si concluse con il settimo titiolo nazionale, il settimo di fila. In Europa League, dopo l'eliminazione ai preliminari di UEFA Champions Leauge, fu inserito in uno dei gironi più difficili, il girone C con İstanbul B.B., Hoffenheim e Braga. Classificatosi secondo alle spalle del Braga grazie a ottimi risultati come la vittoria per 2-1 contro i tedeschi e la vittoria in trasferta per 2-0 contro il Braga, fu eliminato ai sedicesimi di finale dal Milan (vittorioso per 0-3 in trasferta e per 1-0 in casa). Il miglior marcatore stagionale del club fu Claudiu Keseru (26 gol).

La stagione 2018-2019, sotto la guida del brasiliano Paulo Autuori, iniziò con una vittoria per 1-0 (rete di Keseru) in Supercoppa di Bulgaria contro lo Slavia Sofia, che consentì al Ludogorec di ottenere il terzo successo nella competizione. Il 9 ottobre, dopo appena quattro mesi di gestione, Autuori annunciò la decisione di dimettersi per motivi personali[2]. Il 20 ottobre il brasiliano, dopo aver guidato la squadra nell'ultimo match, lasciò il posto ad Antoni Zdravkov. Nel frattempo la compagine bulgara prese parte alle qualificazioni alla fase a gironi di UEFA Champions League, in cui eliminò i nordirlandesi del Crusaders, ma fu estromessa dagli ungheresi del MOL Vidi, retrocedendo dunque ai preliminari di Europa League. Eliminati lo Zrinjski Mostar e la Torpedo Kutaisi, la squadra fu inserita nella fase a gironi, ma terminò il raggruppamento all'ultimo posto. Nel marzo 2019, dopo una serie di risultati negativi in campionato, Zdravkov fu rimpiazzato da Stoycho Stoev.

La stagione 2019-2020 inizia bene per il Ludogorec, che vincendo per 2-0 contro il Lokomotiv Plovdiv mette in bacheca la Supercoppa di Bulgaria per la quarta volta. Alla fine di agosto Stoev lascia il posto al traghettatore Stanislav Genčev, poi nominato vice di Pavel Vrba con decorrenza da gennaio 2020.

Ha esordito nelle coppe europee prendendo parte alla UEFA Champions League 2012-2013. È stata la seconda squadra bulgara a qualificarsi per la fase a gironi della UEFA Champions League, nel 2014-2015, mentre nella stagione precedente aveva raggiunto gli ottavi di finale di Europa League.

La squadra riserve del club si chiama Ludogorec II ed è attiva dal 2015.

Il Ludogorec gioca le sue partite nella Ludogorec Arena, stadio inaugurato nel 2011. La capienza iniziale dell'impianto era di 8.800 spettatori, prima che nel 2014 fosse ristrutturato per ospitare i match del club nelle competizioni europee, arrivando alla capienza attuale di 12.500 spettatori. Oltre al Ludogorec vi gioca anche la nazionale bulgara Under-21. Il 23 marzo 2018 vi ha giocato in un'amichevole la nazionale maggiore della Bulgaria contro la Bosnia, partita persa dalla Bulgaria per 0-1.

Palmarès
Competizioni nazionali
Campionato bulgaro: 2011-2012, 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018, 2018-2019
Coppa di Bulgaria: 2011-2012, 2013-2014
Supercoppa di Bulgaria: 2012, 2014, 2018, 2019

Competizioni interprovinciali
Seconda Lega: 2010-2011 Est

Altri piazzamenti
Coppa di Bulgaria: Finalista: 2016-2017
Supercoppa di Bulgaria: Finalista: 2013, 2015, 2017
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